Continuo vociferare dei miei pensieri
Gentili Dottori, la domanda che desidererei rivolgervi riguarda il mio modo di pensare che a volte diventa invalidante:mi spiego meglio ,penso continuamente, pensieri che mi portano disagio e con i quali a volte mi scontro avendone altri di natura diversa. E' difficile da spiegare ma a volte mi capita di entrare in un conflitto interiore nel quale parlo da solo su queste posizioni diverse e non risco a capire..mi agito, faccio confusione e abbandono tutto quello che faccio . Diventa difficile anche a lavoro in quanto mentre faccio una cosa ne penso mille altre e sempre come se entrassero in conflitto tra loro.
L'ho sempre avuta sin da piccolo dove non sono mai stato molto vivace.
Comincia ad essere una situazione diffile.
Grazie per il tempo dedicatomi .
Cordiali Saluti
L'ho sempre avuta sin da piccolo dove non sono mai stato molto vivace.
Comincia ad essere una situazione diffile.
Grazie per il tempo dedicatomi .
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile utente,
Di certo non deve essere facile convivere con queste voci....
Non capisco però la loro natura.... Se fossero delle allucinazioni acustiche, le consiglierei una visita psichiatrica che sicuramente le faciliterebbe la vita.... Se invece fossero il risultato di una continua lotta interiore tra ciò che lei vorrebbe fare e ciò che crede sia opportuno fare o non fare, una sorta di dialogo interno, allora le consiglierei una terapia analitico transazionale....
Purtroppo questo mezzo non ci permette di fare diagnosi, sono quindi costretta a rinviarla a colleghi che la possano sostenere!
In bocca al lupo!
Di certo non deve essere facile convivere con queste voci....
Non capisco però la loro natura.... Se fossero delle allucinazioni acustiche, le consiglierei una visita psichiatrica che sicuramente le faciliterebbe la vita.... Se invece fossero il risultato di una continua lotta interiore tra ciò che lei vorrebbe fare e ciò che crede sia opportuno fare o non fare, una sorta di dialogo interno, allora le consiglierei una terapia analitico transazionale....
Purtroppo questo mezzo non ci permette di fare diagnosi, sono quindi costretta a rinviarla a colleghi che la possano sostenere!
In bocca al lupo!
Dr.ssa Federica Serafini
Psicologa-Psicoterapeuta
www.federicaserafini.it
[#2]
Gentile utente,
credo di capire che dall'infanzia ad ora
<<pensieri che mi portano disagio e con i quali a volte mi scontro avendone altri di natura diversa.<<
sono diventati più imgombranti al punto da renderLe difficile il lavoro e la vita.
Ne ha parlato con il Suo medico, che magari La conosce da tanto?
Per identificare meglio il disturbo e "lavorarci" Le consiglierei inoltre di consultare un nosto/A Collega di persona. La Sua Zona è molto ricca di risorse.
credo di capire che dall'infanzia ad ora
<<pensieri che mi portano disagio e con i quali a volte mi scontro avendone altri di natura diversa.<<
sono diventati più imgombranti al punto da renderLe difficile il lavoro e la vita.
Ne ha parlato con il Suo medico, che magari La conosce da tanto?
Per identificare meglio il disturbo e "lavorarci" Le consiglierei inoltre di consultare un nosto/A Collega di persona. La Sua Zona è molto ricca di risorse.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Gentile utente,
Non concordo con Lei che la Sua situazione sia difficile. E' la Sua.
I pensieri nei quali si dibatte sono importanti per Lei e potrebbero essere temi di dibattito importante con gli altri. Se fossero importanti anche per gli altri o almeno per qualche persona significativa a Lei vicina.
Quindi quello che li rende penosi e' la solitudine. Non i pensieri.
A questo punto andrebbe esaminato il contesto in cui Lei vive. Se ha o potrebbe trovare contesti adeguati, interessati ai Suoi stessi temi.
In questo caso i Suoi pensieri diverrebbero prezioso oggetto di dialogo.
Quindi si focalizzi sulla condivisione piu' che sui pensieri!
Che ne dice?
Non concordo con Lei che la Sua situazione sia difficile. E' la Sua.
I pensieri nei quali si dibatte sono importanti per Lei e potrebbero essere temi di dibattito importante con gli altri. Se fossero importanti anche per gli altri o almeno per qualche persona significativa a Lei vicina.
Quindi quello che li rende penosi e' la solitudine. Non i pensieri.
A questo punto andrebbe esaminato il contesto in cui Lei vive. Se ha o potrebbe trovare contesti adeguati, interessati ai Suoi stessi temi.
In questo caso i Suoi pensieri diverrebbero prezioso oggetto di dialogo.
Quindi si focalizzi sulla condivisione piu' che sui pensieri!
Che ne dice?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Gentile Utente,
potrebbe trattarsi di un disagio di natura ansiosa o di altro, qualche precisazione in più ci aiuterebbe a inquadrare il suo quesito pur nei limiti di un consulto on line per poterla meglio orientare.
Ha mai sentito pareri specialistici diretti?
potrebbe trattarsi di un disagio di natura ansiosa o di altro, qualche precisazione in più ci aiuterebbe a inquadrare il suo quesito pur nei limiti di un consulto on line per poterla meglio orientare.
Ha mai sentito pareri specialistici diretti?
[#5]
Utente
Grazie a tutti voi per i vostri consigli, apprezzo molto. E' un po difficile da spiegare e bizzarro: per quanto riguarda il fatto di parlarne non manca questa possibilita' : ho una famiglia premurosa e degli amici che mi stanno vicino . Cerchero' di entrare piu nello specifico : Quando sono solo un pensiero esce fuori e mi tormenta su quello che non va'...cerco di fermarlo ma non ci riesco.Mi chiedo se e' possibile che tutti facciano cosi? Intraprendo delle lunghe discussioni con me stesso. Mi succede anche in compagnia di amici nel mezzo del discorso immagino tutt'altro e non ascolto piu quello che mi viene detto ma quello che mi viene in mente ..e quando realizzo cosa succede non ricordo piu di cosa parlavamo con il mio amico. Nonostante abbia sempre avuto una bella famiglia , amici e persone care, ho questo problemi sin da quando ero bambino. Mi e' capitato di accettare un lavoro fuori citta' , subito dopo preso casa ho cominciato a parlare tra me e me e non facevo altro che ripetermi che non andava niente bene , camminavo sempre non stavo mai fermo e sopratutto ero molto arrabbiato sia con me per via di quei pensieri. Mi capitava di essere rabbioso non fermarmi e camminare senza una meta' mentre come al solito parlavo .
Per quanto riguarda queste voci provengono da me lo so,e' come se una parte di me zittisce l altra ed io sto nel mezzo.
Non ne ho mai parlato con nessuno perche forse avendolo da quando ero bambino ,ci ho convissuto.
Grazie per il vostro tempo.
Cordiali saluti
Per quanto riguarda queste voci provengono da me lo so,e' come se una parte di me zittisce l altra ed io sto nel mezzo.
Non ne ho mai parlato con nessuno perche forse avendolo da quando ero bambino ,ci ho convissuto.
Grazie per il vostro tempo.
Cordiali saluti
[#6]
Provi a leggere questi articolli e veda se ci si ritrova
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.htmlessiva-Come-risolverla
Un parere specialistico diretto sarebbe opportuno per valutazione e strada da percorrere per risolvere.
Cordialità
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.htmlessiva-Come-risolverla
Un parere specialistico diretto sarebbe opportuno per valutazione e strada da percorrere per risolvere.
Cordialità
[#7]
Adesso che ci ha spiegato meglio il contesto devo dirle che forse qualcosa che non va c'e.
La sua solitudine non si modula per la presenza degli altri.
Penso che il clou del problema possa essere questo.
E questo isolamento certamente la fa soffrire e tanto.
Penso che dovrebbe chiedere un aiuto specialistico. Per mitigare un po' queste sensazioni cosi' sgradevoli.
Intanto potrebbe fronteggiarle con dei farmaci che Le potranno essere prescriti da uno psichiatra. Noi in quanto psicologi non utilizziamo farmaci.
In un secondo momento potra' effettuare dei colloqui psicoterapeutici.
Il mio aproccio psicodinamico mi porterebbe a suggerirLe questo tipo di terapia ma la scelta potra' farla Lei meglio di tutti.
I migliori saluti.
La sua solitudine non si modula per la presenza degli altri.
Penso che il clou del problema possa essere questo.
E questo isolamento certamente la fa soffrire e tanto.
Penso che dovrebbe chiedere un aiuto specialistico. Per mitigare un po' queste sensazioni cosi' sgradevoli.
Intanto potrebbe fronteggiarle con dei farmaci che Le potranno essere prescriti da uno psichiatra. Noi in quanto psicologi non utilizziamo farmaci.
In un secondo momento potra' effettuare dei colloqui psicoterapeutici.
Il mio aproccio psicodinamico mi porterebbe a suggerirLe questo tipo di terapia ma la scelta potra' farla Lei meglio di tutti.
I migliori saluti.
[#8]
Se le "voci" che sente non hanno caratteristiche auditive tali da essere indistinguibili da voci reali di persone che parlano con lei, se si rende conto che sono suoi pensieri, intrusivi, che non riesce a scacciare, è probabile come spiegato nel link segnalato dalla collega che si tratti di ossessività.
Spesso l'ossessivo tende a isolarsi, a vivere più dentro la propria testa che all'esterno, perciò questo potrebbe rendere conto anche del senso di isolamento che lascia sottintendere la sua descrizione.
Dovrebbe consultare uno specialista di persona.
Spesso l'ossessivo tende a isolarsi, a vivere più dentro la propria testa che all'esterno, perciò questo potrebbe rendere conto anche del senso di isolamento che lascia sottintendere la sua descrizione.
Dovrebbe consultare uno specialista di persona.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3k visite dal 16/02/2016.
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