Fobia sociale ed inibizione del desiderio sessuale?
Buongiorno,
sono una ragazza di 22 anni.
Ho sempre saputo di essere timida, ma solo di recente ho cominciato a rendermi conto di quanto io lo sia stata nel corso degli anni, e di quanto io lo sia ancora adesso. Non saprei spiegarmi come, ma fino a poco fa non mi rendevo conto di quanto mi sia limitata nel fare le cose. Era come se vivessi in una bolla che non mi faceva rendere conto di nulla, chiusa nel mio mondo mentale spesso fatto di fantasie. Devo dire che uscire da questa "bolla" e prendere consapevolezza della realtà è stato alquanto doloroso.
Cercando di informarmi privatamente, credo di poter soffrire di fobia sociale.
Naturalmente so che un'autodiagnosi non ha alcuna validità, ed infatti intendo intraprendere un percorso terapeutico mirato.
Nel frattempo, però, vorrei chiedervi un parere... anche se penso sia una cosa alquanto strana (tra l'altro, spero si tratti della sezione giusta).
E' possibile che l'inibizione e il terrore dagli altri siano tali da eliminare del tutto il desiderio di un contatto intimo?
Mi spiego meglio. A livello sentimentale mi è capitato di innamorami, ma il tutto è rimasto sempre ad un livello di fantasia romantica. E non perché io non abbia avuto il coraggio di farmi avanti. Non mi è proprio mai venuto in mente di farlo, di dare un seguito "pratico" al mio innamoramento. Non ho mai desiderato toccare un ragazzo, baciarlo... Non ho mai represso questi desideri. Non li ho proprio mai avuti. Secondo voi è possibile che un grado di timidezza elevato possa portarci ad avere una chiusura tale da non farci venire più neppure il desiderio o l'attrazione nei confronti dell'altro sesso? Che inibisca la normale attrazione sessuale?
Un'altra cosa che ho pensato è che, vivendo sempre nel mio mondo mentale di fantasie, è come se non fossi maturata e non abbia quindi mai provato la normale fase di inizio di attrazione che si dovrebbe avere durante la pubertà e l'adolescenza. Come se fossi rimasta bambina da questo punto di vista.
Oppure semplicemente non ho mai incontrato la cosiddetta "persona giusta"?
So bene che è impossibile fare una diagnosi a distanza, però mi piacerebbe davvero molto sapere se le mie ipotesi potrebbero avere una validità.
Un caro saluto
sono una ragazza di 22 anni.
Ho sempre saputo di essere timida, ma solo di recente ho cominciato a rendermi conto di quanto io lo sia stata nel corso degli anni, e di quanto io lo sia ancora adesso. Non saprei spiegarmi come, ma fino a poco fa non mi rendevo conto di quanto mi sia limitata nel fare le cose. Era come se vivessi in una bolla che non mi faceva rendere conto di nulla, chiusa nel mio mondo mentale spesso fatto di fantasie. Devo dire che uscire da questa "bolla" e prendere consapevolezza della realtà è stato alquanto doloroso.
Cercando di informarmi privatamente, credo di poter soffrire di fobia sociale.
Naturalmente so che un'autodiagnosi non ha alcuna validità, ed infatti intendo intraprendere un percorso terapeutico mirato.
Nel frattempo, però, vorrei chiedervi un parere... anche se penso sia una cosa alquanto strana (tra l'altro, spero si tratti della sezione giusta).
E' possibile che l'inibizione e il terrore dagli altri siano tali da eliminare del tutto il desiderio di un contatto intimo?
Mi spiego meglio. A livello sentimentale mi è capitato di innamorami, ma il tutto è rimasto sempre ad un livello di fantasia romantica. E non perché io non abbia avuto il coraggio di farmi avanti. Non mi è proprio mai venuto in mente di farlo, di dare un seguito "pratico" al mio innamoramento. Non ho mai desiderato toccare un ragazzo, baciarlo... Non ho mai represso questi desideri. Non li ho proprio mai avuti. Secondo voi è possibile che un grado di timidezza elevato possa portarci ad avere una chiusura tale da non farci venire più neppure il desiderio o l'attrazione nei confronti dell'altro sesso? Che inibisca la normale attrazione sessuale?
Un'altra cosa che ho pensato è che, vivendo sempre nel mio mondo mentale di fantasie, è come se non fossi maturata e non abbia quindi mai provato la normale fase di inizio di attrazione che si dovrebbe avere durante la pubertà e l'adolescenza. Come se fossi rimasta bambina da questo punto di vista.
Oppure semplicemente non ho mai incontrato la cosiddetta "persona giusta"?
So bene che è impossibile fare una diagnosi a distanza, però mi piacerebbe davvero molto sapere se le mie ipotesi potrebbero avere una validità.
Un caro saluto
[#1]
Gentile ragazza
Tutte le tue ipotesi sono valide ma da qui non è possibile darti una risposta certa. Potresti avere paura, non avere abitudine, vivere nel mondo fantasioso ecc e non è detto che una esclusa l altra. Magari ci sono più fattori insieme. Ma la buona notizia è che tu ne sia consapevole e che voglia cambiare.
Cordiali saluti
Tutte le tue ipotesi sono valide ma da qui non è possibile darti una risposta certa. Potresti avere paura, non avere abitudine, vivere nel mondo fantasioso ecc e non è detto che una esclusa l altra. Magari ci sono più fattori insieme. Ma la buona notizia è che tu ne sia consapevole e che voglia cambiare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
La ringrazio della risposta.
Lei ha ragione, ovviamente è impossibile tramite internet dare una risposta certa.
Diciamo che mi chiedevo soprattutto se fosse possibile un legame fra fobia sociale, e calo/annullamento del desiderio sessuale.
Poi giustamente la cosa va approfondita nel corso di una terapia.
Lei ha ragione, ovviamente è impossibile tramite internet dare una risposta certa.
Diciamo che mi chiedevo soprattutto se fosse possibile un legame fra fobia sociale, e calo/annullamento del desiderio sessuale.
Poi giustamente la cosa va approfondita nel corso di una terapia.
[#3]
Gentile utente,
La sua introspezione fa capire che la voglia di cambiare c'è.
Ma, come Lei accenna, non basta.
Occorre un percorso vero e proprio che La aiuti a elaborare le numerose tematiche che ci porta.
Quanto manca all'inizio, che Lei ci preannuncia?
La sua introspezione fa capire che la voglia di cambiare c'è.
Ma, come Lei accenna, non basta.
Occorre un percorso vero e proprio che La aiuti a elaborare le numerose tematiche che ci porta.
Quanto manca all'inizio, che Lei ci preannuncia?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#6]
Cara Ragazza,
La sua richiesta di consulenza contiene parecchi spunti di riflessione ed anche una certa capacità d'intrispezione che, a mio avviso, andrebbe adoperata.
Mentre la leggevo mi veniva in mente questo mio articolo, mi dica se si ritrova da qualche parte?
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html
La sua richiesta di consulenza contiene parecchi spunti di riflessione ed anche una certa capacità d'intrispezione che, a mio avviso, andrebbe adoperata.
Mentre la leggevo mi veniva in mente questo mio articolo, mi dica se si ritrova da qualche parte?
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Ex utente
Per la dottoressa Brunialti: purtroppo mi rendo conto che è già passato molto tempo. Come accennavo sopra, anche se non so spiegarmi come, fino a poco fa non mi sono resa conto del problema. Come se, per l'appunto, la mia mente avesse creato una "dimensione parallela" in cui vivere. Talvolta ho persino il dubbio possa trattarsi di una forma di autismo... Tutti dubbi che comunque esternerò ad un/una terapeuta.
Purtroppo mi rendo anche conto che fosse difficile notare il problema per le persone che avevo intorno, poiché non ho mai esternato nulla, ed esteriormente sono sempre apparsa equilibrata e serena.
Per la dottoressa Randone: ho letto l'articolo. Forse mi ritrovo in parte sul fatto del disgusto, anche se non ne sono certa. Diciamo che ho avuto dei periodi in cui consideravo per nulla desiderabile l'idea di avere rapporti sessuali. Non so perché. A volte c'era un totale disinteresse, a volte un senso di fastidio/disgusto, che ora non provo più. Comunque la cosa non si limitava ai rapporti sessuali. Erano periodi in cui non sopportavo proprio il contatto personale in qualsiasi modo. Soprattutto mi disturbava il contatto con la pelle. Ora questo fastidio sembra scomparso.
Purtroppo mi rendo anche conto che fosse difficile notare il problema per le persone che avevo intorno, poiché non ho mai esternato nulla, ed esteriormente sono sempre apparsa equilibrata e serena.
Per la dottoressa Randone: ho letto l'articolo. Forse mi ritrovo in parte sul fatto del disgusto, anche se non ne sono certa. Diciamo che ho avuto dei periodi in cui consideravo per nulla desiderabile l'idea di avere rapporti sessuali. Non so perché. A volte c'era un totale disinteresse, a volte un senso di fastidio/disgusto, che ora non provo più. Comunque la cosa non si limitava ai rapporti sessuali. Erano periodi in cui non sopportavo proprio il contatto personale in qualsiasi modo. Soprattutto mi disturbava il contatto con la pelle. Ora questo fastidio sembra scomparso.
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"Erano periodi in cui non sopportavo proprio il contatto personale in qualsiasi modo. Soprattutto mi disturbava il contatto con la pelle. Ora questo fastidio sembra scomparso"
Sono segnali importanti, il fatto che siano spariti non significa che lei abbia risolto.
Valuti l'ipotesi di approfondire con un professionista
Sono segnali importanti, il fatto che siano spariti non significa che lei abbia risolto.
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Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.2k visite dal 15/02/2016.
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