Aiutatemi a liberare la mente

Gentili dottori buongiorno,
avevo già scritto un post ca. 15 giorni fa e devo dire che i vostri consigli mi hanno aiutata molto. Adesso però ho bisogno di voi nuovamente perchè io desidero davvero guardare avanti e al futuro con ottimismo.
Purtroppo il 1o febbraio ho dovuto subire un raschiamento a seguito dell'interruzione della mia gravidanza. E' una cosa a cui non si pensa mai, che si sente molto purtroppo, ma pensi sia lontana da te. E poi ti ritrovi a chiederti perchè.. Un perchè che non c'è. Dicono sia la natura che sceglie, e con la natura è difficile averla vinta. Sono passata da uno stato di assenza totale dal mondo, alla tristezza, alla rabbia, tanta rabbia. Ma so che purtroppo la cosa la devo elaborare perchè nessuno ha colpa e probabilmente se proprio la natura ha scelto cosi ci sarà un motivo, spero positivo per il futuro. Due giorni fa, però, ho fatto un errore, ossia cercare 'testimonianze' in internet per 'tirarmi un po su'.. ovviamente però non ho calcolato che non tutte sono positive, e ho una frase che mi rimbomba nella testa da due giorni e non so come mandarla via.
Una ragazza scrive 'io dopo l'aborto non mi sono sentita piu donna'.
Preciso, a mio parere è una cosa stupida e l'idea non mi ha sfiorata minimanete. Ma allora, se questo è il mio pensiero, perchè continua a rimbombarmi in mente?? Cosi tanto che ho paura perfino di farla mia? cosi tanto che a volte penso 'ma dovrei sentirmi cosi'?
Io so che è sbagliato, che l'essere o meno donna non dipende sicuramente da un aborto, nei confronti del quale io non ho potuto fare nulla, ma allora perchè continuo a pensarci? perchè non va via dalla mente? Mi aiutate per piacere a capire come fare a non pensare a questa cosa? è un chiodo fisso che, lo ammetto, mi crea anche dell'angoscia a volte.. e la cosa non mi piace per niente.. So che spesso basta una parola per liberare la mente, ma io non riesco a trovarla.
Grazie a chiunque di voi mi risponderà!
Buona giornata
Susy
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signora,
La prima cosa che forse la differenzia da quella ragazza e' che il Suo aborto non e' stato una interruzione volontaria ma forse dovuto ad una malformazione o un problema.
Certamente si tratta di un lutto. Che Lei come donna sta elaborando. E per farlo ne deve attraversarne tutte le fasi, dalla rabbia alla colpa all'incredulita'. E' un percorso che non puo' evitare. E deve essere contenta di essere in questa fase di elaborazione, che sta compiendo con la parte sana di se', quella capace di vedere che domani ci sara' il sole per Lei. Perche' cosi' superera' il suo lutto, il dolore che ora prova. Se lo negasse e si chiudesse a riccio il lutto resterebbe dentro di Lei e non passerebbe.
Quindi pazienza!
Cerchi di accettare questo dolore che sente ora con la certezza che passera'! Nei tempi che la Sua sensibilita' permetteranno.
Scelga Lei come, ognuno ha il "proprio" modo.

Un abbraccio, se posso!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile signora,
il suo sintomo riconduce ad una sua predisposizione all'ansia, come lo conferma la sua storia clinica.
La psicologa da cui andò era anche psicoterapeuta? avete affrontato il problema dell'ansia? con quale approccio psicoterapeutico?

Ad ogni modo presumo che il tempo sarà sufficiente per estinguere questo pensiero che la turba, piuttosto mi occuperei di eventuali residui relativi a stati d'ansia e sentimenti di insoddisfazione, in vista del suo benessere futuro.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#3]
Dr.ssa Monica Salvadore Psicoterapeuta, Psicologo 21
Gentile Signora,

credo che lei stia vivendo un senso di colpa legato all'interruzione di gravidanza, che per lei è stato comunque un lutto e ora sta sperimentando una forte ansia di poter non sentirsi più donna, proprio come si è sentita la ragazza di cui parla.
Credo che sia opportuno elaborare con l'aiuto di un psicoterapeuta cosa è morto in lei insieme al bambino che teneva in grembo e in che modo la sua percezione di sè è cambiata.

Si rivolga ad un professionista della sua zona per poter guardare con serenità il suo futuro.

Cordiali saluti

Dott.ssa Monica Salvadore
Psicologa- Psicoterapeuta

[#4]
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
Ringrazio per le risposte. Io voglio guardare avanti perchè sono giovane e ho un marito favoloso che mi sta vicino tantissimo e che sa sempre prendermi e prendere le situazioni con ottimismo.

Si Dott.ssa Sciubba.. ho una predisposizione all'ansia che è uscita fuori dal 2008, dopo aver avuto degli attacchi di panico. Ma non ho mai fatto una vera e propria psicoterapia. Infatti proprio perchè mi conosco cerco spesso di allontanare certi pensieri.. so che non mi appartengono e che sn frutto solo del mio stato d'animo in certi momenti. Solo che adesso al pensiero si affianca il dolore, un dolore che non pensavo potesse essere cosi forte.
Spero davvero che come Lei dice il pensiero si allontani pian piano..perchè non mi appartiene.. E perchè è al nostro futuro (mio e di mio marito) che voglio pensare, e voglio cercare di guardarlo con ottimismo.

Grazie di cuore