Ansia, fobie e ossessioni

Salve, ormai è da quando ho 13 anni che non sto più bene (non so se la causa è stata la separazione dei miei genitori) praticamente non riesco a fare le cose da solo, per me è anche difficile andare dentro un bar e chiedere un caffè perché mi prende subito l'ansia mi sento osservato,per esempio quando compro qualcosa e mi danno il resto ap momento in cui prendo i soldi inizio a tremare,in mezzo alle persone mi sento disorientato,infatti i miei rapporti sociali sono pari a zero apparte con amici stretti....questo mi impedisce anche di cercare un lavoro,mi sento un fallito anche la mia ragazza mi ha lasciato perché diceva che nei suoi confronti ero troppo ossessivo,da quel giorno mi sento sempre più depresso,la sera piango mi sento solo ed ho paura per il mio futuro....visto che non riesco proprio a fare nulla da solo,ho sempre bisogno di qualcuno.. Forse perchè dopo la separazione dei miei nessuno mi ha aiutato... Mio padre era come se non esistesse mia madre lavorava e non aveva tempo per me....mi sono sentito abbandonato, non avevo nessuno a cui appoggiarmi e da li sono iniziati i miei mille problemi..... Vorrei solo una vita normale come tutti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

è possibile che la situazione che ha vissuto dopo la separazione dei suoi, avvenuta quando era un bambino:

"dopo la separazione dei miei nessuno mi ha aiutato... Mio padre era come se non esistesse mia madre lavorava e non aveva tempo per me..."

abbia rappresentato un cambiamento traumatico e abbia inciso profondamente su di lei, non consentendole di costruire quella sana fiducia in sè stesso che occorre per affrontare serenamente la vita.

Se si è sentito solo, abbandonato e senza nè un sostegno, nè un modello da seguire, è comprensibile che oggi si senta in difficoltà anche in situazioni non particolarmente impegnative e che abbia bisogno della presenza di qualcun altro per fare le cose.

Vedo che ha chiesto un consulto anche un anno e mezzo fa e che le era stata consigliata una psicoterapia: ha pensato a seguire questo suggerimento?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta dottoressa,è da un po di tempo che mi dico "oggi vado dal medico e parlo dei miei problemi" ma il problema è che anche se non riesco più ad andare avanti così... Non ho la forza di andare da solo, è una vita che parlo anche chiaramente a mia madre che mi serve aiuto e vorrei che lei mi accompagnasse perché da solo proprio non ci riesco ma niente non gliene importa proprio,forse crede che il problema non è grave,riesce solo a dirmi "trovati un lavoro" ma come faccio se per me è già difficile uscire di casa e fare le cose che tutti fanno normalmente...la ragazza che amavo e che con lei riuscivo a sentirmi normale mi ha lasciato... Ora mi sento ancora più solo.......cercherò di farmi forza comunque ed andare dal medico
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' possibile che sua madre sottovaluti il suo malessere anche per non sentirsene responsabile, considerando che magari non aveva alternative rispetto alla vita che ha fatto dopo la separazione e quindi alla separazione quotidiana da lei per lavorare tutto il giorno.

Non c'è nessun altro al quale si potrebbe appoggiare in questo momento per farsi accompagnare?
Non ha amici o altri parenti?
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Utente
Utente
Sono completamente solo, i miei nonni da parte di mio babbo li avrò visti una ventina di volte da quando sono nato ed il bello che come nipoti hanno solo me e mia sorella, da parte di mia mamma non ho più nessuno, anche i miei zii non esistono è una situazione complicata..... Non mi resta che fare tutto da solo
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
In che rapporti è con sua sorella?
Suo padre è del tutto scomparso dalla sua vita oppure lo vede o sente ogni tanto?

Ha detto che aveva una ragazza, quindi non è del tutto isolato: ha un amico sul quale contare?
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Utente
Utente
Purtroppo no..ho pochi amici
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Fra questi non ce n'è uno al quale si sentirebbe di raccontare come si sente?

E del resto della famiglia cosa mi dice? Non può contare neanche su sua sorella?
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Utente
Utente
Mia sorella è più piccola di me ha solo 15 anni
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87



Gent.le Ragazzo,
l'aiuto che possono fornire familiari e amici si riferisce ad un sostegno senz'altro importante ma che non può sostituire la relazione d'aiuto con uno specialista.
Puoi rivolgerti direttamente al Consultorio familiare della tua ASL senza consultare il medico e prenotare un colloquio con lo psicologo, sarà l'opportunità per individuare le aree di insoddisfazione nella tua condizione attuale e la tipologia di intervento più adeguato per avviare un processo di cambiamento che ti veda attivamente coinvolto.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#10]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Immagino che essendo così giovane non abbia bene idea di come lei si possa sentire, ma potrebbe essere comunque una persona con cui parlare.

Quali difficoltà immagina di incontrare nel rivolgersi al suo medico andando lì da solo?
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