Perché quando lo vedo entro cosi tanto in conflitto con me stessa e ho un estremo bisogno di capire
Buongiorno! chiedo un vostro parere perché mi rendo conto che tutto questo non mi sta portando a niente di buono (ma non so uscirne) e sopratutto ho una dannatissimo voglia di capire perché ho questi bisogni: l'anno scorso ho frequentato un uomo poco sotto i 40 e di altra nazionalità con un sincero ed iniziale accordo di niente storie serie in quanto lui era spaventato dalla mia situazione. io ero appena stata abbandonata dal mio ex e ho dei figli. all'inizio andava tutto bene, lui addirittura mi stava vicino nei miei momenti bui, era disponibile a stare al telefono anche più di un'ora, alla prima uscita mi ha trattato come una fidanzata, ecc... poi improvvisamente si è raffreddato, non si faceva più sentire o meglio: a me è parso che si faceva sentire solo per il sesso. ho capito che c'era qualcuna (gli uomini sono imbranati a nascondere ste cose) e dopo 2/3 mesi lui me l'ha detto, sostenendo però che sta tipa non gli interessava un granché. tipa dell'Est come lui che diceva di mettersi con lei praticamente solo per realizzare i suoi provetti familiari ed economici. non so se credergli o no e sinceramente neanche mi interessa. non ero gelosa perché lo avevamo detto. lui però ha cominciato a punzecchiarmi, a dire che gli sembravo indifferente e che lui invece faceva una fatica sovrumana a resistermi (la stranezza è che in quel momento non lo stavo provocando o almeno non volontariamente). mi aveva chiesto di continuare a vederci di nascosto, se mi suonava il telefonino mi chiedeva chi era e mi diceva chi chiamava lui, all'inizio rifiutava i miei baci di saluto ma poi ha cominciato a darmeli lui.... premesso tutto questo, nel mezzo della frequentazione durata pochi mesi, lui aveva notato degli strani atteggiamenti da parte mia nell'intimità e in un momento particolare su sua richiesta gli ho fatto una confidenza molto privata ed intima.... lui sembrava comprendere ma poi mi ha completamente spiazzato eccitandosi e volendolo fare.... io purtroppo in quei momenti vado in panico e non son capace di fermare il tutto. anzi, mi sento quasi in obbligo di accontentare.... ho cominciato a rendermi conto che ogni volta che lo facevo con lui poi stavo male per giorni fisicamente ed anche emotivamente. durante i rapporti più di qualche volta mi sono sentita inascoltata.eppure lui appariva come quello buono che si era preoccupato per me. ho cominciato ad avere forti esplosioni di collera nei suoi confronti, a pensare a lui quasi ossessivamente e ad aggredirlo verbalmente per qualsiasi cosa. ho chiuso io la frequentazione perché non sopportavo il malessere e tantomeno l'idea che lui si facesse i comodi suoi con me mentre era fidanzato con un'altra. lui mi ha sempre detto che con me non era solo sesso, che per lui era fare l'amore, coincidere e stare insieme. ha cercato di ricucire il rapporto ma io è un anno che sono in un trememendo conflitto con me stessa: non riesco a dare importanza alle cose positive che ha fatto per me, so che ci sono ma ingigantisco
[#1]
Gentile Signora,
anche leggendo il consulto che ha chiesto un mese fa sembra piuttosto chiaro che in questo momento è in difficoltà nel gestire la rabbia e che non ha il pieno controllo delle sue reazioni.
Ha riflettuto sul consiglio che le è stato dato circa la necessità di un percorso psicoterapeutico?
Sottolineerei il fatto che lei ha anche la responsabilità dei suoi figli, oltre che di sè stessa, ed è perciò doppiamente importante che si faccia aiutare da un professionista.
E' altrettanto importante sia per lei che per i suoi figli che non si lasci coinvolgere da relazioni di coppia non chiare e potenzialmente distruttive, perciò alla luce di quanto ha riferito penso che sia un bene che abbia preso le distanze da un uomo che si è fidanzato con un'altra, ma vuole continuare a frequentare anche lei, ascoltando il suo corpo e il forte malessere che ogni incontro con lui le provocava.
anche leggendo il consulto che ha chiesto un mese fa sembra piuttosto chiaro che in questo momento è in difficoltà nel gestire la rabbia e che non ha il pieno controllo delle sue reazioni.
Ha riflettuto sul consiglio che le è stato dato circa la necessità di un percorso psicoterapeutico?
Sottolineerei il fatto che lei ha anche la responsabilità dei suoi figli, oltre che di sè stessa, ed è perciò doppiamente importante che si faccia aiutare da un professionista.
E' altrettanto importante sia per lei che per i suoi figli che non si lasci coinvolgere da relazioni di coppia non chiare e potenzialmente distruttive, perciò alla luce di quanto ha riferito penso che sia un bene che abbia preso le distanze da un uomo che si è fidanzato con un'altra, ma vuole continuare a frequentare anche lei, ascoltando il suo corpo e il forte malessere che ogni incontro con lui le provocava.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Cara Signora,
Sembra che Lei stia vivendo su un doppio binario.
Che quest'uomo le piacesse sembra evidente e ancora piu' evidente sembra essere che l'intimita' sessuale che ha avuto con lui e' stata molto importante e significativa per Lei.
Ora deve fare un "esame di coscienza" spietato e dare un nome alle cose.
Oppure non riuscira' ne' a comprenderle ne' a superarle.
Se non riuscisse da sola dovra' chiedere ad uno psicoterapeuta dinamico di aiutarla a capirsi.
Temo che il suo disagio Le stia chiedendo questo!
Sembra che Lei stia vivendo su un doppio binario.
Che quest'uomo le piacesse sembra evidente e ancora piu' evidente sembra essere che l'intimita' sessuale che ha avuto con lui e' stata molto importante e significativa per Lei.
Ora deve fare un "esame di coscienza" spietato e dare un nome alle cose.
Oppure non riuscira' ne' a comprenderle ne' a superarle.
Se non riuscisse da sola dovra' chiedere ad uno psicoterapeuta dinamico di aiutarla a capirsi.
Temo che il suo disagio Le stia chiedendo questo!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Grazie Dottoresse per le veloci risposte!
Sto prendendo in considerazione l'idea di cercare un aiuto perché in qualche modo me la son sempre cavata ed ero convinta che era una cosa che poi sarebbe passata, che avrei accettato o saputo "elaborare" da sola. invece mi accorgo che sto sempre peggio, cambio umore molto spesso; mi capita ormai molto frequentemente un umore nero con stanchezza fisica e mentale, zero voglia di fare, zero voglia di sentire gli altri, arrivo a pensare che preferirei essere morta, non vedo una luce e divento e a volte divento anche molto rabbiosa ed aggressiva. poi ho periodi più pacifici in cui tornò apparentemente più serena ma in realtà sento che non lo sono. da lui vorrei solo che ammettesse il suo comportamento incoerente, non sentirmi io una pazza schizzata. poi non so perché ma continuò ad attirarmi uomini che mi sembrano diciamo con qualche problemino....: ultra quarantenni che non sanno stare soli, sposati che vorrebbero divertirsi, ultratrentenni in crisi religiose o esistenziale, ecc.... cioè, non riesco a trovare un uomo di cui fidarmi e che non nasconda qualcosa.... infatti ho incominciato a trattarli come gioccatolini da usare quando ho voglia di stare in compagnia. più o meno come mi sono sentita io troppo spesso sia col mio ex compagno e sia con l'uomo di cui ho parlato. non so gestire una relazione. mi fisso sempre che vogliono solo sesso e divento aggressiva. ma in realtà non ho fatto niente con nessuno tranne l'uomo di cui sopra. vabe' scusate lo sfogo! cercherò un aiuto. ma al consultorio ci sono psicoterapeuti? è vero che sono quasi gratuiti? grazie
Sto prendendo in considerazione l'idea di cercare un aiuto perché in qualche modo me la son sempre cavata ed ero convinta che era una cosa che poi sarebbe passata, che avrei accettato o saputo "elaborare" da sola. invece mi accorgo che sto sempre peggio, cambio umore molto spesso; mi capita ormai molto frequentemente un umore nero con stanchezza fisica e mentale, zero voglia di fare, zero voglia di sentire gli altri, arrivo a pensare che preferirei essere morta, non vedo una luce e divento e a volte divento anche molto rabbiosa ed aggressiva. poi ho periodi più pacifici in cui tornò apparentemente più serena ma in realtà sento che non lo sono. da lui vorrei solo che ammettesse il suo comportamento incoerente, non sentirmi io una pazza schizzata. poi non so perché ma continuò ad attirarmi uomini che mi sembrano diciamo con qualche problemino....: ultra quarantenni che non sanno stare soli, sposati che vorrebbero divertirsi, ultratrentenni in crisi religiose o esistenziale, ecc.... cioè, non riesco a trovare un uomo di cui fidarmi e che non nasconda qualcosa.... infatti ho incominciato a trattarli come gioccatolini da usare quando ho voglia di stare in compagnia. più o meno come mi sono sentita io troppo spesso sia col mio ex compagno e sia con l'uomo di cui ho parlato. non so gestire una relazione. mi fisso sempre che vogliono solo sesso e divento aggressiva. ma in realtà non ho fatto niente con nessuno tranne l'uomo di cui sopra. vabe' scusate lo sfogo! cercherò un aiuto. ma al consultorio ci sono psicoterapeuti? è vero che sono quasi gratuiti? grazie
[#4]
Si può rivolgere sia al consultorio familiare che al centro di salute mentale.
L'accesso avviene solitamente previa pagamento di un ticket, ma ogni regione ha il proprio sistema e quindi deve sentire direttamente la struttura alla quale intende rivolgersi per sapere se occorre ad esempio l'impegnativa del medico curante e quanto costa il ticket.
L'accesso avviene solitamente previa pagamento di un ticket, ma ogni regione ha il proprio sistema e quindi deve sentire direttamente la struttura alla quale intende rivolgersi per sapere se occorre ad esempio l'impegnativa del medico curante e quanto costa il ticket.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.1k visite dal 12/02/2016.
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