Sensi di colpa
Soffro da un po' di tempo di sensi di colpa e sono in cura da una psicologa. Sono sempre stata soggetta al meccanismo del senso di colpa che peró è più radicato in me per quanto riguarda la sfera sessuale, mi ricordo da piccola vari baci con amiche e amici, ci mostravamo i genitali, ci davamo i baci sui genitali e sui seni, insomma scenette hard ma che di hard avevano ben poco in quanto avevamo 7/8 anni.
Crescendo sono sempre stata rigida e mi sono concessa solo a 18 anni al mio ormai ex. Fino ad allora avevo dato solo qualche bacio.
Tuttavia dopo 3 anni di storia lui mi ha lasciato per un' altra, e io , insicura e delusa mi sono buttata tra le braccia di una mia vecchia conoscenza e per di più fidanzato.
Dopo pochi mesi ritorno con il mio ex ma lui mi rilascia e inizio una nuova frequentazione con un ragazzo in cui ci sono dei rapporti.
Perchè sto male a pensare a questi eventi? Sia quelli dell infanzia che quelli di adesso mi fanno sentire sporca e una poco di buono. Sto malissimo e non riesco a capire come io abbia fatto ad andare a letto in giro di un amno con 2 diversi
Crescendo sono sempre stata rigida e mi sono concessa solo a 18 anni al mio ormai ex. Fino ad allora avevo dato solo qualche bacio.
Tuttavia dopo 3 anni di storia lui mi ha lasciato per un' altra, e io , insicura e delusa mi sono buttata tra le braccia di una mia vecchia conoscenza e per di più fidanzato.
Dopo pochi mesi ritorno con il mio ex ma lui mi rilascia e inizio una nuova frequentazione con un ragazzo in cui ci sono dei rapporti.
Perchè sto male a pensare a questi eventi? Sia quelli dell infanzia che quelli di adesso mi fanno sentire sporca e una poco di buono. Sto malissimo e non riesco a capire come io abbia fatto ad andare a letto in giro di un amno con 2 diversi
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Cara ragazza, innanzitutto le chiedo come mai ha deciso di chiedere un consulto in questo spazio dal momento che è già seguita da una psicologa. Ne ha già parlato con lei?
Scrive che soffre da tempo di sensi di colpa. Cosa intende precisamente?
Il senso di colpa non è precisamente una malattia, ma un'emozione, che ci segnala quando il nostro comportamento costituisce un pericolo o può provocare un danno a qualcuno. Nel suo caso chi pensa che sia stato danneggiato e in che modo?
In merito alle esperienze che ci riporta, cosa l'ha spinta a comportarsi così? Cosa provava in quei momenti specifici?
Lei sembra una persona molto attenta a valutare ciò che è giusto o sbagliato. Provi solo per un attimo a sospendere il giudizio su di se e sugli altri, e a focalizzarsi su quel che la porta a trovarsi in queste situazioni.
Forse vale la pena prima di tutto dare un senso a quel che le sta capitando.
Un caro saluto
Scrive che soffre da tempo di sensi di colpa. Cosa intende precisamente?
Il senso di colpa non è precisamente una malattia, ma un'emozione, che ci segnala quando il nostro comportamento costituisce un pericolo o può provocare un danno a qualcuno. Nel suo caso chi pensa che sia stato danneggiato e in che modo?
In merito alle esperienze che ci riporta, cosa l'ha spinta a comportarsi così? Cosa provava in quei momenti specifici?
Lei sembra una persona molto attenta a valutare ciò che è giusto o sbagliato. Provi solo per un attimo a sospendere il giudizio su di se e sugli altri, e a focalizzarsi su quel che la porta a trovarsi in queste situazioni.
Forse vale la pena prima di tutto dare un senso a quel che le sta capitando.
Un caro saluto
Dr.ssa Veronica Di Biagio Psicologa
www.veronicadibiagio.it
[#2]
Gentile Utente,
Ci ha appena scritto.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/504652-sensi-di-colpa-e-ansia.html
Cosa è cambiato da qualche giorno addietro?
Se è già in cura, credo che dovrebbe discuterne con chi ha il piacere di occuparsi di lei.
Sessualità, infanzia, sensi di colpa, abbandoni e nuovi fidanzati, fanno parte dello spesso calderone.
Ci ha appena scritto.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/504652-sensi-di-colpa-e-ansia.html
Cosa è cambiato da qualche giorno addietro?
Se è già in cura, credo che dovrebbe discuterne con chi ha il piacere di occuparsi di lei.
Sessualità, infanzia, sensi di colpa, abbandoni e nuovi fidanzati, fanno parte dello spesso calderone.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Ex utente
Mi sento una poco di buono , giudico i miei gesti orribili e io stessa in passato avrei giudicato poco seria una ragazza che fa queste cose poichè il sesso non è divertimwnto, ma é un gesto d' amore tra 2 persone in una relazione. Io l ho usato come antidoto al dolore in un momento di sofferenza e mi sono vendicata del mio ex traditore. Ma una volta recuperata la lucidità ho pensato di sotterrarmi. Non ho raccontato a nessuno di questi eventi ma dentro di me sono come un fardello e penso di avere un senso di colpa paragonabile a quello di un omicida. Non riesco a sospendere il giudizio di me poiché sono una persona che agisce sempre in base a ció che é giusto. Ecco qui non ci sono riuscita, l istinto , la sete di vendetta, il recuperare l autostima " anche io posso trovarmi un altro" hanno preso il sopravvento. Ora peró ho ritrovaro il mio equilibrio. Sono di nuovo io e io la vera me non riesce a capire come io abbia fatto, sono sconvolta da me stessa, come se fosse uscita un' qltra me che io non riesco a perdonare
[#7]
Cara ragazza, dalle sue parole emerge un vissuto di grande sofferenza e disorientamento. Come rimanda anche la collega, la situazione sembra molto articolata e certamente meriterebbe un lavoro approfondito.
Quel che mi sento di rimandarle in questa sede, e su cui la invito a riflettere, è quanto questa sofferenza sia dovuta alla "colpa" che lei si attribuisce, o quanto all'aver sperimentato un divario tra quel che avrebbe dovuto fare e quel che ha voluto fare.
Sembra non riconoscersi nelle sue azioni, eppure le ha compiute coscientemente, a quanto ci racconta.
Le motivazioni di quelle azioni, che lei riporta, sembrano molto chiare, e certamente legate alle sue emozioni più che al pensiero. Quando ci troviamo ad affrontare situazioni che ci toccano molto, spesso le emozioni che proviamo sono intense e difficili da gestire, finendo per prevalere sul controllo "razionale" del nostro comportamento. Allora possiamo sentirci confusi, arrabbiati, delusi o impotenti per il nostro comportamento.
Credo che sarebbe molto utile per lei approfondire questi aspetti in un percorso terapeutico, considerando cosa ha significato per lei quella separazione, e come si collegano gli eventi di "oggi" con quelli della sua infanzia.
Ci faccia sapere come va, se lo desidera.
Un caro saluto,
Quel che mi sento di rimandarle in questa sede, e su cui la invito a riflettere, è quanto questa sofferenza sia dovuta alla "colpa" che lei si attribuisce, o quanto all'aver sperimentato un divario tra quel che avrebbe dovuto fare e quel che ha voluto fare.
Sembra non riconoscersi nelle sue azioni, eppure le ha compiute coscientemente, a quanto ci racconta.
Le motivazioni di quelle azioni, che lei riporta, sembrano molto chiare, e certamente legate alle sue emozioni più che al pensiero. Quando ci troviamo ad affrontare situazioni che ci toccano molto, spesso le emozioni che proviamo sono intense e difficili da gestire, finendo per prevalere sul controllo "razionale" del nostro comportamento. Allora possiamo sentirci confusi, arrabbiati, delusi o impotenti per il nostro comportamento.
Credo che sarebbe molto utile per lei approfondire questi aspetti in un percorso terapeutico, considerando cosa ha significato per lei quella separazione, e come si collegano gli eventi di "oggi" con quelli della sua infanzia.
Ci faccia sapere come va, se lo desidera.
Un caro saluto,
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.6k visite dal 11/02/2016.
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