Cambiamento carattere bambina di 3 anni
Buongiorno,
mi rivolgo ancora a voi. La mia bambina ha 3 anni e 4 mesi, frequenta la scuola materna senza nessun (almeno apparente) problema e ha una sorellina di 10 mesi a cui vuole molto bene e nei confronti della quale non mostra particolare gelosia (anche perchè è talmente buona che non le porta via nè spazio nè tempo). E' sempre stata una bambina estremamente simpatica, allegra e dolce. Timida con gli estranei ma chiacchierona con noi genitori e con i nonni, specie quelli materni. A parte una breve crisi nei miei confronti nel mese di ottobre scorso (della quale vi ho parlato in un consulto precedente) dovuta, credo, al distacco seguito all'inizio della scuola, questo è il ritratto di mia figlia. In coincidenza delle feste di Natale si è trasformata: ha perso la sua allegria e la sua dolcezza. Non scherza più, sentirla ridere è una rarità, ha sempre il muso, non gioca con fantasia, non mostra entusiasmo per alcunché e a volte è prepotente. Non è più affettuosa e coccolona e a volte è addirittura indifferente ai sentimenti degli altri. Perfino con la nonna materna, con la quale ha sempre avuto un rapporto privilegiato, quasi di simbiosi, non è più lei... non la cerca, al telefono le parla a fatica, non ha manifestazioni d'affetto.
Non so cosa pensare, non ho individuato nessun evento che possa averla turbata. Nella nostra routine l'unica cosa che è cambiata è che ho ripreso a lavorare e 3 giorni su 5 rimane a dormire all'asilo (cosa della quale è felice), mentre gli altri 2 giorni esce dopo pranzo perchè la va a prendere la nonna materna (cosa che prima le faceva fare i salti di gioia mentre ora la lascia indifferente). Preciso che lavoro part time quindi nelle ore in cui io sono a lavorare lei è all'asilo, rispetto a settembre non è cambiato nulla per lei.
Io sto soffrendo molto perchè non la riconosco più, è come se avessi in casa un'altra persona.
Ho letto del famoso periodo dei "no", ma non so se questa è una fase o è diventato proprio il suo carattere.
Mi aiutate a capire? Cosa posso fare?
Grazie.
mi rivolgo ancora a voi. La mia bambina ha 3 anni e 4 mesi, frequenta la scuola materna senza nessun (almeno apparente) problema e ha una sorellina di 10 mesi a cui vuole molto bene e nei confronti della quale non mostra particolare gelosia (anche perchè è talmente buona che non le porta via nè spazio nè tempo). E' sempre stata una bambina estremamente simpatica, allegra e dolce. Timida con gli estranei ma chiacchierona con noi genitori e con i nonni, specie quelli materni. A parte una breve crisi nei miei confronti nel mese di ottobre scorso (della quale vi ho parlato in un consulto precedente) dovuta, credo, al distacco seguito all'inizio della scuola, questo è il ritratto di mia figlia. In coincidenza delle feste di Natale si è trasformata: ha perso la sua allegria e la sua dolcezza. Non scherza più, sentirla ridere è una rarità, ha sempre il muso, non gioca con fantasia, non mostra entusiasmo per alcunché e a volte è prepotente. Non è più affettuosa e coccolona e a volte è addirittura indifferente ai sentimenti degli altri. Perfino con la nonna materna, con la quale ha sempre avuto un rapporto privilegiato, quasi di simbiosi, non è più lei... non la cerca, al telefono le parla a fatica, non ha manifestazioni d'affetto.
Non so cosa pensare, non ho individuato nessun evento che possa averla turbata. Nella nostra routine l'unica cosa che è cambiata è che ho ripreso a lavorare e 3 giorni su 5 rimane a dormire all'asilo (cosa della quale è felice), mentre gli altri 2 giorni esce dopo pranzo perchè la va a prendere la nonna materna (cosa che prima le faceva fare i salti di gioia mentre ora la lascia indifferente). Preciso che lavoro part time quindi nelle ore in cui io sono a lavorare lei è all'asilo, rispetto a settembre non è cambiato nulla per lei.
Io sto soffrendo molto perchè non la riconosco più, è come se avessi in casa un'altra persona.
Ho letto del famoso periodo dei "no", ma non so se questa è una fase o è diventato proprio il suo carattere.
Mi aiutate a capire? Cosa posso fare?
Grazie.
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Dal suo aggiornamento, sembrerebbe trattarsi di una cosa ancora più semplice. Forse così semplice che lei stessa fatica a riconoscerla: forse la bambina si sente meglio a scuola che a casa. Non perché abbia qualcosa contro di voi, attenzione, ma magari perché le attività che svolge a scuola la interessano di più di quelle fatte a casa con lei o la nonna.
E aggiungiamoci pure che sua figlia deve aver capito molto bene di trovarsi in presenza a una madre ansiosa, e quindi agendo così ha gioco più facile nell'ottenere da lei ciò che vuole.
I musi lunghi potrebbero anche essere un modo per segnalarle che si sente dispiaciuta dal fatto che vede di meno la sua mamma, se parlando del cambio di turni è questo che intendeva dire.
E aggiungiamoci pure che sua figlia deve aver capito molto bene di trovarsi in presenza a una madre ansiosa, e quindi agendo così ha gioco più facile nell'ottenere da lei ciò che vuole.
I musi lunghi potrebbero anche essere un modo per segnalarle che si sente dispiaciuta dal fatto che vede di meno la sua mamma, se parlando del cambio di turni è questo che intendeva dire.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Buongiorno e grazie per la celere risposta.
Il mio ritorno a lavoro non ha modificato in nessun modo il tempo che trascorriamo insieme perchè l'unica differenza è che prima mentre lei era all'asilo io ero a casa, adesso sono al lavoro, ma per lei è uguale.
Non metto in dubbio che a scuola si diverta più che a casa, ma lo stravolgimento mi sembra sproporzionato. Non vedo il nesso tra questo fatto e la descrizione che ho fatto del suo carattere ora, in particolare della mancanza di affettuosità e dell'indifferenza che mostra (a volte per le cose, a volte per le persone).
Pensi che il giorno di Natale, io ero tutta emozionata all'idea di lei che vedeva i regali sotto l'albero, la sorpresa... la sua reazione? Neanche un sorriso e "mamma ma io i giochi ce li ho già"... sono rimasta senza parole, oltre che molto delusa.
L'allontanamento da mia mamma poi è lampante e inspiegabile, e mi sembra strano che il motivo sia che a scuola si diverte di più.
Il mio ritorno a lavoro non ha modificato in nessun modo il tempo che trascorriamo insieme perchè l'unica differenza è che prima mentre lei era all'asilo io ero a casa, adesso sono al lavoro, ma per lei è uguale.
Non metto in dubbio che a scuola si diverta più che a casa, ma lo stravolgimento mi sembra sproporzionato. Non vedo il nesso tra questo fatto e la descrizione che ho fatto del suo carattere ora, in particolare della mancanza di affettuosità e dell'indifferenza che mostra (a volte per le cose, a volte per le persone).
Pensi che il giorno di Natale, io ero tutta emozionata all'idea di lei che vedeva i regali sotto l'albero, la sorpresa... la sua reazione? Neanche un sorriso e "mamma ma io i giochi ce li ho già"... sono rimasta senza parole, oltre che molto delusa.
L'allontanamento da mia mamma poi è lampante e inspiegabile, e mi sembra strano che il motivo sia che a scuola si diverte di più.
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>>> Pensi che il giorno di Natale, io ero tutta emozionata all'idea di lei che vedeva i regali sotto l'albero, la sorpresa... la sua reazione? Neanche un sorriso e "mamma ma io i giochi ce li ho già"... sono rimasta senza parole, oltre che molto delusa
>>>
Rilegga l'altro capoverso che le ho scritto, sopra:
>>> aggiungiamoci che sua figlia deve aver capito molto bene di trovarsi in presenza a una madre ansiosa, e quindi agendo così ha gioco più facile nell'ottenere da lei ciò che vuole
>>>
Le deve avere evidentemente delle aspettative molto alte sul modo in cui reagisce sua figlia a lei (a voi). Alte non perché sproporzionate rispetto a quelle di altre mamme (a qualunque genitore fa piacere vedere i propri figli felici), ma perché resta molto dispiaciuta e delusa quando la bambina non risponde nel modo desiderato.
Sua figlia questo deve averlo capito. E così può tenerla sotto scacco.
Provi a mostrare a sua figlia che per lei è ok anche se non fa i salti di gioia. E stia a vedere che succede.
>>>
Rilegga l'altro capoverso che le ho scritto, sopra:
>>> aggiungiamoci che sua figlia deve aver capito molto bene di trovarsi in presenza a una madre ansiosa, e quindi agendo così ha gioco più facile nell'ottenere da lei ciò che vuole
>>>
Le deve avere evidentemente delle aspettative molto alte sul modo in cui reagisce sua figlia a lei (a voi). Alte non perché sproporzionate rispetto a quelle di altre mamme (a qualunque genitore fa piacere vedere i propri figli felici), ma perché resta molto dispiaciuta e delusa quando la bambina non risponde nel modo desiderato.
Sua figlia questo deve averlo capito. E così può tenerla sotto scacco.
Provi a mostrare a sua figlia che per lei è ok anche se non fa i salti di gioia. E stia a vedere che succede.
[#4]
Utente
Buongiorno,
la ringrazio ancora per la risposta.
Sì sono molto ansiosa, lo sono in generale... ma in questo periodo sto perdendo un po il controllo della cosa.
Ho riletto la descrizione che ho fatto di mia figlia e mi sono resa conto che ne ho parlato in termini assoluti, come se fosse SEMPRE così. Mi devo correggere e lo faccio con un po' di magone e di senso di colpa. Non è sempre così, non tutto il giorno, lo è a volte. In alcuni momenti, mentre prima era in un modo adesso è in un altro.
In questo periodo ho uno sguardo troppo severo nei suoi confronti, mi dimentico che ha 3 anni e pretendo da lei cose e atteggiamenti che non possono appartenere alla sua età.
Sta crescendo, non è più la bambolina tutta dolcezza e coccole di quando aveva pochi mesi, e io mi sento inadeguata nel seguire la sua crescita e probabilmente butto addosso a lei questa mia frustrazione.
Mi sa che il consulto è per me... non per mia figlia.
la ringrazio ancora per la risposta.
Sì sono molto ansiosa, lo sono in generale... ma in questo periodo sto perdendo un po il controllo della cosa.
Ho riletto la descrizione che ho fatto di mia figlia e mi sono resa conto che ne ho parlato in termini assoluti, come se fosse SEMPRE così. Mi devo correggere e lo faccio con un po' di magone e di senso di colpa. Non è sempre così, non tutto il giorno, lo è a volte. In alcuni momenti, mentre prima era in un modo adesso è in un altro.
In questo periodo ho uno sguardo troppo severo nei suoi confronti, mi dimentico che ha 3 anni e pretendo da lei cose e atteggiamenti che non possono appartenere alla sua età.
Sta crescendo, non è più la bambolina tutta dolcezza e coccole di quando aveva pochi mesi, e io mi sento inadeguata nel seguire la sua crescita e probabilmente butto addosso a lei questa mia frustrazione.
Mi sa che il consulto è per me... non per mia figlia.
[#5]
>>> Mi sa che il consulto è per me... non per mia figlia
>>>
Molte volte è così, ma dobbiamo stare attenti nel farlo presente per non urtare la sensibilità dei genitori che, non dimentichiamolo, vogliono solo il bene dei propri bambini.
Non sia troppo dura neanche con se stessa. Forse non ce n'è bisogno. Già aver riconosciuto che potrebbe aver bisogno di aiuto è un grosso passo avanti.
>>>
Molte volte è così, ma dobbiamo stare attenti nel farlo presente per non urtare la sensibilità dei genitori che, non dimentichiamolo, vogliono solo il bene dei propri bambini.
Non sia troppo dura neanche con se stessa. Forse non ce n'è bisogno. Già aver riconosciuto che potrebbe aver bisogno di aiuto è un grosso passo avanti.
[#6]
Utente
Grazie.
Posso chiedere un'altra cosa?
E' normale che i bimbi a questa età cambino spesso il loro punto di riferimento e che ne scelgano solo uno alla volta?
Mi spiego meglio: come ho detto, prima mia figlia era attaccatissima alla nonna, adesso lo è col nonno e uno esclude l'altro. Stessa cosa con mamma e papà... prima solo mamma, adesso solo papà. Idem con le amichette... adesso è particolarmente affezionata ad una sua compagna d'asilo e dice di voler bene solo a lei e che solo lei è sua amica, gli altri no.
Grazie ancora.
Posso chiedere un'altra cosa?
E' normale che i bimbi a questa età cambino spesso il loro punto di riferimento e che ne scelgano solo uno alla volta?
Mi spiego meglio: come ho detto, prima mia figlia era attaccatissima alla nonna, adesso lo è col nonno e uno esclude l'altro. Stessa cosa con mamma e papà... prima solo mamma, adesso solo papà. Idem con le amichette... adesso è particolarmente affezionata ad una sua compagna d'asilo e dice di voler bene solo a lei e che solo lei è sua amica, gli altri no.
Grazie ancora.
[#7]
Sì è piuttosto comune e normale.
Con il mio nipotino, ad esempio, un giorno "vado di moda io", il giorno dopo la nonna, l'altro ancora lo zio ecc.
Il bambino ha bisogno di continue e nuove sollecitazioni per sviluppare la sua crescita ed è per questo che stare con i bambini può essere a volte esigente e impegnativo.
Con il mio nipotino, ad esempio, un giorno "vado di moda io", il giorno dopo la nonna, l'altro ancora lo zio ecc.
Il bambino ha bisogno di continue e nuove sollecitazioni per sviluppare la sua crescita ed è per questo che stare con i bambini può essere a volte esigente e impegnativo.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 4.1k visite dal 11/02/2016.
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