Assurdo..ma vero!
Sono mamma di uno "splendido" scolaro di 6 anni! Vi riporto il giudizio che ha preso nel pagellino:
" l'alunno, molto maturo, si è inserito nella nuova scuola in modo positivo, dimostrando curiosità per ciò che lo circonda, interesse e motivazione per l'esperienza. Aperto e comunicativo, ha stretto buoni rapporti con l'intero gruppo dei compagni e si relaziona volentieri con le insegnanti, sia nei momenti di vita spontanea che nel lavoro organizzato. Autonomo, capace, comprende ed esegue con prontezza le diverse attività"
Ed in effetti le maestre sono riuscite a fotografare perfettamente mio figlio, molto solare, socievole, maturo, capace. Ha, in più, preso tutti 10 e un 9 nelle varie materie.
E allora qual è il problema? Direte voi..beh...il problema, inspiegabile e che mi fa proprio impazzire, è che ogni pomeriggio è un dramma fargli fare i compiti a casa!
Non li vuole fare, cerca sempre scuse per fare altro, se si siede, dopo mille storie, si distrae e si alza spesso. Io non so proprio che "pesci" prendere. E mi chiedo:
- insistere?
-lasciare che decida lui quando farli?
-imporre delle regole?
-imporre dei vincoli? (non puoi guardare la televisione o giocare al videogioco se prima non hai fatto i compiti)
-dirgli di smettere se si è seduto di mala voglia?
-preferire la fascia serale (18-20), quindi dopo le varie attività (gioco a casa o sport)
-preferire l'orario del dopo pranzo? (15-16-esce da scuola alle 13,30) quindi prima dei giochi a casa o dello sport
Potreste aiutarmi? Non so come muovermi. L'unica cosa che so è che vorrei cercare di renderlo il più autonomo possibile (ha l'orario delle materie nello scaffale dei libri e la sera prepara da solo lo zaino. Quando - dopo insistenze- comincia a fare i compiti, cerco di non sedermi accanto a lui per tutte le attività, ma solo per quelle nelle quali ha difficoltà, che, per fortuna, sono poche, perché, essendo capace, riesce a fare tutto velocemente, solo però se ha la voglia di farle).
Attendo consigli e suggerimenti, affinché il momento dei compiti possa essere un momento privo di tensioni.
Grazie per l'ascolto.
" l'alunno, molto maturo, si è inserito nella nuova scuola in modo positivo, dimostrando curiosità per ciò che lo circonda, interesse e motivazione per l'esperienza. Aperto e comunicativo, ha stretto buoni rapporti con l'intero gruppo dei compagni e si relaziona volentieri con le insegnanti, sia nei momenti di vita spontanea che nel lavoro organizzato. Autonomo, capace, comprende ed esegue con prontezza le diverse attività"
Ed in effetti le maestre sono riuscite a fotografare perfettamente mio figlio, molto solare, socievole, maturo, capace. Ha, in più, preso tutti 10 e un 9 nelle varie materie.
E allora qual è il problema? Direte voi..beh...il problema, inspiegabile e che mi fa proprio impazzire, è che ogni pomeriggio è un dramma fargli fare i compiti a casa!
Non li vuole fare, cerca sempre scuse per fare altro, se si siede, dopo mille storie, si distrae e si alza spesso. Io non so proprio che "pesci" prendere. E mi chiedo:
- insistere?
-lasciare che decida lui quando farli?
-imporre delle regole?
-imporre dei vincoli? (non puoi guardare la televisione o giocare al videogioco se prima non hai fatto i compiti)
-dirgli di smettere se si è seduto di mala voglia?
-preferire la fascia serale (18-20), quindi dopo le varie attività (gioco a casa o sport)
-preferire l'orario del dopo pranzo? (15-16-esce da scuola alle 13,30) quindi prima dei giochi a casa o dello sport
Potreste aiutarmi? Non so come muovermi. L'unica cosa che so è che vorrei cercare di renderlo il più autonomo possibile (ha l'orario delle materie nello scaffale dei libri e la sera prepara da solo lo zaino. Quando - dopo insistenze- comincia a fare i compiti, cerco di non sedermi accanto a lui per tutte le attività, ma solo per quelle nelle quali ha difficoltà, che, per fortuna, sono poche, perché, essendo capace, riesce a fare tutto velocemente, solo però se ha la voglia di farle).
Attendo consigli e suggerimenti, affinché il momento dei compiti possa essere un momento privo di tensioni.
Grazie per l'ascolto.
[#1]
Gen tile utente,
quasi nessun alunno impazzisce dal desiderio dei compiti.
<<L'unica cosa che so è che vorrei cercare di renderlo il più autonomo possibile <<,
6 anni è troppo poco, faccia 10, di anni.
Metodo;
Inizi dopo che il bambino si è riposato, sedendosi accantopa lui e facendo un piano del pomeriggio, non lasciando i compiti più difficili in fondo, bensì gli orali.
Ogni mezz'ora passi a controllare l'andamento.
Fate merenda insieme.
Non pretenda che li faccia anche volentieri!
quasi nessun alunno impazzisce dal desiderio dei compiti.
<<L'unica cosa che so è che vorrei cercare di renderlo il più autonomo possibile <<,
6 anni è troppo poco, faccia 10, di anni.
Metodo;
Inizi dopo che il bambino si è riposato, sedendosi accantopa lui e facendo un piano del pomeriggio, non lasciando i compiti più difficili in fondo, bensì gli orali.
Ogni mezz'ora passi a controllare l'andamento.
Fate merenda insieme.
Non pretenda che li faccia anche volentieri!
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile Utente,
A sei anni?
È decisamente prematuro, ha bisogno di lei.
Lei, invece, come si sente?
Oberata?
Nervosa?
Impaziente?
I primi anni delle elementari sono difficili, c'è un passaggio dalla materna alle regole, dal gioco ed alla pre lettura alla lettura, alle frasi, alla fatica...e dovrà stare seduto a scuola ed a casa.
Fa sport?
Se si, quale?
Lo fa volentieri?
Ogni tanto studia con un compagno?
A sei anni?
È decisamente prematuro, ha bisogno di lei.
Lei, invece, come si sente?
Oberata?
Nervosa?
Impaziente?
I primi anni delle elementari sono difficili, c'è un passaggio dalla materna alle regole, dal gioco ed alla pre lettura alla lettura, alle frasi, alla fatica...e dovrà stare seduto a scuola ed a casa.
Fa sport?
Se si, quale?
Lo fa volentieri?
Ogni tanto studia con un compagno?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
>>> Non so come muovermi
>>>
E come si sentirebbe, se invece di 10 e 9 suo figlio avesse avuto tutti 6 o 5, e un giudizio sfavorevole?
Probabilmente dovrebbe essere più clemente con suo figlio, dato che ha appena 6 anni. L'importante è il risultato. L'importanza di fare i compiti per prendere buoni voti aumenta man mano che gli anni di scuola avanzano, ma a 6 anni si può decisamente essere "bravi" anche senza fare troppi compiti. Se suo figlio è davvero autonomo e capace, non mancherà di capirlo con il tempo.
A meno che, fin da ora, non iniziate a instillargli ansia e rifiuto per i doveri, nel qual caso potrebbe decidere che lo studio non fa per lui.
Mi sembra invece ragionevole imporre limiti all'uso di computer, tv ecc. Non tanto come "prima il dovere poi il piacere" - per il motivo che ho detto sopra: 6 anni sono ancora troppo pochi per aspettarsi che un bambino abbia lo stesso senso del dovere di un adulto - ma perché a quell'età è giusto limitare l'uso dei dispositivi elettronici, per non minare precocemente le capacità di relazionarsi di persona.
>>>
E come si sentirebbe, se invece di 10 e 9 suo figlio avesse avuto tutti 6 o 5, e un giudizio sfavorevole?
Probabilmente dovrebbe essere più clemente con suo figlio, dato che ha appena 6 anni. L'importante è il risultato. L'importanza di fare i compiti per prendere buoni voti aumenta man mano che gli anni di scuola avanzano, ma a 6 anni si può decisamente essere "bravi" anche senza fare troppi compiti. Se suo figlio è davvero autonomo e capace, non mancherà di capirlo con il tempo.
A meno che, fin da ora, non iniziate a instillargli ansia e rifiuto per i doveri, nel qual caso potrebbe decidere che lo studio non fa per lui.
Mi sembra invece ragionevole imporre limiti all'uso di computer, tv ecc. Non tanto come "prima il dovere poi il piacere" - per il motivo che ho detto sopra: 6 anni sono ancora troppo pochi per aspettarsi che un bambino abbia lo stesso senso del dovere di un adulto - ma perché a quell'età è giusto limitare l'uso dei dispositivi elettronici, per non minare precocemente le capacità di relazionarsi di persona.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Ex utente
Vi ringrazio per i consigli. E' vero, ho cominciato questa esperienza delle elementari con un poco di ansia. Timorosa di sbagliare.
Ho capito, dalle vostre considerazioni, che devo rilassarmi ed essere felice dei risultati, e non pretendere troppo e troppo velocemente da mio figlio.
Ma proprio per non sbagliare più potreste dirmi come mi devo comportare? (meno ansia e più fiducia in mio figlio, ok, ma mi servirebbero anche dei consigli pratici:
-attendo che sia lui a decidere quando fare i compiti?
-O, visto che è ancora all'inizio del suo percorso di studi, è mio "dovere" impartirgli un metodo? E cioè indicargli l'orario in cui fare i compiti?
-Se si, devo insistere anche se lui non vuol sedersi?
-O devo dirgli:"è ora di fare i compiti" e poi se lui vuol farli, bene, se invece mi dice di no, dirgli "ok, fai come vuoi".
Vedete? Sono un pò confusa. Avrei bisogno di una guida. Di certo, voglio fare la cosa giusta.
PS: (per la dr.ssa Randone) fa tennis 2 volte a settimana e si, gli piace molto.
Ho capito, dalle vostre considerazioni, che devo rilassarmi ed essere felice dei risultati, e non pretendere troppo e troppo velocemente da mio figlio.
Ma proprio per non sbagliare più potreste dirmi come mi devo comportare? (meno ansia e più fiducia in mio figlio, ok, ma mi servirebbero anche dei consigli pratici:
-attendo che sia lui a decidere quando fare i compiti?
-O, visto che è ancora all'inizio del suo percorso di studi, è mio "dovere" impartirgli un metodo? E cioè indicargli l'orario in cui fare i compiti?
-Se si, devo insistere anche se lui non vuol sedersi?
-O devo dirgli:"è ora di fare i compiti" e poi se lui vuol farli, bene, se invece mi dice di no, dirgli "ok, fai come vuoi".
Vedete? Sono un pò confusa. Avrei bisogno di una guida. Di certo, voglio fare la cosa giusta.
PS: (per la dr.ssa Randone) fa tennis 2 volte a settimana e si, gli piace molto.
[#5]
Flessibili nella forma, rigidi nella sostanza!
Compiti si, aiutato ed in seguito soltanto supervisionato, senza stress ed ansia, orari flessibili - se è stanco, se ne ha troppi, di meno...
Non ci sono regole uguali per tutti, il buon senso e la capacità di osservare ed "ascoltare" le esigenze del bambino.
C'è tempo per responsabilizzarsi..
Compiti si, aiutato ed in seguito soltanto supervisionato, senza stress ed ansia, orari flessibili - se è stanco, se ne ha troppi, di meno...
Non ci sono regole uguali per tutti, il buon senso e la capacità di osservare ed "ascoltare" le esigenze del bambino.
C'è tempo per responsabilizzarsi..
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2k visite dal 10/02/2016.
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