Verginità in età adulta e dubbi da chiarire

Buongiorno a tutti gentili dottori. Sono un giovane (perché mentalmente mi considero ancora tale) di poco meno di trent'anni, ancora vergine.
Sto affrontando la cosa con il mio attuale psicologo, dovuta a un passato fatto di deprivazione e difficoltà relazionali, dovute a due genitori troppo severi, brutti episodi di bullismo vissuti tra medie e liceo, e tendenza da piccolo a nascondermi in fantasie come ad esempio amici immaginari invece che relazionarmi coi coetanei.
La cosa inevitabilmente oggi mi crea sofferenza, sopratutto legata alla solitudine in cui mi trovo oggi ed al pensiero di non essermi goduto la vita. Alle volte ho avuto crisi di pianto e disperazione, oltre che senso carenza di stima personale e pensieri deprimenti legati a una convinzione di non riuscire a trovare il piacere relazionale nella vita.
Vi scrivo perché ultimamente mi è sopraggiunto un pensiero o più che altro una riflessione, forse accentuata dal passare degli anni, e che mi genera un certo sconforto.
Osservando le generazioni un po' più giovani di me e rimembrando il mio passato mi è parso di credere che le generazioni più giovani sessualmente si divertano di più, per varie ragioni: perché più libere, perché più giovani e fisicamente prestanti e belli e inoltre perché con l'età, anche se non hai sperimentato il sesso, si vive come una sorta di appiattimento del desiderio e disinteresse, quasi un affievolimento di quel fuoco passionale che invece c'è da più giovani. Per farvi capire, sì mi eccito nel vedere una bella donna/ragazza, ma non come ricordo di me essere stato eccitato fino a pochi anni fa fantasticavo su alcune compagne di scuola/università, o come quando sperimentai i primi tempi la pornografia.
Questa cosa mi preoccupa perché io non vorrei perdere la possibilità di sperimentare il piacere nella mia vita, questa volta quello vero vissuto sul serio sula mia pelle e non essere però più in grado di godermelo pienamente.
Forse il mio è un discorso che può sembrare un po' stupido e mi scuso se non riesco a farmi capire.

H cercato di chiarire la cosa col mio terapeuta il quale mi ha detto che a qualunque età si fa sesso la prima volta questo sarà comunque gratificante e di riscatto totale per il tempo trascorso. E' veramente così? O è una frase che serve a crearmi meno paranoie sulla questione?

Ripeto mi scuso se la cosa vi sembrerà stupida ma vi pregherei di cercare di capirmi. Per questo vi ho scritto giusto per sapere se dalla vostra esperienza e da quello che la psicologia ci dice se davvero il vero piacere sessuale è sempre possibile viverlo e non è per me troppo tardi.
Vorrei un parere soprattutto dagli uomini, senza togliere alla professionalità delle dottoresse del sito, ma ritengo che la sessualità e la comprensione delle problematiche di questo tipo sia diversa tra uomo e donna. Non disdegno comunque il parere di dottoresse donne se vorranno intervenire.
Grazie.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
<<se davvero il vero piacere sessuale è sempre possibile viverlo e non è per me troppo tardi.<<

Rispondo non in quanto donna, ma in quanto psicoterapeuta sessuologa che da qualche decennio si confronta e cura le tematiche che ci presenta anche Lei.

Il Suo terapeuta - maschio - l'ha rassicurata che
<<qualunque età si fa sesso la prima volta questo sarà comunque gratificante e di riscatto totale per il tempo trascorso.<<

Come mai non gli si affida? Non si fida?
Certo che è così, come lui Le ha risposto.

La domanda che Lei ci pone non è affatto stupida, solamente che ha già ricevuto una risposta affidabile, da una persona - il Suo terapeuta - che La conosce.

Ma ciò non è servito a
<<a crearmi meno paranoie sulla questione<<.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Per prima cosa lei non è vergine.

Il termine verginità si adopera per le donne, la cui deflorazione coincide con la perdita della verginità.

Le domande che pone dovrebbe rivolgerle al suo terapeuta, se si trova bene con lui.
Le ulteriori riflesisoni sembrano pensieri a voce alta di chi ha paura di intraprendere la propria sessualità .


Un clinico, che sia uomo o donna, é sempre un professionista, se preferisce un uomo dovrebbe riflettere sulle sue preferenze e diffidenze....che sembrano correlare con la sua domanda.

Provi a leggere queste letture sulla tanto agognata prima volta
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1313-verginita-la-fatidica-prima-volta.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html

E questa su un argomento un po più comolesso

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente
Io mi trovo bene col mio terapeuta. Ed il fatto di non fidarsi di una risposta che mi è stata data non è perché non mi fidi dell'onestà della persona, ma del fatto che magari molte cose le diciamo perché lo crediamo ma poi nei fatti non è così.
Ogni terapeuta, come ogni persona, ha dei limiti suoi in base a ciò che crede o al livello di probabilità che personalmente assegna all'eventualità che qualcosa si verifichi.
Siccome la risposta datami dal terapeuta era qualcosa che mi dava l'aria di essere personale ho scritto per avere una risposta più ufficiale se esiste, magari da parte della letteratura o altro.
Oppure ancora basarmi sul fatto che se più terapeuti la pensano in un modo allora magari è così.
Purtroppo essendo per me un argomento importante la risposta detta tanto per è facile non basti.
Io poi forse ho dimenticato di dire che con gli anni cala anche il romanticismo, la bellezza dei rapporti tende a scendere. Del resto è una cosa che vivono un po' tutte le persone e un po' tutti affermano che da giovani certe cose le si vivono solo in quegli anni.
L'essere "vergine" non mi spaventa per un discorso di nomenclatura, ma perché forse un conto è avere i primi rapporti ad una certa età, un altro averne più in là con gli anni.
[#4]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
<<L'essere "vergine" non mi spaventa per un discorso di nomenclatura, ma perché forse un conto è avere i primi rapporti ad una certa età, un altro averne più in là con gli anni.<<

E' vero, a una certa età manca la spontaneità, l'improvvisazione, gli ormoni...,

E tuttavia la Sua età è del tutto compatibile con un inizio positivo della sessualità adulta.

Si affidi con fiducia al Suo terapeuta.

Saluti cordiali.







[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Bene, se si trova bene con chi ha il piacere di di occuparsi di lei, prosegua.

Non è mai troppo tardi per cominciare...si tratta di intimità, di amore, di affettività...non di una tabella di mancia.
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