Blocco sessuale del partner
Buonasera,
spero tanto che possiate aiutarmi.
Stiamo insieme da più di due anni. Abbiamo fatto l'amore 5 volte.
In breve: lui ha un blocco psicologico sessuale. I primi mesi della nostra relazione io non potevo avere rapporti completi e non abbiamo avuto alcun problema a fare tutto il sesso possibile.
Dal momento in cui io ho potuto, lui ha iniziato ad avere problemi di erezione.
Tra una crisi e l'altra dovuta a questo problema, e dopo avermi confessato di avere avuto gli stessi problemi in relazioni precedenti, ha finalmente deciso di rivolgersi ad una psicologa specializzata in sessuologia. La terapia è cognitiva-comportamentale.
All'inizio c'è stato qualche miglioramento, ma è durata poco. Poi piano piano la situazione è degenerata fino ad arrivare ad oggi. Stiamo entrambi male, lui si sente sopraffatto dal problema e "vinto". Non fa i compiti assegnati dalla dottoressa e tra le altre cose è emerso un problema di porno dipendenza alla quale si affida per necessità. Non è che non riesca a stare senza, ma la masturbazione, seppur rara, è necessariamente legata ad essa.
Ora che ha capito questa cosa sta cercando di stare senza, ma quello che fa non è cercare me in alternativa, è rinunciare anche alla masturbazione. (ovviamente poi non ci riesce e cede al video, seppur ancora più raramente)
Io dal canto mio mi sento non amata. Non mentalmente, anzi, so che mi ama. Ma l'amore senza sesso per me non è possibile. Lo desidero tanto e la frustrazione sta diventando sempre più ingombrante e dolorosa.
Ora, cosa posso fare? Ho tentato dandogli un ultimatum (fai tutto il possibile o tra noi è finita), al quale ha reagito nell'immediato, ma poi, come le altre volte la situazione va in stallo.
Grazie in anticipo per i vostri suggerimenti.
spero tanto che possiate aiutarmi.
Stiamo insieme da più di due anni. Abbiamo fatto l'amore 5 volte.
In breve: lui ha un blocco psicologico sessuale. I primi mesi della nostra relazione io non potevo avere rapporti completi e non abbiamo avuto alcun problema a fare tutto il sesso possibile.
Dal momento in cui io ho potuto, lui ha iniziato ad avere problemi di erezione.
Tra una crisi e l'altra dovuta a questo problema, e dopo avermi confessato di avere avuto gli stessi problemi in relazioni precedenti, ha finalmente deciso di rivolgersi ad una psicologa specializzata in sessuologia. La terapia è cognitiva-comportamentale.
All'inizio c'è stato qualche miglioramento, ma è durata poco. Poi piano piano la situazione è degenerata fino ad arrivare ad oggi. Stiamo entrambi male, lui si sente sopraffatto dal problema e "vinto". Non fa i compiti assegnati dalla dottoressa e tra le altre cose è emerso un problema di porno dipendenza alla quale si affida per necessità. Non è che non riesca a stare senza, ma la masturbazione, seppur rara, è necessariamente legata ad essa.
Ora che ha capito questa cosa sta cercando di stare senza, ma quello che fa non è cercare me in alternativa, è rinunciare anche alla masturbazione. (ovviamente poi non ci riesce e cede al video, seppur ancora più raramente)
Io dal canto mio mi sento non amata. Non mentalmente, anzi, so che mi ama. Ma l'amore senza sesso per me non è possibile. Lo desidero tanto e la frustrazione sta diventando sempre più ingombrante e dolorosa.
Ora, cosa posso fare? Ho tentato dandogli un ultimatum (fai tutto il possibile o tra noi è finita), al quale ha reagito nell'immediato, ma poi, come le altre volte la situazione va in stallo.
Grazie in anticipo per i vostri suggerimenti.
[#1]
Gentile Signora,
Penso che piuttosto che fare tentativi "autogestiti" di risolvere il problema dovreste rivolgervi ad uno psicoterapeuta di formazione psicodinamica perfezionato in sessuologia.
Le origini del "blocco" che si e' verficato nel Suo partner quando Lei sarebbe stata disponibile ad avere rapporti completi fa ipotizzare che sia proprio questa mancanza di limiti a bloccare la capacita' erettiva del ragazzo.
Qui si apre un ventaglio di ipotesi che devono essere esplorate a livello inconscio.
La mia appartenenza alla cultura psicodinamica mi porta a consigliarvi una esplorazione dei contesti infantili del Suo partner.
Anche il ricorrere alla masturbazione con i video porno fa ipotizzare che il problema si trovi proprio nel rapporto inconscio con una donna completa. Una figura femminile che per lui non e' erotica ma al contrario minacciosa.
Parlatene fra Voi e decidete come affrontare in modo strutturale la problematica.
I miei saluti e auguri.
Penso che piuttosto che fare tentativi "autogestiti" di risolvere il problema dovreste rivolgervi ad uno psicoterapeuta di formazione psicodinamica perfezionato in sessuologia.
Le origini del "blocco" che si e' verficato nel Suo partner quando Lei sarebbe stata disponibile ad avere rapporti completi fa ipotizzare che sia proprio questa mancanza di limiti a bloccare la capacita' erettiva del ragazzo.
Qui si apre un ventaglio di ipotesi che devono essere esplorate a livello inconscio.
La mia appartenenza alla cultura psicodinamica mi porta a consigliarvi una esplorazione dei contesti infantili del Suo partner.
Anche il ricorrere alla masturbazione con i video porno fa ipotizzare che il problema si trovi proprio nel rapporto inconscio con una donna completa. Una figura femminile che per lui non e' erotica ma al contrario minacciosa.
Parlatene fra Voi e decidete come affrontare in modo strutturale la problematica.
I miei saluti e auguri.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile Utente,
Mi chiedo s è stata effettuata una visita andrologica?
Quali risultati?
Quale etiologia?
Quale cura?
La problematica del d.e.è complessa, va inquadrata al meglio e poi curata in seguito, spesso con l'ausilio della partner, parte integrante della problematica.
L'utilizzo della pornografia, inoltre, va compreso al meglio: capire se è causa o consegnerà del d.e., anche in questo caso cambia di parecchio anche la cura.
Provi a consultare queste letture
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6154-il-ruolo-delle-donne-nel-deficit-erettivo-dell-uomo.html
Mi chiedo s è stata effettuata una visita andrologica?
Quali risultati?
Quale etiologia?
Quale cura?
La problematica del d.e.è complessa, va inquadrata al meglio e poi curata in seguito, spesso con l'ausilio della partner, parte integrante della problematica.
L'utilizzo della pornografia, inoltre, va compreso al meglio: capire se è causa o consegnerà del d.e., anche in questo caso cambia di parecchio anche la cura.
Provi a consultare queste letture
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6154-il-ruolo-delle-donne-nel-deficit-erettivo-dell-uomo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio di cuore per i suggerimenti.
Al momento lui, trovandosi bene con la psicologa da cui sta andando, rifiuta l'ipotesi di cambiare medico o terapia. Ho paura che inconsciamente voglia continuare questa terapia proprio perché fallimentare, rendendo anche questa cosa un modo di evitare il problema.
La mia impressione (del tutto ignorante in materia ma sulla base di quello che stiamo vivendo) è proprio che lui mi consideri quasi una minaccia sessuale, più che uno stimolo. Se indosso qualcosa di particolarmente sexy, mi disincentiva a farlo, proprio perché gli fa effetto. E' capitato che mi rifiutasse anche in presenza di erezione, spiegandomi di non essere presente mentalmente.
Ho proposto più volte di andare da un andrologo, lui è convinto che non ci siano problemi da quel punto di vista e si rifiuta. E' un uomo che analizza tutto con molta logica, ma in questo caso è come offuscato. Credo abbia paura anche di questo.
Grazie per le letture che ha linkato, le ho trovate molto utili, soprattutto quelle relative all'atteggiamento della partner. Mi sono rivista nelle dinamiche di disorientamento, insoddisfazione e soprattutto al senso di inadeguatezza. In questa situazione è molto difficile mantenere sicurezza di sé, del proprio corpo e delle proprie capacità sessuali.
Cercherò di farlo andare prima di tutto da un andrologo. Anche in questo sono un po' in difficoltà: da un lato non ho paura di prendere in mano la situazione insistendo, dall'altro mi spaventa la sua apatia in merito e ogni volta che affrontiamo l'argomento lo vedo stare così male che non so se miglioro o peggioro la situazione. Inoltre, più passa il tempo più soffro anche io e si innesca questo circolo vizioso in cui io sto male, quindi lui sta male, quindi io sto peggio e via così.
Grazie ancora per il vostro aiuto.
Al momento lui, trovandosi bene con la psicologa da cui sta andando, rifiuta l'ipotesi di cambiare medico o terapia. Ho paura che inconsciamente voglia continuare questa terapia proprio perché fallimentare, rendendo anche questa cosa un modo di evitare il problema.
La mia impressione (del tutto ignorante in materia ma sulla base di quello che stiamo vivendo) è proprio che lui mi consideri quasi una minaccia sessuale, più che uno stimolo. Se indosso qualcosa di particolarmente sexy, mi disincentiva a farlo, proprio perché gli fa effetto. E' capitato che mi rifiutasse anche in presenza di erezione, spiegandomi di non essere presente mentalmente.
Ho proposto più volte di andare da un andrologo, lui è convinto che non ci siano problemi da quel punto di vista e si rifiuta. E' un uomo che analizza tutto con molta logica, ma in questo caso è come offuscato. Credo abbia paura anche di questo.
Grazie per le letture che ha linkato, le ho trovate molto utili, soprattutto quelle relative all'atteggiamento della partner. Mi sono rivista nelle dinamiche di disorientamento, insoddisfazione e soprattutto al senso di inadeguatezza. In questa situazione è molto difficile mantenere sicurezza di sé, del proprio corpo e delle proprie capacità sessuali.
Cercherò di farlo andare prima di tutto da un andrologo. Anche in questo sono un po' in difficoltà: da un lato non ho paura di prendere in mano la situazione insistendo, dall'altro mi spaventa la sua apatia in merito e ogni volta che affrontiamo l'argomento lo vedo stare così male che non so se miglioro o peggioro la situazione. Inoltre, più passa il tempo più soffro anche io e si innesca questo circolo vizioso in cui io sto male, quindi lui sta male, quindi io sto peggio e via così.
Grazie ancora per il vostro aiuto.
[#4]
"Grazie per le letture che ha linkato, le ho trovate molto utili, soprattutto quelle relative all'atteggiamento della partner. Mi sono rivista nelle dinamiche di disorientamento, insoddisfazione e soprattutto al senso di inadeguatezza. In questa situazione è molto difficile mantenere sicurezza di sé, del proprio corpo e delle proprie capacità sessuali."
Immaginavo, leggendola..
Purtroppo dovrà essere il suo ragazzo "protagonista assoluto" delle sue decisioni, della visita andrologica e della volontà di risolvere..
Immaginavo, leggendola..
Purtroppo dovrà essere il suo ragazzo "protagonista assoluto" delle sue decisioni, della visita andrologica e della volontà di risolvere..
[#5]
Utente
Mi sento un po' incastrata in questa situazione.
Lui da solo non reagisce e soffre.
L'ultimatum non è lo stimolo giusto.
Lasciarlo? Voglio almeno provarle tutte. Lo amo profondamente e so che è in enorme difficoltà e non ho paura di stargli accanto in un percorso di risoluzione del problema.
Rimanere in questa situazione in cui soffro così tanto? In cui mi ritrovo a passare giornate intere in lacrime? No!
.. non è facile capire cosa fare.
Grazie ancora per il vostro aiuto.
Lui da solo non reagisce e soffre.
L'ultimatum non è lo stimolo giusto.
Lasciarlo? Voglio almeno provarle tutte. Lo amo profondamente e so che è in enorme difficoltà e non ho paura di stargli accanto in un percorso di risoluzione del problema.
Rimanere in questa situazione in cui soffro così tanto? In cui mi ritrovo a passare giornate intere in lacrime? No!
.. non è facile capire cosa fare.
Grazie ancora per il vostro aiuto.
[#6]
Cara Signora,
Se ci sono dei problemi, e grossi, non servono ultimatum e neanche piangere. Il problema piu' grande e' del Suo partner.
Se Lei calca la mano e lo incalza non fa che peggiorare la rappresentazione di "donna minacciosa da cui e' indispensabile difendersi". Purtroppo i problemi non sono capricci, sono problemi.
I migliori saluti.
Se ci sono dei problemi, e grossi, non servono ultimatum e neanche piangere. Il problema piu' grande e' del Suo partner.
Se Lei calca la mano e lo incalza non fa che peggiorare la rappresentazione di "donna minacciosa da cui e' indispensabile difendersi". Purtroppo i problemi non sono capricci, sono problemi.
I migliori saluti.
[#7]
Utente
Gentile dottoressa,
se vi sto chiedendo aiuto è proprio perché non so più come relazionarmi al problema. Se lo considerassi un capriccio non sarei ancora qui con lui. So bene che il problema più grande è il suo.
Se ne parliamo lui mi chiede aiuto, chiede che io sia presente e che non soffra. Nei periodi in cui riesco a contenere le mie crisi in merito, lui fa semplicemente come se il problema (e quindi il sesso) non esistesse. Può andare avanti per mesi, salvo poi "sfogarsi" saltuariamente grazie al video.
Ultimamente la situazione è peggiorata. Io non riesco a contenere la mia sofferenza in merito. Mi succede spesso quando sono sola di disperarmi, e quando lo vedo non riesco a nasconderlo e gli dico chiaramente che ho bisogno che reagisca.
Dunque se calcare la mano peggiora le cose, come devo fare?
se vi sto chiedendo aiuto è proprio perché non so più come relazionarmi al problema. Se lo considerassi un capriccio non sarei ancora qui con lui. So bene che il problema più grande è il suo.
Se ne parliamo lui mi chiede aiuto, chiede che io sia presente e che non soffra. Nei periodi in cui riesco a contenere le mie crisi in merito, lui fa semplicemente come se il problema (e quindi il sesso) non esistesse. Può andare avanti per mesi, salvo poi "sfogarsi" saltuariamente grazie al video.
Ultimamente la situazione è peggiorata. Io non riesco a contenere la mia sofferenza in merito. Mi succede spesso quando sono sola di disperarmi, e quando lo vedo non riesco a nasconderlo e gli dico chiaramente che ho bisogno che reagisca.
Dunque se calcare la mano peggiora le cose, come devo fare?
[#8]
Cara Signora,
Provi a considerare che la sessualita' di un uomo e' molto diversa da quella di una donna.
Una donna e' ricettiva e non "mette in gioco" le tematiche di forza e potere che mette in gioco istintivamente la sessualita' di un uomo.
Un uomo che abbia dei problemi di erezione e' come se simbolicamente venisse castrato ogni volta.
Prova vergogna, impotenza fisica e umana, inadeguatezza.
Tutto questo turbinio si attiva ogni volta che Lei "domanda" sesso.
Da qui forse il rifiuto alle "avances" che Lei propone.
Il meccanismo che blocca il suo partner non lo sappiamo e dovra' essere diagnosticato e forse curato in sede opportuna. Come Le dicevo in una terapia adeguata.
Se il Suo partner non la accetta forse le sue difese sono troppo forti.
E su questo Lei non ha alcun potere. Piu' insiste piu' le rafforza.
Diventa la donna pericolosa che lo sfida e lo umilia.
Ora cara Signora non e' al Suo desiderio sessuale che deve dare ascolto. Ma al suo amore. Se ne prova per quest'uomo.
E' una domanda che deve porsi e a cui deve dare una risposta.
I miei saluti e auguri
Provi a considerare che la sessualita' di un uomo e' molto diversa da quella di una donna.
Una donna e' ricettiva e non "mette in gioco" le tematiche di forza e potere che mette in gioco istintivamente la sessualita' di un uomo.
Un uomo che abbia dei problemi di erezione e' come se simbolicamente venisse castrato ogni volta.
Prova vergogna, impotenza fisica e umana, inadeguatezza.
Tutto questo turbinio si attiva ogni volta che Lei "domanda" sesso.
Da qui forse il rifiuto alle "avances" che Lei propone.
Il meccanismo che blocca il suo partner non lo sappiamo e dovra' essere diagnosticato e forse curato in sede opportuna. Come Le dicevo in una terapia adeguata.
Se il Suo partner non la accetta forse le sue difese sono troppo forti.
E su questo Lei non ha alcun potere. Piu' insiste piu' le rafforza.
Diventa la donna pericolosa che lo sfida e lo umilia.
Ora cara Signora non e' al Suo desiderio sessuale che deve dare ascolto. Ma al suo amore. Se ne prova per quest'uomo.
E' una domanda che deve porsi e a cui deve dare una risposta.
I miei saluti e auguri
[#9]
Comprendo perfettamente quello che vuole dirci, ed anche la sua disperazione.
In realtà non ci sono metodi giusti o sbagliati per spronarlo a curarsi davvero..., dipende dalla personalità del suo partner, dai meccanismi di difesa, da tantissimo altro della vostra relazione.
È vero che una coppia senza vita sessuale è zoppicante ed è, prima o poi, candidata alla crisi, ed è altrettanto vero che un deficit erettivo è mutilante è mortificante anche per lei.
Provi a leggere anche questo, se si trattasse di una problematica così complessa la cura è davvero più lunga, ma la visita andrologica va fatta in ogni caso.
Auguri per tutto.
Provi a fargli leggere questo suo consulto e le letture, chissà...
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html
In realtà non ci sono metodi giusti o sbagliati per spronarlo a curarsi davvero..., dipende dalla personalità del suo partner, dai meccanismi di difesa, da tantissimo altro della vostra relazione.
È vero che una coppia senza vita sessuale è zoppicante ed è, prima o poi, candidata alla crisi, ed è altrettanto vero che un deficit erettivo è mutilante è mortificante anche per lei.
Provi a leggere anche questo, se si trattasse di una problematica così complessa la cura è davvero più lunga, ma la visita andrologica va fatta in ogni caso.
Auguri per tutto.
Provi a fargli leggere questo suo consulto e le letture, chissà...
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html
[#10]
Utente
Gentile Dott. Esposito,
forse non mi sono espressa bene. La mancanza di sesso è frustrante ma la disperazione nasce dalla sua sofferenza e dalla consapevolezza che, se il problema non verrà risolto, porterà inevitabilmente ad una rottura.
Questa per me non è una storiella, io con quest'uomo vorrei costruire e formare una famiglia in futuro, e lo vuole anche lui. Non ho alcun dubbio sui miei sentimenti per lui.
Il dubbio per cui mi sono rivolta a voi è proprio sul cosa sia meglio fare per aiutarlo e non ho nascosto anche le conseguenze su di me di questa situazione. Il non essere amata fisicamente è doloroso proprio perché lo amo ed essendo così coinvolta è molto difficile pensare lucidamente senza cascare nel vortice delle insicurezze del "non gli piaccio, preferisce un video a me, non sono all'altezza della situazione".
Le mie ripetute avance sono state una sua richiesta, mi ha chiesto di prendere l'iniziativa visto che da lui non parte mai. Dopo molti rifiuti però ho iniziato ad accusare e quindi mi ha chiesto di aspettare che sia lui ad avere desiderio.
Le vostre parole mi hanno fatto riflettere: il solo pensiero di avere il potere di umiliarlo e di averlo probabilmente già fatto è difficile da digerire. L'ultima cosa che voglio al mondo è fargli male. Cercherò di stare molto attenta d'ora in avanti su cosa dirò e come.
Gentile dott. Randone,
Mi rincuora che abbia capito.
L'articolo sul disturbo da avversione sessuale l'ho letto qualche mese fa, in una delle tante ricerche per chiarirmi le idee e capire come stargli accanto. Non so se il problema sia così complesso, ma ammetto di ritrovare alcuni aspetti della sua risposta sessuale.
Gli suggerirò la visita andrologica per cominciare, spero di trovare il modo giusto di farlo.
Fargli leggere questo consulto potrebbe essere una buona idea.
Grazie di cuore per i vostri consigli e per il vostro tempo.
Cari saluti
forse non mi sono espressa bene. La mancanza di sesso è frustrante ma la disperazione nasce dalla sua sofferenza e dalla consapevolezza che, se il problema non verrà risolto, porterà inevitabilmente ad una rottura.
Questa per me non è una storiella, io con quest'uomo vorrei costruire e formare una famiglia in futuro, e lo vuole anche lui. Non ho alcun dubbio sui miei sentimenti per lui.
Il dubbio per cui mi sono rivolta a voi è proprio sul cosa sia meglio fare per aiutarlo e non ho nascosto anche le conseguenze su di me di questa situazione. Il non essere amata fisicamente è doloroso proprio perché lo amo ed essendo così coinvolta è molto difficile pensare lucidamente senza cascare nel vortice delle insicurezze del "non gli piaccio, preferisce un video a me, non sono all'altezza della situazione".
Le mie ripetute avance sono state una sua richiesta, mi ha chiesto di prendere l'iniziativa visto che da lui non parte mai. Dopo molti rifiuti però ho iniziato ad accusare e quindi mi ha chiesto di aspettare che sia lui ad avere desiderio.
Le vostre parole mi hanno fatto riflettere: il solo pensiero di avere il potere di umiliarlo e di averlo probabilmente già fatto è difficile da digerire. L'ultima cosa che voglio al mondo è fargli male. Cercherò di stare molto attenta d'ora in avanti su cosa dirò e come.
Gentile dott. Randone,
Mi rincuora che abbia capito.
L'articolo sul disturbo da avversione sessuale l'ho letto qualche mese fa, in una delle tante ricerche per chiarirmi le idee e capire come stargli accanto. Non so se il problema sia così complesso, ma ammetto di ritrovare alcuni aspetti della sua risposta sessuale.
Gli suggerirò la visita andrologica per cominciare, spero di trovare il modo giusto di farlo.
Fargli leggere questo consulto potrebbe essere una buona idea.
Grazie di cuore per i vostri consigli e per il vostro tempo.
Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 8.1k visite dal 07/02/2016.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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