Uso di terapie

Salve a tutti, non sono un nuovo utente visto che feci già a suo tempo una domanda riguardo la gestione delle emozioni e per chi non l'avesse vista/ricordasse in parole povere: le emozioni troppo forti mi portano quasi a vomitare... Adesso sono qui per chiedere un'altra cosa. L'eccessivo stress e l'eccessiva ansia in me possono nascere con poco, ma ho paura che la cosa stia degenerando: mi nasce l'ansia all'improvviso, come un colpo al cuore e divento immediatamente ansioso per magari una frazione di pensiero che avevo fatto, certe volte neanche senza un preciso pensiero, ho paura di perdere il controllo in quei momenti perché cominciano nella testa a "passare" immagini di io che posso fare cose nell'impeto della rabbia o "filmini mentali" molto negativi dove con la mia perdita di controllo potrei perdere amicizie ( nel senso che ci litigo, sia chiaro); sento come il bisogno di dover piangere o urlare ma non piango quasi mai (anche quando dovrei) e non mi si apre la bocca. Lo stress mi porta all'abbassamento di autostima per un po' e mi arrabbio troppo con me stesso e con gli altri, pentendomene poi dopo che ho "sbollito" lo stress. A volte faccio incubi talmente reali da sentire il dolore di una ferita sognata e non riuscire più a dormire pensando che ciò che ho sognato sia davvero esistente e non riesco ad usare la razionalità imponendomi:"Hey era solo un sogno non esiste, torna a dormire" ma continuo a rimanere sveglio addirittura calcolando ogni singola cosa avendo paura che "possa venire qualcuno" (prima che pensiate male, terrei a precisare che l'età in cui si entra nell'adolescenza l'ho superata da tanto). Avevo sofferto anni fa di un po' di depressione, principalmente per il fatto che non mi sentivo "accettato" e mi sentivo diverso da tutti, con aiuto di amici e famiglia la superai però ho come il presentimento che in realtà forse, non l'ho mai superata e che sia ancora latente e che si manifesti ogni volta che lo stress e l'ansia si avvicinano; alle medie ho sofferto di esaurimenti nervosi e ansia e le loro "ferite" me le sono portate a lungo.
Dopo numerosi approfondimenti personali sono quindi arrivato alla conclusione che molto probabilmente in me è tutta una questione di ansia e depressione repressa che non riesco a togliere, se non tramite valeriana e tanta, ma TANTA meditazione. Forse perché ho una vita comunque piuttosto piena di impegni e poco tempo, forse perché penso troppo, forse mi preoccupo troppo di tutto...non saprei.
Alla luce di tutto questo lungo discorso, mi consigliate di andare da uno psicologo per trovare delle strategie per vincere questi problemi, capire la radice di ciò ed estirparla, oppure è un problema dovuto a troppa sensibilità e devo "conviverci"?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente, il più delle volte, attribuire alla propria sensibilità, la carattere o al modo di essere una sofferenza, porta a mantenere quest'ultima inutilmente viva. Non c'è sensibilità o carattere che tenga per giustificare uno stato di malessere. E anche se fosse una questione di sensibilità, questa sarebbe comunque disfunzionale e, quindi, degni di attenzione specialistica. quindi per rispondere alla sua domanda, si, è bene che consulti uno psicologo.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Concordo con il Collega, non perda altro tempo a tentare autoterapie, sarebbe molto positivo parlare de visu con un Collega e chiarire, riflettere sulla sua storia e su momenti critici che non sembrano superati..
Da dove viene questa scarsa autostima, che spesso la fa sentire arrabbiato, frustrato ?
Coraggio, si dia aiuto, solo Lei puo' farlo..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Grazie per le risposte, domani probabilmente ne parlerò con il mio medico e vedrà cosa fare... Il fatto è che questa idea di andare da uno psicologo in parte mi fa piacere perché ovviamente ci saranno dei miglioramenti, in parte però non dico mi metta paura, però ecco andare dal medico ed esplicitargli il tutto mi blocca perché lì davanti non saprei che dire e non so come la mia vita (iperbolizzando) cambierà e questo in parte mi spaventa.
Comunque, una seduta dallo psicologo come funziona? Nel mio caso quanto dovrò stare con lui approssimativamente (settimane, mesi...)? Si insomma...saperne di più su quello a cui andrò incontro.
Grazie a tutti e buona settimana!