Necessità di sospirare, e non sempre riesce ''bene''
Buonasera a tutti, Dottori
Sono un ragazzo di ventitre anni, premetto di essere una persona un po' irrequieta, che pensa molto e forse troppo, un po' ansiosa.
A maggio del 2009 mentre ero al pc, in una giornata come altre, sento improvvisamente come se dentro si fosse rotto qualcosa, come se mancasse il respiro: inizio a respirare, ma qualcosa sembra tappare il passaggio di aria dentro, all'altezza dello sterno, vengo preso da un'ansia violenta, e senza un'apparente motivo (quello, tra l'altro, almeno rispetto ad ora, era un periodo molto molto tranquillo e sereno, ero ancora alle superiori ed ero preso da meno pensieri)
Da quel momento, spesso, mi ricapita di avvertire la necessità di prendere ''più aria'', come se andassi in debito, in mancanza, di ossigeno. E allora faccio un respirone lungo, alzando le spalle, tipo un sospiro, col naso o a volte con la bocca quando sento di non farcela col naso, ancor prima di provarci.
A volte l'aria sembra passare, a volte sento ancora quel tappo al torace, che avvertii la prima volta che mi capitò nel 2009, bloccando, "mozzando" il respiro lasciandomi con una sensazione di incompletezza e fastidio.
Altre volte invece, i sospiri sono leggeri, corti, tranquilli, a volte manco mi accorgo di farli e la sensazione piacevole di aria che ''passa'' la avverto. Un sospiro normale, credo, come li fanno tutti.
Io non sono mai riuscito a capire, neanche oggi, a cosa fosse dovuto quel primo attacco e a cosa sia dovuto questo senso di ''mancanza di aria'', è davvero conducibile all'ansia?
A volte, quando avverto l'ansia nella pancia, quella che ''appesantisce'' so che quella mancanza d'aria è legittima, ma per il resto non so per cosa sono ansioso, quando mi viene da fare questi respiri così profondi, a volte non ce n'è davvero motivo, succede anche a casa, quando sono in camera.
Le mie domande sono: è al 100% un ''sintomo'' ansiogeno? Possibile che siano manifestazioni ansia ''generalizzata'' che avvengono di continuo, inconsciamente in modo cronico (magari per insoddisfazione nei confronti della vita, zero prospettive, incertezze, disagio nell'ambiente domestico) e non dovute a un episodio specifico che si manifesta in un determinato momento?
Non potrebbe essere, invece, una disfunzione dell'apparato respiratorio? Per esempio, non so, che non immagazzino abbastanza aria, e il corpo fa questi ''sospiri'' per prenderne di più? (Nel 2011 sono stato operato al setto nasale perché ostruito)
Grazie per la disponibilità,
Marco
Sono un ragazzo di ventitre anni, premetto di essere una persona un po' irrequieta, che pensa molto e forse troppo, un po' ansiosa.
A maggio del 2009 mentre ero al pc, in una giornata come altre, sento improvvisamente come se dentro si fosse rotto qualcosa, come se mancasse il respiro: inizio a respirare, ma qualcosa sembra tappare il passaggio di aria dentro, all'altezza dello sterno, vengo preso da un'ansia violenta, e senza un'apparente motivo (quello, tra l'altro, almeno rispetto ad ora, era un periodo molto molto tranquillo e sereno, ero ancora alle superiori ed ero preso da meno pensieri)
Da quel momento, spesso, mi ricapita di avvertire la necessità di prendere ''più aria'', come se andassi in debito, in mancanza, di ossigeno. E allora faccio un respirone lungo, alzando le spalle, tipo un sospiro, col naso o a volte con la bocca quando sento di non farcela col naso, ancor prima di provarci.
A volte l'aria sembra passare, a volte sento ancora quel tappo al torace, che avvertii la prima volta che mi capitò nel 2009, bloccando, "mozzando" il respiro lasciandomi con una sensazione di incompletezza e fastidio.
Altre volte invece, i sospiri sono leggeri, corti, tranquilli, a volte manco mi accorgo di farli e la sensazione piacevole di aria che ''passa'' la avverto. Un sospiro normale, credo, come li fanno tutti.
Io non sono mai riuscito a capire, neanche oggi, a cosa fosse dovuto quel primo attacco e a cosa sia dovuto questo senso di ''mancanza di aria'', è davvero conducibile all'ansia?
A volte, quando avverto l'ansia nella pancia, quella che ''appesantisce'' so che quella mancanza d'aria è legittima, ma per il resto non so per cosa sono ansioso, quando mi viene da fare questi respiri così profondi, a volte non ce n'è davvero motivo, succede anche a casa, quando sono in camera.
Le mie domande sono: è al 100% un ''sintomo'' ansiogeno? Possibile che siano manifestazioni ansia ''generalizzata'' che avvengono di continuo, inconsciamente in modo cronico (magari per insoddisfazione nei confronti della vita, zero prospettive, incertezze, disagio nell'ambiente domestico) e non dovute a un episodio specifico che si manifesta in un determinato momento?
Non potrebbe essere, invece, una disfunzione dell'apparato respiratorio? Per esempio, non so, che non immagazzino abbastanza aria, e il corpo fa questi ''sospiri'' per prenderne di più? (Nel 2011 sono stato operato al setto nasale perché ostruito)
Grazie per la disponibilità,
Marco
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Gentile utente, avrà fatto dei controlli dopo l'operazione al setto nasale , penso.. Con quali diagnosi e risultati.. Se a livello organico non c'è niente di patologico, ipotizzo che Lei però sia rimasto troppo attento a questo suo problema , risolto ,e in ansia per tutto quanto c'è oggi nell'aria, studio, lavoro, soldi , successo, canalizzi l'attenzione su questa funzione del suo corpo.. cenestopatie si chiamano..
Le sconsiglio di cercare e leggere su internet troppe notizie relative a disturbi psicosomatici , e a tutte le notizie che le fanno riflettere e pensare,.. sono malato.. forse si' forse no, immagazzino abbastanza aria e così via..
Se crede ne parli con un Collega de visu , per chiarire e sciogliere tutte queste paure della vita , del domani .. Passo passo, come tutti , troverà le sue risposte e la sua strada, importante è avere interessi, progetti , voglia di sperimentarsi, di provare ..
E se si sbaglia pazienza.. Coraggio si può fare..!
Le sconsiglio di cercare e leggere su internet troppe notizie relative a disturbi psicosomatici , e a tutte le notizie che le fanno riflettere e pensare,.. sono malato.. forse si' forse no, immagazzino abbastanza aria e così via..
Se crede ne parli con un Collega de visu , per chiarire e sciogliere tutte queste paure della vita , del domani .. Passo passo, come tutti , troverà le sue risposte e la sua strada, importante è avere interessi, progetti , voglia di sperimentarsi, di provare ..
E se si sbaglia pazienza.. Coraggio si può fare..!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Utente
Non ricordo bene se ho fatto esami di controllo dopo aver tolto i tamponi, ma non credo. So per certo che ora a dormire ci vado con la bocca chiusa, a differenza di prima che ci andavo con la bocca aperta per riuscire a respirare.. (quindi a qualcosa è servito, ma magari non completamente?)
Non sapevo delle cenestopatie, quindi devo solo cercare di non pensarci quando avverto quella sensazione di ''sospiro mozzato'' ?
Grazie
Non sapevo delle cenestopatie, quindi devo solo cercare di non pensarci quando avverto quella sensazione di ''sospiro mozzato'' ?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 21.4k visite dal 03/02/2016.
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