Disturbo ossessivo e relazione di coppia
Torno a scrivere dopo un anno circa di silente frequentazione del sito per fare chiarezza sulla mia situazione.
Riepilogando vengo da un doc da relazione/confessione in cui dopo una crisi di senso di colpa mi sentii in dovere di confessare tutti i miei pensieri impuri e le cose che avevo omesso alla mia fidanzata, in particolare anche la questione dell'autoerotismo con fantasie su ragazze che conosciamo e altre faccende, se siete pratici del doc potete immaginare la dinamica :gh:
Ora, siccome in quelle occasioni lei ci è rimasta molto male io sono stato molto scosso dell'accaduto e da quel momento in avanti ho sempre cercato di "rigare dritto" evitando certi pensieri o comportamenti maliziosi.
La mia vita poi è stata un susseguirsi di senso di colpa ed espiazione tramite confessione o rassicurazioni; e, me ne rendo conto, ho iniziato a idealizzato lei e il nostro rapporto come fonte di purezza e candore, nonostante col tempo lei stessa mi aveva cercato di tranquillizzare dicendo che è relativamente normale avere queste fantasie.
In seguito il doc è tornato pesantemente anche sul tema del non amare più, mischiato al suddetto senso di colpa e bisogno di espiazione. Nonostante mi reputi un veterano del doc ormai avendoli passati tutti, ho una profonda ricaduta e inizio quindi la cura con zoloft e delorazepam.
Passano mesi con alti e bassi, seguo la cura data dalla mia psichiatra e nonostante la mia mente si analizza con fermezza e reprime con durezza ogni possibile pensiero sbagliato, vado avanti.
L'altro giorno però mi rendo conto che sono arrivato a un blocco totale della mia mente: non riuscivo più a guardare una persona in tv o per strada per paura che assomigliasse a una ragazza che conoscevo e mi potesse piacere più della mia ragazza, stessa cosa con l'autoerostismo che era diventato una sorta di situazione a rischio e fonte di paure.
Parlando con lei ho voluto essere il più chiaro possibile e ne è venuto fuori che anche lei stessa ha fantasie su gente anche di tutti i giorni e fantastica sull'andare con altri, ma che non ne fa un dramma perché (avendo lei una mente molto aperta su queste cose) non condanna questo comportamento ma allo stesso tempo lo ritiene una cosa privata, da non sbandierare tra partners.
Ora mi sento molto sollevato da una parte perché sento che questa complicità straordinaria e questa apertura mentale tra noi abbia allentato la morsa delle mie ossessioni sui pensieri impuri, ma dall'altra ho paura di non vedere più il candore nel nostro rapporto, cosa che mi aveva aiutato più volte.
Ieri ho avuto un attacco d'ansia perché mi dicevo: "ecco, ora che sai queste cose, questo suo lato umano, non puoi più stare in tenerezza con lei, la sua immagine è corrosa per sempre, non puoi più stare con lei e coccolarla teneramente come prima, le insicurezze ti tormentano e finirai per lasciarla".
e questa cosa mi ritorna in testa e mi logora, come ben potete immaginare.
ORA, io non sono certo uno psicoterap
Riepilogando vengo da un doc da relazione/confessione in cui dopo una crisi di senso di colpa mi sentii in dovere di confessare tutti i miei pensieri impuri e le cose che avevo omesso alla mia fidanzata, in particolare anche la questione dell'autoerotismo con fantasie su ragazze che conosciamo e altre faccende, se siete pratici del doc potete immaginare la dinamica :gh:
Ora, siccome in quelle occasioni lei ci è rimasta molto male io sono stato molto scosso dell'accaduto e da quel momento in avanti ho sempre cercato di "rigare dritto" evitando certi pensieri o comportamenti maliziosi.
La mia vita poi è stata un susseguirsi di senso di colpa ed espiazione tramite confessione o rassicurazioni; e, me ne rendo conto, ho iniziato a idealizzato lei e il nostro rapporto come fonte di purezza e candore, nonostante col tempo lei stessa mi aveva cercato di tranquillizzare dicendo che è relativamente normale avere queste fantasie.
In seguito il doc è tornato pesantemente anche sul tema del non amare più, mischiato al suddetto senso di colpa e bisogno di espiazione. Nonostante mi reputi un veterano del doc ormai avendoli passati tutti, ho una profonda ricaduta e inizio quindi la cura con zoloft e delorazepam.
Passano mesi con alti e bassi, seguo la cura data dalla mia psichiatra e nonostante la mia mente si analizza con fermezza e reprime con durezza ogni possibile pensiero sbagliato, vado avanti.
L'altro giorno però mi rendo conto che sono arrivato a un blocco totale della mia mente: non riuscivo più a guardare una persona in tv o per strada per paura che assomigliasse a una ragazza che conoscevo e mi potesse piacere più della mia ragazza, stessa cosa con l'autoerostismo che era diventato una sorta di situazione a rischio e fonte di paure.
Parlando con lei ho voluto essere il più chiaro possibile e ne è venuto fuori che anche lei stessa ha fantasie su gente anche di tutti i giorni e fantastica sull'andare con altri, ma che non ne fa un dramma perché (avendo lei una mente molto aperta su queste cose) non condanna questo comportamento ma allo stesso tempo lo ritiene una cosa privata, da non sbandierare tra partners.
Ora mi sento molto sollevato da una parte perché sento che questa complicità straordinaria e questa apertura mentale tra noi abbia allentato la morsa delle mie ossessioni sui pensieri impuri, ma dall'altra ho paura di non vedere più il candore nel nostro rapporto, cosa che mi aveva aiutato più volte.
Ieri ho avuto un attacco d'ansia perché mi dicevo: "ecco, ora che sai queste cose, questo suo lato umano, non puoi più stare in tenerezza con lei, la sua immagine è corrosa per sempre, non puoi più stare con lei e coccolarla teneramente come prima, le insicurezze ti tormentano e finirai per lasciarla".
e questa cosa mi ritorna in testa e mi logora, come ben potete immaginare.
ORA, io non sono certo uno psicoterap
[#1]
gentile utente NON ha alcuna importanza il contenuto dei suoi pensieri che, come sta sperimentando, prendono ogni argomento che creare, diciamo così, l'ossessione. E' la forma che va corretta Da quello che dice non è affatto uscito dal Doc. Oltre alla terapia farmacologica se già non sta seguendo una psicoterapia dovrebbe cominciare a farlo. Per il doc terapie di tipo comportamentale (cognitive e strategiche) sono maggiormente elettive.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Caro ragazzo,
Visto che e' in cura da uno psichiatra credo che debba esporre a lui la dinamica dei pensieri che La turbano.
Lui potra' intervenire farmacologicamente in modo da rasserenarla.
Purtroppo il meccanismo di questi pensieri e' molto resistente e non si puo' essere certi di "spezzare" la catena solo con dei colloqui.
Quando avra' ottenuto un buon risultato con i farmaci la psicoterapia potra' aiutarla a ridistribuire le cariche affettive.
Ci faccia sapere!
Visto che e' in cura da uno psichiatra credo che debba esporre a lui la dinamica dei pensieri che La turbano.
Lui potra' intervenire farmacologicamente in modo da rasserenarla.
Purtroppo il meccanismo di questi pensieri e' molto resistente e non si puo' essere certi di "spezzare" la catena solo con dei colloqui.
Quando avra' ottenuto un buon risultato con i farmaci la psicoterapia potra' aiutarla a ridistribuire le cariche affettive.
Ci faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Utente
Sicuramente lo contatterò, anche perchè avevo in precedenza intrapreso un percorso farmacologico sotto controllo del mio psichiatra curante. Sicuramente ho ancora molto lavoro da fare e spero di riuscire nel mio intento.
Intanto Dr De Vincentiis ho letto il suo articolo sulle convinzioni che ci fanno ammalare, e devo dire che l'ho trovato interessante, soprattutto la parte sulla sindrome da utopia.
E mi chiedo alla fine se posso stare tranquillo che le fantasie di cui abbiamo parlato in entrambi i sessi siano assolutamente normali in una coppia.
Intanto Dr De Vincentiis ho letto il suo articolo sulle convinzioni che ci fanno ammalare, e devo dire che l'ho trovato interessante, soprattutto la parte sulla sindrome da utopia.
E mi chiedo alla fine se posso stare tranquillo che le fantasie di cui abbiamo parlato in entrambi i sessi siano assolutamente normali in una coppia.
[#6]
Utente
NON SO CHE FARE... nel senso adesso quando entro in tenerezze c'è come la vocina che mi dice no ma ormai non puoi più stare in tenerezza ora che ti ha confessato quelle cose, non è una persona tenera, ormai la situazione è irreversibile rassegnati!
Questa è la cosa che mi fa stare peggio in assoluto perché è sempre stata la cosa che più mi sta a cuore!!
Questa è la cosa che mi fa stare peggio in assoluto perché è sempre stata la cosa che più mi sta a cuore!!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.6k visite dal 03/02/2016.
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