Maternità

Buongiorno,
spiego in breve la mia situazione.
Ho 32 anni, da qualche anno convivo con un compagno di 46 anni, separato e con 2 figli (7 e 9 anni).
Nell'ultimo anno ho conosciuto i bimbi e si è instaurato un rapporto molto bello e sereno, nonostante vivano distanti da noi ci sentiamo spessissimo per telefono e ogni volta che ci vediamo è come se non ci vedessimo da 1 giorno tanta è l'intesa.
Ora il mio problema è che inaspettatamente mi è arrivata la voglia di avere un bimbo nostro, e per quanto ci provi non riesco a reprimerla.
Il mio compagno non dice un NO categorico, ma rimanda...eventualmente a quando il bimbo più piccolo avrà almeno 9 anni, perciò ancora un paio di anni di attesa.
Per la bimba grande secondo lui non sarebbe un problema, anzi sarebbe contentissima. Per il piccolo secondo lui invece sarebbe un pò un brutto colpo.
Aspettando questo paio di anni la grande avrà 11/12 anni (preadolescenza...non vorrei che poi diventasse un altro momentaccio da far passare...) e il mio compagno ne avrà 48/49...
La mia paura più grande è: e se aspettassi questi 2 anni per poi sentirmi dire che no, non è comunque il caso per questioni di età (sia del mio compagno sia dei bimbi non ancora pronti)?
Come devo comportarmi?
Adesso per me è impensabile chiudere una relazione perchè "forse" non andrà come vorrei....

Grazie anticipatamente per la cortesia.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

c'è anche un altro aspetto che dovrebbe considerare... non è detto che resti incinta subito o che la fecondazione sia facile. Le scrivo questo perchè comunque è un aspetto che deve considerare, e che potrebbe richiedere tempo... ed il tempo, purtroppo, è da tenere in diversa considerazione a seconda del sesso del genitore.
Mentre un uomo potrebbe diventare padre a 70 anni, una donna, al momento, per quanto supportata dalla medicina e dalla tecnologia, difficilmente.

Quello che Lei teme, cioè il fatto che stia temporeggiando, con una motivazione plausibile, è uno scenario possibile.

Dovrebbe indagare come sono stati *programmati* i due figli attuali, e quanto la loro crescita abbia contribuito ad incrinare il rapporto di coppia, situazioni che possono influire nella separazione.

E' difficile avere a che fare con neonati e bambini piccoli (lo scrivente è felicemente padre di due gemelli di 18 mesi, ma quanto è difficile e complicato)!
Che dinamiche c'erano nella coppia con i figli piccoli?
Perchè hanno deciso di fare due figli? L'hanno deciso, o è capitato il secondo?

Insomma, sono tutti argomenti che dovrebbe esplorare per cercare di capire le reali intenzioni del compagno.

Non me ne abbia a male e non voglio mancare di rispetto al Suo compagno, ma adesso è facile fare il papà: non vivendo il rapporto con tutte le incombenze quotidiane (per qualunque motivo della lontananza), vedere papà è come se fosse sempre vacanza. E quindi si è più rilassati e si riesce ad essere meglio padre. :)

Sa, è un po come quando il papà torna la sera dal lavoro e trova i bimbi belle puliti e stirati, compiti già fatti, e ci deve scherzare e metterli a letto. O gli zii, senza figli, che vengono a giocare con i pargoli altrui, riempiendoli di regali e di attenzioni per poche ore la settimana... :)

Questi argomenti, presi alla larga, possono darle qualche indizio sulla voglia o meno di avere pargoli urlanti e necessitanti di attenzioni intorno.

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
i bimbi sono stati voluti e cercati entrambi, e la separazione poi è stata gestita secondo me nella miglior maniera possibile da parte del mio compagno e della ex compagna. Sono stati aiutati da psicologi sia per quanto riguarda la loro separazione sia per come farla affrontare al meglio ai bambini. Chiaramente so che ha e avrà strascichi, non è una passeggiata, ma devo dire che nei confronti dei bimbi i 2 genitori hanno sempre fatto "fronte comune" per il benessere di piccoli.
Detto questo, le motivazioni della loro separazione vengono da problemi inerenti al lavoro della ex compagna che hanno portato un logoramento della relazione, le nascite non hanno influito nel peggiorare il loro rapporto.
So che il mio compagno era (ed è tuttora) un padre presente e attento, era lui che faceva tutte le cose "pratiche" quindi compiti, lavarli, stirarli, eccetera. Ad oggi posso garantire che non è sempre vacanza quando i bimbi vedono il padre anzi, è lui forse tra i 2 genitori quello più "rigido", ciò nonostante i bambini stravedono per lui e chiedono spesso di poter passare più tempo insieme.

Il problema della fecondazione immediata è proprio uno degli aspetti che mi spaventa se si decidesse di aspettare i 2 anni preventivati, ma da ignorante in materia ho sempre pensato che il problema potesse essere più del mio compagno che il mio, a 35 anni è così difficile restare incinta?

Mi sento come se il mio compagno mi avesse lanciato la palla e toccasse a me ora fare la prossima mossa: voglio e posso aspettare? Ok. Decido che non voglio farlo? Allora chiudo la relazione...
Ed è questo che mi blocca, non so se sono disposta a farlo...
Ma dall'altro lato il dubbio dell'attesa mi frena...
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

stando così le cose, sicuramente dovrà parlarne spesso con il Suo compagno e sottolineare quanto sia importante per Lei avere una propria maternità.

Ciò non toglie che indubbiamente, mentre il di lui desiderio di paternità è soddisfatto, resta il Suo di maternità da soddisfare.
Certo, se rinuncia alla maternità per il Suo compagno, almeno si tuteli con un matrimonio! La posta in gioco è alta.
E delle volte gli uomini si accontentano dei figli che già hanno, a discapito della compagna attuale che vorrebbe averne.

Però credo che sia necessario un lavoro più approfondito su di sè e sulla coppia per valutare tutta la dimensione psicologica ed il vissuto legato a questo aspetto on di poco conto.

Sul restare incinta... beh, se da una parte esistono storie e racconti di gente rimasta incinta inaspettatamente (storie quindi che farebbero pensare ad una fertilità ricca), esistono anche storie di fertilità complicata.. Ed abbondano anche storie di fertilità ritrovata dopo un'adozione o una fecondazione assistita... per cui quel che prima era impossibile magicaMENTE ci si ritrova con un figlio naturale che prima non ne voleva sapere di arrivare.

La rimando a queste letture per quanto concerne la fertilità dal punto di vista medico/biologico.

https://www.medicitalia.it/blog/ginecologia-e-ostetricia/1339-orologio-biologico-fertilita-e-riserva-ovarica-fino-a-quando-e-possibile-avere-un-figlio.html

https://www.medicitalia.it/blog/ginecologia-e-ostetricia/487-desiderio-di-gravidanza-fate-la-consulenza-preconcezionale.html
[#4]
Utente
Utente
Grazie per i consigli, ma per quanto mi riguarda il "tutelarmi con un matrimonio" non mi pare una soluzione alternativa....per prima cosa perchè non è una mia esigenza quella di sposarmi, poi non capisco il nesso "se rinuncia alla maternità per il Suo compagno, almeno si tuteli con un matrimonio! La posta in gioco è alta.". Non mi pare sia uno scambio di "favori" quello di cui stiamo parlando.
Grazie comunque.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile utente,

Certo, che non è uno scambio di favori, ma diventa uno scambio.

Rinuncio o rimando qualcosa (la maternità) per cosa?

E il fattore tempo diventa anche una responsabilità nei confronti dei figli.
Se deve aspettare 5 anni per fare un figlio con il compagno (Le cito le Sue parole > preadolescenza...non vorrei che poi diventasse un altro momentaccio da far passare...) questo vuol dire che Lei eventualmente partorirà tra 5 anni + 9 mesi, sempre che la fertilità sia normale e che tutto proceda salvo complicazioni imprevedibili. Quindi, 38 Lei e 52 anni lui. Possibile.

E se poi la maternità\fertilità diventa in salita? La formula resto incinta ed ho un bellissimo bebè non è proprio così scontata, e non è neanche garantita.

E' proprio per questo che Le sottolineo nuovamente l'importanza di un lavoro più approfondito, meglio se di coppia, riguardo al tema, per aiutarsi a fare chiarezza nelle scelte. Laddove, tenga a mente, che il fattore tempo in questo caso non è alleato della donna.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"spettando questo paio di anni la grande avrà 11/12 anni (preadolescenza...non vorrei che poi diventasse un altro momentaccio da far passare...) e il mio compagno ne avrà 48/49...
La mia paura più grande è: e se aspettassi questi 2 anni per poi sentirmi dire che no, non è comunque il caso per questioni di età (sia del mio compagno sia dei bimbi non ancora pronti)?
Come devo comportarmi?
Adesso per me è impensabile chiudere una relazione perchè "forse" non andrà come vorrei...."

Gentile Utente,
sembra esserci una scissione: mente e cuore.

Sono domande a cui è impossibile rispondere.
Non può mettere sul piatto della bilancia la sua coppia o la maternità...

Era probabile che un uomo più grande di lei, separato e con due figli, forse avrebbe voluto un'altra vita con lei..

Più spensierata, più leggera, più ludica..
Lui due figli li ha già avuti, cresciuti e se ne occuperà sempre.

La maternità non è soltanto una questione biologica ed ovocitaria, ma di dinamiche di coppia, intra psichiche e così via..
Credo che una consulenza di coppia, luogo simbolico non giudicante, potrebbe aiutarvi a comprendere di più e soprattutto più a fondo dei vostri desideri

Capire se i figli sono un alibi...
Se lei ha voglia di diventare madre a prescindere ..
Se è utile aspettare..
Se la vistra doppia potrebbe davvero reggere al passaggio topico così via..


Le allego del materiale sulla maternità, dal punto di vista psicologico e delle di maniche di coppia, le legga e, se desiera, ne riparliamo.


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2019-calo-del-desiderio-sessuale-e-nascita-del-primo-figlio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3364-donne-mamme-acrobate.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4262-mamme-o-carriera-o-mamme-in-carriera.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/444-essere-madri-stili-e-copioni-di-maternita.html-
http://www.valeriarandone.it/interviste/234-mia-farmacia-marzo-2013/


Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it