Depressione e altri problemi psicologici in famiglia
Salve,
sono una ragazza di 22 anni e vivo in una famiglia direi disastrata.
Partiamo da mia madre, che considero il fulcro di ogni problema. Da racconti origliati di nascosto (a me non è mai stato detto niente o poco) so che da giovane ha abortito la sua prima figlia per sua scelta perchè sarebbe nata con la spina bifida e idrocefalo. Da lì ha cominciato a soffrire di seri attacchi di panico che si sono affievoliti con il tempo, forse con la mia nascita ma non lo so. Negli ultimi 5-6 anni ha ricominciato con gli attacchi di panico e scotomi, ha fatto una cura con xanax e con uno psichiatra per un periodo.
Mio fratello ha 19 anni e da quando ne aveva 14 ha sviluppato una seria dipendenza ai giochi online. Non riesce a staccarsi dal pc e quando non gioca dorme. Dorme per anche 10 ore di fila dalle 12 della mattina fino alle 22, poi si attacca al pc e sta lì tutta la notte, Rimandato due volte, bocciato una, rischia la bocciatura anche quest'anno. Ultimamente è molto peggiorato. Non comunica, si chiude in stanza, esce da scuola quando gli pare e molte volte non ci va.
Mio padre sono anni che fa di tutto per convincerlo a cambiare, gli parla con comprensione, fa di tutto per lui, invano. Ovviamente è arrivato ad un limite di sopportazione, molto spesso si arrabbia ed urla con lui. Mi sembra più che normale, ma il problema fondamentale è che quando mio padre rimprovera mio fratello interviene mia madre dicendo "F. basta urlare lascialo stare! Se urli mi viene lo scotoma! Io sto male e tu urli, così mi fai venire gli attacchi di panico". Le tipiche frasi che mia madre dice a mio fratello sono "Studia altrimenti il papà si arrabbia", "Svegliati che sta arrivando tuo papà e se ti vede così si arrabbia" e non "studia perchè altrimenti ti bocciano", "svegliati e studia perchè altrimenti mi arrabbio io!".
Mio papà è estremamente stressato a causa di questa situazione. Mia madre inoltre è molto gelosa ed estremamente possessiva nei suoi confronti, controlla ogni singola cosa che fa. Poi è dipendente da Facebook e tante altri problemi che manifestano la sua precarietà psicologica, A casa fa poco e niente, fa tutto mio padre, stira, lava, cucina, e fa tutto da solo. Il suo stress gli sta provocando dei fibromi sulla lingua, di cui uno asportato chirurgicamente.
Dulcis in fundo, a mia nonna materna è stato di recente diagnosticato l'alzheimer, quindi la mente di mia madre già precaria lo è diventata ancora di più.
Le litigate tra i miei sono all'ordine del giorno, tra un "vaff...." un "crepa!!" e un "vattene!!".
Io....io non ce la faccio più! davanti a loro Non mi esprimo e sto zitta perchè non posso espormi...
Non so più che fare...chiamo uno psicologo che ci analizzi tutti??? Chiamo uno strizzacervelli?? un esorcista??
Spero che qualcuno mi possa rispondere.
Grazie in anticipo.
sono una ragazza di 22 anni e vivo in una famiglia direi disastrata.
Partiamo da mia madre, che considero il fulcro di ogni problema. Da racconti origliati di nascosto (a me non è mai stato detto niente o poco) so che da giovane ha abortito la sua prima figlia per sua scelta perchè sarebbe nata con la spina bifida e idrocefalo. Da lì ha cominciato a soffrire di seri attacchi di panico che si sono affievoliti con il tempo, forse con la mia nascita ma non lo so. Negli ultimi 5-6 anni ha ricominciato con gli attacchi di panico e scotomi, ha fatto una cura con xanax e con uno psichiatra per un periodo.
Mio fratello ha 19 anni e da quando ne aveva 14 ha sviluppato una seria dipendenza ai giochi online. Non riesce a staccarsi dal pc e quando non gioca dorme. Dorme per anche 10 ore di fila dalle 12 della mattina fino alle 22, poi si attacca al pc e sta lì tutta la notte, Rimandato due volte, bocciato una, rischia la bocciatura anche quest'anno. Ultimamente è molto peggiorato. Non comunica, si chiude in stanza, esce da scuola quando gli pare e molte volte non ci va.
Mio padre sono anni che fa di tutto per convincerlo a cambiare, gli parla con comprensione, fa di tutto per lui, invano. Ovviamente è arrivato ad un limite di sopportazione, molto spesso si arrabbia ed urla con lui. Mi sembra più che normale, ma il problema fondamentale è che quando mio padre rimprovera mio fratello interviene mia madre dicendo "F. basta urlare lascialo stare! Se urli mi viene lo scotoma! Io sto male e tu urli, così mi fai venire gli attacchi di panico". Le tipiche frasi che mia madre dice a mio fratello sono "Studia altrimenti il papà si arrabbia", "Svegliati che sta arrivando tuo papà e se ti vede così si arrabbia" e non "studia perchè altrimenti ti bocciano", "svegliati e studia perchè altrimenti mi arrabbio io!".
Mio papà è estremamente stressato a causa di questa situazione. Mia madre inoltre è molto gelosa ed estremamente possessiva nei suoi confronti, controlla ogni singola cosa che fa. Poi è dipendente da Facebook e tante altri problemi che manifestano la sua precarietà psicologica, A casa fa poco e niente, fa tutto mio padre, stira, lava, cucina, e fa tutto da solo. Il suo stress gli sta provocando dei fibromi sulla lingua, di cui uno asportato chirurgicamente.
Dulcis in fundo, a mia nonna materna è stato di recente diagnosticato l'alzheimer, quindi la mente di mia madre già precaria lo è diventata ancora di più.
Le litigate tra i miei sono all'ordine del giorno, tra un "vaff...." un "crepa!!" e un "vattene!!".
Io....io non ce la faccio più! davanti a loro Non mi esprimo e sto zitta perchè non posso espormi...
Non so più che fare...chiamo uno psicologo che ci analizzi tutti??? Chiamo uno strizzacervelli?? un esorcista??
Spero che qualcuno mi possa rispondere.
Grazie in anticipo.
[#1]
Cara ragazza,
Lei sta portando davanti a noi una situazione familare critica. Degradata dall'atteggiamento pietistico di Sua madre verso Suo fratello.
Lei come lo "sente" Suo fratello? Malato? O valuta in modo critico il modo che ha di interagire con la mamma?
Cosa puo' fare Lei?
Non farsi contagiare! Le sembra poco?
Lei sembra gia' contagiata da una sorta di invidia pietosa..
Ci pensi! Potrebbe essere molto nociva, lo sapeva?
Lei sta portando davanti a noi una situazione familare critica. Degradata dall'atteggiamento pietistico di Sua madre verso Suo fratello.
Lei come lo "sente" Suo fratello? Malato? O valuta in modo critico il modo che ha di interagire con la mamma?
Cosa puo' fare Lei?
Non farsi contagiare! Le sembra poco?
Lei sembra gia' contagiata da una sorta di invidia pietosa..
Ci pensi! Potrebbe essere molto nociva, lo sapeva?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile Utente,
lei riporta molto bene un'analisi dei meccanismi automatici che si sono consolidati all'interno del suo sistema famigliare. Colpisce la lucidità con la quale individua anche alcune delle cause che alimentano i problemi creando il circolo vizioso che si è instaurato. Colpisce però anche come lei rimanga nel ruolo di "osservatrice" e non risulta chiaro quale sia il suo ruolo nel sistema.
Non è possibile in questa sede azzardare manovre terapeutiche, quel che sembra plausibile è la necessità di un intervento specialistico. La mamma è ancora seguita da uno specialista? Suo fratello è mai stato supportato psicologicamente? Suo padre sarebbe aperto a un confronto con i professionisti della salute mentale? Lei come vive questo stato caotico?
La situazione appare complessa. Se nessuno degli altri membri della sua famiglia è aperto a considerare un supporto specialistico, le consiglierei vivamente di fare il primo passo richiedendo un supporto psicologico per lei. Questo non nell'ottica di farsi carico della risoluzione dei suoi problemi famigliari, bensì nell'ottica di darle la possibilità di raggiungere/mantenere un necessario distacco da dinamiche che a lungo andare potrebbero intaccare la sua stabilità. I professionisti in questione sapranno poi in caso indicarle le modalità e darle le informazioni necessarie per eventualmente coinvolgere il suo nucleo famigliare.
Auguri, valentina
lei riporta molto bene un'analisi dei meccanismi automatici che si sono consolidati all'interno del suo sistema famigliare. Colpisce la lucidità con la quale individua anche alcune delle cause che alimentano i problemi creando il circolo vizioso che si è instaurato. Colpisce però anche come lei rimanga nel ruolo di "osservatrice" e non risulta chiaro quale sia il suo ruolo nel sistema.
Non è possibile in questa sede azzardare manovre terapeutiche, quel che sembra plausibile è la necessità di un intervento specialistico. La mamma è ancora seguita da uno specialista? Suo fratello è mai stato supportato psicologicamente? Suo padre sarebbe aperto a un confronto con i professionisti della salute mentale? Lei come vive questo stato caotico?
La situazione appare complessa. Se nessuno degli altri membri della sua famiglia è aperto a considerare un supporto specialistico, le consiglierei vivamente di fare il primo passo richiedendo un supporto psicologico per lei. Questo non nell'ottica di farsi carico della risoluzione dei suoi problemi famigliari, bensì nell'ottica di darle la possibilità di raggiungere/mantenere un necessario distacco da dinamiche che a lungo andare potrebbero intaccare la sua stabilità. I professionisti in questione sapranno poi in caso indicarle le modalità e darle le informazioni necessarie per eventualmente coinvolgere il suo nucleo famigliare.
Auguri, valentina
Dr.ssa Valentina Zanon
[#3]
Utente
Gentile Dott.a Franca Esposito,
La ringrazio moltissimo per la risposta.
Secondo il mio parere mio fratello è malato, ha una seria dipendenza e deve essere aiutato. Secondo me è molto debole di carattere, forse anche perchè è molto giovane, ed è quindi una facile vittima dei giochi online. Non penso di essere invidiosa di come viene trattato da mia madre... o almeno penso di non esserlo. Sinceramente non ho mai preso in considerazione questo aspetto, ma cercherò d'indagare meglio dentro me stessa. In realtà la cosa che mi spaventa di più è che comincio a provare un senso di "odio", se così sì può chiamare, nei confronti di mia madre, perchè considero i suoi comportamenti estremamente infantili ed egoistici. E' vero che nessuno è perfetto ma non riesco a sopportare i suoi atteggiamenti.
Gentile Dr.ssa Valentina Zanon,
La ringrazio moltissimo per la risposta.
Il mio ruolo all'interno di tutto ciò è di "comparsa". Le spiego meglio: io vorrei intervenire e fare qualcosa ma non so come, perchè ci ho già provato senza risultati, anzi!!! Ho provato a parlare con mio fratello, cercando di fargli capire che quel computer per tutte quelle ore gli fa male, che ci può giocare sì ma non per tutto il giorno, che sarebbe meglio se si trovasse qualche altro hobby. Lui mi ha risposto che io non ero nessuno per dirgli quelle cose, il tutto condito da parolacce e spintoni. Ci ho rinunciato. Ho parlato con mia madre dicendole che i suoi comportamenti non fanno bene né a lei, né a mio fratello, né a mio papà e a nessuno. Sentendo ciò che dicevo a mia madre è intervenuto mio padre dicendo che non dovevo intromettermi e che non dovevo rivolgermi in quel modo a mia madre. Un altro mio ruolo è quello di confidente di mio padre: lui si sfoga sempre con me, mi vomita addosso tutte le sue frustrazioni, le sue paure, le cose che non gli piacciono di mia madre, ed io zitta ad ascoltare.
All'inizio tutto questo ambaradan mi scivolava addosso e ne ero abbastanza indifferente, poi sono passata a provare quasi "rabbia" nei confronti di una madre che sì ha problemi abbastanza seri ma non riesco a giustificarla, e tristezza nei confronti della situazione in generale.
Mia madre non è più in cura dallo psichiatra da circa un anno.
Io è da anni che dico ai miei che mio fratello ha bisogno di qualcuno che lo supporti psicologicamente, ma danno della pazza a me. Proverò a convincere mio padre a prendere in considerazione l'ipotesi di un confronto con professionisti della salute mentale, anche se non lo vedo molto propenso.
La ringrazio per il consiglio di prendere in considerazione un supporto psicologico per me, forse è veramente l'unica soluzione perchè è vero che sto mantenendo una certa lucidità ma comunque un coinvolgimento in tale situazione penso sia quasi inevitabile. Non voglio farmi coinvolgere da questo "vortice di pazzia".
Grazie mille ancora, siete state di grande aiuto.
Cordiali Saluti.
La ringrazio moltissimo per la risposta.
Secondo il mio parere mio fratello è malato, ha una seria dipendenza e deve essere aiutato. Secondo me è molto debole di carattere, forse anche perchè è molto giovane, ed è quindi una facile vittima dei giochi online. Non penso di essere invidiosa di come viene trattato da mia madre... o almeno penso di non esserlo. Sinceramente non ho mai preso in considerazione questo aspetto, ma cercherò d'indagare meglio dentro me stessa. In realtà la cosa che mi spaventa di più è che comincio a provare un senso di "odio", se così sì può chiamare, nei confronti di mia madre, perchè considero i suoi comportamenti estremamente infantili ed egoistici. E' vero che nessuno è perfetto ma non riesco a sopportare i suoi atteggiamenti.
Gentile Dr.ssa Valentina Zanon,
La ringrazio moltissimo per la risposta.
Il mio ruolo all'interno di tutto ciò è di "comparsa". Le spiego meglio: io vorrei intervenire e fare qualcosa ma non so come, perchè ci ho già provato senza risultati, anzi!!! Ho provato a parlare con mio fratello, cercando di fargli capire che quel computer per tutte quelle ore gli fa male, che ci può giocare sì ma non per tutto il giorno, che sarebbe meglio se si trovasse qualche altro hobby. Lui mi ha risposto che io non ero nessuno per dirgli quelle cose, il tutto condito da parolacce e spintoni. Ci ho rinunciato. Ho parlato con mia madre dicendole che i suoi comportamenti non fanno bene né a lei, né a mio fratello, né a mio papà e a nessuno. Sentendo ciò che dicevo a mia madre è intervenuto mio padre dicendo che non dovevo intromettermi e che non dovevo rivolgermi in quel modo a mia madre. Un altro mio ruolo è quello di confidente di mio padre: lui si sfoga sempre con me, mi vomita addosso tutte le sue frustrazioni, le sue paure, le cose che non gli piacciono di mia madre, ed io zitta ad ascoltare.
All'inizio tutto questo ambaradan mi scivolava addosso e ne ero abbastanza indifferente, poi sono passata a provare quasi "rabbia" nei confronti di una madre che sì ha problemi abbastanza seri ma non riesco a giustificarla, e tristezza nei confronti della situazione in generale.
Mia madre non è più in cura dallo psichiatra da circa un anno.
Io è da anni che dico ai miei che mio fratello ha bisogno di qualcuno che lo supporti psicologicamente, ma danno della pazza a me. Proverò a convincere mio padre a prendere in considerazione l'ipotesi di un confronto con professionisti della salute mentale, anche se non lo vedo molto propenso.
La ringrazio per il consiglio di prendere in considerazione un supporto psicologico per me, forse è veramente l'unica soluzione perchè è vero che sto mantenendo una certa lucidità ma comunque un coinvolgimento in tale situazione penso sia quasi inevitabile. Non voglio farmi coinvolgere da questo "vortice di pazzia".
Grazie mille ancora, siete state di grande aiuto.
Cordiali Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 02/02/2016.
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