Ansia anticipatoria
Salve dottori sono Daniel,
volevo chiedervi un consulto in merito a un problema che mi affligge.
Soffro di attacchi d' ansia che si somatizzano alla gola, cerando una sensazione di gola contratta "dura" con conseguenti conati di vomito (c'è di mezzo anche un pò di emetofobia).
Evito i luoghi pubblici e le altre situazioni dove io mi sento costretto a stare e, in caso di malessere, non riuscire a scappare per stare da solo.
Ho consultato 3 psicologi, in tutti e 3 i casi, sono riuscito ad andare al primo appuntamento sereno e a raccontare tutto stando meglio.
Ho chiesto dunque un secondo appuntamento con uno psicologo che mi è piaciuto, il quale mi ha proposto una serie di esercizi da fare che mi insegnerà piano piano.
Ora arriva il problema, la seconda seduta è stata tragica, ero partito pervenuto che sarei stato male. E' stata un' ora d' inferno, i conati salivano e scendevano, non riuscivo a parlare e a concentrarmi sul dottore, avevo la fissa dei sintomi e che potessero sfociare in conati da un mometo all' altro.
Ora siamo a lunedì e il solo pensiero di avere un altra seduta mi fa già sentire male, infatti ora sento la gola contratta e sensazione di conato, al solo pensiero.
Già giovedì scorso alla fine della seduta ho pensato oddio giovedì ci devo tornare. E se sarà così ogni volta?
Come posso vivere l' attesa in maniera serena e riuscire stare bene in seduta?
Non credo il problema sia il dottore ma il fatto che la seduta mi ricorda gli eventi che sono la causa scatenante del mio malessere, ovvero l' essere chiuso in una stanza e non poter scappare in caso stessi male.
Una parte di me vuole cancellare la seduta, un altra no, fatto sta che sto male ora solo al pensiero.
Gli unici esercizi che il dottore per ora mi ha insegnato sono di respirazione ma per ora non sembrano molto efficaci in quanto la nausea è così forte che io mi concentro solo in quella.
Stamattina dovevo andare dal mio medico, mi sentivo bene, sapevo che la situazione era difficile però riuscivo a gestirla, finchè sono arrivato davanti la porta della sala d attesa e mi sono saliti i conati, gola dura difficoltà a deglutire e nausea.
Vi prego ditemi come fare per vivere l' attesa sereno e sentirmi a mio agio durante la seduta. Non voglio vivere le settimane con l' ansia dell' arrivo della seduta successiva
Grazie
volevo chiedervi un consulto in merito a un problema che mi affligge.
Soffro di attacchi d' ansia che si somatizzano alla gola, cerando una sensazione di gola contratta "dura" con conseguenti conati di vomito (c'è di mezzo anche un pò di emetofobia).
Evito i luoghi pubblici e le altre situazioni dove io mi sento costretto a stare e, in caso di malessere, non riuscire a scappare per stare da solo.
Ho consultato 3 psicologi, in tutti e 3 i casi, sono riuscito ad andare al primo appuntamento sereno e a raccontare tutto stando meglio.
Ho chiesto dunque un secondo appuntamento con uno psicologo che mi è piaciuto, il quale mi ha proposto una serie di esercizi da fare che mi insegnerà piano piano.
Ora arriva il problema, la seconda seduta è stata tragica, ero partito pervenuto che sarei stato male. E' stata un' ora d' inferno, i conati salivano e scendevano, non riuscivo a parlare e a concentrarmi sul dottore, avevo la fissa dei sintomi e che potessero sfociare in conati da un mometo all' altro.
Ora siamo a lunedì e il solo pensiero di avere un altra seduta mi fa già sentire male, infatti ora sento la gola contratta e sensazione di conato, al solo pensiero.
Già giovedì scorso alla fine della seduta ho pensato oddio giovedì ci devo tornare. E se sarà così ogni volta?
Come posso vivere l' attesa in maniera serena e riuscire stare bene in seduta?
Non credo il problema sia il dottore ma il fatto che la seduta mi ricorda gli eventi che sono la causa scatenante del mio malessere, ovvero l' essere chiuso in una stanza e non poter scappare in caso stessi male.
Una parte di me vuole cancellare la seduta, un altra no, fatto sta che sto male ora solo al pensiero.
Gli unici esercizi che il dottore per ora mi ha insegnato sono di respirazione ma per ora non sembrano molto efficaci in quanto la nausea è così forte che io mi concentro solo in quella.
Stamattina dovevo andare dal mio medico, mi sentivo bene, sapevo che la situazione era difficile però riuscivo a gestirla, finchè sono arrivato davanti la porta della sala d attesa e mi sono saliti i conati, gola dura difficoltà a deglutire e nausea.
Vi prego ditemi come fare per vivere l' attesa sereno e sentirmi a mio agio durante la seduta. Non voglio vivere le settimane con l' ansia dell' arrivo della seduta successiva
Grazie
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gentile utente il problema dell'attesa è parte integrante del suo "disturbo" per cui è un necessario materiale di discussione con il suo terapeuta.
Cercare di star meglio , per l'attesa, significa aumentare l'ansia dell'attesa, Ci sono esercizi strategici per affrontare la cosa, ma è necessario confrontarsi con il proprio terapeuta. Non esistono consigli per un "fai date".
Per queste problematiche gli orientamenti cognitivo-comportamentali o strategico brevi danno risultati molto apprezzabili.
saluti
Cercare di star meglio , per l'attesa, significa aumentare l'ansia dell'attesa, Ci sono esercizi strategici per affrontare la cosa, ma è necessario confrontarsi con il proprio terapeuta. Non esistono consigli per un "fai date".
Per queste problematiche gli orientamenti cognitivo-comportamentali o strategico brevi danno risultati molto apprezzabili.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Grazie della risposta dottore.
Il medico psicoterapeuta mi ha consigliato degli esercizi per ora che riguardano la respirazione.
Credo che si tratti di training autogeno.
I conati mi stanno rovinando la vita, pensa che riusciro a togliere questa somatizzazione?
Ne parlero con lui giovedi` sperando di non stare male come l' altra volta.
Ho paura di non uscirne, sembra una cosa cosi' grande che mi sembra strano che degli esercizi riescano a farmi passare tutto, spero solo un giorno di stare meglio e di non ricascarci, io ce la mettero' tutta.
Il medico psicoterapeuta mi ha consigliato degli esercizi per ora che riguardano la respirazione.
Credo che si tratti di training autogeno.
I conati mi stanno rovinando la vita, pensa che riusciro a togliere questa somatizzazione?
Ne parlero con lui giovedi` sperando di non stare male come l' altra volta.
Ho paura di non uscirne, sembra una cosa cosi' grande che mi sembra strano che degli esercizi riescano a farmi passare tutto, spero solo un giorno di stare meglio e di non ricascarci, io ce la mettero' tutta.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 01/02/2016.
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