Circolo vizioso di ansia da prestazione
Causa l'ansia e l'impossibilità a lasciarmi andare...ho legato molto a questa ragazza e non voglio deluderla, molte sono le aspettative, ma poi ogni volta la stessa storia, perdità dell'erezione durante i preliminari, se entra in contatto con il membro.
Penso le cause siano da attribuire all'ansia da prestazione, mi ha raccontato di aver avuto partner ben dotati e alcuni molto bravi. Io son l'opposto, pene nella norma e primissime esperienza.
A lei ne ho parlato, mi ha compreso ed è disposta ad aspettare ancora, non vuole mettermi fretta ed altro, questo mi consola molto.
Ma il problema resta uno, non riesco ad uscirne, in più ora si manifesta anche un auto-osservazione quasi ossessiva del membro. Chiedo un aiuto
hai descritto la situazione in maniera chiarissima, ma da qui non possiamo aiutarti: devi rivolgerti direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta per risolvere la problematica che mi pare di natura ansiosa, compatibile con ansia e prime esperienze sessuali.
Si tratta di situazioni che, nella mia esperienza, rientrano in tempi anche piuttosto ristretti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
<<è disposta ad aspettare ancora, non vuole mettermi fretta>>
Gentile Ragazzo,
da quanto ha scritto, parrebbe che "l'impostazione" data alla vostra relazione sia già di per se stessa basata su una certa asimmetria, che rischia effettivamente di creare problemi...
Da parte sua, esprime una mancanza di sicurezza derivante in particolare dalla poca esperienza. Ma questa non è mica una colpa! Anzi potrebbe essere un buon punto di partenza per sperimentare e 'giocare' insieme, così da trovare i vostri modi di stare bene insieme.
Da parte della sua compagna, il fatto di porsi come chi può aspettare implica l'errata convinzione che Lei (che ci scrive) debba prima o poi uniformarsi a quello standard di cui la sua ragazza ha esperienza. Ma che è storia di altre coppie, non della vostra che è unica e, ovviamente, diversa.
Le allego una lettura per ulteriori spunti di riflessione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
Le suggerisco, indipendentemente dalle difficoltà che ha descritto e se finora non ne ha effettuate, di rivolgersi ad un andrologo per una visita e per potersi confrontare con un professionista in merito ad eventuali dubbi e curiosità.
Parallelamente, consiglierei una consulenza psicosessulogica di coppia, dal momento che ritengo che la sua ragazza ne possa trarre giovamento al pari di Lei.
Saluti cordiali.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
La salute sessuale, l'empatia e la qualità della vita di coppia, non dipende certo dalle dimensioni...così come la risposta orgasmica della donna.
L'ansia da prestazione, sempre se trattasi di questo, necessita di una diagnosi andrologica, escluse le cause organiche o miste, si procederà con la disamina di quelle psicogene, veramente tante, oltre allo "spectatoring", cioè l'auto osservazione di cui parla lei.
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Le allego del materiale ed un canale salute redatto a quattro mani con un andrologo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6154-il-ruolo-delle-donne-nel-deficit-erettivo-dell-uomo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
per quando riguarda il lato andrologico penso di non aver problemi, tranne nelle situazioni già descritte. Il problema è proprio l'ansia, già soffro di ansia generalizzata, che mi ha limitato molto. Ho imparato a conviverci e a gestirla molto bene, purtroppo in questo caso mi son costretto a ricominciare con le sedute per risolvere?
Probabilmente è così, però meglio esserne certi e -d'altro canto- alla sua età sarebbe bene comunque effettuare una visita di controllo ed iniziare ad avere un professionista di fiducia, così come le sue coetaneee fanno con il ginecologo.
Inoltre, come le scrivevo più su, quella potrebbe essere l'occasione per esprimere dubbi e curiosità e ricevere informazioni, rassicurazioni e indicazioni.
<<ricominciare con le sedute per risolvere?>>
Se ne sente la necessità, dal momento che ha già uno psicologo che la conosce a cui far riferimento, potrebbe fare qualche seduta per chiarire meglio la situazione.
Ribadisco però l'opportunità, a mio avviso, di coinvolgere anche la sua ragazza.
Cordialità.
esclusa una possibile patologia andrologica, credo che la sua problematica si legata alla relazione di coppia, al suo non sentirsi adeguato alla sua raggazza, più esperta e al rapporto sessuale. Probabilmente ha fantasticato molto su come potrebbe essere e non vuole deluderla, un po' come se il rapporto sessuale fosse un test per determinare il suo valore.
Il suo problema sembra essere in funzione della sua ragazza, ci sono altre situazioni in cui l'erezione avviene?
cordiali saluti
Dott.ssa Monica Salvadore
Psicologa- Psicoterapeuta
Penso proprio che il problema sia quanto ha specificato la dott.ssa Salvadore, lo vedo cone una prova, come un test...infatti mi concentro tanto sul darle piacere, ma non penso a me stesso e nemmeno mi lascio andare, per esempio praticarle del sesso orale, lo vedo come un compito molto piacevole e che devo svolgere al meglio per sentirmi dire che son stato bravo, magari il più bravo, penso sia determinato appunto dalla mia scarsa esperienza in materia e che stia cercando sicurezza...questo però mi impedisce di lasciarmi andare
Se dal rapporto sessuale deriva un giudizio di valore che attribuiamo a noi stessi si trasforma in performance durante la quale ci affanniamo ad emulare uno schema comportamentale ideale che non ci appartiene.
Parlane con la tua ragazza in modo che possa contribuire anche lei a migliorare la reciprocità durante l'intimità in modo che il focus sia quello che succede entrando in relazione e non i comportamenti individuali.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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