Ho bisogno di uno psicologo per le mie paure?
Purtroppo ho sofferto per anni di quella che io definivo "cervicale". Mi sentivo davvero molto male, oltre alle vertigini che non mi permettevano neanche di fare la spesa al supermercato, avevo sensazioni di mancamento, come se non mi sentissi bene in me, ero cosciente di essere vivo e presente, ma allo stesso tempo mi sentivo davvero molto male. Non vi parlo della tachicardia, dell'ansia, della paura che tutti questi (e altri sintomi) mi provocavano.
Ho avuto così episodi di panico, paura diciamo, come se sentissi un forte calore salire verso il capo, i battiti che aumentavano, sensazione di essere sul punto di morire, fuori di me, episodi spesso molto forti che mi lasciavano addosso sensazioni terribili.
Da circa 3 settimane prendo la valeriana, che continuo a prendere ogni qualvolta sento quella sensazione di paura alla bocca dello stomaco, e lunedì ho cominciato la terapia dall'osteopata (dopo la prima seduta non ho più le vertigini e riesco a stare in piedi senza sentirmi più cadere e sbandare).
Ora ho ancora paura, ogni tanto quando sto spesso fuori casa o quando al mattino non mangio molto ho sempre paura, non appena sento allo stomaco la minima sensazione di fame inizio ad andare nel panico, ho terribilmente paura di stare male o svenire, tutto ciò perché quando avevo ancora i fastidi di cervicale mi sentivo davvero mancare, e non era per problemi fisici concreti).
Ora sia io che il mio "cervello" siamo convinti di non avere nulla, siamo sicuri, ma ho ancora paura. Il mio problema consta nei muscoli che si trovano dietro la nuca, tendo a stare in avanti causa miopia e sovraccaricandoli essendo pieni di recettori dell'equilibrio mi fanno stare male.
Dovrei seriamente prendere in considerazione l'opzione psicologo? Potrebbe giovarmi e rendermi sicuro di me? So che dovrò avere molta forza ed essere il primo a crederci, ma potrebbe aiutarmi un approccio psicologico? Vi ringrazio in anticipo, purtroppo sono un giovane troppo sensibile ed è questo il mio problema.
intanto legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
un passo alla volta.
Si dia un pò di tempo per verificare se il lavoro con l'osteopata sta dando effetti e se questo è sufficiente a gestire quella dose di paura, sana, che l'ha accompagnato in questi periodi di sofferenza.
Dia il tempo all'osteopata di fare il proprio lavoro, ed a sé stesso ad abituarsi ad una nuova modalità di vita, se ha trovato la soluzione ai problemi fisici.
Poi certo, se l'osteopata Le comunica la fine del trattamento e rimanesse la paura, allora va gestita anche questa componente emotiva.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
Dr.ssa De Carlo Ylenia
Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Practitioner EMDR.
+39 351 9025802 | info@yleniadecarlo.it | www.yle
un colloquio diretto con lo psicologo può offrirti l'opportunità di entrare in contatto con le emozioni che finora forse hai tentato di razionalizzare e che invece chiedono uno spazio d'ascolto per avviare un processo di cambiamento, sono proprio le parti "scomode" del nostro vissuto quelle che possono "illuminare" i bisogni che chiedono una gratificazione attraverso l'espressione del disagio.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Le esprimo il mio parere da un punto di vista psicologico e psicosomatico/psicofisiologico.
Le problematiche fisiologiche come i disturbi della zona cervicale vengono "vissute" a livello psicologico molto male. Vengono rappresentate come debolezze individuali e purtroppo incidono sulla rappresentazione di se' stessi. Specialmente ad una giovanissima eta'.
Tale Sua problematica potrebbe, dico potrebbe, perche' e' una ipotesi che va verificata con l'aiuto di uno psicoterapeuta di approccio dinamico, sulla Sua maniera di autopercepiirsi e rappresentarsi.
Cio' andrebbe indagato sia a livello fisico, con analisi posturale ecc, che tramite sogni, e associazioni di significati.
Tutto cio' potrebbe consentire di elaborare il "danno che questa problematica cervicale potrebbe avere prodotto.
Mi auguro di esserLe stata di aiuto.
I miei saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
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