Paura esagerata delle persone

Buongiorno scrivo per un piccolo problema che a volte diventa invalidante. Riconosco di essere una bella ragazza, non una bellezza da copertina, ma una di quelle bellezze moderne che piace agli uomini. Ed è questo il mio grande problema. Mi prendo cura con attenzione della mia persona, per lavoro devo essere sempre al meglio. Capita talvolta che riceva dei complimenti, a cui io rispondo grazie, Per non essere maleducata, ed anche perché i complimenti fanno sempre piacere. Mi piace trasmettere un'immagine positiva e solare della mia persona. Talvolta capita che però per questi motivi, qualche uomo mi faccia liberamente capire di essere molto interessato a me. E qui si scatena per me l'inferno. Quello che voglio sia scambiato per simpatia e per apertura verso il prossimo, si trasforma per me in un incubo. Affronto subito la persona, definisco subito i miei spazi, specifico che sono attaccata alla mia famiglia, e cerco di evitarlo il più possibile per evitare altri fraintendimenti.
E questo sarebbe giusto secondo me, se non che cominci a immaginarmi il peggio da ognuna di queste situazioni. Penso che la persona respinta cominci a parlar male di me, che mini la mia professionalità, che mi possa venire ancora disturbare, mi rifugio in casa, che disturbi la mia famiglia , cambio volte anche le mie abitudini sociali, ad esempio evito un posto dove so che potrei incontrarlo, vengo colta anche da grossi disturbi fisici, quali stati di ansia, insonnia e depressione che terminano solo se la situazione rientra ....Tempo fa ho iniziato un percorso psicologico per venire a capo di questa e altre situazioni, dove è emerso che io sono una persona evitante. Una persona che tutti vedono forte e sicura che ha sempre le risposte, ma che non è così . Ho poi interrotto le visite per motivi di costo principalmente . Non riesco a distinguere se queste sono situazioni realmente pericolose, o io ho un problema, non so di natura ansioso o che altro ma che non riesco a dominare . Ho molti amici , amiche e con loro non soffro di questi problemi . Ma se un uomo mi guarda respingo lo sguardo e comincio ad entrare in un mondo buio ed oscuro dove il buio e l'oscurità mi proteggono , mentre un'altra parte di me continua ad affrontare il pubblico con apparente forza e sicurezza . Potete consigliarmi ? Grazie in anticipo .
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19k 608
Gentile utente?

E' Sua la scheda? E' un <<bella ragazza<< di 44 anni?

Per i motivi che Lei ci descrive è già stata in terapia.
<<Tempo fa ho iniziato un percorso psicologico per venire a capo di questa e altre situazioni, dove è emerso che io sono una persona evitante. Una persona che tutti vedono forte e sicura che ha sempre le risposte, ma che non è così .
Ho poi interrotto le visite per motivi di costo principalmente.<<

Oltre i motivi di costo, quali altri? E importante capirlo.

Peccato aver interrotto, perchè se non si giunge fino al termine, se la fine della terapia è un abbandono della stessa da parte della persona, in realtà i problemi non sono stati risolti e, prima o poi, si ripresentano.

A questo punto potrebbe riprende presso lo/a stesso/a Collega che già conosce, se ha fiducia e se sono rimasti buoni rapporti.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Risposta utile
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazza, bello essere una bellezza moderna , ma anche bello gestirla con calma e disinvoltura questa bellezza, senza sentirsi minacciate da complimenti..
Mia cara è normale che le facciano complimenti e sorrisi.. Lei tranquilla faccia un sorriso normale e stop.. ce provano , ma certo che ce provano, normale anche questo..
Ma non vanno mica presi sul serio,, a Milano poi , ma anche dappertutto, è un gioco.. Mi domando però se questo risuona nel suo cuore , se risuona troppo e le fa quasi paura questo andrebbe riletto , chiarito da sola anche , ma meglio con un Collega de visu, non è questione di etichette .. evitante non evitante.. è questione di vedere se Lei è contenta della sua situazione affettiva, se c'è qualcosa che non va e può essere migliorato.. ecco tutto..
Sia contenta del fatto di avere questo successo .. non ne facciamo un dramma , è pieno il mondo di donne e ragazze che nessuno.. vede.. e sono molto tristi, a volte per questo..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Risposta utile
Attivo dal 2013 al 2016
Ex utente
Gentilissima Dott.ssa Brunialti, si è mia la scheda, colgo l'ironia nella definizione "ragazza di 44 anni" vero e' che ne dimostro molti molti meno è vero e' che mi sono definita ragazza e non donna o piacente signora , forse mi avvicinano di più ... È comunque sorrido anche io, ma in fondo all'anima mi sento nonostante figli e famiglia ancora una ragazza , come tutti noi ...Premesso questo ho interrotto il rapporto con la psicologa che mi seguiva perché rivolgeva il suo sguardo al mio passato e non al mio presente e ho pensato che questo fosse un percorso utile ma che avesse raggiunto un termine. Comunque la ringrazio valuterò il fatto di ricontattarla. Mi colpisce maggiormente quanto scritto dalla dott.ssa Muscara' . Poche righe che hanno toccato qualcosa , che mi hanno rasserenata e che rileggerò con attenzione , e il fatto che prenda in considerazione la mia vita affettiva questo può in qualche modo generate le mie paure? Un boomerang? Ci rifletterò . Lei ha ragione dottoressa , ha ragione, e' il prezzo della visibilità attirare qualche falena, ma a volte sento un dolore vero e reale. In un mondo dove tutto è preso come un gioco forse queste invasioni di campo mi fanno paura perché nessuno rispetta più la sacralità di un matrimonio o la invalicabilita' di un sentimento non corrisposto.
Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19k 608
Gentile utente,

<<queste invasioni di campo mi fanno paura perché nessuno rispetta più la sacralità di un matrimonio o la invalicabilita' di un sentimento non corrisposto<<

Forse è l'interessata stessa a porre barriere dove ritiene di doverle porre.
Talvolta questo timore eccessivo, questo bisogno di "definire" a priori, sottendono un'insicurezza di fondo; come se la persona non fosse così certa di riuscire a difendere i confini...

Riguardo al "bella ragazza", mi ha ricordato il libro di Marina Piazza "Ragazze di 50 anni" (Mondadori).... ; sì, ci si sente ragazze a lungo.
Il sorriso con cui si guarda questa autopercezione permette però di fare i conti con la propria realtà di "donna".
E questo c'entra anche con la tematica che Lei ci porta.
Una "donna" può certamente << trasmettere un'immagine positiva e solare della mia persona<< con tranquillità, senza venir presa da paure di fraintendimenti: se verranno si chiariranno.

Per queste ragioni Le suggerivo di riprendere la terapia; si tratta di dinamiche profonde, che partono da lontano, e per questo motivo talvolta occorre tornare indietro, anche se non tutti gli orientamenti lo prevedono.


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Risposta utile
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