Un un fastidioso senso d'ansia nel parlare
Gentillissimi Dottori sono un "ragazzo" di 38 anni da diversi mesi sto percependo dei sintomi, talvolta anche banali che percepisco come segni di malattie terribili, e ciò mi procura un notevole stato d'ansia.
Riesco a tranquillizzarmi solo dopo qualche tempo dopo aver avuto queste crisi di ansia, magari parlandone con la mia compagna. Parlarne con lei mi aiuta ma non vorrei esagerare.
Non è la prima volta che credo di essere in fin di vita causa malattia inpronunciabile invece poi non è nulla. Episodi del genere mi capitarono anni fa e a ripensarci oggi mi paiono ridicoli ma invece gli ho vissuti veramente con angoscia. Oggi mi ritrovo nelle stesse condizioni psicologiche. Sono involontariamente attento ad ogni piccolo segnale del mio corpo alla ricerca di conferme che qualcosa non va, talvolta mi ritrovo a rimuginare per giorni, senza soluzione, gli stessi terribili pensieri. Se qualcuno mi parla di malattie ci trovo sicuramente qualcosa che potrei avere anche io. Vedere qualcuno che sta male o solo sentirne parlare mi terrorizza. In questo momento non so che fare sono preoccupato ma non ho la lucidità per valutare come stò e ciò mi imbarazza anche nel rivolgermi al mio medico. Mi è capitato di svegliarmi di notte con un senso di terrore ma senza alcun motivo. Stessa cosa mi è capitata al cinema. Anche in quella circostanza non c'era nessun motivo apparente. Episodi così nell'ultimo mese non mi sono più successi ma adesso mi capita di provare lo stesso senso di terrore se percepisco debolezza in una gamba o se mi formicola un dito, e se mi prescrivono un esame da fare sono terrorizzato pensando al peggio. Mi sono documentato su internet su malattie e sintomi ma sarebbe stato meglio non farlo.. Mi sento preoccupato per la mia salute ed allo stesso tempo ho paura di far qualcosa. Mi sto rendendo conto che attualmente quello che più mi ostacola nella vita di tutti i giorni non sono i più strani malanni che mi affliggono, bensì lo stato d'animo in cui mi predispongono e di come li percepisco. Attualmente mi capita di avere un un fastidioso senso d'ansia nel parlare. Ci sono giorni in cui fatico a scandire gli "sc" nele parole, magari lo pronuncio z o lo "mangio" come se alcune frasi semplici diventassero degli scioglilingua. Vorrei afrontare le mie paure anche perchè credo sia l'unico modo per vincerle ma non so a chi rivolgermi. Grazie in anticipo dei consigli.
Riesco a tranquillizzarmi solo dopo qualche tempo dopo aver avuto queste crisi di ansia, magari parlandone con la mia compagna. Parlarne con lei mi aiuta ma non vorrei esagerare.
Non è la prima volta che credo di essere in fin di vita causa malattia inpronunciabile invece poi non è nulla. Episodi del genere mi capitarono anni fa e a ripensarci oggi mi paiono ridicoli ma invece gli ho vissuti veramente con angoscia. Oggi mi ritrovo nelle stesse condizioni psicologiche. Sono involontariamente attento ad ogni piccolo segnale del mio corpo alla ricerca di conferme che qualcosa non va, talvolta mi ritrovo a rimuginare per giorni, senza soluzione, gli stessi terribili pensieri. Se qualcuno mi parla di malattie ci trovo sicuramente qualcosa che potrei avere anche io. Vedere qualcuno che sta male o solo sentirne parlare mi terrorizza. In questo momento non so che fare sono preoccupato ma non ho la lucidità per valutare come stò e ciò mi imbarazza anche nel rivolgermi al mio medico. Mi è capitato di svegliarmi di notte con un senso di terrore ma senza alcun motivo. Stessa cosa mi è capitata al cinema. Anche in quella circostanza non c'era nessun motivo apparente. Episodi così nell'ultimo mese non mi sono più successi ma adesso mi capita di provare lo stesso senso di terrore se percepisco debolezza in una gamba o se mi formicola un dito, e se mi prescrivono un esame da fare sono terrorizzato pensando al peggio. Mi sono documentato su internet su malattie e sintomi ma sarebbe stato meglio non farlo.. Mi sento preoccupato per la mia salute ed allo stesso tempo ho paura di far qualcosa. Mi sto rendendo conto che attualmente quello che più mi ostacola nella vita di tutti i giorni non sono i più strani malanni che mi affliggono, bensì lo stato d'animo in cui mi predispongono e di come li percepisco. Attualmente mi capita di avere un un fastidioso senso d'ansia nel parlare. Ci sono giorni in cui fatico a scandire gli "sc" nele parole, magari lo pronuncio z o lo "mangio" come se alcune frasi semplici diventassero degli scioglilingua. Vorrei afrontare le mie paure anche perchè credo sia l'unico modo per vincerle ma non so a chi rivolgermi. Grazie in anticipo dei consigli.
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Psicologo
Caro utente, tu stesso ammetti di avere bisogno di aiuto psicologico, e già questo è un passo verso lo stare bene. Per quanto riguarda qualcuno a cui rivolgerti puoi consultare l'elenco dei medici suddivisi per provincia presente su questo sito. Troverai certamente chi potrà fornirti un aiuto concreto nell'affrontare il tuo problema.
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
non vi è nulla di imbarazzante nè di cui vergognarsi nel richiedere aiuto ad uno specialista. Saper riconoscere di avere un problema ed attivarsi al fine di trovare una soluzione, è anzi una risorsa!
Piuttosto che al medico di famiglia, le cui rassicurazioni forse avrebbero solo un effetto ansiolitico temporaneo, le suggerisco di rivolgersi ad un bravo psicologo psicoterapeuta che le possa essere d'aiuto nel comprendere i meccanismi psicologici di insorgenza e mantenimento della sua problematica.
Ad esempio, l'attenzione selettiva ai sintomi fisici ed il rimuginio di cui parla, seppur da lei agiti per rassicurarsi, rappresentano dei meccanismi di mantenimento del suo problema, poiché finiscono per incrementarle il vissuto di allarme dinnanzi ad ogni "anomalia" che lei ritiene di rilevare.
Con il sostegno di un professionista esperto, potrà indubbiamente iniziare a stare meglio.
Con i migliori auguri,
Dr.ssa Alice Saracino
non vi è nulla di imbarazzante nè di cui vergognarsi nel richiedere aiuto ad uno specialista. Saper riconoscere di avere un problema ed attivarsi al fine di trovare una soluzione, è anzi una risorsa!
Piuttosto che al medico di famiglia, le cui rassicurazioni forse avrebbero solo un effetto ansiolitico temporaneo, le suggerisco di rivolgersi ad un bravo psicologo psicoterapeuta che le possa essere d'aiuto nel comprendere i meccanismi psicologici di insorgenza e mantenimento della sua problematica.
Ad esempio, l'attenzione selettiva ai sintomi fisici ed il rimuginio di cui parla, seppur da lei agiti per rassicurarsi, rappresentano dei meccanismi di mantenimento del suo problema, poiché finiscono per incrementarle il vissuto di allarme dinnanzi ad ogni "anomalia" che lei ritiene di rilevare.
Con il sostegno di un professionista esperto, potrà indubbiamente iniziare a stare meglio.
Con i migliori auguri,
Dr.ssa Alice Saracino
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 11/10/2008.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.