Cercare un lavoro,ansia,disagio
[#1]
Gentile Utente,
sta ancora proseguendo il percorso terapeutico di cui ci ha scritto nelle precedenti richieste di consulto?
Se sì, ha già affrontato l'argomento con il suo terapeuta?
In caso contrario, come mai?
Saluti cordiali.
sta ancora proseguendo il percorso terapeutico di cui ci ha scritto nelle precedenti richieste di consulto?
Se sì, ha già affrontato l'argomento con il suo terapeuta?
In caso contrario, come mai?
Saluti cordiali.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile ragazzo,
Credo che il problema che Lei ci manifesta sia dovuto ad una pluralita' di cause soggettive, oggettive, sociali ecc.
Quindi non mi preoccuperei dello stato d'animo che prova.
Se provasse una sicurezza spavalda riterrei piu' patologico che condivisibile tale atteggiamento.
E' bene non patologizzare anche le normali espressioni di umanita'.
I miei saluti.
Credo che il problema che Lei ci manifesta sia dovuto ad una pluralita' di cause soggettive, oggettive, sociali ecc.
Quindi non mi preoccuperei dello stato d'animo che prova.
Se provasse una sicurezza spavalda riterrei piu' patologico che condivisibile tale atteggiamento.
E' bene non patologizzare anche le normali espressioni di umanita'.
I miei saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Ex utente
Dr. Paola Scalco,
in questo periodo sono sotto esami all'università e devo dire che sono andati bene, poi devo tornare dallo psicoterapeuta.
Perchè in certe situazioni, ho l'impressione come se non fossi in grado di padroneggiare le cose?
mi sono reso conto,anche con l'aiuto dello psicoterapeuta,che tutte le cose che non riesco a padroneggiare bene,che non hanno un risultato certo, provocano in me stati d'ansia.
per esempio quando vado a fare un'esame all'università,il concentrarmi sull'obiettivo di superlarlo con successo,provoca in me ansia. In questo caso faccio uso piuttosto importante di benzodiazepine.
Quando conosco una ragazza,l'obiettivo che mi prefiggo di fare buona impressione,mi provoca ansia
Ricercare un lavoro mi provoca ansia,perchè ancora una volta il risultato non è certo e non so per quanto dovrà andare avanti la ricerca.
ho l'impressione che ogni cosa che mi capiti dipenda dal modo in cui mi relaziono con il mondo che mi circonda
saluti
in questo periodo sono sotto esami all'università e devo dire che sono andati bene, poi devo tornare dallo psicoterapeuta.
Perchè in certe situazioni, ho l'impressione come se non fossi in grado di padroneggiare le cose?
mi sono reso conto,anche con l'aiuto dello psicoterapeuta,che tutte le cose che non riesco a padroneggiare bene,che non hanno un risultato certo, provocano in me stati d'ansia.
per esempio quando vado a fare un'esame all'università,il concentrarmi sull'obiettivo di superlarlo con successo,provoca in me ansia. In questo caso faccio uso piuttosto importante di benzodiazepine.
Quando conosco una ragazza,l'obiettivo che mi prefiggo di fare buona impressione,mi provoca ansia
Ricercare un lavoro mi provoca ansia,perchè ancora una volta il risultato non è certo e non so per quanto dovrà andare avanti la ricerca.
ho l'impressione che ogni cosa che mi capiti dipenda dal modo in cui mi relaziono con il mondo che mi circonda
saluti
[#4]
Per prima cosa, complimenti per gli esami andati bene!
Questa sua affermazione:
<<ho l'impressione che ogni cosa che mi capiti dipenda dal modo in cui mi relaziono con il mondo che mi circonda >>
non è molto distante da quella del filosofo Epitteto, che dice:
<<Gli uomini sono agitati e turbati non dalle cose, ma dalle opinioni che hanno delle cose>>.
E spesso accade proprio così...
Su questo suo ricorrente modo di "leggere" le situazioni sarebbe utile -a mio avviso- proseguire a lavorare in terapia.
Ha già raggiunto la consapevolezza che una problematica per Lei centrale è quella del 'controllo': ritengo che questo valga la pena di essere approfondito.
Le allego una lettura, che potrebbe offrirle qualche spunto di riflessione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2900-l-imperfezione-del-perfezionismo.html
Saluti.
Questa sua affermazione:
<<ho l'impressione che ogni cosa che mi capiti dipenda dal modo in cui mi relaziono con il mondo che mi circonda >>
non è molto distante da quella del filosofo Epitteto, che dice:
<<Gli uomini sono agitati e turbati non dalle cose, ma dalle opinioni che hanno delle cose>>.
E spesso accade proprio così...
Su questo suo ricorrente modo di "leggere" le situazioni sarebbe utile -a mio avviso- proseguire a lavorare in terapia.
Ha già raggiunto la consapevolezza che una problematica per Lei centrale è quella del 'controllo': ritengo che questo valga la pena di essere approfondito.
Le allego una lettura, che potrebbe offrirle qualche spunto di riflessione:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2900-l-imperfezione-del-perfezionismo.html
Saluti.
[#5]
Ex utente
gentile dottoressa,
la ringrazio e volevo dirle che l'articolo che mi ha invitato a leggere è proprio quello che mi ha detto lo psicoterapeuta.
lo psicoterapeuta mi fece capire questo con un foglio e una penna: disegnò una linea e in una estremità scrisse: NIENTE DIPENDE DA ME
e nell'altra scrisse: TUTTO DIPENDE DA ME e mi disse che io sono esattamente nell'estremo "tutto dipende da me" e questo mi fa vivere in uno stato di "rigida disciplina" che mi crea ansia,perchè mi pongo degli standard altissimi.
e poi lo psicoterapeuta mi disse: E se un giorno ti accorgessi che la perfezione non è poi così bella?
quindi credo di aver fatto un passo piuttosto importante,nel capire questo concetto. Io credo che si tratti di "mettere in pratica" ciò coltivando la consapevolezza che ognuno di noi è unico proprio perchè non è "perfetto"
quindi potrei cominciare proprio da una cosa che mi sta particolarmente a cuore: quella di conoscere nuove ragazze,con la consapevolezza che non esiste una tecnica perfetta per cio..
la ringrazio e volevo dirle che l'articolo che mi ha invitato a leggere è proprio quello che mi ha detto lo psicoterapeuta.
lo psicoterapeuta mi fece capire questo con un foglio e una penna: disegnò una linea e in una estremità scrisse: NIENTE DIPENDE DA ME
e nell'altra scrisse: TUTTO DIPENDE DA ME e mi disse che io sono esattamente nell'estremo "tutto dipende da me" e questo mi fa vivere in uno stato di "rigida disciplina" che mi crea ansia,perchè mi pongo degli standard altissimi.
e poi lo psicoterapeuta mi disse: E se un giorno ti accorgessi che la perfezione non è poi così bella?
quindi credo di aver fatto un passo piuttosto importante,nel capire questo concetto. Io credo che si tratti di "mettere in pratica" ciò coltivando la consapevolezza che ognuno di noi è unico proprio perchè non è "perfetto"
quindi potrei cominciare proprio da una cosa che mi sta particolarmente a cuore: quella di conoscere nuove ragazze,con la consapevolezza che non esiste una tecnica perfetta per cio..
[#6]
La consapevolezza di questo "schema" mentale è però un punto di partenza e non di arrivo.
Sottolineo nuovamente l'opportunità di ritornare dallo psicoterapeuta per proseguire il cammino e riuscire a creare le condizioni adeguate a far sì che <<conoscere nuove ragazze,con la consapevolezza che non esiste una tecnica perfetta per cio..>> non resti solamente una buona -ma teorica- intenzione.
Auguri.
Sottolineo nuovamente l'opportunità di ritornare dallo psicoterapeuta per proseguire il cammino e riuscire a creare le condizioni adeguate a far sì che <<conoscere nuove ragazze,con la consapevolezza che non esiste una tecnica perfetta per cio..>> non resti solamente una buona -ma teorica- intenzione.
Auguri.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 29/01/2016.
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Approfondimento su Ansia
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