Paura, panico alla guida
Salve... sono un ragazzo di 23 anni, che da qualche tempo soffre di un problema... Premetto che ho sempre fatto sport e non ho mai sofferto di nessuna disfunzione, elettrocardiogrammi sempre ok etc. etc... Ho uno stile di vita abbastanza sano e regolare, se non fosse che fumo... ma per il resto vivo come un ragazzo della mia eta'...studio amicizie, fidanzata etc...
Da un anno/un anno e mezzo, pero', qualcosa è cambiato... mi trovavo alla guida, l'anno scorso, in una strada di campagna, e a un certo punto ho sentito un nodo alla gola, sudorazione fredda, paura di non essere piu' in grado di guidare, tremore... una sensazione bruttissima... Pensai che fosse un semplice calo di pressione...non ci pensai piu'.. e il problema ecco che ricapita questa estate. vivo in una citta' turistica e come molti ragazzi della mia eta' fa il barman/cameriere per fare due soldi... i ritmi di lavoro sono abbastanza elevati facio anche 10 ore, ma per me non è un problema... questo appena passato è il 6° anno di lavoro in quel bar ed ecco che ogni giorno quella sensazione...meno forte ma comunque sempre quella paura di svenire bruttissima... e cosi' ad alternarsi...a volte si a volte no... mi sono accorto di una cosa pero'... che quando non avevo modo di pensarci, (per il tanto lavoro in quel momento, o per altri motivi),stavo benissimo. ora da qualche settimana ho ripreso gli studi e finito il lavoro e devo dire che non ho nessun problema...ne in treno (sono pendolare) ne' in aula, ne' sotto il profilo della vita sociale o della sessualita'... comunque quella sensazione bruttissima ritorna nel momento in cui prendo la macchina e sono consapevole di fare un tragitto lungo o una strada che non ho mai fatto...e non capisco il perche'... visto che ho sempre guidato in maniera tranquilla e sicura... mentre invece se guido in citta' nessun problema con l'auto,qualche problema invece con lo scooter...sempre il solito malessere, paura di svenire, di perdere il controllo... Potete aiutarmi a capire cosa puo' essere?? Il mio medico ha escluso il d.a.p poiche' dice che il d.a.p si presenta in piu' fattispecie, non ha saputo darmi una risposta e ha detto che non era necessario andare da uno specialista... potete aiutarmi voi??? grazie mille saluti
Da un anno/un anno e mezzo, pero', qualcosa è cambiato... mi trovavo alla guida, l'anno scorso, in una strada di campagna, e a un certo punto ho sentito un nodo alla gola, sudorazione fredda, paura di non essere piu' in grado di guidare, tremore... una sensazione bruttissima... Pensai che fosse un semplice calo di pressione...non ci pensai piu'.. e il problema ecco che ricapita questa estate. vivo in una citta' turistica e come molti ragazzi della mia eta' fa il barman/cameriere per fare due soldi... i ritmi di lavoro sono abbastanza elevati facio anche 10 ore, ma per me non è un problema... questo appena passato è il 6° anno di lavoro in quel bar ed ecco che ogni giorno quella sensazione...meno forte ma comunque sempre quella paura di svenire bruttissima... e cosi' ad alternarsi...a volte si a volte no... mi sono accorto di una cosa pero'... che quando non avevo modo di pensarci, (per il tanto lavoro in quel momento, o per altri motivi),stavo benissimo. ora da qualche settimana ho ripreso gli studi e finito il lavoro e devo dire che non ho nessun problema...ne in treno (sono pendolare) ne' in aula, ne' sotto il profilo della vita sociale o della sessualita'... comunque quella sensazione bruttissima ritorna nel momento in cui prendo la macchina e sono consapevole di fare un tragitto lungo o una strada che non ho mai fatto...e non capisco il perche'... visto che ho sempre guidato in maniera tranquilla e sicura... mentre invece se guido in citta' nessun problema con l'auto,qualche problema invece con lo scooter...sempre il solito malessere, paura di svenire, di perdere il controllo... Potete aiutarmi a capire cosa puo' essere?? Il mio medico ha escluso il d.a.p poiche' dice che il d.a.p si presenta in piu' fattispecie, non ha saputo darmi una risposta e ha detto che non era necessario andare da uno specialista... potete aiutarmi voi??? grazie mille saluti
[#1]
Gentile utente,
da quello che descrive credo invece proprio che si tratti di attacchi di panico. E' vero che l'attacco di panico si presenta in vari modi e questo è uno di quelli. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista (psichiatra/psicoterapeuta) che saprà aiutarla ad affrontare il problema in modo efficace.
un caro saluto
da quello che descrive credo invece proprio che si tratti di attacchi di panico. E' vero che l'attacco di panico si presenta in vari modi e questo è uno di quelli. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista (psichiatra/psicoterapeuta) che saprà aiutarla ad affrontare il problema in modo efficace.
un caro saluto
Dr.ssa Bianca Pescatori
psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico e cognitivista
www.omeoroma.it
[#2]
Utente
grazie per la risposta,gentile dottoressa. io ho una paura, comunque...che mi imbottiscano di psicofarmaci o altre porcherie simili. come le dicevo, ho spiegato bene al medico tutta la situazione, e ha detto che posso uscirne da solo, facendo proprio quelle cose che mi fanno paura, tipo andare con lo scooter o percorrere strade sconosciute con l'auto...anche perche' non ho mai avuto incidenti stradali ne ho mai assistito a cio'... e mi ha anche detto che ho delle piccole extrasistole, poco frequenti che comunque possono avere una correlazione con questi "attacchi di paura"...il dottore citato è un cardiologo, mi ha consigliato di evitare psicofarmaci... mi ha detto che se il panico è così "circoscritto" (mai venuto in altre fattispecie, solo in quelle elencate nel primo messaggio), posso farcela benissimo da solo affrontando con decisione le mie paure... adesso ci provo, perche' a quanto ho capito dipende solo da me, altrimenti seguiro' il suo prezioso consiglio. grazie, grazie mille, attendo una risposta per quanto scritto ora, mi faccia sapere cosa ne pensa. grazie mille ancora e affettuosi saluti
[#3]
Utente
grazie per la risposta,gentile dottoressa. io ho una paura, comunque...che mi imbottiscano di psicofarmaci o altre porcherie simili. come le dicevo, ho spiegato bene al medico tutta la situazione, e ha detto che posso uscirne da solo, facendo proprio quelle cose che mi fanno paura, tipo andare con lo scooter o percorrere strade sconosciute con l'auto...anche perche' non ho mai avuto incidenti stradali ne ho mai assistito a cio'... e mi ha anche detto che ho delle piccole extrasistole, poco frequenti che comunque possono avere una correlazione con questi "attacchi di paura"...il dottore citato è un cardiologo, mi ha consigliato di evitare psicofarmaci... mi ha detto che se il panico è così "circoscritto" (mai venuto in altre fattispecie, solo in quelle elencate nel primo messaggio), posso farcela benissimo da solo affrontando con decisione le mie paure... adesso ci provo, perche' a quanto ho capito dipende solo da me, altrimenti seguiro' il suo prezioso consiglio. grazie, grazie mille, attendo una risposta per quanto scritto ora, mi faccia sapere cosa ne pensa. grazie mille ancora e affettuosi saluti
[#4]
gentile utente,
premesso che gli psicofarmaci non sono porcherie, capisco che lei possa desiderare, se possibile, di provare a controllare le sue crisi da solo, credo però, come psicoterapeuta, che proprio il bisogno di "farcela da solo" sia un aspetto del problema.
L'attacco di panico non ha nulla a che vedere con la malattia fisica, ma non per questo "dipende" da lei. Perlomeno non dall'io cosciente, nessuno si fa venire volontariamente un attacco di panico.
Il metodo che le ha consigliato il suo medico (che mi sembra di capire non è nè psichiatra, nè psicoteraputa),può avere una qualche possibilità di successo solo se è effettuato all'interno di una psicoterapia, con il sostegno cioè di un professionista che la guidi oltre che ad affrontare la situazione ansiogena per sperimentarne la non pericolosità, anche a scoprire quali sono le problematiche psicologiche esistenziali che originano il sintomo. E' solo comprendendo meglio se stesso che può darsi ciò di cui ha bisogno senza dover ricorrere al sintomo che sta disturbando la sua vita, altrimenti potrebbe invece rischiare di aumentare il controllo, l'ansia, e quindi il suo problema.
Nell'ambito poi di una psicoterapia può valutare se i farmaci siano necessari o meno.
Mi faccia sapere come vanno le cose
un caro saluto
premesso che gli psicofarmaci non sono porcherie, capisco che lei possa desiderare, se possibile, di provare a controllare le sue crisi da solo, credo però, come psicoterapeuta, che proprio il bisogno di "farcela da solo" sia un aspetto del problema.
L'attacco di panico non ha nulla a che vedere con la malattia fisica, ma non per questo "dipende" da lei. Perlomeno non dall'io cosciente, nessuno si fa venire volontariamente un attacco di panico.
Il metodo che le ha consigliato il suo medico (che mi sembra di capire non è nè psichiatra, nè psicoteraputa),può avere una qualche possibilità di successo solo se è effettuato all'interno di una psicoterapia, con il sostegno cioè di un professionista che la guidi oltre che ad affrontare la situazione ansiogena per sperimentarne la non pericolosità, anche a scoprire quali sono le problematiche psicologiche esistenziali che originano il sintomo. E' solo comprendendo meglio se stesso che può darsi ciò di cui ha bisogno senza dover ricorrere al sintomo che sta disturbando la sua vita, altrimenti potrebbe invece rischiare di aumentare il controllo, l'ansia, e quindi il suo problema.
Nell'ambito poi di una psicoterapia può valutare se i farmaci siano necessari o meno.
Mi faccia sapere come vanno le cose
un caro saluto
[#5]
Gentile utente
Il suo medico ha ragione nel merito: la paura immotivata si può vincere solo affrontandola. Infatti, la paura affrontata si trasforma in coraggio, mentre la paura evitata diventa panico. E questo lei lo sta già sperimentando.
Non sono però d'accordo con la collega Pescatori nel ritenere che lei possa essere in grado di riuscirci solamente attraverso un percorso terapeutico formale: molte persone riescono a farlo da sole, gradualmente, semplicemente imponendosi di farlo.
Ma è vero che se non ci riesce da solo, allora non ha senso continuare a soffrire, dovrebbe cercare un aiuto esterno.
Cordiali saluti
Il suo medico ha ragione nel merito: la paura immotivata si può vincere solo affrontandola. Infatti, la paura affrontata si trasforma in coraggio, mentre la paura evitata diventa panico. E questo lei lo sta già sperimentando.
Non sono però d'accordo con la collega Pescatori nel ritenere che lei possa essere in grado di riuscirci solamente attraverso un percorso terapeutico formale: molte persone riescono a farlo da sole, gradualmente, semplicemente imponendosi di farlo.
Ma è vero che se non ci riesce da solo, allora non ha senso continuare a soffrire, dovrebbe cercare un aiuto esterno.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Utente
salve. innanzitutto vorrei ringraziare la dr.ssa Pescatori e il dr. Santonocito, per le risposte significative e chiare date. in parte devo dire che ci sto riuscendo, ieri ho fatto alghero - olbia (quasi 2 ore di viaggio) senza alcun problema, solo un po di paura nell'entrata in superstrada poi superata. paura controllata e controllabile, niente nodi alla gola, niente tremore e niente battito accelerato. la cosa mi fa molto piacere, perche' era una sensazione bruttissima. adesso mi sento molto meglio, sento che posso controllare me stesso e le mie paure... mi auguro che quei brutti momenti siano stati lasciati alle spalle e che possa guidare tranquillamente, dato che il problema si presentava solo in quella fattispecie... evidentemente il problema era leggero. colgo l'occasione per ringraziarvi ancora per cio' che fate e come lo fate , siete da ammirare. un saluto affettuoso per tutti voi e grazie mille ancora. saluti
Luca
Luca
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.4k visite dal 11/10/2008.
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