Violenza su anziani, chiedo un suggerimento
Buonasera gentili Dottori,
vi scrivo per chiedervi un consiglio circa una situazione che da sola non posso risolvere. Ho 23 anni, io e mia madre siamo molto legate a una signora anziana di circa 80 anni che mi ha praticamente vista nascere, era amica di mia nonna quando era viva e ora è praticamente parte della nostra famiglia. Questa signora soffre di un principio di demenza, anche se per la maggior parte delle volte è lucida, diciamo che delira quando si agita. La sua situazione familiare è disastrosa. Vedova di un marito molto violento, madre di un giovane morto poco prima che nascessi io e di altri due figli che sarebbe meglio non esistessero. La figlia vive in Piemonte (noi in Veneto) e ha rotto tutti i rapporti con lei per una questione economica (dopo aver provato ad estorcerle con l'inganno i pochi risparmi rimasti), il figlio vive con lei, è un uomo di oltre 50 anni che non ha mai lavorato in vita sua ed esiste sulle spalle della madre. Ex alcolista, molto violento ed estremamente squilibrato, ha spesso alzato la voce anche con noi (la mia famiglia) quando la signora veniva a chiedere conforto, trovandolo. Tempo fa il maresciallo della nostra città lo teneva d'occhio e lo teneva calmo, ma questo a titolo personale, perché non sarebbe fra le sue competenze. Ora è stato trasferito e da molto tempo la signora è in balìa di quest'uomo. Recentemente lei ha subìto un'operazione che l'ha parzialmente invalidata nei movimenti, anche se con la fisioterapia sta riprendendo. Io e la mia famiglia l'abbiamo sostenuta prima, durante e dopo l'operazione, l'abbiamo assistita e aiutata, con il consenso del figlio che ha visto in noi un grande aiuto. Ora che non è più necessaria l'assistenza continua da parte nostra, il figlio ne approfitta per infliggere grave violenza psicologica sulla madre, talvolta sfociando nelle percosse. E' una persona malata secondo noi, il problema è che non possiamo fare niente, i Carabinieri non entrano in queste dinamiche ma vogliamo aiutare questa donna che ha solo sofferto nella sua vita e che costituisce per me una nonna, e per noi tutti una parte della famiglia. Ci chiama disperata perché il figlio si è messo a distruggere i mobili in casa per la rabbia, perché pretende soldi che materialmente non può dargli. Addirittura ce la siamo trovata davanti casa, si è fatta 3 km a piedi con il deambulatore per scappare di casa. La situazione è divenuta insostenibile.
Vi chiedo un consiglio, a chi rivolgermi, a chi chiedere, cosa fare e intanto cosa dire per tranquillizzare questa signora. Spero mi darete un suggerimento, non possiamo lasciare che la violenza si porti via ancora una volta una persona che ha la sola colpa di essere vulnerabile.
Grazie a chi vorrà rispondermi.
vi scrivo per chiedervi un consiglio circa una situazione che da sola non posso risolvere. Ho 23 anni, io e mia madre siamo molto legate a una signora anziana di circa 80 anni che mi ha praticamente vista nascere, era amica di mia nonna quando era viva e ora è praticamente parte della nostra famiglia. Questa signora soffre di un principio di demenza, anche se per la maggior parte delle volte è lucida, diciamo che delira quando si agita. La sua situazione familiare è disastrosa. Vedova di un marito molto violento, madre di un giovane morto poco prima che nascessi io e di altri due figli che sarebbe meglio non esistessero. La figlia vive in Piemonte (noi in Veneto) e ha rotto tutti i rapporti con lei per una questione economica (dopo aver provato ad estorcerle con l'inganno i pochi risparmi rimasti), il figlio vive con lei, è un uomo di oltre 50 anni che non ha mai lavorato in vita sua ed esiste sulle spalle della madre. Ex alcolista, molto violento ed estremamente squilibrato, ha spesso alzato la voce anche con noi (la mia famiglia) quando la signora veniva a chiedere conforto, trovandolo. Tempo fa il maresciallo della nostra città lo teneva d'occhio e lo teneva calmo, ma questo a titolo personale, perché non sarebbe fra le sue competenze. Ora è stato trasferito e da molto tempo la signora è in balìa di quest'uomo. Recentemente lei ha subìto un'operazione che l'ha parzialmente invalidata nei movimenti, anche se con la fisioterapia sta riprendendo. Io e la mia famiglia l'abbiamo sostenuta prima, durante e dopo l'operazione, l'abbiamo assistita e aiutata, con il consenso del figlio che ha visto in noi un grande aiuto. Ora che non è più necessaria l'assistenza continua da parte nostra, il figlio ne approfitta per infliggere grave violenza psicologica sulla madre, talvolta sfociando nelle percosse. E' una persona malata secondo noi, il problema è che non possiamo fare niente, i Carabinieri non entrano in queste dinamiche ma vogliamo aiutare questa donna che ha solo sofferto nella sua vita e che costituisce per me una nonna, e per noi tutti una parte della famiglia. Ci chiama disperata perché il figlio si è messo a distruggere i mobili in casa per la rabbia, perché pretende soldi che materialmente non può dargli. Addirittura ce la siamo trovata davanti casa, si è fatta 3 km a piedi con il deambulatore per scappare di casa. La situazione è divenuta insostenibile.
Vi chiedo un consiglio, a chi rivolgermi, a chi chiedere, cosa fare e intanto cosa dire per tranquillizzare questa signora. Spero mi darete un suggerimento, non possiamo lasciare che la violenza si porti via ancora una volta una persona che ha la sola colpa di essere vulnerabile.
Grazie a chi vorrà rispondermi.
[#1]
Gentile utente,
la violenza sulle persone fragili è quanto di più vile si possa immaginare.
Che fare?
Innanzi tutto una segnalazione informale alle Assistenti Sociali della zona.
L'altra difesa sarebbe l'"Amministratore di sostegno", figura istituita qualche anno fa, di cui troverà le competenze in rete.
Se la signora è all'inizio di una demenza, non si preannuncia un periodo facile per il futuro.
Provi a vedere se nella nostra Community di Psicologi c'è qualche Nostra Collega delle Sua zona, che possa darLe indicazioni concrete sulle risorse del territorio.
Ci tenga informati.
la violenza sulle persone fragili è quanto di più vile si possa immaginare.
Che fare?
Innanzi tutto una segnalazione informale alle Assistenti Sociali della zona.
L'altra difesa sarebbe l'"Amministratore di sostegno", figura istituita qualche anno fa, di cui troverà le competenze in rete.
Se la signora è all'inizio di una demenza, non si preannuncia un periodo facile per il futuro.
Provi a vedere se nella nostra Community di Psicologi c'è qualche Nostra Collega delle Sua zona, che possa darLe indicazioni concrete sulle risorse del territorio.
Ci tenga informati.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Cara Utente,
a volte gli anziani sono indifesi quanto possono esserlo i bambini e diventano vittime dei familiari che hanno a che fare con loro e che non hanno alcun desiderio di occuparsene, se non per cercare di trarne qualche beneficio economico.
E' un gran bene per questa signora che ci siano persone come voi che si interessano al suo caso e vogliono attivarsi per migliorare le sue condizioni.
Non capisco come mai il Maresciallo dei Carabinieri che lei cita avrebbe agito solo a titolo personale nei confronti del figlio di questa signora, per cercare di contenerne l'aggressività: è sicura che non si sia mai rivolto ai Servizi Sociali? O che non gli abbia mai ventilato la possibilità di una denuncia?
Da quanto riferisce sarebbero oltretutto presenti comportamenti sanzionabili anche penalmente come le minacce e le percosse: ha potuto verificare che sia tutto vero? Dal momento che dice che la signora ha un principio di demenza è importante stabilire che sia tutto realmente accaduto per decidere il da farsi.
a volte gli anziani sono indifesi quanto possono esserlo i bambini e diventano vittime dei familiari che hanno a che fare con loro e che non hanno alcun desiderio di occuparsene, se non per cercare di trarne qualche beneficio economico.
E' un gran bene per questa signora che ci siano persone come voi che si interessano al suo caso e vogliono attivarsi per migliorare le sue condizioni.
Non capisco come mai il Maresciallo dei Carabinieri che lei cita avrebbe agito solo a titolo personale nei confronti del figlio di questa signora, per cercare di contenerne l'aggressività: è sicura che non si sia mai rivolto ai Servizi Sociali? O che non gli abbia mai ventilato la possibilità di una denuncia?
Da quanto riferisce sarebbero oltretutto presenti comportamenti sanzionabili anche penalmente come le minacce e le percosse: ha potuto verificare che sia tutto vero? Dal momento che dice che la signora ha un principio di demenza è importante stabilire che sia tutto realmente accaduto per decidere il da farsi.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 25/01/2016.
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