Ho perso interesse per tutto
Gentili professionisti di MEDICITALIA,
Sono una ragazza di 23 anni e vi scrivo a seguito di un problema da cui non riesco ad uscire e spero che le vostre risposte possano essermi d'aiuto.
Ho un pò di difficoltà a descrivere la situazione che sto vivendo perché non so neanche quando sia iniziata, forse l'anno scorso quando andai in crisi ed ero intenzionata a lasciare l'università.
Non riuscivo più a studiare, anche le nozioni più semplici non riuscivo a memorizzarle questo perché avevo perso ogni interesse verso ciò che studiavo perché ero convinta( e sinceramente lo sono anche ora), che tanto non avrei potuto realizzare il mio sogno di diventare insegnante all'università. In qualche modo mi sono ripresa e ho sostenuto altri esami ottenendo ottimi voti, ma se ho deciso di continuare è solo perché ormai mi manca poco per laurearmi e trovavo ingiusto smettere quando i miei genitori avevano speso soldi per permettermi di frequentare l'università.
Mi pento sinceramente di aver scelto la facoltà di lettere, era meglio se mi fossi iscritta alle Belle Arti visto che il mio vero interesse era il mondo della pittura, ma a fine liceo ero pervasa dalla passione per Dante e la letteratura ed ero convinta di questa strada. Ormai è troppo tardi per cambiare e tornare in dietro.
Comunque è sempre dall'anno scorso che ho praticamente perso interesse per tutto. Il mio hobby principale era il disegno e negli anni avevo sperimentato varie tecniche, ma ora non ho più fantasia e voglia di prendere in mano carta e matita. Lo stesso vale per i libri: non leggo più nulla perché non mi appassionano come quando ero piccola e poi ho troppi manuali universitari a cui dedicarmi. Insomma mi sono ridotta a non fare nulla! Dormo molto e ho comunque sempre sonno, sono spesso di pessimo umore e se mi viene in mente di fare qualcosa mi assale un senso di ansia e nausea.
Sono fidanzata da quasi un anno ma anche col mio ragazzo mi rendo conto di avere un atteggiamento strano dovuto al mio malessere interiore: spesso sono fredda, non ho voglia di avere scambi affettuosi e faccio fatica a parlarci perché... non ho voglia di parlare! Odio dover raccontare di me.
Gli unici momenti in cui mi sento bene e allegra e quando esco con le mie amiche, che purtroppo non vedo spesso perché, per motivi di studi, si sono dovute trasferire.
Forse questo malessere è scatenato da un timore verso il futuro in quanto, finita l'università, ho paura di dover accontentarmi di lavori che non mi piacciono, ma soprattutto vedo gli altri decisi e realizzati, io invece sono solo piena di dubbi, non so che fare nella mia vita.
Vi chiedo perdono se non sono stata molto chiara nel descrivere la mia situazione, ma è per questo che non ne avevo mai parlato con nessuno, perché non sapevo come spiegarmi.
So solo che è da un pò di tempo che non mi sento più me stessa, che vedo tutto nero e nessuna luce in fondo al tunnel.
Vi ringrazio in anticipo per i vostri consigli.
Sono una ragazza di 23 anni e vi scrivo a seguito di un problema da cui non riesco ad uscire e spero che le vostre risposte possano essermi d'aiuto.
Ho un pò di difficoltà a descrivere la situazione che sto vivendo perché non so neanche quando sia iniziata, forse l'anno scorso quando andai in crisi ed ero intenzionata a lasciare l'università.
Non riuscivo più a studiare, anche le nozioni più semplici non riuscivo a memorizzarle questo perché avevo perso ogni interesse verso ciò che studiavo perché ero convinta( e sinceramente lo sono anche ora), che tanto non avrei potuto realizzare il mio sogno di diventare insegnante all'università. In qualche modo mi sono ripresa e ho sostenuto altri esami ottenendo ottimi voti, ma se ho deciso di continuare è solo perché ormai mi manca poco per laurearmi e trovavo ingiusto smettere quando i miei genitori avevano speso soldi per permettermi di frequentare l'università.
Mi pento sinceramente di aver scelto la facoltà di lettere, era meglio se mi fossi iscritta alle Belle Arti visto che il mio vero interesse era il mondo della pittura, ma a fine liceo ero pervasa dalla passione per Dante e la letteratura ed ero convinta di questa strada. Ormai è troppo tardi per cambiare e tornare in dietro.
Comunque è sempre dall'anno scorso che ho praticamente perso interesse per tutto. Il mio hobby principale era il disegno e negli anni avevo sperimentato varie tecniche, ma ora non ho più fantasia e voglia di prendere in mano carta e matita. Lo stesso vale per i libri: non leggo più nulla perché non mi appassionano come quando ero piccola e poi ho troppi manuali universitari a cui dedicarmi. Insomma mi sono ridotta a non fare nulla! Dormo molto e ho comunque sempre sonno, sono spesso di pessimo umore e se mi viene in mente di fare qualcosa mi assale un senso di ansia e nausea.
Sono fidanzata da quasi un anno ma anche col mio ragazzo mi rendo conto di avere un atteggiamento strano dovuto al mio malessere interiore: spesso sono fredda, non ho voglia di avere scambi affettuosi e faccio fatica a parlarci perché... non ho voglia di parlare! Odio dover raccontare di me.
Gli unici momenti in cui mi sento bene e allegra e quando esco con le mie amiche, che purtroppo non vedo spesso perché, per motivi di studi, si sono dovute trasferire.
Forse questo malessere è scatenato da un timore verso il futuro in quanto, finita l'università, ho paura di dover accontentarmi di lavori che non mi piacciono, ma soprattutto vedo gli altri decisi e realizzati, io invece sono solo piena di dubbi, non so che fare nella mia vita.
Vi chiedo perdono se non sono stata molto chiara nel descrivere la mia situazione, ma è per questo che non ne avevo mai parlato con nessuno, perché non sapevo come spiegarmi.
So solo che è da un pò di tempo che non mi sento più me stessa, che vedo tutto nero e nessuna luce in fondo al tunnel.
Vi ringrazio in anticipo per i vostri consigli.
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Comunque è sempre dall'anno scorso che ho praticamente perso interesse per tutto. Il mio hobby principale era il disegno e negli anni avevo sperimentato varie tecniche, ma ora non ho più fantasia e voglia di prendere in mano carta e matita"
Gentile Utente,
La perdita dell'interesse per tutto, fa pensare ad una possibile deflessione del tono dell'umore, ma da quì sono solo ipotesi campate in aria, le serve una diagnosi chiara e competente del suo malessere.
È successo qualcosa lo scorso anno?
In famiglia?
Nello studio?
Con il suo ragazzo?
Deflessione del tono dell'umore?
Confusione esistenziale?
Depressione mascherata?
Mancanza d'amore?
Mancanza di motivazione?
Altro..?
Presso una struttura pubblica troverà psichiatra e psicologo si potranno occupare di lei.
Comunque è sempre dall'anno scorso che ho praticamente perso interesse per tutto. Il mio hobby principale era il disegno e negli anni avevo sperimentato varie tecniche, ma ora non ho più fantasia e voglia di prendere in mano carta e matita"
Gentile Utente,
La perdita dell'interesse per tutto, fa pensare ad una possibile deflessione del tono dell'umore, ma da quì sono solo ipotesi campate in aria, le serve una diagnosi chiara e competente del suo malessere.
È successo qualcosa lo scorso anno?
In famiglia?
Nello studio?
Con il suo ragazzo?
Deflessione del tono dell'umore?
Confusione esistenziale?
Depressione mascherata?
Mancanza d'amore?
Mancanza di motivazione?
Altro..?
Presso una struttura pubblica troverà psichiatra e psicologo si potranno occupare di lei.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Riguardo lo studio è successo quello che ho già scritto nel post precedente. C'è stata questa crisi in quanto, riflettendo su ciò che avrei voluto fare in futuro, mi sono resa conto che avevo scarse possibilità di diventare insegnate all'università, sia per motivi economici sia per questioni politiche-burocratiche.
Poi forse scegliere la facoltà di lettere non è stata un'ottima idea, avrei dovuto perseguire la mia passione per l'arte magari specializzandomi in restauro o nella moda come stilista avrei avuto probabilmente molte più strade aperte rispetto ad una laurea in lettere.
In famiglia l'estate scorsa è morta mia nonna paterna e ammetto che è stato un evento, non dico traumatico, ma che mi ha segnata in quanto è stata praticamente la prima volta che ho vissuto tale evento con coscienza: ho visto cos'è veramente la sofferenza, la malattia e la morte. Mio nonno era morto quando avevo 6 anni ma ero troppo piccola per capire.
In fine con il mio ragazzo è tutto tranquillo a parte il fatto del mio atteggiamento certe volte freddo e questa reticenza nel parlare di cui ho parlato prima. Semmai soffro un pò per la distanza che ci costringe a vederci solo uno o due giorni a settimana.
Grazie mille per il vostro intervento! Vedrò di consultare un esperto della mia zona eventualmente.
Poi forse scegliere la facoltà di lettere non è stata un'ottima idea, avrei dovuto perseguire la mia passione per l'arte magari specializzandomi in restauro o nella moda come stilista avrei avuto probabilmente molte più strade aperte rispetto ad una laurea in lettere.
In famiglia l'estate scorsa è morta mia nonna paterna e ammetto che è stato un evento, non dico traumatico, ma che mi ha segnata in quanto è stata praticamente la prima volta che ho vissuto tale evento con coscienza: ho visto cos'è veramente la sofferenza, la malattia e la morte. Mio nonno era morto quando avevo 6 anni ma ero troppo piccola per capire.
In fine con il mio ragazzo è tutto tranquillo a parte il fatto del mio atteggiamento certe volte freddo e questa reticenza nel parlare di cui ho parlato prima. Semmai soffro un pò per la distanza che ci costringe a vederci solo uno o due giorni a settimana.
Grazie mille per il vostro intervento! Vedrò di consultare un esperto della mia zona eventualmente.
[#4]
Cara ragazza,
Mi associo al consiglio della collega Dott.a Randone perche' il lutto che ha vissuto puo' avere innescato a livello inconscio una serie di effetti che non e' possibile intravedere.
Un altro suggerimento che vorrei darLe e' ipotizzare una terapia anche farmacologica prescritta, se e' il caso, da uno psichiatra perche' potrebbe essere presente anche una sindrome depressiva,
Ci mandi Sue notizie!
I miei auguri!
Mi associo al consiglio della collega Dott.a Randone perche' il lutto che ha vissuto puo' avere innescato a livello inconscio una serie di effetti che non e' possibile intravedere.
Un altro suggerimento che vorrei darLe e' ipotizzare una terapia anche farmacologica prescritta, se e' il caso, da uno psichiatra perche' potrebbe essere presente anche una sindrome depressiva,
Ci mandi Sue notizie!
I miei auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 14.8k visite dal 20/01/2016.
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