La paura di rimanere sola..

Gentili dottori, sono una ragazza di 24 anni. Da sempre ,avverto un bisogno di amore e di coccole e attenzioni che si è poi trasformato in un 'esigenza così forte da portarmi ad essere terrorizzata dall'idea di rimanere single . Tutte le mie esperienze si sono sempre rivelate disastrose..sempre con l uomo sbagliato. Pur di avere attenzioni, coccole e parole dolci finisco con l accontentarmi di situazioni che non si Addicono a me..spesso con uomini fidanzati oppure storielle di poco conto, purché io non mi senta sola.. ho provato a stare sola per 5 o 6 mesi ma il risultato sono solo fortissime crisi d ansia. .il fatto di stare sola mi fa sentire inadeguata e diversa dalle altre persone. .Non mi sento "normale " ,come se avessi qualcosa che non va..la collezione di storie negative mi fa sentire una persona "difettata" e incapace di farsi amare..eppure sono una persona molto dolce..sono anche una bella ragazza ma a volte ho paura che le persone si avvicinino solo perché sono bella e non riescano a guardarmi dentro.. ricordo che ero così anche da piccola:sempre alla ricerca delle attenzioni dei miei genitori tanto che eRo gelosa quando compravano regali per altri bimbi ..volevo essere sempre coccolata anche dai miei parenti..è come se Quell esigenza non se ne fosse mai andata..per compensare mi rendo conto che esagero in molte cose :lavoro troppo,mangio troppo,faccio shopping anche per cose che non mi servono. .mi sembra di essere in un labirinto senza via d uscita..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile utente,
accontentarsi è il modo migliore per perdere di valore e per rimanere nel labirinto di cui parla.

Le storie o le persone sbagliate terminano di raggiungerci quando smettiamo noi di essere sbagliati.
Possiamo avere solo l'amore che possiamo meritare.

Inizi, se preferisce con l'aiuto di un clinico, cosa la fa soffrire, cosa le manca, cosa cerca davvero in un amore...
Ma soltanto riconoscendo il proprio valore e non accontentandosi, riuscirà a trovare l'amore

Consulti queste letture, ma se desidera, nel mio sito personale e blog troverà parecchio materiale su amore e sesualita

dipend affettiva
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Grazie mille dottoressa..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Lieta di averla ascoltata, auguri di cuore per tutto.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
La Sua e' una sindrome molto studiata in psicodinamica.
Perche' in realta' il "volante" di tutto lo ha in mano Lei.
Quello che e' necessario comprendere e' il vantaggio, fortissimo, che Lei ne trae.
Tanto forte e importante per Lei da far si' che pur di ottenerlo Lei metta in atto dei comportamenti tali da rimanere realmente sola.
Questo a livello cosciente l'addolora ma a livello inconscio e' cio' che cerca.
Si tratta di una ipotesi psicodinamica che va verificata in una terapia effettuata tramite analisi dei sogni e delle associazioni di significati.
Mi auguro di avere aperto in Lei uno spazio di riflessione propositivo.
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile ragazza,

<<Pur di avere attenzioni, coccole e parole dolci finisco con l accontentarmi di situazioni ...<<

Purtroppo si tratta di una situazione che perdura fin dall'infanzia, come Lei ci dice, e che forse è stata anche "nutrita" dai suoi genitori, inconsapevoli dei danni naturalmente.

attualmente si rende conto della propria dipendenza dall'affetto altrui. E si trova in una coazione a ripetere, "a collezione di storie negative ..."

E giunto il momento di "metterci mano", attraverso un percorso psicologico, meglio se con uno Psicologo che sia anche Psicoterapeuta.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8
Gentile Ragazza,

credo che lei abbia fatto un'analisi molto precisa e puntuale di quello che sta vivendo, riconosce in sè il forte bisogno di affetto e amore e pur di averli, come dice lei, si "accontenta" come se una storia sbagliata o comunque non soddisfacente fosse sempre meglio dell'essere sola, tuttavia questi rapporti lasciano il tempo che trovano, con il risultato che sta lo stesso male.

Da quanto scrive, mi sembra che il tema centrale sia quello dell'amabilità, ma non tanto verso gli altri, quanto forse più verso se stessa, nel senso che sembra di capire che lei come persona si senta amata solo quando gli altri glielo riconoscono, mi spiego: se l'altro mi dimostra affetto, mi dà una carezza, ... allora sono amabile, sono importante per qualcuno, valgo, essere soli invece è intollerabile forse perché è come se fossi "invisibile", gli altri non mi amano (e allora neanche io?).

Credo potrebbe esserle di grande aiuto un percorso psicoterapeutico per meglio valutare ed affrontare questo tema, di questo suo bisogno dell'affetto altrui e di quello, non meno importante, che deve riconoscere anche verso se stessa.

Un cordiale saluto

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

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Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentili dottoresse,ringrazio tutte per il vostro supporto.. mi è molto utile. In particolare dottoressa la manna,lei ha individuato proprio il mio problema ossia ho bisogno della conferma dell altro per sentirmi amata.. e questo scatena in me appunto la continua ricerca di attenzioni..il mio obiettivo è appunto imparare a stare bene con me stessa e non avere più paura nei periodi in cui non frequento qualcuno e imparare a dire no alle situazioni che non mi aiutano.. per quanto riguarda il punto dell infanzia sottolineato dalla dottoressa Brunialti ,i miei genitori mi hanno sempre voluto bene ma ricordo che quando nacque il mio fratellino io avevo 4 anni ,ho vissuto male la sua nascita e la presi molto sul personale vedendo che le attenzioni non erano più concentrate su di me ,ricordo di essere stata triste ,feci molta fatica ad accettare la presenza di un altro bimbo in famiglia...la sensazione di malinconia era molto simile a quella che provo ora..mia madre spesso mi ricorda che ero una bimba molto gelosa..
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Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Questo è solo un episodio ovviamente, ma per esempio anche quando viene a cena la fidanzata di mio fratello e si "butta" ad aiutare in casa,mi infastidisco subito,non voglio che agli occhi di mia madre lei sembri migliore di me che sono la figlia..mi sento un po stupida a provare questa gelosia ma è sempre la stessa esigenza di avere attenzione.. così come ce l ho con un uomo mi capita anche di averla in famiglia. .nonostante i miei mi vogliano bene e so che non preferiranno nessuna a me, questa "paura" tutta mia salta fuori un più contesti..
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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8
Dice bene, "imparare a stare bene con me stessa", questo naturalmente non vuol dire bastare a se stessi sempre e comunque, il suo desiderio di amore e di affetto è assolutamente comprensibile e legittimo, quello che vorrei lasciarle come spunto di riflessione è il fatto che volendo bene a se stessa (e riconoscendosi del valore indipendentemente dagli altri) poi si riesce anche ad amare l'altro in modo più sereno e profondo perché dal "ho BISOGNO della conferma dell'altro ..." (che implica necessità, qualcosa di cui non posso fare a meno e che quindi se non ce l'ho sto male, ossia l'altro mi è "indispensabile") al "ho il DESIDERIO di innamorarmi o stare con qualcuno, ..." in cui c'è appunto desiderio, voglia, un "motore" che mi spinge, ma che non mi mette nella condizione dell'ineluttabilità della sofferenza per la mancanza di avere qualcuno al mio fianco.

Un caro saluto