Il viaggio ma allo stesso tempo credo che essendo una cosa bella, io possa

Salve a tutti dottori,
vorrei un vostro consiglio.
Soffro di emetofobia da quando ho ricordi e adesso sono in una fase acuta. Ne ho avute altre 2 nela mia vita che ho superato.
Assumo 3 compresse di xanax al giorno e domani ho la prima seduta psicoterapeutica.
Soffro anche di una certa paura che non so bene definire, se mi trovo in uno spazio chiuso senza via d' uscita mi viene il panico. Devo sempre individuare una via di fuga nel caso in cui stessi male.
Se trovo la via di fuga però per una ragione o per l' altra non la posso raggiungere (troppa gente, una fila di persone, la paura di doverlo dire, l' attesa del mio turno in situazioni tipo aeroporto, medico ecc) entro in paranoia.
Questa paranoia sfocia in attacchi di panico con ansia, angoscia, paura, sudorazione e conati di vomito.
La paura di avere questi conati in pubblico mi spinge a non uscire di casa.
Il pensiero di dover affrontare qualcosa di nuovo per quanto bello possa essere mi crea paura e alla fine va a finire che ne sfuggo.
Ora ho una domanda per voi, come detto domani inizio sedute da una psicoterapeuta e il giorno 18 febbraio dovrei partire per un viaggio organizzato l' anno scorso e gia pagato verso le Maldive.
Secondo voi è meglio che vado o rinuncio?
Sarà abbastanza tempo un mese per effettuare almeno un paio di sedute e quindi magari imparare qualche tecnica di autocontrollo da adottare magari all' aeroporto o durante il viaggio?
Mi seccherebbe aver buttato tutti i soldi ma la mia salute prima.
Vorrei evitare inconvenienti durante il viaggio ma allo stesso tempo credo che essendo una cosa bella, io possa in qualche modo riuscire a portarla a termine.
Si va o non si va?
Già ora mi sto facendo le paranoie di quando sarò in coda magari al controllo di sicurezza dell' aeroporto.
GRazie
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<Secondo voi è meglio che vado o rinuncio?>>

Gentile Ragazzo,
non mi è chiaro se l'eventuale rinuncia riguarda la seduta con la collega o se è riferita al viaggio...

In ogni caso, una precisazione: se quella di domani è la prima seduta, non si può trattare ancora di psicoterapia, ma sarà un incontro conoscitivo per iniziare a valutare la situazione e comprendere come poterla affrontare in modo efficace.

Impossibile prevedere l'utilità delle poche sedute che potrà effettuare prima dell'imminente viaggio: non esistono tecniche o formule "magiche" da imparare lì per lì.

Le suggerisco questa lettura, con l'auspicio che possa tornarle utile per ulteriori riflessioni:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Se Lei soffre del problema <<da quando ho ricordi <<
e nonostante ciò ha prenotato il viaggio alle Maldive, dove sta il problema? Ci vada.

E' ovvio che qualche seduta con uno Psy non farà il miracolo.

Ci vada, come ha progettato, prenotato e già pagato (con i soldi suoi o dei genitori?).

Se vomiterà, amen. Nn sarà l'unico a farlo su un viaggio lungo.

Se vorrà diminuire la sua reattività, chieda al suo medico qualche goccia di ansiolitico.

Non creiamoci problemi supplementari anche ... nella vacanza.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
Utente
Utente
Grazie dottoressa.
Il viaggio mi è stato pagato dai suoceri come seconda luna di miele.
Ho paura che ora che sto reagendo per conto mio, di avere una ricaduta.
Una domanda sincera, una volta intrapreso il cammino con la
Psicoterapeuta, trovata una cura ai miei sintomi, trovata la forza di reagire all attacco, riuscirò a sconfiggerli anche nel caso in cui dopo giorni mesi o anni, si dovessero ripresentare?
E utile non smettere mai la terapia in modo da monitorar la per evitare ricadute?
Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
La psicoterapia dopo un certo periodo si conclude. Ci possono essere temporanee riprese.
La terapia farmacologica non so, dipende dalla diagnosi fatta, che noi non conosciamo.

Sull'abbinamento tra le due, e anche se smettere la psicoterapia, può leggere la News che ho postato proprio oggi. Si rifrisce alla depressione ma può essere riferita anche ad altre problematiche.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html


Saluti cari, e buona vacanza.