Salvare un matrimonio senza cuore

Gentili dottori, dopo anni di dubbi mi sono decisa a richiedervi un aiuto.
Ho 28 anni e sono madre di due bambine sotto i 4 anni. Dopo un'infanzia difficile e relazioni deludenti ho ripreso in mano la mia vita e a soli 21 anni già vivevo da sola in una casa di proprietà con relativo mutuo ed un lavoro soddisfacente e remunerativo. Facile capire come io sia cresciuta in fretta. All'età di 22 anni conobbi un uomo che frequentai per un pò in amicizia ( tra di noi non ci fu mai niente) ma la cosa non decollò per via della mia vita caotica ed incentrata principalmente solo sul lavoro. Nello stesso periodo conobbi anche quello che tutt'oggi è mio marito il quale, lavorando nel mio stesso ufficio, avevo modo di vedere tutti i giorni. Nacque l'amore, andammo a vivere insieme, comprammo una casa più grande etc..ma io inspiegabilmente continuavo a pensare all'altro. La crisi non tardò ad arrivare e dopo 3 anni di convivenza arrivammo ad un punto di ''quasi rottura'' per via delle nostre divergenze caratteriali. Proprio in questo frangente io rimasi incinta della mia prima figlia e dopo lunghe riflessioni decisi di assumermi le mie responsabilità, sapevo che il mio ''lui'' sarebbe stato un buon padre, così diventammo genitori e ci sposammo. Oggi dopo 6 anni siamo una coppia felice (?) tra alti e bassi. Mio marito mi rispetta e con l'arrivo della seconda figlia si dimostra ancora più innamorato nonostante periodi di litigi e riappacificazioni abbastanza frequenti. Il punto è che da sempre, fin dagli albori della nostra relazione, non solo non riesco a smettere di pensare all'altro che per me rappresenta l'uomo ideale ma vivo il mio matrimonio con affetto ma un pò di freddezza. Spesso non mi sento compresa, io e mio marito siamo persone completamente diverse con interessi opposti e non complementari. Forse anche per questo continuo a vedere nell'altro (che fuor di dubbio mi assomiglia ) l'uomo ideale che vorrei accanto a me. E' spaventoso tutto questo soprattutto se pensiamo che io in realtà l'altro lo conosco solo superficialmente, non lo frequento, anche lui è sposato con figlio e a quanto pare molto innamorato della sua compagna e che ci siamo sentiti telefonicamente solo alcune volte per lavoro e solo perchè sono stata io a cercarlo in preda ad un raptus istintivo fuori controllo. Insomma come posso fare per liberarmi di questo pensiero fisso? Sono 6 anni che pur non volendo lo sogno di notte, lo cerco inconsciamente nella mia vita quotidiana, lo seguo su facebook e inoltre ora la cosa sta cominciando a diventare abbastanza evidente agli occhi di tutti perchè nel cercarlo mi sono compromessa più di una volta. La domanda è: Posso efficacemente liberarmi di questo peso e ricominciare a vivere? Devo seriamente mettere in discussione il mio matrimonio per questa ''cotta'' infinita?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Forse lei sta continuando ad idealizzare questa persona nel tentativo di colmare le sue insoddisfazioni di coppia. Alimentare queste fantasie è controproducente perché la sposta dal provare a risolvere ciò che non sta andando nel suo rapporto di coppia.

Pensa veramente che l'altra persona possa colmare i suoi bisogni più di quando non riesca a fare suo marito?

Visto che questo disagio dura da molto tempo, forse è il caso di valutare una terapia di coppia e/o individuale.
Aveva già pensato a questa possibile soluzione?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Più che una cotta sembra una idealizzazione, come gli adolescenti per i loro "miti":
non "c'è stato niente" tra Voi, quasi neanche lo conosce, eppure Lei ritiene che lui sarebbe
<<l'uomo ideale che vorrei accanto a me. E' spaventoso tutto questo soprattutto se pensiamo che io in realtà l'altro lo conosco solo superficialmente,<<

Si potebbe immaginare come una "scappatoia", una via di fuga dal quotidiano.

Eppure è in grado di far sembrare inadeguato l'uomo che Le sta accanto e che, nella sua concretezza quotidiana, la aiuta e la accompagna.

Condivido l'invito del Collega verso una terapia individuale e/o di coppia, prima che la Sua insoddisfazione porti al collasso la Sua concreta attuale relazione matrimoniale.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Grazie ad entrambi per la risposta tempestiva a quello che per me è un serio problema. La mia risposta è no, non sono sicura che l'altro possa colmare i miei ''vuoti'', per esperienza so che nessuno può farlo al posto mio. Grazie alle vostre brevi riflessioni ho capito che l'altro è solo una scusa per evadere. Forse sono così attaccata all'idea dell'amore ideale da non volere accettare l'amore nel quotidiano. Ma che cos'è l'amore nel quotidiano? E' solo un' affettuosa collaborazione nella crescita dei figli e nell'amministrazione delle incombenze pratiche? Perchè questo è quello che c'è sempre stato tra me e mio marito.
Possibile che sia tutto qui? che non esista una condivisione al di là della lista per la spesa o del mutuo da pagare? Noi stiamo bene economicamente, viaggiamo spesso, entrambi lavoriamo in maniera soddisfacente, abbiamo due bellissime figlie, insomma sulla carta siamo la famiglia perfetta eppure spesso siamo in crisi.il più delle volte parlo da sola. Sono io a pretendere troppo dalla vita? Dovrei accontentarmi di quello che ho perchè è il massimo cui si possa aspirare da una relazione? Può una seria analisi di coppia funzionare e riaggiustare le cose?
grazie a chi avrà voglia e tempo di rispondermi.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Capisco che sia un serio problema.
D'altra parte, fin che "sposterà" sull'altro i Suoi sogni, si impedirà di coltivare e realizzare sogni concfeti (l'amore ideale che si fa reale) con suo reale compagno.

Come può essere un matrimonio, perchè metta assieme reale e ideale?
Cos'è l'amore nel quotidiano?

Allego quattro brevi letture nelle quali ho provato a descriverne le caratteristiche:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5309-il-matrimonio-non-e-la-tomba-del-sesso.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4719-trasgredire-insieme-rafforza-la-coppia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-senza-sesso-sempre-di-piu-perche.html


Ne riparliamo quando le avrà lette, se ritiene.




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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Provo ad aggiungere qualche ulteriore riflessione a quelle già ricevute.

Un amore, ancor di più un matrimonio, non è una scelta razionale, da fare a tavolino...
" è un bravo uomo, papà, ..."

Provi a rispondere a queste domande e mentre risponde, mi dica a chi associa la risposta:

Desidera ancora i suoi baci?
Desidera ancora dormire tra le sue braccia?
È oggetto del suo desiderio?
Desidera fare l'amore con lui?
Desidera ancora parlare e fantasticare sul vostro futuro?
Fesidera fare mille cose pazze, insolite, magiche ....o almeno dieci?
La voce del suo partner le accende le giornate?
Le fa scoppiare il cuore?
La sua presenza la completa?
La appaga?
La sua assenza la strazia?

Non aspetti che le catene dell'abitudine arrugginiscano attorno alle sue caviglie, le spezzi...e si ascolti..., investighi all'interno del suo matrimonio, tra quello che mi va è quello su cui si può ancora lavorare, con onestá e coraggio.
Il coraggio alla lunga paga sempre.


Spero di averla fatta riflettere, le decisioni verranno in seguito a chiarezza emozionale avvenuta.

Dovrebbe inoltre, sentirsi libera di soffrire, di ascoltarsi, di piangere se ne sente la necessità, ed ogni tanto darsi una lacca sulla spalla

Anche con l'aiuto di uno psicologo.

Quando il passato diventa così ingombrante ed ossessivo, a volte è il presente a dover essere analizzato, si faccia aiutare ..

Quante mogli e quanti mariti ad un certo punto del loro viaggio a due, si chiedono se ne vale ancora la pena di proseguire...
E, spesso, la risposta viene evasa perché temuta.
Non è semplice, ma fare chiarezza è obbligatorio..anche per i figli.

Non posso fornirle le risposte - perché soggettive e seguono inoltre la sua anima e la sua coppia - ma spero di averle offerto le domande a cui lei stesso potrà rispondere con coraggio ed onesta mentale ed emozionale.

Nel mio sito e blog troverà molto materiale, interviste ed altro, su cui poter riflettere

Auguri per tutto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it