Che confusione. ho manie di perfezionismo?

Buonasera a tutti, sono un ragazzo di 18 anni, studente fuorisede.
Non so come cominciare, cercherò di parlare di me e basta, come si fa come in un incontro vero con uno psicologo, visto che credo che davanti a uno schermo si percepiscano molte meno cose durante un qualsiasi discorso. Cercherò di scrivere quindi senza tornare indietro a leggere. Premetto anche che sto scrivendo dopo essermi sfogato su questa cosa su whatsapp con un amico (penserà che sono pazzo), quindi boh. Magari sarà anche una cosa meno autentica.
Comunque, parlerò anche rifacendomi a ciò che gli ho scritto. Le ho parlato della mia ragazza, ragazza con cui sto ufficialmente da circa tre mesi, ufficiosamente da 8 e con cui ci provo da un anno e mezzo quasi. In realtà per stare insieme a lei ho fatto di tutto, perdendo anche degli amici a cui ero molto legato (forse sto andando troppo per le lunghe, visto che non vi ho detto nulla) e verso i quali, rivedendoli, ho provato anche del senso di colpa (non mi pentirei mai comunque di ciò che ho fatto). Al mio amico ho detto quello che lei mi fa provare. Ho cominciato a dire del fatto che mi fa sentire uno stupido. Dopo non averla vista per 4 giorni mi sono sentito "quasi un ragazzo normale ieri sera, oggi eravamo insieme ma ora sono il cretino di prima. non so che mi fa, e' tipo una cosa che brucia i neuroni" (testuali (o quasi) parole). In pratica con lei e' come se tornassi bambino o boh, mi sento bene e questo penso sia semplicemente amore. il problema sorge quando mi relaziono con gli altri. E' come se perennemente pesassi ogni mio gesto, come se facessi ogni cosa per sembrare bravo. In cosa? In tutto. Vedo un ragazzo che fa arrampicata e dico "figo? si, lo voglio fare anch'io" così sembro più figo. E boh non e' così superficiale come sembra (probabilmente si, però forse non lo dico perche' avrei paura di non essere ascoltato o robe simili, ma vi prego di prendermi sul serio, alla fine e' questo il vostro lavoro no?). Lei c'entra perché prima non ero così. sono sempre stato un ragazzo con i suoi problemi di autostima alla fine (devo dire che mio padre e' stato duro certe volte con me. al cenone di natale un parente di mi ha detto "quando tuo padre ti guarda male, e' perché ti vuole bene" (un parente che non sa nulla di me e lui, non che ci sia qualcosa di grave dietro). E quasi mi veniva da piangere. Non so perché. e vabbe' passiamo avanti. stavo parlando di mio padre per arrivare a mia madre. con lei ormai non c'è più affetto (neanche con mio padre). Ha palesemente problemi psicologici (da una ventina di minuti lo sto sospettando anche di me stesso, sono sicuro che se rileggo quello che ho scritto ci penso due volte prima di mandarlo). Comunque dicevo...fino a qualche anno fa ero molto più spigliato con le persone, anche con le ragazze (nonostante non sia mai stato fidanzato per bene prima)...le facevo ridere sempre, facevo ridere tutti, ero amico di tutti. Ora no, e ho pensato che e' perchè ho manie di perfezionismoBuonasera a tutti, sono un ragazzo di 18 anni, studente fuorisede.
Non so come cominciare, cercherò di parlare di me e basta, come si fa come in un incontro vero con uno psicologo, visto che credo che davanti a uno schermo si percepiscano molte meno cose durante un qualsiasi discorso. Cercherò di scrivere quindi senza tornare indietro a leggere. Premetto anche che sto scrivendo dopo essermi sfogato su questa cosa su whatsapp con un amico (penserà che sono pazzo), quindi boh. Magari sarà anche una cosa meno autentica.
Comunque, parlerò anche rifacendomi a ciò che gli ho scritto. Le ho parlato della mia ragazza, ragazza con cui sto ufficialmente da circa tre mesi, ufficiosamente da 8 e con cui ci provo da un anno e mezzo quasi. In realtà per stare insieme a lei ho fatto di tutto, perdendo anche degli amici a cui ero molto legato (forse sto andando troppo per le lunghe, visto che non vi ho detto nulla) e verso i quali, rivedendoli, ho provato anche del senso di colpa (non mi pentirei mai comunque di ciò che ho fatto). Al mio amico ho detto quello che lei mi fa provare. Ho cominciato a dire del fatto che mi fa sentire uno stupido. Dopo non averla vista per 4 giorni mi sono sentito "quasi un ragazzo normale ieri sera, oggi eravamo insieme ma ora sono il cretino di prima. non so che mi fa, e' tipo una cosa che brucia i neuroni" (testuali (o quasi) parole). In pratica con lei e' come se tornassi bambino o boh, mi sento bene e questo penso sia semplicemente amore. il problema sorge quando mi relaziono con gli altri. E' come se perennemente pesassi ogni mio gesto, come se facessi ogni cosa per sembrare bravo. In cosa? In tutto. Vedo un ragazzo che fa arrampicata e dico "figo? si, lo voglio fare anch'io" così sembro più figo. E boh non e' così superficiale come sembra (probabilmente si, però forse non lo dico perche' avrei paura di non essere ascoltato o robe simili, ma vi prego di prendermi sul serio, alla fine e' questo il vostro lavoro no?). Lei c'entra perché prima non ero così. sono sempre stato un ragazzo con i suoi problemi di autostima alla fine (devo dire che mio padre e' stato duro certe volte con me. al cenone di natale un parente di mi ha detto "quando tuo padre ti guarda male, e' perché ti vuole bene" (un parente che non sa nulla di me e lui, non che ci sia qualcosa di grave dietro). E quasi mi veniva da piangere. Non so perché. e vabbe' passiamo avanti. stavo parlando di mio padre per arrivare a mia madre. con lei ormai non c'è più affetto (neanche con mio padre). Ha palesemente problemi psicologici (da una ventina di minuti lo sto sospettando anche di me stesso, sono sicuro che se rileggo quello che ho scritto ci penso due volte prima di mandarlo). Comunque dicevo...fino a qualche anno fa ero molto più spigliato con le persone, anche con le ragazze (nonostante non sia mai stato fidanzato per bene prima)...le facevo ridere sempre, facevo ridere tutti, ero amico di tutti. Ora no, e ho pensato che e' perchè ho manie di perfezionismo. Voglio essere il migliore e questo mi frena un sacco con la gente...ma magari voglio esserlo solo per lei tipo? Perche' ho costantemente paura di perderla...anche con lei dico cretinate che non so come facciano a piacerle. Vorrei essere quel tipo brillante e affabile con tutti boh. in questo momento non so neanche di che problema sto parlando...scrivo davvero qui perche' voglio chiedervi come si fa ad essere affabili? Dicevo al mio amico che dopo che vedo una persona che fa bene una cosa, io la voglio fare meglio. e alla fine lo guardo pure con ostilita'. ma la cosa e' che quasi la soffro sta cosa, ma forse e' perche' inconsciamente non voglio che la mia ragazza (di cui mi viene sempre da scrivere il nome ma lo cancello) pensi che quell'altro sia migliore di me. anche se in certi momenti on la penso, e' come se inconsciamente mi sforzassi costantemente. Anche nel relazionarmi con altre ragazze. quando un mio amico mi ha detto che dove stava andando c'erano due ragazze, e' come se mi fosse venuta voglia di provarci. No "e' come se", e' così e basta. ma non per combinarci qualcosa (io amo la mia ragazza), ma solo perche' boh, indicherebbe che sono bravo? "eh sei bravo se ci provi e ci riesci, un grande". Anche quelle volte che mi stanco, non e' di lei, ma solo perche' mi sono stancato di correre. e poi mi sento pure come se mi impegnassi sempre. quando mi sento trattato male mi viene da dirle "dopo tutto quello che faccio"...ma alla fine faccio cose normali (stupide, ma non e' che mi taglio una gamba...nel senso, quella non e' una cosa da dire a meno che non si viene trattati davvero male, infatti non gliela dico mai...boh non sono un supereroe ecco)...tutto questo mi fa pesare i rapporti con gli altri. Nessuno deve essere più bravo di me a fare una cosa che minimamente può piacermi. Ed ecco che provo quel sentimento di ostilita' di cui ho parlato prima. ed e' tutto perche' ho paura di perderla (l'ho già detto prima? che confusione). Tipo questa cosa che ho scritto ora. e' perche' il mio vuole essere uno stupido lamento per farmi ascoltare da qualcuno, o la mia confusione e' tale davvero da potermi lamentare tanto? Ho un insicurezza talmente grande da voler creare un super-me? E' possibile? Nel senso, e' possibile che voglia coprire quel lato debole di me in questo modo? cercando di essere il migliore in cose di cui non mi sono interessato anni fa? non può essere che forse l'unica cosa che mi ha fatto essere felice davvero, dentro, nella mia vita, mi renda anche così ansioso. E pure faccio sempre quello tranquillissimo, le persone ansiose sono insicure. Boh qualunque a conclusione io arrivi, essa e' discutibile. Ho scritto davvero tanto quindi non so neanche se lo manderò. Questo lato di me e' davvero strano, anche se fuori non e' mai uscito. con gli altri al massimo sarò strano perche' parlo poco o dico minchiate magari. nella mia vita mi sono sentito me stesso poche volte. voglio fare quello che fanno gli altri meglio di loro (che cacata e'? scusate il termine). in questo momento penso di essere bipolare...alterno momenti di megalomania a momenti di insicurezza totale. A scuola, se può servire, ho studiato solo quello che mi piaceva, con ottimi risultati (anche di un certo livello). il resto zero o nulla. e boh voglio essere me stesso. smettere di fare cose a caso per motivi stupidi(?). La cosa e' che penso che un po' neanche mi dispiace essere così (ma giusto un po' eh). Quasi quasi penso che il mio pensiero sia talmente contorto da essere un'opera d'arte (ma che problemi ho?). ah e ho problemi a letto con lei, nel senso che sono ancora vergine solamente perche' a momenti non mi si alza. non voglio smettere di parlare? tra l'altro penso anche che in pochi di voi lo leggeranno, se non nessuno. scusate ogni errore, la poca chiarezza e il tempo che ci avete perso su, se lo avete fatto. ma davvero, di fondo il problema e' che non mi relaziono bene agli altri, solo a pochi. solo a quelli che penso che non piacerebbero a lei. e' chiaro adesso quindi... tra l'altro le persone a me più care sono quelle più inette che conosco (non lo dico per cattiveria), forse perche' mi sento più bravo di loro in tutto e sono tranquillo. forse non mi piace neanche il me stesso che voglio essere ora che ci penso. non voglio vivere male la relazione con lei, perche' davvero ci tengo troppo. ora sento paura credo. poi mi lamento che non ho amici (grazie alla cippa, non sto bene con nessuno) o amiche (ci so fare solo il cretino ormai). e boh, ora forse e' chiaro che ho solamente una grandissima paura di perderla. e quindi? mi piaceva quella storia del fatto di voler essere sempre il migliore però. che figata sarebbe? non sono stupido comunque, lasciatemelo dire...mi sento mediamente più intelligente degli altri (e lo dicono i numeri). ma poi quando sono insieme al gruppo di quelli intelligenti come me, mi sento il più scarso là in mezzo. basta la smetto, tanto non so manco se tutto questo entra in due messaggi...
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

se non ho capito male, dici che solo con la tua ragazza si è presentato il problema, nel senso che per sentirti più sicuro di te ai suoi occhi ti comporti in un certo modo.
Se davvero è così, non capisco perché da una parte dici di stare bene con lei. Come mai senti il bisogno di comportarti in un modo diverso, come per provare di essere un grande? Superare le proprie insicurezze prevede certamente di fare delle cose, ma forse è il caso di mettere a fuoco le tue insicurezze e poi lavorarci sopra.
Se da solo non riesci, non sarebbe male l'aiuto diretto di uno psicologo, magari presso lo Spazio Giovani.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Lei non c'entra, o quantomeno il suo "influsso" non è negativo...anzi penso che boh, lei mi spinga ad andare oltre nelle cose e questa e' una cosa positiva. Non e' possibile che abbia solamente paura di perderla? Nonostante lei sia comunque carina con me...cioe' se dovessi pensare in modo razionale mi direi che non ha senso avere paura per come stanno andando le cose. Comunque il lato di me che mi spinge a fare di più e' una cosa che non vorrei togliermi mai. Per troppo tempo nella mia vita sono stato una banalità, adesso voglio il meglio...e' nel rapporto con gli altri che sorge il problema, nel fatto che non riesca a legare veramente con nessuno.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Ho letto con molto interesse quanto hai scritto.
Ci sono tanti temi dentro, diversi, ma tutti accomunati da un elemento che forse per te e' talmente scontato da non valutarlo: i tuoi 18 anni!
Sei giovanissimo e pieno di entusiasmi, di timori, di dubbi. A questa situazione esistenziale si e' aggiunta questa emozione enorme di essere innamorato.
Essere innamorato e' un terremoto per chiunque, anche per persone mature, e molto mature, perche' sballa tutti i parametri della consuetudine. Per questo e' stupendo e sconvolgente nello stesso tempo.
Tutto cio' premesso cosa posso dirti? Che provo invidia per la spumeggiante vitalita' che esprimi con le tue parole!
Goditi la tua giovinezza e i tuoi dubbi, perche' con il tempo non avrai piu' ne' l'una e ne' gli altri e li rimpiangerai!
I miei auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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