Depressione, senso di vuoto e tanta paura

Buongiorno a tutti. Scrivo per la prima volta sul vostro sito nella speranza di poter trovare un sostegno e conforto alla situazione che mi affligge. Sono un ragazzo di 32 anni, laureato e con un lavoro discreto. Famiglia sempre presente ma poco comunicativa. Sono single da 7 anni dopo una relazione di tre anni in cui avevo creduto molto.Dopo la fine di questa relazione non ho più frequentato nessuna ragazza. Non riesco a comunicare, sono introverso e di poche parole. Le ragazze di cui sono attratto non contraccambiano mai il mio interesso. Desidero fortemente avere una relazione che si basi su fiducia, rispetto, complicità e amore. Sono un ragazzo corretto e sincero. Ho sempre desiderato avere una mia famiglia, bella, unita. Il mio desiderio più grande è sempre stato avere dei figli. La mancanza di una relazione costruttiva e in cui credere sta minando la mia vita quotidiana. Non riesco a dare una motivazione alla mia vita, il senso di vuoto mi attanaglia e sento che nonostante tutti i miei sforzi non riesco a trovare la strada giusta della mia vita. Questa situazione ha ridotto drasticamente la mia autostima, tendo ad isolarmi dagli amici, socializzo sempre meno, e il senso di fallimento schiaccia la mia voglia di vivere ed impegnarmi. Certo notti resto sveglio per ore ed ore a piangere pensando alla mia situazione e non riesco a trovare nessuna via di uscita. Penso veramente di star toccando il fondo e sovente, se non tutti i giorni, mi vengono delle idee suicide. Certe volte penso che non esserci più possa essere l'unico modo per alleviare il dolore che provo dentro, che mi soffoca, che mi crea degli attacchi di ansia e mi costringe sovente a isolarmi in posti chiusi da solo. Sento che la vita mi sta passando tra le mani e non riesco a viverla come vorrei...non ho mai desiderato denaro, lusso, fama...solo una famiglia mia che possa dare una motivazione a quello che faccio e mi faccia sentire che sto costruendo qualcosa di buono nella vita. Mi sento perso, senza una motivo d'esistere...mi sento solo soprattutto quando sono in mezzo alle persone, i discorsi e le situazioni mi sembrano banali e inutili...Vorrei tanto ma veramente tanto vivere una vita piena e costruttiva, semplice magari ma allo stesso tempo ricca di sentimenti veri. il divertimento mondano è per me un semplice diversivo che mi permette di impegnare in tempo che sento trascorrere vuoto e senza senso. Vedo i ragazzi miei coetanei alcuni che si divertono spensierati e altri che hanno tutto ciò che io vorrei magari senza desiderarlo come me. Non so veramente come uscire da questa situazione, mi sembra un cane che si morde la coda. So solamente che sento di non avere più la forza di credere in futuro migliore, nei miei sogni e nelle mie speranze, non riesco più a rialzarmi dalle cadute. Mi sento imprigionato in una vita che non mi appartiene e non riesco ad uscirne, il dolore mi stringe il petto e annebbia la vista e la capacità di ragionare. Mi sento morire dentro. Grazie a tutti.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Non posso certo da questa sede on line avanzare alcuna ipotesi diagnostica, ma vorrei proporLe di guardare la sua situazione e le emozioni che prova dal punto di vista opposto.
Lei sembra troppo dolente. E questo dolore che prova potrebbe essere la causa dei problemi che si fa.
In pratica Lei potrebbe avere un umore molto vulnerabile che va a cercare nella Sua vita cosa non va per potere giustificare la tristezza che prova.
I pensieri suicidi sono un segnale di tale umore disforico e/o depresso.
Ha qualche familiare depresso?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<Non so veramente come uscire da questa situazione, mi sembra un cane che si morde la coda.>>

Condivido questa sua impressione: è un po' come se cause e conseguenze si rinforziono a vicenda e...a sue spese.
La consapevolezza di sentirsi disarmato in questa situazione dovrebbe condurla a chiedere aiuto a chi potrebbe fornirle un supporto utile ad uscire da questa impasse.
Cosa ne pensa dell'idea di rivolgersi ad un nostro collega della sua zona?

Saluti cordiali.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Vorrei innanzitutto ringraziare per la considerazione che mi avete dato. È la prima volta che espongo i miei problemi a qualcuno e che ottengo un interessamento. Ho già pensato di rivolgermi ad uno specialista in zona però mi sento molto in imbarazzo ad espormi di persona e per questo ho scritto on line. Effettivamente mi sento un carattere molto vulnerabile, piccoli scontri quotidiani con altre persone possono peggiorare drasticamente il mio umore. Avrei sempre voluto avere un carattere forte, deciso, e menefreghista al punto giusto, in modo da poter vivere senza farsi troppi problemi. Ma non sono mai stato cosi. Forse è vero sono depresso, ultimamente riesco commuovermi per pochissimo, film romantici o notizie di cronaca. Sono consapevole di quanto la vita sia un dono prezioso e di quanto sia possibile e giusto viverla intensamente e con gioia, vivere ogni attimo fino in fondo. Una possibilità unica che non si ripete. La rabbia di non poterla vivere come vorrei mi si ritorce contro e si trasforma in un peso che opprime anima. Non parlo mai con nessuno di queste cose, tutti troppo impegnati dal lavoro, dal divertimento, da ogni cosa. Ogni tanto mi trovo in mezzo alle persone e mi sembra che la mia anima stia urlando ma nessuno mi sente, il mondo si muove velocemente e cambia intorno a me ma io sono fermo, immobile, non riesco a migliorare, crescere, cogliere le opportunità con fanno le altre persone. Non riesco ad essere spensierato. Dopo la paura prende il sopravvento.