Ansia da esame e difficoltà a studiare
Gentili Dottori e gentili Utenti,
Purtroppo, come in ogni periodo sessione d'esame, mi ritrovo ad affrontare la mia ansia da esame. Fondamentale è dovuto al fatto che io studio poco e male. Apro i libri e mi viene l'ansia mista a sonno. Sottolineo, leggo e ripeto ed automaticamente mi vengono in mente pensieri brutti come per esempio il fatto di poter essere bocciata. Per la troppa angoscia che si crea lascio tutto e vado ad accendere la tv, lasciando in me molti sensi di colpa. Alla fine della fiera mi riduco a pochi giorni dall'esame senza aver fatto molto e decido di non andarci. Anche ora si sta ripresentando la stessa situazione. Mancano 11 giorni all'esame e mi manca da studiare più di metà programma. La materia è molto complessa e la paura che mi boccino è alta. Anche perché mi sentirei un fallimento. Quindi la domanda è : come fare per affrontare questa ansia ed organizzare il tempo da dedicare allo studio? Secondo voi, dovrei presentarmi all'esame (sarà orale)?
Attendo riscontri.
Cordiali saluti
Purtroppo, come in ogni periodo sessione d'esame, mi ritrovo ad affrontare la mia ansia da esame. Fondamentale è dovuto al fatto che io studio poco e male. Apro i libri e mi viene l'ansia mista a sonno. Sottolineo, leggo e ripeto ed automaticamente mi vengono in mente pensieri brutti come per esempio il fatto di poter essere bocciata. Per la troppa angoscia che si crea lascio tutto e vado ad accendere la tv, lasciando in me molti sensi di colpa. Alla fine della fiera mi riduco a pochi giorni dall'esame senza aver fatto molto e decido di non andarci. Anche ora si sta ripresentando la stessa situazione. Mancano 11 giorni all'esame e mi manca da studiare più di metà programma. La materia è molto complessa e la paura che mi boccino è alta. Anche perché mi sentirei un fallimento. Quindi la domanda è : come fare per affrontare questa ansia ed organizzare il tempo da dedicare allo studio? Secondo voi, dovrei presentarmi all'esame (sarà orale)?
Attendo riscontri.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Ragazza,
sembra proprio che lei abbia instaurato un circolo vizioso che alla fine porta a rimandare l'esame con conseguenti vissuti emotivi come sensi di colpa e, in questo, alimentando in lei l'immagine di una persona che non ce la può fare, che si sente di aver fallito.
Sarebbe quindi importante credo rivedere le modalità (tempi, modi, ...) di studio.
"mi ritrovo ad affrontare la mia ansia da esame"
quindi era presente anche nella preparazione di altri esami? Come li ha affrontati?
Ha mai pensato di chiedere un consulto psicologico per far fronte a quest'ansia da esame oppure rivolgendosi alla sua università?
sembra proprio che lei abbia instaurato un circolo vizioso che alla fine porta a rimandare l'esame con conseguenti vissuti emotivi come sensi di colpa e, in questo, alimentando in lei l'immagine di una persona che non ce la può fare, che si sente di aver fallito.
Sarebbe quindi importante credo rivedere le modalità (tempi, modi, ...) di studio.
"mi ritrovo ad affrontare la mia ansia da esame"
quindi era presente anche nella preparazione di altri esami? Come li ha affrontati?
Ha mai pensato di chiedere un consulto psicologico per far fronte a quest'ansia da esame oppure rivolgendosi alla sua università?
Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova
[#2]
Gentile ragazza,
la prima cosa da assodare e' se a Lei piaccia la Facolta' che ha scelto.
Il Suo atteggiamento infatti non sembra proprio quello di una persona interessata dalla materia.
Si ponga questa domanda anzitutto.
Se la risposta e' "si" potra' cercare dei metodi diversi che a portino a studiare sul serio.
Se e' "no" il problema cambia.
Ci aggiorniamo quando avra' riflettuto.
I migliori saluti.
la prima cosa da assodare e' se a Lei piaccia la Facolta' che ha scelto.
Il Suo atteggiamento infatti non sembra proprio quello di una persona interessata dalla materia.
Si ponga questa domanda anzitutto.
Se la risposta e' "si" potra' cercare dei metodi diversi che a portino a studiare sul serio.
Se e' "no" il problema cambia.
Ci aggiorniamo quando avra' riflettuto.
I migliori saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Gentili Dottoresse,
Scusate se ripongo dopo tutto questo tempo, ma ho avuto problemi con internet.
Rispondo al primo consulto: sì ho intrapreso questo circolo vizioso da cui non riesco ad uscire! Ed ha ragione mi sento davvero uno schifo, una delusione, soprattutto per la mia famiglia, costretta a sborsare altri soldi per pagare il mio primo anno da fuori corso. È davvero orribile vedere negli occhi di mia madre la delusione. Durante la preparazione degli esami ho avuto sempre paura ma, davvero, ad oggi non ricordo proprio come riuscivo ad affrontarli (e pure con ottimi voti). Forse era l'entusiasmo che ho avuto fino al terzo anno di università a darmi forza, la convinzione che se non ce l'avessi fatta i miei mi avrebbero cacciato dall'università. Purtroppo non posso rivolgermi alla mia facoltà per risolvere i miei problemi, non prevede un servizio di aiuto psicologico ed, essendo molto piccola come facoltà, tutti sanno tutto come un paese.
Per quanto riguarda il secondo consulto: gentile Dottoressa, io quando sono entrata in questa facoltà, ero una ragazza che si sentiva brava nello studio, credevo che questa fosse l'unica cosa che sapessi fare bene. I primi tre anni li ho superati brillantemente (certo con ansia, con paura di non farcela ) ma avevo sempre la consapevolezza di dover andare a sedermi all'esame. Ora mi sento invece come spolpata: mi sento vuota , come se questa università mi avesse risucchiato tutte le energie, tutte le passioni. Mi sento vuota. Ma con questo non dico che non ami la mia scelta. Dico solo che ora vedo il vuoto, quando prima , magari mi sentivo più sicura. E non so come uscirne
Scusate se ripongo dopo tutto questo tempo, ma ho avuto problemi con internet.
Rispondo al primo consulto: sì ho intrapreso questo circolo vizioso da cui non riesco ad uscire! Ed ha ragione mi sento davvero uno schifo, una delusione, soprattutto per la mia famiglia, costretta a sborsare altri soldi per pagare il mio primo anno da fuori corso. È davvero orribile vedere negli occhi di mia madre la delusione. Durante la preparazione degli esami ho avuto sempre paura ma, davvero, ad oggi non ricordo proprio come riuscivo ad affrontarli (e pure con ottimi voti). Forse era l'entusiasmo che ho avuto fino al terzo anno di università a darmi forza, la convinzione che se non ce l'avessi fatta i miei mi avrebbero cacciato dall'università. Purtroppo non posso rivolgermi alla mia facoltà per risolvere i miei problemi, non prevede un servizio di aiuto psicologico ed, essendo molto piccola come facoltà, tutti sanno tutto come un paese.
Per quanto riguarda il secondo consulto: gentile Dottoressa, io quando sono entrata in questa facoltà, ero una ragazza che si sentiva brava nello studio, credevo che questa fosse l'unica cosa che sapessi fare bene. I primi tre anni li ho superati brillantemente (certo con ansia, con paura di non farcela ) ma avevo sempre la consapevolezza di dover andare a sedermi all'esame. Ora mi sento invece come spolpata: mi sento vuota , come se questa università mi avesse risucchiato tutte le energie, tutte le passioni. Mi sento vuota. Ma con questo non dico che non ami la mia scelta. Dico solo che ora vedo il vuoto, quando prima , magari mi sentivo più sicura. E non so come uscirne
[#4]
Cara ragazza,
E' possibile che siano subentrate delle delusioni o semplicemente stanchezza, o il timore che la laurea non le permetta tutto cio' che ora risiede nei Suoi sogni. E che tutto questo stia costituendo una zavorra invisibile ma pesante che Le impedisce di procedere.
Stante il tempo e le speranze che ha investito in questo progetto penso sia bene che Lei non si lasci andare passivamente.
Cerchi un aiuto psicoterapeutico. Vada alla ASL o comunque cerchi le possibilita' accessibili. Oppure si rivolga ad uno psicoterapeuta privato. Io Le consiglierei psicodinamico perche' la sintomatologia potrebbe indicare una difficolta' vasta, di svincolo dalla Sua vita adolescenziale, e potrebbe richiedere una elaborazione del profondo.
Ci faccia sapere! Auguri
E' possibile che siano subentrate delle delusioni o semplicemente stanchezza, o il timore che la laurea non le permetta tutto cio' che ora risiede nei Suoi sogni. E che tutto questo stia costituendo una zavorra invisibile ma pesante che Le impedisce di procedere.
Stante il tempo e le speranze che ha investito in questo progetto penso sia bene che Lei non si lasci andare passivamente.
Cerchi un aiuto psicoterapeutico. Vada alla ASL o comunque cerchi le possibilita' accessibili. Oppure si rivolga ad uno psicoterapeuta privato. Io Le consiglierei psicodinamico perche' la sintomatologia potrebbe indicare una difficolta' vasta, di svincolo dalla Sua vita adolescenziale, e potrebbe richiedere una elaborazione del profondo.
Ci faccia sapere! Auguri
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.3k visite dal 08/01/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.