Depressione ciclica
Salve a tutti,
premetto che il titolo che ho messo è quanto più ho pensato fosse attinente ai sintomi che sto qui per descrivervi.
Altra premessa: ho 31 anni e ho avuto vari episodi di depressione in età adolescenziale e poi in età adulta, intorno ai 25 anni. Quest'ultimo episodio depressivo è stato quello forse meno doloroso ma più insidioso, perché mi ha lentamente portato fuori dalla vita che facevo.
Ho fatto TCC per tre anni, poi ho smesso quando pensavo di stare meglio.
Detto questo, il problema è il seguente: mi sono accorto che ho periodi (della durata di 7 giorni circa, ma a volte anche 15) dove ho dei cali di concentrazione e perdita di interessi generale. È come se in quei giorni io mi trasformassi, come se non mi importasse più di nulla e procrastino tutto e quindi vago nell'ozio, a volte interessandomi di cose in maniera ossessiva (cose per le quali normalmente non ho molto interesse) come navigare su internet ecc
Dopodiché, ho come un ritorno in me stesso e ripiglio a pensare alle cose della mia vita quotidiana (studiare, fare varie cose).
La cosa è preoccupante, mi inibisce nel fare cose per le quali è richiesto molto lavoro e continuità e mi lascia perplesso: non riesco più a studiare con continuità e la cosa mi stressa alquanto, perché da buon studente quale ero, dopo la depressione non mi sono più ripreso e non riesco a rendere come un tempo.
Cosa sono questi episodi ciclici che mi succedono? Come posso risolvere il problema?
In generale non ho più l'umore depresso durante tutto l'arco della giornata come prima, ma questi episodi, che si ripetono con frequenza mensile mi lasciano davvero turbato, è quasi come se avessi due poli.
Vi ringrazio per la gentilezza.
premetto che il titolo che ho messo è quanto più ho pensato fosse attinente ai sintomi che sto qui per descrivervi.
Altra premessa: ho 31 anni e ho avuto vari episodi di depressione in età adolescenziale e poi in età adulta, intorno ai 25 anni. Quest'ultimo episodio depressivo è stato quello forse meno doloroso ma più insidioso, perché mi ha lentamente portato fuori dalla vita che facevo.
Ho fatto TCC per tre anni, poi ho smesso quando pensavo di stare meglio.
Detto questo, il problema è il seguente: mi sono accorto che ho periodi (della durata di 7 giorni circa, ma a volte anche 15) dove ho dei cali di concentrazione e perdita di interessi generale. È come se in quei giorni io mi trasformassi, come se non mi importasse più di nulla e procrastino tutto e quindi vago nell'ozio, a volte interessandomi di cose in maniera ossessiva (cose per le quali normalmente non ho molto interesse) come navigare su internet ecc
Dopodiché, ho come un ritorno in me stesso e ripiglio a pensare alle cose della mia vita quotidiana (studiare, fare varie cose).
La cosa è preoccupante, mi inibisce nel fare cose per le quali è richiesto molto lavoro e continuità e mi lascia perplesso: non riesco più a studiare con continuità e la cosa mi stressa alquanto, perché da buon studente quale ero, dopo la depressione non mi sono più ripreso e non riesco a rendere come un tempo.
Cosa sono questi episodi ciclici che mi succedono? Come posso risolvere il problema?
In generale non ho più l'umore depresso durante tutto l'arco della giornata come prima, ma questi episodi, che si ripetono con frequenza mensile mi lasciano davvero turbato, è quasi come se avessi due poli.
Vi ringrazio per la gentilezza.
[#1]
Gentile Signore,
Esistono secondo il modello psicodinamico dei "temperamenti ciclici". Non e' il caso di parlare di "depressione", ma di poca "costanza" dell'umore.
Certamente questa tendenza puo' non essere piacevole e fare percepire una propria vulnerabilita'.
Che fare? accettarsi cosi' com'e o consultare uno psicoterapeuta che possa, tramite dei colloqui e una maggiore consapevolezza della forza dell'Io, aiutarLa a costruirsi un sostegno per fronteggiare tali momenti.
I migliori saluti.
Esistono secondo il modello psicodinamico dei "temperamenti ciclici". Non e' il caso di parlare di "depressione", ma di poca "costanza" dell'umore.
Certamente questa tendenza puo' non essere piacevole e fare percepire una propria vulnerabilita'.
Che fare? accettarsi cosi' com'e o consultare uno psicoterapeuta che possa, tramite dei colloqui e una maggiore consapevolezza della forza dell'Io, aiutarLa a costruirsi un sostegno per fronteggiare tali momenti.
I migliori saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
La ringrazio tantissimo per la risposta.
È vero che con la TCC in tre anni sono migliorato tantissimo e non ho più quei pensieri angoscianti tipici della depressione o meglio, quando si presentano, riesco a gestirli più o meno bene. Ma l'ho interrotta per via di difficoltà economiche.
Questi "temperamenti ciclici" possono essere superati? Prima della depressione, comunque, non ero così: avevo molta più tenacia, riuscivo a portare a termine compiti difficili e che richiedevano molto tempo.
Adesso queste facoltà vengono meno a causa di questa mancanza di costanza che ho.
In più noto che durante quei giorni di completa alienazione, è come se mi rinchiudessi in me stesso: non mi importa proprio di niente e nessuno e si sviluppano varie ossessioni (ricerche continue su internet di vari argomenti), quasi come per tenermi la mente occupata. C'è un cambio radicale del ritmo del sonno e la fascia oraria di riposo si inverte: passo dal dormire alla notte a dormire di giorno.
Purtroppo non mi è facile andare avanti così, sono bloccato con l'università e ho dovuto abbandonare le mie attività per via di questo gravoso handicap.
Lei mi consiglia di riprendere la TCC? O magari posso consultare uno psicologo con la mutua (se ce ne sono)?
Vi ringrazio infinitamente!
È vero che con la TCC in tre anni sono migliorato tantissimo e non ho più quei pensieri angoscianti tipici della depressione o meglio, quando si presentano, riesco a gestirli più o meno bene. Ma l'ho interrotta per via di difficoltà economiche.
Questi "temperamenti ciclici" possono essere superati? Prima della depressione, comunque, non ero così: avevo molta più tenacia, riuscivo a portare a termine compiti difficili e che richiedevano molto tempo.
Adesso queste facoltà vengono meno a causa di questa mancanza di costanza che ho.
In più noto che durante quei giorni di completa alienazione, è come se mi rinchiudessi in me stesso: non mi importa proprio di niente e nessuno e si sviluppano varie ossessioni (ricerche continue su internet di vari argomenti), quasi come per tenermi la mente occupata. C'è un cambio radicale del ritmo del sonno e la fascia oraria di riposo si inverte: passo dal dormire alla notte a dormire di giorno.
Purtroppo non mi è facile andare avanti così, sono bloccato con l'università e ho dovuto abbandonare le mie attività per via di questo gravoso handicap.
Lei mi consiglia di riprendere la TCC? O magari posso consultare uno psicologo con la mutua (se ce ne sono)?
Vi ringrazio infinitamente!
[#3]
Gentile Signore,
L'avere gia' conosciuto la depressione vera e propria puo' avere lasciato in Lei delle "memorie' della sintomatologia, che si attivano inconsciamente. E non puo' cancellarle come se non le fossero mai appartenute. Dovrebbe imparare a conviverci, con una maggiore tranquillita' e pazienza, come chi abbia subito tempo prima la frattura di un arto impara a convivere con qualche dolore quando cambia il tempo!
La esorto tuttavia a ricorrere ad una psicoterapia di sostegno. Se Le fosse possibile di diverso approccio (meglio psicodinamico se Le fosse possibile) che vada a cercare le cause della Sua vulnerabilita'. Cio' potrebbe darLe strumenti molto piu' validi per fronteggiare i periodi piu' bui.
I migliori auguri!
L'avere gia' conosciuto la depressione vera e propria puo' avere lasciato in Lei delle "memorie' della sintomatologia, che si attivano inconsciamente. E non puo' cancellarle come se non le fossero mai appartenute. Dovrebbe imparare a conviverci, con una maggiore tranquillita' e pazienza, come chi abbia subito tempo prima la frattura di un arto impara a convivere con qualche dolore quando cambia il tempo!
La esorto tuttavia a ricorrere ad una psicoterapia di sostegno. Se Le fosse possibile di diverso approccio (meglio psicodinamico se Le fosse possibile) che vada a cercare le cause della Sua vulnerabilita'. Cio' potrebbe darLe strumenti molto piu' validi per fronteggiare i periodi piu' bui.
I migliori auguri!
[#5]
Gentile ragazzo,
Se la depressione esistenziale non l'ha mai abbandonata completamente dovrebbe approfondire le cause di essa.
Come le dicevo nella precedente risposta tramite una psicoterapia del profondo cioe' dinamica. Oppure c'e il rischio che resti una Sua sgradevole compagna di vita.
Potrebbe inoltre chiedere allo psicoterapeuta che scegliera' se puo' essere utile per Lei ricorrere ad una integrazione effettuata con farmaci antidepressivi nei periodi piu' critici.
I migliori saluti.
Se la depressione esistenziale non l'ha mai abbandonata completamente dovrebbe approfondire le cause di essa.
Come le dicevo nella precedente risposta tramite una psicoterapia del profondo cioe' dinamica. Oppure c'e il rischio che resti una Sua sgradevole compagna di vita.
Potrebbe inoltre chiedere allo psicoterapeuta che scegliera' se puo' essere utile per Lei ricorrere ad una integrazione effettuata con farmaci antidepressivi nei periodi piu' critici.
I migliori saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 12.2k visite dal 08/01/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.