Amore e dolore

Da anni ho un rapporto travagliato con una ragazza. All'inizio era attrazione con tanti litigi e senza molte speranze per un futuro. Poi è cambiato ...ho cominciato a vedere in un rapporto l'importanza di dare e la gioia data dal vedere che l'altra persona riceve e ti dimostra che ne prova gioia a sua volta . Grazie all'intimità di emozioni con questa persona che io ritenevo molto infantile io che ero super razionale e logico ...rigido mi sono piegato come un orologio di Dalì . Grazie a lei mi sono messo in discussione e sono cambiato...tantissimo..vedo la vita stessa in modo diverso: ero cattolico ora sono serenamente ateo ma convinto che l'esistenza sia pervasa di spiritualità e infinitamente misteriosa. Ho provato tante volte a discutere con lei del mio modo di vedere le cose ma lei lo rifiuta a priori è convinta che solo il raggiungimento di certi obiettivi (matrimonio figli...lavoro stabile) le possano dare la felicità. Io che mi ritrovo molto nella filosofia Zen non credo che raggiungere un obiettivo dia felicità se non passeggera. Abbiamo discusso centinaia di volte ..sempre perchè lei non accettava mie scelte miei comportamenti ...frasi.Non abbiamo mai discusso per "colpe"sue. Io le ho sempre detto che le posso andarle incontro su tante cose ma non su tutto se comincio a stravolgere la mia natura per lei prima o poi le presenterò il conto. Comuque le ho dato tanto ..molto di più di quanto pensassi possibile anni fa. Lei ormai la vedo come un buco nero che inghiotte tutta l'energia che io riverso in lei e cosa frustrante non è mai sazia di questa energia..non mi da tregua e io dopo qualche giorno sono in riserva di energia per me stesso...non posso dare quello che non ho.Alcuni giornui fa mi ha accusato di non averla mai amata sul serio. Eppure appena mi sono ricaricato il mio impuso è quello che di ricominciare. Ora siamo giunti al limite: lei mi accusa di impedirle di perseguire i suoi sogni (famiglia più che altro) e io che le ho sempre detto di amarla ma di non sentirmi di fare scelte definitive finchè non vedrò un"ammorbidimento" da parte sua penso che sia giusto lasciarla andare. A parte il fatto che non la lego e se vuole se ne può andare...penso sia giusto per tutti e 2 e se lei non ne ha forza lo farò io. Perchè scrivo? Perchè sto per lasciarla penso oggi... e mi sono imbattuto su internet in questo sito. Sto tentando...io non ho più carte da giocare
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Psicologo attivo dal 2015 al 2018
Psicologo
Gentile Utente,
anche se non formula specifiche domande su di Lei e sulla situazione che la turba, sentirei di consigliarLe di riflettere sul rispetto che Lei, giustamente, esige da parte della Sua compagna in merito alle convinzioni e alle idee da Lei stesso maturate nel tempo.
Sembra che i progetti futuri della Sua partner e i Suoi siano agli antipodi e pertanto rischiano di compromettere la possibilità di un percorso di vita condiviso che sia autentico, soddisfacente e sereno per entrambi.
Non speri in un "ammorbidimento" da parte della Sua compagna, perchè, come Lei stesso riconosce, "stravolgere la propria natura" per andare incontro all'altro potrebbe avere in un futuro, più o meno immediato, delle ripercussioni non sottovalutabili sull'equilibrio personale dell'individuo in primis, con ovvie ripercussioni sulla vita di coppia.
Pertanto rispetti gli ideali e le aspirazioni di vita della Sua partner, non ritenendoli meno validi, perchè diversi dai Suoi.
Parli della decisione presa proprio in questo verso: rispetto reciproco.

Ci aggiorni se Le va.

Saluti,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
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Utente
Utente
Grazie dottoressa De Marco.

Con lei ho avuto esperienze di intimità emotiva che difficilmente immagino di poter avere con altre persone . È difficile rinunciare a questo ! Lo possiamo chiamare amore anche se ho pudore ad usarla perché sotto questa parola la gente ci mette di tutto . Io non intendevo ammorbidirla facendole rinunciare ai suoi progetti e ideali ma speravo di vedere nei fatti oltre che nelle parole fiducia nei miei confronti ....rispetto della mia libertà di essere quello che sono ...che lei teme tantissimo . Vedermi concessa questa libertà per me è fondamentale quindi mi trovo da tempo in una situazione di stallo perché anche rinunciare a ciò che ho detto all'inizio non è per niente facile. Però ultimamente soffro sempre di più e anche lei (la mia sofferenza è in gran parte dovuta a come sta lei che percepisce un senso di inutilità della sua vita ). So che devo lasciarla andare ....perché non vedo una soluzione ...forse sto scrivendo solo per mettere ordine nei miei pensieri , ma ogni consiglio è ben accetto.
Grazie dottoressa Randone leggeró .
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Utente
Utente
Ho letto gli articoli ...ma sinceramente non mi hanno aiutato molto. Descrivono persone che vivono l'amore in modo immaturo e se anche è la gran parte della gente io non mi ci ritrovo. Io non ho paura di essere abbandonato o di restare solo a Natale non sono mai stato geloso in vita mia. Mi sono guardato dentro e ho superato le mie paure. Non credo di dover dimostrare di essere migliore di altri o più buono e serenamente non mi importa più del giudizio di chicchessia. Non credo all'amore eterno nè alla monogamia come postulato. Ma penso che non ci sia niente di più appagante di abbassare le difese e di far entrare qualcuno nella mia parte più intima e ho capito che lo lascerò fare solo a persone sincere e lei è la persona più sincera che abbia conosciuto...non riesce a mentire nemmeno sotto tortura...è imbarazzante la sua incapacità di mentire. Per questo ho lottato per salvare il nostro rapporto...E poi c'è ancora una cosa ...io da solo sto bene non mi sento solo e anche se so che nessuno può salvare un altro..è più forte di me il pensiero che lei stia meglio con me che con chiunque altro...ecco sapete cosa vorrei? Pensieri riflessioni sul fatto che senza di me starà meglio. Mi sono sempre visto come il più forte nella coppia ....certo che siamo proprio agli antipodi ...per tutto o quasi . Questa notte l' ho passata in bianco discutendo con lei non sono certo di essere lucido ma ho bisogno di scrivere adesso :-) grazie
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Psicologo attivo dal 2015 al 2018
Psicologo
>>Io non intendevo ammorbidirla facendole rinunciare ai suoi progetti e ideali ma speravo di vedere nei fatti oltre che nelle parole fiducia nei miei confronti ....rispetto della mia libertà di essere quello che sono ...che lei teme tantissimo<<

Cerchi di guardare la situazione dal punto di vista della Sua compagna. Le risulterà facile notare che il rispetto della libertà che Lei le chiede equivarrebbe esattamente a chiederle di rinunciare a ciò che lei stessa cerca per la sua vita.

Il desiderio di un matrimonio e dei figli sono il suo modo di dimostrarLe concretamente la fiducia che ripone nella Sua persona, nei sentimenti che vi uniscono, nel vostro rapporto.
Solo che Lei (che ci scrive), visti gli obiettivi futuri, gli schemi culturali e ideologici totalmente diversi, percepisce tutto ciò in chiave diversa: vive, come mi sembra di capire dalle Sue parole, queste prospettive future come restrizioni, come pressanti richieste di garanzia di un rapporto duraturo.

>>Non credo all'amore eterno nè alla monogamia come postulato.<<

La Sua compagna desidera proiettare il rapporto nel futuro, Lei invece desidera restare concentrato sul "qui ed ora".
Un compromesso tra posizioni così distanti non appare possibile.

>>ecco sapete cosa vorrei? Pensieri riflessioni sul fatto che senza di me starà meglio.<<

Incontrare qualcuno con cui condividere progetti di vita, sia nel Suo caso, sia nel caso della Sua compagna, sarà sicuramente possibile, nonostante la dolorosa e necessaria elaborazione del "lutto" che scaturirebbe dalla vostra separazione.
E questo potrebbe donare ad entrambi la possibilità di vivere la vita di coppia in modo completo ed appagante, senza rinunce e successivi rimpianti (molto probabili, invece, in rapporti così sbilanciati).

Resto a disposizione.

Saluti,





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Utente
Utente
Grazie dottoressa.
Non condivido la prima parte ma non ho avuto modo di entrare nei dettagli: ci sono rinunce che vanno fatte in un rapporto e altre che si possono fare perchè si vuole bene all'altra persona ma quando queste rinunce diventano molte e a senso unico e dalle motivazioni che non condivido il problema diventa sempre più grande
ho rinunciato a vedere insieme a lei alcuni miei amici che lei non sopporta, dopo feroci discussioni sulla necessità di vedere occasionalmente o sentire al telefono una mia ex con cui ho un rapporto di amicizia..intimo ma non certo di amore ho continuato a farlo di nascosto (perchè non avrei accettato di non farlo per una imposizione immotivata..tranne che dalla scarsa fiducia in me e dalla insicurezza) e non mi piace fare le cose di nascosto mi fa sentire sdoppiato ho rinunciato...sono esempi di cosa intendo per libertà di essere quello che sono. Come posso vedere il suo desiderio di sposarmi e fare una famiglia con lei come una promessa di fiducia nel futuro quando non mi dà fiducia ora? E se non me la darà neanche dopo il matrimonio.
Condivido tutto quello che ha detto dopo è un rapporto troppo sbilanciato...e questa è una analisi fredda e logica contro la quale ho cercato di fare di tutto veramente di tutto e penso non sia più giusto lottare perchè mi sa che finiremo per farci più male ancora...a che punto è giusto dire basta?...penso adeso
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Trattasi di un consulto online, non di una consulenza individuale e personalizzata.

Le dinamiche di coppia sono complesse, se volesse approfondire valuti la possibilità di una consulenza de visu, ne trarrà grandi arricchimenti.
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Psicologo attivo dal 2015 al 2018
Psicologo
Come Le fa notare la Collega, uno dei limiti del consulto on line è proprio l'impossibilità di approfondire adeguatamente gli aspetti specifici della situazione.
Sarebbe certamente utile contattare uno psicologo. Potrebbe considerare l'idea di una consulenza di coppia.
Spero che questo spazio on line possa comunque averLe fornito degli spunti di riflessione.

Buona fortuna!

Saluti,