Come curarsi
Salve soffro di ansia e panico da 6 anni,sono stata ultimamente in cura da una psicologa che non è psicoterapeuta.nn ha mai voluto darmi una diagnosi al mio disagio perché riteneva non obbligatorio.dopo 6 mesi di terapia ho mollato tutto perché ho iniziato a perdere fiducia(oltre a farmi stare un po meglio,ma mi sono sorti dei pensieri ossessivi che prima non avevo )lei diceva che era normale perché erano pensieri che avevo dentro e che adesso mi stavano venendo a galla.io li ho presi come peggioramento alla mia situazione.ora la mia domanda,è normale che un psicologo non ti dia diagnosi,devo rivolgermi per forza ad un psichiatra?non si può guarire solo con una psicoterapia?premetto che sono stata molto indirizzata ad un psichiatra,ma solo al pensiero di usare psicofarmaci mi porta scoraggiamento . grazie
[#1]
Situazione delicata da valutare a distanza.
Si può curare la psicopatologia con la psicoterapia, ma mi pare di aver capito che Lei in realtà non si è rivolto ad uno psicologo specializzato in psicoterapia, ma ad uno psicologo non specializzato.
Lo psicologo non specializzato può porre diagnosi.
Quanto al tipo di intervento che Le è stato proposto ed erogato, francamente non saprei che cosa dire.
Comunicare la diagnosi al pz. è opportuno, ma talvolta (e non so se questo sia il caso) si può spiegare al pz. qual è il problema.
In altre parole ci sono diversi tipi di diagnosi: anche una diagnosi esplicativa è una diagnosi.
Chi Le ha detto, allora, che si tratta di ansia e panico, dal momento che l'attacco di panico ha caratteristiche ben precise che lo psicologo diagnostica?
Si può curare la psicopatologia con la psicoterapia, ma mi pare di aver capito che Lei in realtà non si è rivolto ad uno psicologo specializzato in psicoterapia, ma ad uno psicologo non specializzato.
Lo psicologo non specializzato può porre diagnosi.
Quanto al tipo di intervento che Le è stato proposto ed erogato, francamente non saprei che cosa dire.
Comunicare la diagnosi al pz. è opportuno, ma talvolta (e non so se questo sia il caso) si può spiegare al pz. qual è il problema.
In altre parole ci sono diversi tipi di diagnosi: anche una diagnosi esplicativa è una diagnosi.
Chi Le ha detto, allora, che si tratta di ansia e panico, dal momento che l'attacco di panico ha caratteristiche ben precise che lo psicologo diagnostica?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gent.le Sig.ra,
ha iniziato a scriverci del suo disagio da circa un anno e mezzo che si "trascina" in realtà da sei anni come Lei stessa ricorda. In tutto questo tempo ha messo in atto una serie di tentativi per affrontare la situazione sempre partendo da quella che è evidentemente un autodiagnosi che sembra non trovare riscontri da parte del curante.
A questo punto forse è arrivato il momento di iniziare davvero a prendersi cura di sé, rinunciando a cercare risposte preconfezionate e pronte all'uso, ogni percorso terapeutico è un viaggio unico e irripetibile durante il quale lo specialista facilita un processo di cambiamento non solo di cura della, presunta, patologia.
E' possibile che Lei abbia scelto una psicologa esperta in psicodiagnostica perché al momento attribuisce alla diagnosi la priorità assoluta.
In realtà, in psicoterapia esistono orientamenti che non impostano l'intervento terapeutico in funzione di categorie diagnostiche poiché la relazione terapeutica non è con il "sintomo" ma con la persona che lo vive e lo esprime.
La presenza di pensieri ossessivi non è sufficiente per parlare di disturbo ossessivo, così come un attacco di panico non è sufficiente per diagnosticare un disturbo d'ansia, la diagnosi è una valutazione complessa che richiede un contato diretto con lo specialista.
Attraverso la rete può fare una ricerca dello psicoterapeuta nella sua città ed eventualmente decidere di fare un colloquio con due specialisti prima di decidere se e con chi proseguire il percorso terapeutico.
Al termine del colloquio provi semplicemente a chiedersi se si è sentita accettata, compresa e non giudicata e così sarà più semplice individuare lo psicoterapeuta con il quale ci sono le premesse per instaurare un'alleanza terapeutica.
A tal proposito le consiglio la lettura del seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
ha iniziato a scriverci del suo disagio da circa un anno e mezzo che si "trascina" in realtà da sei anni come Lei stessa ricorda. In tutto questo tempo ha messo in atto una serie di tentativi per affrontare la situazione sempre partendo da quella che è evidentemente un autodiagnosi che sembra non trovare riscontri da parte del curante.
A questo punto forse è arrivato il momento di iniziare davvero a prendersi cura di sé, rinunciando a cercare risposte preconfezionate e pronte all'uso, ogni percorso terapeutico è un viaggio unico e irripetibile durante il quale lo specialista facilita un processo di cambiamento non solo di cura della, presunta, patologia.
E' possibile che Lei abbia scelto una psicologa esperta in psicodiagnostica perché al momento attribuisce alla diagnosi la priorità assoluta.
In realtà, in psicoterapia esistono orientamenti che non impostano l'intervento terapeutico in funzione di categorie diagnostiche poiché la relazione terapeutica non è con il "sintomo" ma con la persona che lo vive e lo esprime.
La presenza di pensieri ossessivi non è sufficiente per parlare di disturbo ossessivo, così come un attacco di panico non è sufficiente per diagnosticare un disturbo d'ansia, la diagnosi è una valutazione complessa che richiede un contato diretto con lo specialista.
Attraverso la rete può fare una ricerca dello psicoterapeuta nella sua città ed eventualmente decidere di fare un colloquio con due specialisti prima di decidere se e con chi proseguire il percorso terapeutico.
Al termine del colloquio provi semplicemente a chiedersi se si è sentita accettata, compresa e non giudicata e così sarà più semplice individuare lo psicoterapeuta con il quale ci sono le premesse per instaurare un'alleanza terapeutica.
A tal proposito le consiglio la lettura del seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 06/01/2016.
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