Approccio alle ossessioni
Salve a tutti,
chiedo scusa se mi dilungherò. Ho 19 anni e di recente mi son reso conto di avere una sorta di dubbio persistente ed ossessivo, inizialmente non mi dava fastidio, anzi per certi verso aiutava. Ho avuto crisi di panico che hanno fatto si che mi ronchiudessi in casa. Ora però è diventato insopportabile. Da quando
chiedo scusa se mi dilungherò. Ho 19 anni e di recente mi son reso conto di avere una sorta di dubbio persistente ed ossessivo, inizialmente non mi dava fastidio, anzi per certi verso aiutava. Ho avuto crisi di panico che hanno fatto si che mi ronchiudessi in casa. Ora però è diventato insopportabile. Da quando
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sembra che la sua domanda sia incompleta, tuttavia è abbastanza chiara da postarle questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta dottore,
In effetti avevo letto in precedenza il suo articolo. Da qualche giorno prima di scrivere avevo iniziato a mettere in pratica gli insegnamenti del suo articolo e di altri simili. Si può dire che i dubbi esistenziali ansiogeni si siano fermati quando ho deciso di accettarli ma di non rispondere (è stata una settimana di agonia prima di riuscirci). Da due giorni o poco più si sembra calmata la situazione e riesco a non dar corda ad altre domande sul nascere. Risolto questo problema mi trovo in una situazione di apatia. Ciò che non mi torna è l'altissima razionalità (non causa ansia) che ho. Nel senso che nell'umore e fisicamente sono abbattuto ma i pensieri viaggiano a gran velocità, sempre e solo sul piano logico. Diciamo che sento di aver perso contatto con me stesso. Non conosco le mie passioni, aspirazioni e sentimenti, proseguo per algoritmi. Sento che i miei pensieri son sconnessi dagli stati d'animo, che da un po' non provo, se non quello apatico. Tanto che se mi prende l'euforia o gioia mi vien da analizzare che mi sta succedendo non essendo abituato e tanto distaccato da me. Tutto ciò penso sia iniziato quando iniziando ad interessarmi di psicologia ho tentato di scomporre ogni comportamento mio e degli altri, ogni azione e gesto d'affetto che mi veniva rivolto dovevo capire il perchè, per capire se era sincero e per non star male. E più lo facevo più mi distaccavo da tutto, e più ero apatico più razionalizzavo, un bel circoletto (haha). Capisce quindi che anche prima ero molto insicuro, causa separazione dei miei credo. Le ho scritto finchè aspettavo di vedere per la seconda volta la mia terapeuta, che è stata assente per molto. L'approccio è Breve Strategico. Non so perchè abbia scritto, forse sapere se l'approccio è giusto, forse per un po' di rassicurazione da una persona preparata. So che son stanco di risposte logiche e voglio iniziare al più presto ad agire e ad emozionarmi. Difatti penso che gli attacchi di panico non siano forti, penso che mi manchi solo lo stimolo ad affrontarli.
Un saluto.
In effetti avevo letto in precedenza il suo articolo. Da qualche giorno prima di scrivere avevo iniziato a mettere in pratica gli insegnamenti del suo articolo e di altri simili. Si può dire che i dubbi esistenziali ansiogeni si siano fermati quando ho deciso di accettarli ma di non rispondere (è stata una settimana di agonia prima di riuscirci). Da due giorni o poco più si sembra calmata la situazione e riesco a non dar corda ad altre domande sul nascere. Risolto questo problema mi trovo in una situazione di apatia. Ciò che non mi torna è l'altissima razionalità (non causa ansia) che ho. Nel senso che nell'umore e fisicamente sono abbattuto ma i pensieri viaggiano a gran velocità, sempre e solo sul piano logico. Diciamo che sento di aver perso contatto con me stesso. Non conosco le mie passioni, aspirazioni e sentimenti, proseguo per algoritmi. Sento che i miei pensieri son sconnessi dagli stati d'animo, che da un po' non provo, se non quello apatico. Tanto che se mi prende l'euforia o gioia mi vien da analizzare che mi sta succedendo non essendo abituato e tanto distaccato da me. Tutto ciò penso sia iniziato quando iniziando ad interessarmi di psicologia ho tentato di scomporre ogni comportamento mio e degli altri, ogni azione e gesto d'affetto che mi veniva rivolto dovevo capire il perchè, per capire se era sincero e per non star male. E più lo facevo più mi distaccavo da tutto, e più ero apatico più razionalizzavo, un bel circoletto (haha). Capisce quindi che anche prima ero molto insicuro, causa separazione dei miei credo. Le ho scritto finchè aspettavo di vedere per la seconda volta la mia terapeuta, che è stata assente per molto. L'approccio è Breve Strategico. Non so perchè abbia scritto, forse sapere se l'approccio è giusto, forse per un po' di rassicurazione da una persona preparata. So che son stanco di risposte logiche e voglio iniziare al più presto ad agire e ad emozionarmi. Difatti penso che gli attacchi di panico non siano forti, penso che mi manchi solo lo stimolo ad affrontarli.
Un saluto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 05/01/2016.
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