Sono davvero in ansia
Gentili dott.ri,vi scrivo per ricevere consigli sul mio fidanzato.Da circa 1 anno assume farmaci per sindrome ansiosa-depressiva, ovviamente dietro prescrizione e controllo di uno specialista in neuropsichiatria.Dopo i primi mesi di assunzione, si è registrato un discreto miglioramento.In ragione di ciò, lo specialista ha provato a ridurre gradualmente l'antidepressivo crecando di calibrare il dosaggio alle manifestazioni psico- fisiche che il mio fidanzato contestualmente lamentava.Tuttavia la situazione ad oggi sembra essersi aggravata (nonostante prosegua la terapia farmacologica)infatti, il mio fidanzato gradualmente ha iniziato a non andare più in ufficio (nonostante sia stato più volte sollecitato...forse anche sbagliando),si è letteralmente chiuso in casa,ha allontanato tutti ,me compresa, e dorme solo.Sono disperata e molto preoccupata , perché vorrei aiutarlo. Non credo che da solo,nonostante stia continuando ad assumere farmaci,riuscirà a trovare la forza per ritrovare se stesso e tornare alla sua quotidianità.Cosa potrei fare per lui?Sono davvero in ansia.Grazie per l'attenzione.
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gentile ragazza se si tratta di una depressione clinica diagnosticata lei può fare ben poco se non quello di consigliargli di associare alla terapia farmacologica anche un intervento di tipo psicoterapico.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazza,
E' comprensibile la Sua pena nei confronti del Suo ragazzo. Ma vorrei indurLa a riflettere sul meccanismo patogenetico della depressione: essa si nutre della pena e della preoccupazione che riesce a generare nel contesto perche' conferma il nucleo patogeno che la sostiene.
Quindi paradossalmente la strategia migliore che Lei possa adottare e' la serenita' : Non "colludere" con i messaggi pietistici che il ragazzo esprime e lasciare che accetti da solo che questo "sistema" comunicativo non paga.
Non esortarlo, non compatirlo.
Se lo ama non smetta di stargli accanto e abbia fiducia che i messaggi corretti che ricevera' da Lei sortiscano un risultato.
Certamente una psicoanalisi seria lo portra' aiutare a consapevolizza i problemi che ha.
Secondo l'approccio psicodinamico a cui mi riferisco le cause della depressione sono profonde e inconsce e vanno affrontate tramite una psicoterapia idonea e integrata con l'utilizzo di farmaci personalizzati, che vanno somministrati da specialisti con pazienza, fino a trovare quello giusto.
Le formulo i migliori auguri! E ci faccia sapere!
E' comprensibile la Sua pena nei confronti del Suo ragazzo. Ma vorrei indurLa a riflettere sul meccanismo patogenetico della depressione: essa si nutre della pena e della preoccupazione che riesce a generare nel contesto perche' conferma il nucleo patogeno che la sostiene.
Quindi paradossalmente la strategia migliore che Lei possa adottare e' la serenita' : Non "colludere" con i messaggi pietistici che il ragazzo esprime e lasciare che accetti da solo che questo "sistema" comunicativo non paga.
Non esortarlo, non compatirlo.
Se lo ama non smetta di stargli accanto e abbia fiducia che i messaggi corretti che ricevera' da Lei sortiscano un risultato.
Certamente una psicoanalisi seria lo portra' aiutare a consapevolizza i problemi che ha.
Secondo l'approccio psicodinamico a cui mi riferisco le cause della depressione sono profonde e inconsce e vanno affrontate tramite una psicoterapia idonea e integrata con l'utilizzo di farmaci personalizzati, che vanno somministrati da specialisti con pazienza, fino a trovare quello giusto.
Le formulo i migliori auguri! E ci faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Concordo con i Colleghi, è opportuno che insieme ai farmaci ci sia un psicoterapia che analizzi la storia del paziente , tutto questo dolore parte da lontano, d'altra parte una psicoterapia deve essere voluta dal paziente stesso , non si può imporgliela , forse lo psichiatra stesso può proporla al suo fidanzato.. Molti auguri cerchi la misura giusta nello stargli vicino affettuosamente , ma anche con serenità..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 31/12/2015.
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