Violenti scatti d'ira

Gentilissimi Dottori vi espongo i miei problemi nella speranza che possiate aiutarmi a capire meglio il perché succede..
Partiamo dal fatto che in passato, quando avevo 16 anni mi tagliavo ripetutamente polsi e cosce...in particolar modo quando non riuscivo a sfogare la rabbia, o meglio...lo sfogo non era ma abbastanza....dovevo arrivare a farmi molto male o rendermi conto di sanguinare effettivamente troppo per fermarmi...e molto spesso non mi fermavo e aprivo la ferita...circa 10 anni fa, io e la mia famiglia abbiamo subito uno sfratto e siamo rimasti per strada...mio padre ha pensato bene di scappare via...ad ogni modo...ero una ragazza grassa, al tempo in cui avevo 19 anni (ora ne ho 30) pesavo 97 kg e nel giro di 4 mesi sono arrivata a pesarne 52, ho rischiato il ricovero per deperimento organico. Da allora il mio rapporto col cibo è particolare diciamo..ora il mio peso varia dai 45 ai 48 dipende quanto mi sento in colpa...la cosa che mi spaventa è che mi capita di avere scatti d'ira molto violenti...li calmo solo facendomi male, per esempio mi sono lussata talloni e caviglie, ho dei tagli tanto grossi e profondi che la cicatrice non andrà mai via...mi strappo e graffio via la pelle dai capezzoli...smetto quando sanguinano (non poco)...ieri ho quasi rotto lo sterzo della mia macchina e mi sono rotta 2 vene e lussata la nocca del mignolo per quanto forte ho buttato pugni...ho i condili della mandibola sublussati per quanto ho stretto forte digrignando i denti e perché soffro di bruxismo.
La cosa mi spaventa abbastanza..perché in quel momento sarei capace di uccidere.
Sono tendenzialmente una persona buona e gentile, mi vedo invece trasformata in qualcosa di pericoloso..sono sempre stata riluttante nel farmi analizzare da qualcuno...ma ieri ho avuto un altro "crollo" come li chiamo io...e mi sono devastata il polso con un taglierino.
Vorrei solo sapere come controllarli...considerando che avvengono per futilità...ma un dettaglio che spero vi sia utile è che i miei episodi sono sempre realizzati nei confronti di mia madre (soprattutto) ed il mio attuale compagno da 7 anni (con lui mi è successo 4 o 5 volte), lui cerca di tenermi ferma e mi grida di calmarmi, mia madre invece dice che devo farmi curare che non sto bene....e mi sa che ha ragione...
Vi prego di considerare l'idea di rispondermi e darmi un parere...anticipatamente grazie.....
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(...).li calmo solo facendomi male (..)
gentile ragazza forse è tempo di prendere in considerazione l'idea di intraprendere un percorso psicoterapeutico non crede?
la ricerca del dolore può avere aspetti differenti, da un lato è un meccanismo anestetico, ferirsi significa stimolare il cervello a produrre endorfine, ma questo anestetico va ricercato per ridurre dei "dolori" emotivi, e dall'altro ha una funzione di copertura. Si cerca dolore per distrarsi da altri dolori, ma sempre di carattere emotivo.
Un percorso psicoterapico può dare modalità più funzionali di elaborare questo probabile dolore di fondo e, quindi, dare anche modalità anche più funzionali di dirigere la propria ira
ma se non elabora quella sofferenza che va a strutturare o, meglio, destrutturare la sua personalità, difficilmente potrà trovare rimedi fai da te per cambiare atteggiamenti.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentilissimo Dott. De Vincentiis, grazie per aver avuto la premura di rispondermi.
In riferimento a quanto mi ha scritto le rispondo che... si ho pensato di prendere in considerazione un percorso psicoterapeutico, ma non sono nelle possibilità economiche di affrontarlo, in passato ho eseguito solo 2 sedute con la psicologa del consultorio di Catanzaro, erano gratuite ed ho pensato di provarci...onestamente non mi sono aperta ed ho solo detto quello che volevo...non mi è servito ed ho mollato subito, soprattutto quando mi ha consigliato delle pillole antidepressive (non ricordo il nome)...si li ho mollato. Non mi è piaciuto sentirmi malata, perché non credo di esserlo. Non lo so da dove è partito questo "dolore emotivo", non so qual è l'inizio, è difficile..il primo episodio di autolesionismo con conseguente tentativo di suicidio è avvenuto quando avevo 12 anni, per essere chiari...da bimba qual ero credevo che bevendo una boccetta di profumo mi sarei avvelenata e quindi morta, ma il risultato è stata solo gastrite e vomito.
A conti fatti comunque non posso economicamente permettermi nessun tipo di terapia...
Le sono comunque immensamente grata per i consigli che mi ha dato.
Saluti
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Il tipo di sintomi che ci riferisce mi portano a consigliarLe di ricorrere almeno ad una Asl . L'autolesionismo ha pesanti conseguenze anche fisiche. Potrebbe incorrere in infezioni gravi..Ci ha mai pensato?
Ha mai esposto al medico di base i Suoi problemi e i Suoi scatti di ira?
So che sono situazioni molto difficili da gestire e potrebbe intanto chiedere una visita psichiatrica per avere dei farmaci idonei al Suo disturbo.
Le auguro di trovare un ascolto appropriato per la domanda che pone...
I migliori saluti e auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentilissima Dottoressa Esposito grazie per aver risposto..e grazie per la franchezza, ed in risposta a ciò che mia chiesto, no, non ho mai parlato col mio medico di base di questi argomenti....sono certa che un approccio diretto con un professionista sia sicuramente più efficace...ma se mi ritrovo qui a descrivere nel totale anonimato i miei "problemi" è proprio perché mi sento tutelata da un semplice login, e forse riesco ad essere anche più sincera, cosa che non è avvenuta mai dal vivo con la psicologa del consultorio o con qualsiasi altra persona...mi terrorizza anche solo il termine "psichiatria" e ancor più l'idea di dover tenere a bada i miei impulsi con dei farmaci.
Le sono comunque molto grata...
Saluti
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Mi dispiace davvero che non sia riuscita a esprimersi con tranquillita' ne' con la psicologa ne' con il Suo medico e che sia spaventata dalla possibilita' di parlare con uno psichiatra.
Si tratta di professionisti del settore e Lei non si troverebbe a disagio.
Se avesse problemi allo stomaco andrebbe da un gastroenterologo o no?
In assenza di ogni intervento specialistico la Sua patologia non migliorera' purtroppo.
Questo e' bene che Lei lo sappia!
E ci pensi...
I migliori auguri per tutto!