Panico, ansia, incapacità di tornare alla realtà
Gentili dottori,
ho solo 20 anni ma da qualche anno il mio umore è in un totale declino. In questo momento ho raggiunto il picco, il buio totale.
Ogni cosa mi provoca ansia, terrore, ossessioni, ma sopratutto l'incapacità di tornare alla realtà. Me ne sono resa conto, non sono più in grado di guardare un telegiornale che scatta il terrore di vivere, di uscire di casa, (es. adesso parlano solo di smog e di un clima natalizio caldo, ma per me vuol dire che nessuno capisce come me che il mondo sta morendo) non riesco a divertirmi, non so più uscire, gli altri mi provocano stress, mi irritano, ma se sto sola i miei pensieri mi saltano addosso e mi sento impazzire; le persone che ridono intorno a me mi provocano apatia e mi danno fastidio, mi sento come uno di quei matti nei film che va per strada gridando la fine del mondo, anche se lo grido solo dentro di me.
Sono sempre stata sensibile, poi catastrofica. Sto avendo problemi dal punto di vista familiare e universitario (frequento la facoltà che vogliono i miei ma non riesco a fare nessun esame) e problemi che mi portano molto stress, sto pensando di rivolgermi ad uno specialista in grado di aiutarmi e liberarmi.
Mi chiudo in una bolla a volte, tutti ridono e sono felici mentre io sto nella mia testa, fuori dalla realtà, terrorizzata dal mondo, dal giudizio degli altri, dai miei genitori, dal futuro, da tutto.
I miei genitori sono sempre stati molto severi con me, porto ancora dentro di me molti sensi di colpa (falsi a quanto pare), rancore verso il mio modo di essere (fantasiosa) e ho paura di Dio, ecco, ho la paura che non mi fa vivere. Vedo che sono tutti felici ed io non so farlo.
In questo momento ho il picco della mia ansia, non prendo neanche il caffè per riuscire a dormire ma non mangio (e non mangio bene) da qualche settimana.
Mi rivolgerò uno specialista a breve, secondo voi, faccio bene?
Cosa credete che io abbia? Perché tutto mi spaventa? Colpa della mia educazione?
Ps.Ho uno spiraglio di luce, ho un fidanzato, a cui voglio bene e porto un enorme rispetto. I miei non sanno nulla perché un ragazzo sbilancia la loro idea della mia vita.
ho solo 20 anni ma da qualche anno il mio umore è in un totale declino. In questo momento ho raggiunto il picco, il buio totale.
Ogni cosa mi provoca ansia, terrore, ossessioni, ma sopratutto l'incapacità di tornare alla realtà. Me ne sono resa conto, non sono più in grado di guardare un telegiornale che scatta il terrore di vivere, di uscire di casa, (es. adesso parlano solo di smog e di un clima natalizio caldo, ma per me vuol dire che nessuno capisce come me che il mondo sta morendo) non riesco a divertirmi, non so più uscire, gli altri mi provocano stress, mi irritano, ma se sto sola i miei pensieri mi saltano addosso e mi sento impazzire; le persone che ridono intorno a me mi provocano apatia e mi danno fastidio, mi sento come uno di quei matti nei film che va per strada gridando la fine del mondo, anche se lo grido solo dentro di me.
Sono sempre stata sensibile, poi catastrofica. Sto avendo problemi dal punto di vista familiare e universitario (frequento la facoltà che vogliono i miei ma non riesco a fare nessun esame) e problemi che mi portano molto stress, sto pensando di rivolgermi ad uno specialista in grado di aiutarmi e liberarmi.
Mi chiudo in una bolla a volte, tutti ridono e sono felici mentre io sto nella mia testa, fuori dalla realtà, terrorizzata dal mondo, dal giudizio degli altri, dai miei genitori, dal futuro, da tutto.
I miei genitori sono sempre stati molto severi con me, porto ancora dentro di me molti sensi di colpa (falsi a quanto pare), rancore verso il mio modo di essere (fantasiosa) e ho paura di Dio, ecco, ho la paura che non mi fa vivere. Vedo che sono tutti felici ed io non so farlo.
In questo momento ho il picco della mia ansia, non prendo neanche il caffè per riuscire a dormire ma non mangio (e non mangio bene) da qualche settimana.
Mi rivolgerò uno specialista a breve, secondo voi, faccio bene?
Cosa credete che io abbia? Perché tutto mi spaventa? Colpa della mia educazione?
Ps.Ho uno spiraglio di luce, ho un fidanzato, a cui voglio bene e porto un enorme rispetto. I miei non sanno nulla perché un ragazzo sbilancia la loro idea della mia vita.
[#1]
Sì, fai bene, mi pare una scelta saggia quella di chiedere una consulenza di persona ad uno psicologo psicoterapeuta.
E' probabile che sia presente una dinamica ansioso-ossessiva, ma sarebbe interessante capire meglio anche i retaggi da cui vieni e come mai hai accettato di frequentare una facoltà che hanno scelto i tuoi, come mai non riesci a studiare, ecc..
E' probabile che sia presente una dinamica ansioso-ossessiva, ma sarebbe interessante capire meglio anche i retaggi da cui vieni e come mai hai accettato di frequentare una facoltà che hanno scelto i tuoi, come mai non riesci a studiare, ecc..
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile Ragazza,
il fatto che stia pensando di rivolgersi a uno specialista è una buona idea, anche per "dipanare" e far fronte a tutte queste paure che ha, al blocco che ha nel proseguire gli studi, paura di vivere come dice lei o forse paura di poter essere felice, come se non "meritasse" anche lei qualcosa. E' così?
In tutto questo è positiva la relazione che ha con il suo fidanzato che comunque credo non debba diventare l'unica ancora di salvezza a cui aggrapparsi e a cui rivolgersi nei momenti più difficili, in questo senso ritengo per il suo benessere un percorso psicologico che alla fine possa metterla in grado di vivere la sua vita in modo più sereno sia rispetto a se stessa che nei confronti del mondo.
Un cordiale saluto
il fatto che stia pensando di rivolgersi a uno specialista è una buona idea, anche per "dipanare" e far fronte a tutte queste paure che ha, al blocco che ha nel proseguire gli studi, paura di vivere come dice lei o forse paura di poter essere felice, come se non "meritasse" anche lei qualcosa. E' così?
In tutto questo è positiva la relazione che ha con il suo fidanzato che comunque credo non debba diventare l'unica ancora di salvezza a cui aggrapparsi e a cui rivolgersi nei momenti più difficili, in questo senso ritengo per il suo benessere un percorso psicologico che alla fine possa metterla in grado di vivere la sua vita in modo più sereno sia rispetto a se stessa che nei confronti del mondo.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova
[#3]
Cara ragazza,
Premetto che ho dato una lettura di tipo psicodinamico alle Sue parole e gliela espongo.
Sembrerebbe essere presente in Lei un problema con l'autorita' che Lei esprime in diversi sintomi ( la paura che il mondo stia finendo mentre nessuno se ne rende conto,
Il frequentare una Facolta' universitaria e non fare esami ecc.)
Lei sembra davvero oppressa da un qualcosa di ingestibile.
La mia ipotesi e' che questo "qualcosa" rappresenti simbolicamente il Suo ambiente familiare, genitoriale.
Le consiglierei percio' una psicoterapia psicodinamica che Le permetta di elaborare tali tematiche.
I migliori auguri! E se vuole ci faccia sapere!
Premetto che ho dato una lettura di tipo psicodinamico alle Sue parole e gliela espongo.
Sembrerebbe essere presente in Lei un problema con l'autorita' che Lei esprime in diversi sintomi ( la paura che il mondo stia finendo mentre nessuno se ne rende conto,
Il frequentare una Facolta' universitaria e non fare esami ecc.)
Lei sembra davvero oppressa da un qualcosa di ingestibile.
La mia ipotesi e' che questo "qualcosa" rappresenti simbolicamente il Suo ambiente familiare, genitoriale.
Le consiglierei percio' una psicoterapia psicodinamica che Le permetta di elaborare tali tematiche.
I migliori auguri! E se vuole ci faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.5k visite dal 27/12/2015.
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Approfondimento su Ansia
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