Ansia ipocondria e somatizzazioni

Buon pomeriggio, sono un ragazzo di 34 anni e da un mese a questa parte soffro di disturbi vari molto invalidanti che andrò a illustrarvi. Tutto è cominciato con una forte colite arrivata a metà novembre che mi ha spaventato non poco, perché si tratta di un disturbo di cui non ho mai sofferto ma soprattutto perché psicologicamente fortemente provato dalla scoperta di un cancro e conseguente morte di una persona a me vicina, avvenuta in tempi velocissimi tra inizio settembre e inizio novembre. Tale disturbo si è presentato una decina di giorni dopo il lutto e mi ha fatto piombare in un vortice di paure e fobie che sono andate via via aumentando portandomi alla convinzione di essere affetto anch'io da un male incurabile. Mi sono sottoposto pertanto a diversi controlli quali esami ematochimici, lastre all'addome, ecografia addome completo, consulto specialistico con gastroenterologo e proctologo, da tutti questi accertamenti non è emerso nulla di significativo, tutto sembra essere nella norma, sono stato pertanto indirizzato dal mio medico curante a intraprendere un percorso psicoterapeutico che ho cominciato a inizio dicembre, fino ad ora mi sono sottoposto a 3 sedute ed è emersa una forte ansia accompagnata da ipocondria e somatizzazioni. Ció che mi spaventa di più è l'escalation dei disturbi che mi stanno affliggendo, il tutto è partito come detto con una colite, ma purtroppo risolta quest'ultima e soprattutto ricevute le rassicurazioni del caso da più medici io non sono riuscito a trovare tranquillità, anzi il mio stato di agitazione e preoccupazione è cresciuto sempre di più e con il passare dei giorni si sono aggiunti sintomi sempre nuovi che causano in me continui allarmismi. Sono cominciati problemi di insonnia, problemi di digestione,sudorazioni improvvise, fascicolazioni diffuse, forte tensione alle gambe e da un po' di tempo a questa parte una sensazione di testa vuota che non mi abbandona praticamente mai. Inutile dire che ciò ha provocato in me un crollo dell'umore e soprattutto un'attenzione esagerata verso ogni minimo segnale o sintomo fisico che mi sta facendo pensare alle più svariate patologie, paure alimentate oltre tutto dalla continua ricerca dei sintomi su internet, presto attenzione costante a tutto ciò che il mio corpo produce in qualsiasi sua forma, mi peso quotidianamente per paura di un dimagrimento che avvalorerebbe la mia tesi di un disturbo organico, presto molta attenzione alla temperatura corporea è tutto ciò che magari fino a un mese fa neanche notavo oggi mi getta nel panico. Chiaramente così è difficile andare avanti e sto mettendo a rischio sia la mia vita sentimentale che lavorativa. Il 7 gennaio effettueró su indicazione dello psicoterapeuta una visita neuropsichiatrica. Io voglio solamente riprendere in mano la mia vita e chiedo a voi un parere sulla mia situazione, è possibile che tutto ciò sia interamente frutto della psiche? Vi ringrazio per l'attenzione. Cordiali Saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Certamente è possibile che si sia scatenata una dinamica ansiosa, con la ricerca di dettagli su internet e presso diversi specialisti. E' anche molto frequente vedere come le rassicurazioni, anziché attenuare l'ansia, in realtà non fanno altro che alimentarla, proprio perché la sedano per pochissimo tempo, per poi riprendere più di prima.
Inoltre, lo stato ansioso si esprime certamente anche sul corpo. Per questa ragione è importante imparare a riconoscere tutto ciò e ad imparare a gestire lo stato ansioso.
La psicoterapia intrapresa Le sarà d'aiuto. Quali obiettivi sono stati fissati?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
La ringrazio Dott.ssa Pileci per la pronta risposta, finora abbiamo utilizzato le prime 2 sedute per inquadrare ciò che è successo negli ultimi 2 mesi, mentre nell'ultimo incontro abbiamo cominciato a ricercare nella mia infanzia possibili relazioni con quanto sviluppato in questa circostanza. L'obiettivo è quello di imparare a riconoscere e gestire l'ansia con l'aiuto di un supporto farmacologico in questa prima fase. Le festività in questo momento hanno comportato una sosta di 3 settimane con ripresa delle sedute il 9 gennaio e, come le dicevo nell'intervento precedente, visita neuropsichiatrica il 7. Purtroppo in questa fase iniziale non fare sedute per 3 settimane mi sta mettendo in grossa difficoltà, faccio molta fatica a gestire le mie fobie e purtroppo per quanto provi a convincermi di non essere affetto da un male incurabile, finisco per credere sempre di più in una natura organica dei miei disturbi, spesso penso che dovrei approfondire gli esami e da qui nasce la mia grande confusione. Lei cosa mi consiglia in merito? Grazie anticipatamente. Cordiali Saluti
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