Sensi di colpa cronici
Salve Dottori e buone feste, volevo chiedere il vostro aiuto perché non so cosa fare per uscire da questo problema: da sempre per quanto ricordo soffro di sensi di colpa, vedevo sempre le conseguenze delle mie azioni come un qualcosa di abnorme rispetto alla realtà, per fare alcuni esempi: se prendevo in giro una persona avevo paura potesse suicidarsi e io esserne il colpevole, se vedevo un evento al tg come un terremoto pensavo che le vittime venissero da me nella notte per cercare uno sfogo, se vedevo al tg un omicidio mi sentivo in dovere di scoprire il colpevole come fossi stato parte dell'omicidio stesso, tutte paure e colpe che mi assumevo anche se non c'entravo nulla o se c'entravo il mio ruolo non era al livello delle mie paure...crescendo questi sensi di colpa erano spariti del tutto, dai 16 ai 20 anni mai più avevo avuto problemi di questo tipo, poi ho iniziato a soffrire di ansia generalizzata e si sono ripresentate anche queste paure, oltre i sintomi psicosomatici dati dall'ansia generalizzata avevo anche tutti questi pensieri intrusivi che mi impedivano non solo di vivere ma anche di guarire perché mi sentivo colpevole di cose non fatte e indegno di ricevere cure. Nonostante questo venni portato da degli specialisti e con la cura combinata farmacologico-psicoterapeutica nel giro di pochi mesi guarii. Attualmente sto portando ancora avanti la cura farmacologica e ho finito quella psicoterapeutica perché ritenuto guarito, ho solo incontri di controllo distanziati nel tempo, il problema è che da qualche settimana soffro di nuovo di questi sensi di colpa che mi impediscono di vivere serenamente ed è anche tornata l'ansia generalizzata ma quella mi spaventa meno perché è più controllabile. In che modo posso uscire da questi sensi di colpa assurdi? Dentro me so che sono paure/colpe insensate ma una parte di me ne è terrorizzata e non mi fa vivere la vita come vorrei
[#1]
Gentile utente,
<<con la cura combinata farmacologico-psicoterapeutica nel giro di pochi mesi guarii.<<
Quale fu la diagnosi?
E' in cura farmacologica attualmente? quale?
Può ri-contattare la sua psicoterapeuta a breve?
Saluti cordiali.
<<con la cura combinata farmacologico-psicoterapeutica nel giro di pochi mesi guarii.<<
Quale fu la diagnosi?
E' in cura farmacologica attualmente? quale?
Può ri-contattare la sua psicoterapeuta a breve?
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Gentile Dottoressa, la diagnosi che mi ha rilasciato lo psichiatra dice: disturbo d'ansia generalizzata con attacchi di panico. Attualmente sono in cura con 15 gocce di Cipralex al giorno, cura che sto portando avanti da circa un anno e mezzo, da quando è riniziato il tutto. Per quanto riguarda la psicoterapeuta mi è possibile ricontattarla tuttavia essendo un servizio pubblico se voglio una nuova terapia devo rimettermi in lista d'attesa e mi verrà assegnata una nuova terapeuta, con la terapeuta con la quale ho svolto la psicoterapia per regolamento, superate le sedute massime, posso solamente avere delle sedute di richiamo per un massimo di 10 nell'arco di un anno e devono essere distanziate di almeno un mese l'una dall'altra. Cordiali saluti
[#3]
Caro ragazzo,
Non so che tipo di psicoterapia abbia seguito in questo periodo. Ma senza dubbio non ha affrontato la causa vera e profonda dei Suoi sensi di colpa. Che come vede si sono ripresentati perche' le motivazioni inconsce sono ancora ben radicate in Lei.
Il mio approccio psicodinamico prevede una analisi puntuale delle "cause" dei sensi di colpa, che sono ben nascoste nell'inconscio.
Solo dopo di cio' si pota' affrontare una risalita.
Ci pensi.
Forse vale la pena di cominciare una nuova psicoterapia, dinamica, per cercare di stare meglio.
Le formulo i migliori auguri!
Non so che tipo di psicoterapia abbia seguito in questo periodo. Ma senza dubbio non ha affrontato la causa vera e profonda dei Suoi sensi di colpa. Che come vede si sono ripresentati perche' le motivazioni inconsce sono ancora ben radicate in Lei.
Il mio approccio psicodinamico prevede una analisi puntuale delle "cause" dei sensi di colpa, che sono ben nascoste nell'inconscio.
Solo dopo di cio' si pota' affrontare una risalita.
Ci pensi.
Forse vale la pena di cominciare una nuova psicoterapia, dinamica, per cercare di stare meglio.
Le formulo i migliori auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Gentile utente,
qualche temporanea ricaduta fa parte del processo.
Una ripresa di contatti con lo psichiatra per i farmaci,
e con la Psicoterapeuta per una di quelle riprese mensili previste dal SSN potrebbero essere più che opportune.
Saluti cordiali.
qualche temporanea ricaduta fa parte del processo.
Una ripresa di contatti con lo psichiatra per i farmaci,
e con la Psicoterapeuta per una di quelle riprese mensili previste dal SSN potrebbero essere più che opportune.
Saluti cordiali.
[#7]
Gentile utente,
qualche indicazione affinchè Lei sia maggiormente documentato sulle psicoterapie.
- Come e perchè funzionano?
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
- Che orientamento scegliere? sempre considerando che privatamente si può scegliere, ma con il servizio sanitario No:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Ed infine: che differenza c'è tra psichiatra e psicoterapeuta?
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3761-psicologo-psicoterapeuta-psicoanalista-psichiatra-counselor-quali-differenze-ci-sono.html
Auspicando Che Lei possa usufruire di un percorso a Lei adeguato,
porgo cordiali saluti.
qualche indicazione affinchè Lei sia maggiormente documentato sulle psicoterapie.
- Come e perchè funzionano?
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
- Che orientamento scegliere? sempre considerando che privatamente si può scegliere, ma con il servizio sanitario No:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Ed infine: che differenza c'è tra psichiatra e psicoterapeuta?
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3761-psicologo-psicoterapeuta-psicoanalista-psichiatra-counselor-quali-differenze-ci-sono.html
Auspicando Che Lei possa usufruire di un percorso a Lei adeguato,
porgo cordiali saluti.
[#8]
Gentile Utente,
a me pare -con i limiti di un consulto on line e quindi senza conoscerLa direttamente- che sia presente una dinamica ossessiva. Mi pare infatti che ci sia una sorta di pensiero magico attraverso il quale c'è il dubbio (e poi la colpa) di aver potuto danneggiare gli altri. In altre parole, Lei pensa che se solo pensa o fa qualcosa, ne conseguirà qualcosa di drammatico per qualcun altro (es faccio una battuta e l'altro si suicida...). Lei è anche consapevole della portata di questi pensieri, ma ci sono situazioni in cui la terapia farmacologica è indispensabile e per questa ragione è opportuno sentire il medico psichiatra, perché non è da escludere che Lei possa avere un buon equilibrio col farmaco.
Ma, facendo un passo indietro, proverei a sentire un parere di uno psicologo psicoterapeuta e/o di uno psichiatra per un inquadramento diagnostico.
E' vero che l'ossessività è comunque un problema d'ansia, ma il trattamento conseguente è diverso.
In questo caso, le ricadute possono essere frequenti.
Lei chiede: "In che modo posso uscire da questi sensi di colpa assurdi? "
Il terapeuta non Le ha spiegato come fare per gestire questi pensieri?
a me pare -con i limiti di un consulto on line e quindi senza conoscerLa direttamente- che sia presente una dinamica ossessiva. Mi pare infatti che ci sia una sorta di pensiero magico attraverso il quale c'è il dubbio (e poi la colpa) di aver potuto danneggiare gli altri. In altre parole, Lei pensa che se solo pensa o fa qualcosa, ne conseguirà qualcosa di drammatico per qualcun altro (es faccio una battuta e l'altro si suicida...). Lei è anche consapevole della portata di questi pensieri, ma ci sono situazioni in cui la terapia farmacologica è indispensabile e per questa ragione è opportuno sentire il medico psichiatra, perché non è da escludere che Lei possa avere un buon equilibrio col farmaco.
Ma, facendo un passo indietro, proverei a sentire un parere di uno psicologo psicoterapeuta e/o di uno psichiatra per un inquadramento diagnostico.
E' vero che l'ossessività è comunque un problema d'ansia, ma il trattamento conseguente è diverso.
In questo caso, le ricadute possono essere frequenti.
Lei chiede: "In che modo posso uscire da questi sensi di colpa assurdi? "
Il terapeuta non Le ha spiegato come fare per gestire questi pensieri?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3k visite dal 26/12/2015.
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