Disturbi da attacchi di panico
EGR.GI DOTTORI,
CERCHERO' DI ESSERE IL PIU' BREVE E CHIARA POSSIBILE.
MI CHIAMO PAMELA E SONO UNA RAGAZZA DI 24 ANNI DI PADOVA: SOFFRO FIN DA PICCOLA DI CLAUSTROFOBIA MA A CIRCA 18 ANNI SONO PEGGIORATA, A SEGUITO DI UN TRAUMA(HO VISITATO UNA MINIERA E HO AVUTO UN FORTISSIMO ATTACCO DI PANICO,SENZA AVERE ALCUNA CURA,PERCHE' AL TEMPO NON PRENDEVO NULLA), E ORA SOFFRO DI AGORAFOBIA. ESCO DI CASA, MA NON MI ALLONTANO PIU' DI 15/20 KILOMETRI, IN STRADE CONOSCIUTE, ALTRIMENTI HO UN ATTACCO DI PANICO. HO ROVINATO INANZITUTTO LA MIA VITA, E
POI ANCHE QUELLA DI CHI MI STA VICINO.
SONO STATA IN TERAPIA 6 MESI DA UNA PSICOTERAPEUTA CHE MI HA INSEGNATO IL TRAINING AUTOGENO; MI HA GIOVATO, MA NON HO
RISOLTO IL PROBLEMA.
SONO DISPERATA, ANCHE PERCHE' HO VIAGGIATO FIN DA PICCOLA,
I MIEI HANNO UN CAMPER E INSISTONO QUOTIDIANAMENTE PER PORTARMI VIA, MA IO NON CI RIESCO, NEMMENO CON IL PSICOFARMACO ORDINATOMI DALLA MIA DOTTORESSA DI BASE (MIALIN,ORA NON PIU' IN COMMERCIO).
SOFFRO TRA L'ALTRO ANCHE DI PROBLEMI ALL'INTESTINO E ALLO STOMACO, SOFFRO DI COLON IRRITABILE E SONO UNA PERSONA IPERATTIVA SEMPRE SOTTO STRESS,SEMPRE DI CORSA, E PURTROPPO NON RIESCO A FARNE A MENO. TENGO SEMPRE LE MASCELLE SERRATE,SOPRRATUTTO DI NOTTE.
IO VOGLIO CURARMI CON UNA TERAPIA ADEGUATA; SE MI POTETE SUGGERIRE QUALCUNO NELLA MIA ZONA CAPACE DI AIUTARMI VE NE SAREI MOLTO GRATA.
SO DI CHIEDERE MOLTO, MA SE VI FOSSE POSSIBILE CONSIGLIARMI
QUALCUNO CON PREZZI "MODERATI", PERCHE' NON SONO UNA PERSONA AGIATA.
RINGRAZIANDOVI FIN DA ORA. PAMELA
CERCHERO' DI ESSERE IL PIU' BREVE E CHIARA POSSIBILE.
MI CHIAMO PAMELA E SONO UNA RAGAZZA DI 24 ANNI DI PADOVA: SOFFRO FIN DA PICCOLA DI CLAUSTROFOBIA MA A CIRCA 18 ANNI SONO PEGGIORATA, A SEGUITO DI UN TRAUMA(HO VISITATO UNA MINIERA E HO AVUTO UN FORTISSIMO ATTACCO DI PANICO,SENZA AVERE ALCUNA CURA,PERCHE' AL TEMPO NON PRENDEVO NULLA), E ORA SOFFRO DI AGORAFOBIA. ESCO DI CASA, MA NON MI ALLONTANO PIU' DI 15/20 KILOMETRI, IN STRADE CONOSCIUTE, ALTRIMENTI HO UN ATTACCO DI PANICO. HO ROVINATO INANZITUTTO LA MIA VITA, E
POI ANCHE QUELLA DI CHI MI STA VICINO.
SONO STATA IN TERAPIA 6 MESI DA UNA PSICOTERAPEUTA CHE MI HA INSEGNATO IL TRAINING AUTOGENO; MI HA GIOVATO, MA NON HO
RISOLTO IL PROBLEMA.
SONO DISPERATA, ANCHE PERCHE' HO VIAGGIATO FIN DA PICCOLA,
I MIEI HANNO UN CAMPER E INSISTONO QUOTIDIANAMENTE PER PORTARMI VIA, MA IO NON CI RIESCO, NEMMENO CON IL PSICOFARMACO ORDINATOMI DALLA MIA DOTTORESSA DI BASE (MIALIN,ORA NON PIU' IN COMMERCIO).
SOFFRO TRA L'ALTRO ANCHE DI PROBLEMI ALL'INTESTINO E ALLO STOMACO, SOFFRO DI COLON IRRITABILE E SONO UNA PERSONA IPERATTIVA SEMPRE SOTTO STRESS,SEMPRE DI CORSA, E PURTROPPO NON RIESCO A FARNE A MENO. TENGO SEMPRE LE MASCELLE SERRATE,SOPRRATUTTO DI NOTTE.
IO VOGLIO CURARMI CON UNA TERAPIA ADEGUATA; SE MI POTETE SUGGERIRE QUALCUNO NELLA MIA ZONA CAPACE DI AIUTARMI VE NE SAREI MOLTO GRATA.
SO DI CHIEDERE MOLTO, MA SE VI FOSSE POSSIBILE CONSIGLIARMI
QUALCUNO CON PREZZI "MODERATI", PERCHE' NON SONO UNA PERSONA AGIATA.
RINGRAZIANDOVI FIN DA ORA. PAMELA
[#1]
Cara Pamela
è questo connubio tra iperattività e limitazione (forzata dagli attacchi di panco) dello spazio di esplorazione che sembra costituire un buon punto da cui iniziare una riflessione psicoterapica. Da una parta la spinta ad agire, a esplorare, a manifestare, seppur in questo momento in modo disfunzionale, la sua identià, dall'altra "il panico" che la rende come una "farfalla in trappola" e che non le permette di fare esperienza di sè nel mondo. Quale relazione tra questi due movimenti psichici? Posso consigliarle due strade che insieme (magari all'inizio con l'aiuto di un buon farmaco che attenui i sintomi più invalidanti) sono efficaci ad aiutarla. Una psicoterapia psicodinamica, non centrata su un obiettivo comportamentale, ma piuttosto sull'esplorazione dei suoi bisogni più profondi e sull'elaborazione del tema "attaccamento/esplorazione". Sembra che lei viva questi due movimenti della vita non appunto come momenti che si integrano e si alternano, ma, assolutizzandoli, li contrapponga: per rimanere nella metafora usata prima "rimanere nel bozzolo (soffocante, terrifico, ma sicuro) diventare farfalla e spiccare il volo (autonomia, libertà ... ma con il rischio di perdita di una base sicura, del senso di orientamento e del controllo).
Potrebbe esserle anche di grande aiuto partecipare, in aggiunta alla psicoterapia, ad un gruppo di MBSR (mindfulness based stress reduction), è un protocollo di otto incontri che aiuta a modificare il modo con cui ci mettiamo in modo automatico e reattivo in relazione ai nostri stati mentali difficili. Questa automaticità ci porta a farcene travolgere piuttosto che a comprenderli e a governarli (per saperne di più può visitare il sito www.centromindfulness.net). Può rivolgersi per questo a Padova al dott. Fabrizio Di Donna fabdidon@libero.it.
un caro saluto
è questo connubio tra iperattività e limitazione (forzata dagli attacchi di panco) dello spazio di esplorazione che sembra costituire un buon punto da cui iniziare una riflessione psicoterapica. Da una parta la spinta ad agire, a esplorare, a manifestare, seppur in questo momento in modo disfunzionale, la sua identià, dall'altra "il panico" che la rende come una "farfalla in trappola" e che non le permette di fare esperienza di sè nel mondo. Quale relazione tra questi due movimenti psichici? Posso consigliarle due strade che insieme (magari all'inizio con l'aiuto di un buon farmaco che attenui i sintomi più invalidanti) sono efficaci ad aiutarla. Una psicoterapia psicodinamica, non centrata su un obiettivo comportamentale, ma piuttosto sull'esplorazione dei suoi bisogni più profondi e sull'elaborazione del tema "attaccamento/esplorazione". Sembra che lei viva questi due movimenti della vita non appunto come momenti che si integrano e si alternano, ma, assolutizzandoli, li contrapponga: per rimanere nella metafora usata prima "rimanere nel bozzolo (soffocante, terrifico, ma sicuro) diventare farfalla e spiccare il volo (autonomia, libertà ... ma con il rischio di perdita di una base sicura, del senso di orientamento e del controllo).
Potrebbe esserle anche di grande aiuto partecipare, in aggiunta alla psicoterapia, ad un gruppo di MBSR (mindfulness based stress reduction), è un protocollo di otto incontri che aiuta a modificare il modo con cui ci mettiamo in modo automatico e reattivo in relazione ai nostri stati mentali difficili. Questa automaticità ci porta a farcene travolgere piuttosto che a comprenderli e a governarli (per saperne di più può visitare il sito www.centromindfulness.net). Può rivolgersi per questo a Padova al dott. Fabrizio Di Donna fabdidon@libero.it.
un caro saluto
Dr.ssa Bianca Pescatori
psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico e cognitivista
www.omeoroma.it
[#2]
Gentile Utente,
ritengo che la prima cosa da fare nel suo caso sia un buon inquadramento diagnostico, se non è gia stato fatto.
E per questo dovrebbe rivolgersi ad uno psichiatra e ad uno psicoterapeuta; lo psichiatra stabilirà quale sarà la terapia farmacologica più adatta a lei (e sicuramente con farmaci ancora in commercio!).
Per quanto riguarda la psicoterapia, se il suo disturbo verrà inquadrato come un disturbo d'ansia, l'orientamento più indicato è quello cognitivo-comportamentale (fino ad oggi le ricerche dimostrano che è quello più efficace nel minor tempo).
Potrà trovarne nella sua zona seguendo questo link:
http://www.aiamc.it/ordinari.htm
Cordiali saluti
ritengo che la prima cosa da fare nel suo caso sia un buon inquadramento diagnostico, se non è gia stato fatto.
E per questo dovrebbe rivolgersi ad uno psichiatra e ad uno psicoterapeuta; lo psichiatra stabilirà quale sarà la terapia farmacologica più adatta a lei (e sicuramente con farmaci ancora in commercio!).
Per quanto riguarda la psicoterapia, se il suo disturbo verrà inquadrato come un disturbo d'ansia, l'orientamento più indicato è quello cognitivo-comportamentale (fino ad oggi le ricerche dimostrano che è quello più efficace nel minor tempo).
Potrà trovarne nella sua zona seguendo questo link:
http://www.aiamc.it/ordinari.htm
Cordiali saluti
Dr.ssa Gaia Venturini
gaiaventurini@fastwebnet.it
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Cara Pamela,
concordo con la collega Venturini nel suggerirle di rivolgersi ad uno psichiatra o psicologo psicoterapeuta che segua un approccio cognitivo-comportamentale. Numerosi studi riportano infatti come tale orientamento si riveli particolarmente utile nel trattamento dei disturbi d'ansia. In sintesi, esso sostiene che il disagio e la sofferenza che l'individuo può sperimentare non dipendono dagli eventi in sé, ma piuttosto dall'interpretazione che di essi viene fatta (ciò spiega la molteplicità delle reazioni individuali dinnanzi ad un medesimo evento.
Nel suo caso, sarebbe opportuno effettuare una buona valutazione della problematica e un inquadramento diagnostico preciso, anche al fine di comprendere qual è il timore/la preoccupazione sottostante all'esperienza dell'attacco di panico (perdere il controllo di sé, impazzire, morire, essere derisa dagli altri, ecc.)e se i sintomi gastrointestinali che lei lamenta possono essere una somatizzazione del suo stato d'ansia.
Le faccio tanti auguri,
Dr.ssa Alice Saracino
concordo con la collega Venturini nel suggerirle di rivolgersi ad uno psichiatra o psicologo psicoterapeuta che segua un approccio cognitivo-comportamentale. Numerosi studi riportano infatti come tale orientamento si riveli particolarmente utile nel trattamento dei disturbi d'ansia. In sintesi, esso sostiene che il disagio e la sofferenza che l'individuo può sperimentare non dipendono dagli eventi in sé, ma piuttosto dall'interpretazione che di essi viene fatta (ciò spiega la molteplicità delle reazioni individuali dinnanzi ad un medesimo evento.
Nel suo caso, sarebbe opportuno effettuare una buona valutazione della problematica e un inquadramento diagnostico preciso, anche al fine di comprendere qual è il timore/la preoccupazione sottostante all'esperienza dell'attacco di panico (perdere il controllo di sé, impazzire, morire, essere derisa dagli altri, ecc.)e se i sintomi gastrointestinali che lei lamenta possono essere una somatizzazione del suo stato d'ansia.
Le faccio tanti auguri,
Dr.ssa Alice Saracino
[#4]
Ex utente
Vi ringrazio di cuore per la Votra rapidità nel rispondermi e per la Vostra professionalità "chiara" (senza usare cioè paroloni grossi e incomprensibili). Mi metterò in contatto con il Dott. Fabrizio di Donna e vedrò di fissare un appuntamento al più presto. Se nel frattempo qualcun'altro volesse suggerirmi altri nominativi ne sarei felicissima. RingraziandoVi ancora Vi auguro una buona giornata e cordialmente Vi saluto. Pamela.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 07/10/2008.
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Approfondimento su Colon irritabile
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