Disturbi alimentari
Salve,
non so bene da dove iniziare, nel senso che non so bene se il mio è o meno un disturbo alimentare, nè so come comportarmi in proposito.Durante lo scorso anno, ho seguito una dieta abbastanza drastica e nell'arco di un anno sono passata dal pesare 54 kg a circa 47 kg. A partire dal mese di settembre 2015, a causa dello stress, dovuto agli esami universitari e all'assenza di ciclo mestruale per circa 5 o 6 mesi, ho iniziato a mangiare molti dolci, uno più grasso dell'altro. Durante i mesi di settembre e ottobre, ho mantenuto un peso abbastanza stabile, arrivando a pesare circa 48, 59 kg e non di più. Man mano, continuavo a mangiare sempre peggio e sempre più schifezze di vario, tipo finché per la prima volta ho cercato di autoindurmi il vomito. Durante il mese di novembre, avrò vomitato nella stessa maniera circa una decina di volte, non in maniera eccessiva, anche perchè i miei sensi di colpa mi fermavano presto.Durante il mese di dicembre, si è ripetuta la stessa situazione, ma più spesso. Man mano le miei abbuffate sono sempre maggiori, sia nel caso in cui io abbia la possibilità di vomitare, sia quando ciò non è possibile. Inoltre a volte non riesco a vomitare, per qualche motivo. Non capisco se questa condizione sia dovuta alla noia, all'assenza di hobby, a qualche tipo di stress. Ho una famiglia molto dolce a cui tengo tantissimo e ho un ragazzo, che amo e che mi sta sempre il più vicino possibile. Ho diverse amiche, ma poche sono quelle vere, e una in particolare. I miei esami procedono abbastanza bene e non posso lamentarmi. Dallo scorso anno ho iniziato a fissarmi con il peso corporeo e sono dimagrita abbastanza. Tutti hanno iniziato a dirmi che ero troppo magra, che qualcosa non andava, che dovevo mangiare. Tuttavia io stavo bene con me stessa, questo per tutto lo scorso anno. Improvvisamente, nell'arco di due mesi (agosto e settembre) ho iniziato a non preoccuparmi più del peso, a mangiare tanto e tante schifezze. E ora mi ritrovo nella situazione che le ho precedentemente descritto. Non so come smettere di mangiare, di abbuffarmi. Non so da dove partire, insomma. Mi vergogno per quello che faccio, anche perchè riesco ad ingurgitare quantità assurde di roba, infatti durante il mese di settembre pesavo circa 49 kg e ora 52, 53 kg. Avrei bisogno di un parere, di consiglii. La ringrazio anticipatamente.
non so bene da dove iniziare, nel senso che non so bene se il mio è o meno un disturbo alimentare, nè so come comportarmi in proposito.Durante lo scorso anno, ho seguito una dieta abbastanza drastica e nell'arco di un anno sono passata dal pesare 54 kg a circa 47 kg. A partire dal mese di settembre 2015, a causa dello stress, dovuto agli esami universitari e all'assenza di ciclo mestruale per circa 5 o 6 mesi, ho iniziato a mangiare molti dolci, uno più grasso dell'altro. Durante i mesi di settembre e ottobre, ho mantenuto un peso abbastanza stabile, arrivando a pesare circa 48, 59 kg e non di più. Man mano, continuavo a mangiare sempre peggio e sempre più schifezze di vario, tipo finché per la prima volta ho cercato di autoindurmi il vomito. Durante il mese di novembre, avrò vomitato nella stessa maniera circa una decina di volte, non in maniera eccessiva, anche perchè i miei sensi di colpa mi fermavano presto.Durante il mese di dicembre, si è ripetuta la stessa situazione, ma più spesso. Man mano le miei abbuffate sono sempre maggiori, sia nel caso in cui io abbia la possibilità di vomitare, sia quando ciò non è possibile. Inoltre a volte non riesco a vomitare, per qualche motivo. Non capisco se questa condizione sia dovuta alla noia, all'assenza di hobby, a qualche tipo di stress. Ho una famiglia molto dolce a cui tengo tantissimo e ho un ragazzo, che amo e che mi sta sempre il più vicino possibile. Ho diverse amiche, ma poche sono quelle vere, e una in particolare. I miei esami procedono abbastanza bene e non posso lamentarmi. Dallo scorso anno ho iniziato a fissarmi con il peso corporeo e sono dimagrita abbastanza. Tutti hanno iniziato a dirmi che ero troppo magra, che qualcosa non andava, che dovevo mangiare. Tuttavia io stavo bene con me stessa, questo per tutto lo scorso anno. Improvvisamente, nell'arco di due mesi (agosto e settembre) ho iniziato a non preoccuparmi più del peso, a mangiare tanto e tante schifezze. E ora mi ritrovo nella situazione che le ho precedentemente descritto. Non so come smettere di mangiare, di abbuffarmi. Non so da dove partire, insomma. Mi vergogno per quello che faccio, anche perchè riesco ad ingurgitare quantità assurde di roba, infatti durante il mese di settembre pesavo circa 49 kg e ora 52, 53 kg. Avrei bisogno di un parere, di consiglii. La ringrazio anticipatamente.
[#1]
cominci con il consultare uno specialista. da quello che scrive sembra ormai evidente che la trappola del peso e della mancanza di controllo dell'assunzione alimentare sia ormai scattata.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
purtroppo fare da solo significa ripetere ciò che ha fatto fino ad oggi e non si è rivelato vantaggioso per lei.
On line ogni prescrizione oltre che vietata non da mai i frutti previsti.
quindi ribadisco la necessità di una visita dal vivo. intanto legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1121-cibo-e-ossessione-quando-la-malattia-sta-nella-dieta.html
saluti
On line ogni prescrizione oltre che vietata non da mai i frutti previsti.
quindi ribadisco la necessità di una visita dal vivo. intanto legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1121-cibo-e-ossessione-quando-la-malattia-sta-nella-dieta.html
saluti
[#4]
Cara Signorina,
Quello che "puo' fare da sola" lo sta gia' facendo. Al Suo corpo. E ce la sta mettendo proprio tutta, devo dire!
Se prendera' davvero la decisione di fare qualcosa "di bene" per se' dovra' capire che il Suo corpo e' da Lei vissuto come un "oggetto" da gestire per esprimere in modo assoluto il controllo che Lei vorrebbe avere su tutto. Ma che non ha è non può avere.
La teoria psicodinamica dei disturbi alimentari e' questa che Le ho illustrato.
Decida Lei ora se vuole farsi curare o vuole mantenere questo controllo sul suo corpo assumendosi tutte le conseguenze di cio'.
Auguri cara ragazza!
Quello che "puo' fare da sola" lo sta gia' facendo. Al Suo corpo. E ce la sta mettendo proprio tutta, devo dire!
Se prendera' davvero la decisione di fare qualcosa "di bene" per se' dovra' capire che il Suo corpo e' da Lei vissuto come un "oggetto" da gestire per esprimere in modo assoluto il controllo che Lei vorrebbe avere su tutto. Ma che non ha è non può avere.
La teoria psicodinamica dei disturbi alimentari e' questa che Le ho illustrato.
Decida Lei ora se vuole farsi curare o vuole mantenere questo controllo sul suo corpo assumendosi tutte le conseguenze di cio'.
Auguri cara ragazza!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 23/12/2015.
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