L'ho lasciato dopo 8 anni ed ora lui non è più lo stesso.

Gentili Dottori,
Chiedo un vostro gentile parere riguardo la mia attuale situazione che mi affligge già da un po'.
Sono una ragazza di 21 anni e sono stata fidanzata con il mio ex ragazzo (23 anni) per 8 anni; la nostra relazione è iniziata quando eravamo molto giovani, ma sin da subito si è dimostrata solida e duratura. In questo lungo periodo della nostra vita in cui siamo cresciuti insieme, passando dall'adolescenza all'età adulta, abbiamo affrontato moltissime situazioni difficili, una delle quali fu la scomparsa della mamma quando lui aveva 18 anni. Questa grave perdita fu per la nostra relazione inizialmente una dura prova da superare e successivamente motivo di grande forza e solidità della nostra unione. In tutta la durata della nostra relazione siamo stati sostegno l'uno dell'altra e abbiamo avuto un rapporto sempre molto maturo, rispetto anche alla nostra giovane età.
Da qualche tempo, io ho iniziato ad avere dubbi sui miei sentimenti ed il grande amore che avevo sempre provato per lui non era più certo come prima. Ho vissuto in dubbio, tra alti e bassi per quasi 2 anni, senza farlo presente a lui in modo chiaro. Non ho mai avuto il coraggio di parlare di questa mia situazione per via della nostra quasi "dipendenza" l'uno dall'altra.
C'è da aggiungere che nella sua famiglia, composta ora da suo padre, suo fratello maggiore e lui, non c'è dialogo, nè supporto morale alcuno. Io ero il suo punto di riferimento e la sua valvola di sfogo, ho sempre creduto in lui e le sue potenzialità e lui traeva forza da questo mio supporto costante.
Finalmente, lo scorso ottobre ho preso coraggio, anche grazie al fatto che sono partita per un viaggio di studio di un anno, ed ho parlato chiaramente riguardo la mia situazione, prendendo poi la decisione di lasciarlo.
Da allora lui è diventato un altro. Ha iniziato a condurre uno stile di vita sregolato che non gli appartiene assolutamente, non ha più cura di sè e sembra proprio stia andando alla deriva.
Di questa situazione io soffro terribilmente, non riesco a sopportare la sua auto-distruzione per colpa mia. Credo di essere arrivata alla conclusione che per lui provo dei sentimenti quasi materni, di protezione, che non sono adatti ad un relazione tra fidanzati, che ha bisogno di altre pulsioni per rimanere in piedi.
So che non avrebbe senso cercarlo, perchè ne soffrirebbe soltanto, ma io non riesco a sopportare questa situazione, è straziante.
Vi chiedo, gentilmente, un parere su come dovrei comportarmi, per risolvere questa triste situazione.
Grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

se si è resa conto che dopo tanti anni di relazione iniziata in giovanissima età i suoi sentimenti sono cambiati ha fatto bene a essere onesta e a comunicarlo al suo ragazzo, invece di continuare a tenere per sè questo pensiero come ha fatto per 2 anni.
Se non lo ama più e il suo sentimento si è trasformato in affetto di stampo quasi materno la relazione di coppia non poteva continuare come prima. Lui non si era accorto di nulla? Era ancora legato a lei con gli stessi sentimenti di un tempo?

Per quanto riguarda la sua reazione, da chi ha saputo che si sta lasciando andare, visto che è all'estero per motivi di studio?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Massaro,
La ringrazio per aver risposto.
Lui credo non si accorgesse del mio cambiamento perchè nella pratica io non sono mai cambiata radicalmente nei suoi riguardi e lui non è mai sembrato diverso.
Per quanto riguarda l'ultima domanda, sono a conoscenza del suo stile di vita grazie ad amici che mi hanno contattata chiedendo cosa fosse successo visto che lui si comporta in modo completamente diverso dal suo solito. Inoltre, da qualche giorno sono rientrata per le vacanze natalizie ed ho visto coi miei occhi le sue condizioni e comportamenti, specialmente nel fine settimana.
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gli ha parlato?
[#4]
Utente
Utente
Si, ho cercato di fargli capire che non è così che si supera una separazione. Ma sembra essere convinto che non c'è altro modo per superarla. Forse non avrei dovuto?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
<<io soffro terribilmente, non riesco a sopportare la sua auto-distruzione per colpa mia.<<

Per COLPA mia... Le colpe ci sono quando si fa del male a un altro proprio con la volntà di farglielo..
Ma non mi sembra questo il vostro caso.

Vi siete "messi insieme" quando eravate alla scuola media quasi. Certo che i sentimenti possono cambiare, oppure i percorsi individuali possono essere divergenti.

Ma non sarà certo la pena, la pietà, l'auto-distruzione di uno dei due, che tiene insieme due persone che non hanno più le caratteristiche degli innamorati.

Mi creda, capisco la Sua sofferenza, ma non è questo che Vi terrà insieme.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Le Sue emozioni sembrano incentrate su due poli:
La dipendenza affettiva (che entrambi avrete probabilmente costruito nel tempo)
Il senso di colpa che lei nutre verso di lui per non amarlo piu' e per la constatazione dell'effetto deprimente che questo stato di cose sta avendo su di lui.
Non sono emozioni facili da tollerare e andrebbero elaborate a fondo, senza sfuggire in modo apparentemente semplice, perche' come vede non e' possibile.
Un legame cosi' precoce e cosi' lungo lascia delle tracce che non si possono ignorare.
Le consiglierei di parlarne con uno psicoterapeuta dinamico che l'aiuti a cercare tutti i risvolti del suo disagio.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#7]
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Brunialti,
ha perfettamente ragione nel dire che "la pena" non può bastare per tenerci uniti, ne sono certa anche io, ma sono decisamente convinta che se gli fossi vicina lui non si comporterebbe così. Questo non è assolutamente un motivo per rimanere insieme, dovrebbero esserci altri requisiti che da parte mia mancano.

Gentile Dott.ssa Esposito,
grazie tante del consiglio.

[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Lui sta quindi facendo consapevolmente alcune cose nella speranza che gli servano a superare il distacco da lei?
In particolare cosa fa?

Penso che "sgridarlo", anche se lei ha probabilmente ragione, non gli sia di grande aiuto.
Le suggerirei piuttosto di assicurarsi che gli amici più stretti e affidabili gli stiano vicino e di fargli parlare da loro.

[#9]
Utente
Utente
Diciamo che da che lo conosco è stato un ragazzo tranquillo, non faceva uso di alcol, se non in casi eccezionali, nè sigarette e assolutamente di droge. Adesso ha iniziato a bere regolarmente, fumare e fare uso di droghe leggere. Ha sempre avuto tanta cura delle sue cose e di se stesso, adesso è indifferente a tutto.
Parlando con lui ho capito che fa tutto ciò perchè non ha assolutamente voglia di reagire a questa separazione, un atteggiamento passivo e depresso dal mio umile punto di vista.
Ho parlato con i suoi amici, ne ha due stretti: uno dei due non se ne sta occupando, l'altro cerca di stargli accanto e tenerlo occupato.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Certamente che il distacco da Lei sarà stato terribile, a quanto Lei ci fa capire.
Eppure... come è possibile tenere insieme pezzi incompatibili?

Per quanto riguarda Lei, deve tutelarsi dalla sindrome della crocerossina.

Lui: doverebbe farsi aiutare.
Ma le persone talvolta ce la fanno da sole, dopo aver attraversato tunnel stretti e oscuri.

"Molli la presa" su di lui, anche quella della preoccupazione e dell'aiuto. So che non è facile; ma è ora necessario per Lei e per lui.

Saluti cari.

[#11]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' difficile che lei possa intervenire direttamente e attivamente ottenendo dei risultati: visto che è stata lei a lasciarlo è difficile che parlandogli riesca a renderlo sereno o a fargli cambiare atteggiamento, mentre cerca di fronteggiare il lutto per la fine della vostra lunga relazione con i mezzi che trova.
Sarebbe utile che parlasse con uno psicologo se sta male, ma anche in questo caso non so se sarebbe un consiglio utile, dato da lei.

E' ancora troppo presto e al momento secondo me può solo intervenire presso i suoi amici perchè gli stiano più vicini.