Non so chi sono
Buonasera, sono una ragazza di 21 anni e frequento la facoltà di infermieristica. Dopo molto stress legato alla scelta di questa facoltà ho capito che il vero problema non é il corso di laurea stesso, ma che non so chi sono. Infermieristica é stata la causa scatenante, la cosa che mi ha fatto venire fuori i dubbi su me stessa; mi ha messo a confronto con me stessa ed i miei interessi. Il problema é che non mi conosco, perché se sapessi cosa voglio fare della mia vita non starei a torturarmi.
La domanda é: in che modo posso conoscermi? In che modo posso arrivare a capire quali sono i miei desideri?
Vi ringrazio in anticipo
La domanda é: in che modo posso conoscermi? In che modo posso arrivare a capire quali sono i miei desideri?
Vi ringrazio in anticipo
[#1]
Gentile Ragazza,
rispetto alla richiesta di consulto di inizio dicembre, è cambiato qualcosa (dentro o fuori di Lei)? Ha avuto modo di riflettere su quanto espresso dalle colleghe?
Si è informata sulle opportunità di una consulenza di persona da uno/a psicologo/a della sua zona?
Cordiali saluti.
rispetto alla richiesta di consulto di inizio dicembre, è cambiato qualcosa (dentro o fuori di Lei)? Ha avuto modo di riflettere su quanto espresso dalle colleghe?
Si è informata sulle opportunità di una consulenza di persona da uno/a psicologo/a della sua zona?
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Ho fatto cose nuove, diciamo. Ho, per esempio, comprato una macchina fotografica, per " testare" una di quelle cose che da bambina mi piaceva fare. In effetti sí, mi piace, ma non ne farei un lavoro.
Poi un‘altra cosa che é cambiata é che sono molto più distaccata nelle cose che faccio, molto più rilassata. E per me vuol dire tanto, visto tutte le paranoie che ero solita farmi. Però, purtroppo, non ho avuto il coraggio di presentarmi al corso di teatro, pur essendo consapevole che mi avrebbe fatto bene.
Sono andata da uno psicoterapeuta, ma secondo lui dovrei prima capire cosa voglio e, a quel punto, tornare da lui per fare il passo. Il problema però é che non riesco a capirlo.
Poi un‘altra cosa che é cambiata é che sono molto più distaccata nelle cose che faccio, molto più rilassata. E per me vuol dire tanto, visto tutte le paranoie che ero solita farmi. Però, purtroppo, non ho avuto il coraggio di presentarmi al corso di teatro, pur essendo consapevole che mi avrebbe fatto bene.
Sono andata da uno psicoterapeuta, ma secondo lui dovrei prima capire cosa voglio e, a quel punto, tornare da lui per fare il passo. Il problema però é che non riesco a capirlo.
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"Sono andata da uno psicoterapeuta, ma secondo lui dovrei prima capire cosa voglio e, a quel punto, tornare da lui"
Cara Utente,
è un'ottima novità rispetto all'ultimo consulto il fatto che abbia iniziato a concentrarsi di più su quello che le piace e a concretizzare almeno una di queste cose, ma per quanto riguarda lo psicoterapeuta è sicura che sia andata esattamente così?
Si è rivolta ad uno psicologo o ad uno psichiatra?
Mi sembra infatti strano che uno psicologo, interpellato per uno stato di incertezza e crisi di natura psicologica, le risponda di tornare da lui quando avrà risolto lo stato di incertezza per il quale lo ha interpellato.
Non avrà capito male?
Cara Utente,
è un'ottima novità rispetto all'ultimo consulto il fatto che abbia iniziato a concentrarsi di più su quello che le piace e a concretizzare almeno una di queste cose, ma per quanto riguarda lo psicoterapeuta è sicura che sia andata esattamente così?
Si è rivolta ad uno psicologo o ad uno psichiatra?
Mi sembra infatti strano che uno psicologo, interpellato per uno stato di incertezza e crisi di natura psicologica, le risponda di tornare da lui quando avrà risolto lo stato di incertezza per il quale lo ha interpellato.
Non avrà capito male?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
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Utente
Mi sono rivolta ad uno psicologo: gli ho raccontato i miei problemi di tipo orientativo cioè gli ho spiegato che questa crisi è nata dalla scelta universitaria. Lui ha cercato di tirarmi fuori ciò che mi può interessare e, come corso di laurea, ne è venuto uno fuori. Mi ha perciò consigliato di andare a seguire qualche lezione, senza impegno, per valutare se mi piace davvero. Ammetto di non aver seguito questo consiglio per il semplice fatto che io so benissimo che mi piacerebbero sia come materie sia come corso di laurea, ma, non so perché, ne sono un po' intimorita.
Infine quello che mi ha consigliato(vista la mia difficoltà a lasciare infermieristica perché la vedo come un qualcosa di sicuro) é che, come ho detto, nel momento in cui io abbia trovato cosa mi piace, di tornare da lui per riuscire ad abbandonare l'università che faccio adesso ed andare fare ciò che mi piace.
Il problema é che forse lo psicologo dovrebbe aiutarmi a fare chiarezza su me stessa.
Infine quello che mi ha consigliato(vista la mia difficoltà a lasciare infermieristica perché la vedo come un qualcosa di sicuro) é che, come ho detto, nel momento in cui io abbia trovato cosa mi piace, di tornare da lui per riuscire ad abbandonare l'università che faccio adesso ed andare fare ciò che mi piace.
Il problema é che forse lo psicologo dovrebbe aiutarmi a fare chiarezza su me stessa.
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Non capisco il tipo di risposta che le ha dato, comunque è preferibile che si rivolga a qualcun altro e non a uno psicologo che ha già seguito suo padre per non creare commistioni fra il lavoro che ha effettuato con lui e quello che potrebbe effettuare con lei.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.5k visite dal 22/12/2015.
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