Continuo a pensare alla mia ex che ho lasciato
Buonasera sono un po in crisi e vi chiedo un aiuto
sono stato per 4 anni e mezzo con una ragazza con cui sono stato molto bene per due anni e mezzo ho sempre pensato fosse la donna e l'amore della mia vita e nonostante tutto io le voglio ancora un bene infinito. l'ho amata e ho dato tutto per noi e per lei. Per due anni e mezzo è stato tutto bello, una sorta di luna di miele, ci siamo stati vicini tutto, abbiamo condiviso tutto, momenti belli e momenti brutti. Pur non vivendo ufficialmente insieme abbiamo vissuto insieme comunque. Tutto è sempre stato piacevole, seppure sempre pieno di impegni per entrambi. Arrivati alla sua laurea io gli regalo l'anello di fidanzamento, la amo e la voglio sposare. Lei felicissima posticipa la cosa fin quando non riuscirà ad ottenere l'indipendenza economica. Da li cominciano i suoi studi per l'accesso a un concorso che gli puo far raggiungere questo obiettivo e può farla procedere nel suo cammino di formazione. Il concorso non va bene e lei crolla in uno stato di nervosismo e disfattismo. Passa le sue giornate sul divano a piangersi addosso, non vuole uscire, non vuol vedere nessuno e non vuole studiare sostenendo che sarà inutile e non ce la farà mai a passare il concorso. Tutto quello che dico per cercare di farla star bene non serve. Cerco di starle vicino in ogni modo. Mi invento mille cose per farla uscire anche tra amici ricevendo quasi sempre un rifiuto netto. Una passeggiata, un giorno fuori, un weekend fuori ma nulla. Mi sono sempre per quanto mi era possibile messo vicino a lei per studiare e per aiutarla ma nulla va bene anzi solo critiche su quello che faccio e come lo faccio. Gli ultimi mesi sono un inferno con discussioni continue su tutto. Non c'e un momento o una cosa su cui non si discutesse e da qui ho cominciato a farmi le prime domande su quello che provo e che realmente voglio. Gli ho cercato di far capire che le cose così non andavano bene e che io non ero per nulla felice ma lei non lo voleva capire o sentire e mi sentivo dato per scontato. A Luglio lei parte e va a fare il concorso che passa brillantemente ed accede nella sede e nella città a cui ambiva cioè la città in cui viviamo. Passa l'estate a casa sua, va al mare, sta con i suoi, fa le cose che gli vanno senza prestare attenzione ai miei continui avvertimenti e richieste di aiuto e chiarimento finché non capisce che le cose vanno male prende un treno e viene da me per qualche giorno con i suoi genitori arrabbiati neri con me che a loro dire gliel'ho strappata. Parliamo discutiamo, ma io non so più cosa provo per lei così decido di lasciarla per non prenderla in giro. Non ci sentiamo da qualche mese ormai. Io, seppur restio inizialmente, ora frequento una ragazza che mi ha fatto una corte sfrenata, mi fa stare benissimo e a cui voglio un bene dell'anima. ma continuo a pensare a lei in qualunque cosa faccia con l'altra. Non so cosa fare e ho paura di ferirla. è normale che penso ancora a lei? ps in 3000 spero di essere stato chiaro
sono stato per 4 anni e mezzo con una ragazza con cui sono stato molto bene per due anni e mezzo ho sempre pensato fosse la donna e l'amore della mia vita e nonostante tutto io le voglio ancora un bene infinito. l'ho amata e ho dato tutto per noi e per lei. Per due anni e mezzo è stato tutto bello, una sorta di luna di miele, ci siamo stati vicini tutto, abbiamo condiviso tutto, momenti belli e momenti brutti. Pur non vivendo ufficialmente insieme abbiamo vissuto insieme comunque. Tutto è sempre stato piacevole, seppure sempre pieno di impegni per entrambi. Arrivati alla sua laurea io gli regalo l'anello di fidanzamento, la amo e la voglio sposare. Lei felicissima posticipa la cosa fin quando non riuscirà ad ottenere l'indipendenza economica. Da li cominciano i suoi studi per l'accesso a un concorso che gli puo far raggiungere questo obiettivo e può farla procedere nel suo cammino di formazione. Il concorso non va bene e lei crolla in uno stato di nervosismo e disfattismo. Passa le sue giornate sul divano a piangersi addosso, non vuole uscire, non vuol vedere nessuno e non vuole studiare sostenendo che sarà inutile e non ce la farà mai a passare il concorso. Tutto quello che dico per cercare di farla star bene non serve. Cerco di starle vicino in ogni modo. Mi invento mille cose per farla uscire anche tra amici ricevendo quasi sempre un rifiuto netto. Una passeggiata, un giorno fuori, un weekend fuori ma nulla. Mi sono sempre per quanto mi era possibile messo vicino a lei per studiare e per aiutarla ma nulla va bene anzi solo critiche su quello che faccio e come lo faccio. Gli ultimi mesi sono un inferno con discussioni continue su tutto. Non c'e un momento o una cosa su cui non si discutesse e da qui ho cominciato a farmi le prime domande su quello che provo e che realmente voglio. Gli ho cercato di far capire che le cose così non andavano bene e che io non ero per nulla felice ma lei non lo voleva capire o sentire e mi sentivo dato per scontato. A Luglio lei parte e va a fare il concorso che passa brillantemente ed accede nella sede e nella città a cui ambiva cioè la città in cui viviamo. Passa l'estate a casa sua, va al mare, sta con i suoi, fa le cose che gli vanno senza prestare attenzione ai miei continui avvertimenti e richieste di aiuto e chiarimento finché non capisce che le cose vanno male prende un treno e viene da me per qualche giorno con i suoi genitori arrabbiati neri con me che a loro dire gliel'ho strappata. Parliamo discutiamo, ma io non so più cosa provo per lei così decido di lasciarla per non prenderla in giro. Non ci sentiamo da qualche mese ormai. Io, seppur restio inizialmente, ora frequento una ragazza che mi ha fatto una corte sfrenata, mi fa stare benissimo e a cui voglio un bene dell'anima. ma continuo a pensare a lei in qualunque cosa faccia con l'altra. Non so cosa fare e ho paura di ferirla. è normale che penso ancora a lei? ps in 3000 spero di essere stato chiaro
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Gentile utente, sembra che questa improvvisa modalità di rapportarsi della prima ragazza, con quasi la negazione dell 'amore che pure c'era stato in un progressivo , duro atteggiamento rifiutante ,possa aver creato in Lei , il cosiddetto effetto Zeigarnick , studiato appunto dalla dottoressa polacca che così si chiamava, la quale sottolinea che permane uno stato di tensione e difficoltà a dimenticare e a riprendere le fila del proprio destino in soggetti che hanno avuto questi bruschi , quasi inspiegabili dolori , delusioni da una persona significativa della propria vita..
Di qui il rimuginare e la difficoltà a girare pagina ..
Nel suo caso, carissimo ragazzo, va detto che pure i genitori della ragazza, si sono comportati male con Lei..
Bisognerebbe chiudere questo capitolo, forse non è facile parlarvi , pensi se scriverle una lettera chiara e sincera puntualizzando il dolore che le è stato somministrato, le permetterebbe di girare pagina , come le auguro..
Sono lieta che ora abbia una ragazza con cui si sente felice ed amato..
Molti auguri..
Di qui il rimuginare e la difficoltà a girare pagina ..
Nel suo caso, carissimo ragazzo, va detto che pure i genitori della ragazza, si sono comportati male con Lei..
Bisognerebbe chiudere questo capitolo, forse non è facile parlarvi , pensi se scriverle una lettera chiara e sincera puntualizzando il dolore che le è stato somministrato, le permetterebbe di girare pagina , come le auguro..
Sono lieta che ora abbia una ragazza con cui si sente felice ed amato..
Molti auguri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile ragazzo,
ipotizzi che la Sua prima ragazza abbia affrontato un periodo di difficoltà personale (del tipo conciliazione carriera-amore), nel quale anche Lei è rimasto "impigliato".
Alla fine di questo, Lei non ha avuto il tempo di elaborare il distacco, la fine, il lutto; come sarebbe stato indispensabile.
Al proposito:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html
E così si è avviato in una nuova relazione ancora "indigesto" della precedente.
Per questo continua ad averla presente nei suoi pensieri, probabilmente.
ipotizzi che la Sua prima ragazza abbia affrontato un periodo di difficoltà personale (del tipo conciliazione carriera-amore), nel quale anche Lei è rimasto "impigliato".
Alla fine di questo, Lei non ha avuto il tempo di elaborare il distacco, la fine, il lutto; come sarebbe stato indispensabile.
Al proposito:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5734-sei-innamorato-a-il-cervello-ti-si-illumina.html
E così si è avviato in una nuova relazione ancora "indigesto" della precedente.
Per questo continua ad averla presente nei suoi pensieri, probabilmente.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Utente
Cara dottoressa... Innanzitutto inizio ringraziandola della risposta al mio quesito... Con la mia decisione di lasciare la mia prima ragazza so di aver provocato alla stessa tanto dolore e una batosta non indifferente visto che lei ormai dava per scontata la nostra storia nonostante tutti i suoi cambiamenti e le sue sfuriate. Ma non sentivo più l'amore, non ero più sicuro del mio sentimento. Ora, so di aver fatto tanti errori anche io, so di aver preso una decisione impopolare, dura, coraggiosa che ha di fatto buttato via 4 anni e mezzo e mi ha fatto passare per il cattivo, ma nessuno capisce che la mazzata che ho preso io è stata altrettanto dura. Come le ho detto, questa ragazza che frequento veramente mi adora, mi fa stare bene, mi fa ridere, è gioiosa, sto bene. Ma penso alla prima ragazza, qualunque cosa faccio penso a lei. Qualunque cosa io faccia con la ragazza che frequento continuo a pensare a lei. Mi manca e non riesco a capire cosa provo... non riesco a lasciarmi andare e vorrei capire cosa veramente provo in questo momento... Ho provato a scrivere ma non ho inviato nulla alla ragazza. Ho tenuto tutto per me... mi consiglia di inviarlo? Come posso capire dottoressa? Ho molta paura di ferire anche questa ragazza che frequento e non lo merita assolutamente
[#4]
Lei ha letto quanto Le ho consigliato?
Anche il cervello (non solo la mente) ha bisogno del suo tempo per "lavorare" sul lutto.
Se non glielo dà, se lo prende.
Prima di pensare a lettere e quant'altro, può pensare a chiudere dentro di sè la prima storia .
Ma se <<penso alla prima ragazza e non capisco cosa provo <<
è opportuno che si faccia aiutare a capire, per non distruggere anche la relazione attuale.
Psicologi liberi professionisti, psicologi presso i Consultori (gratuiti e senza impegnativa) La possono aiutare in modo proficuo.
Cosa ne pensa?
Anche il cervello (non solo la mente) ha bisogno del suo tempo per "lavorare" sul lutto.
Se non glielo dà, se lo prende.
Prima di pensare a lettere e quant'altro, può pensare a chiudere dentro di sè la prima storia .
Ma se <<penso alla prima ragazza e non capisco cosa provo <<
è opportuno che si faccia aiutare a capire, per non distruggere anche la relazione attuale.
Psicologi liberi professionisti, psicologi presso i Consultori (gratuiti e senza impegnativa) La possono aiutare in modo proficuo.
Cosa ne pensa?
[#5]
Utente
gentilissima dottoressa brunialti... innanzitutto la ringrazio per la risposta al mio quesito. Seppure io fossi molto molto restio al cedere ad una nuova relazione ho provato a darmi e dare una possibilità ad un altra persona con cui indubbiamente mi sento bene e mi sento voluto bene... ma è proprio questo che mi fa tanta paura nella possibilità di ferire questa persona e farle del male... dottoressa, mi sto guardando dentro, sto pensando ma non riesco a capire cosa provo verso la prima ragazza... la amo ancora? la vorrei ancora con me? ho sbagliato ed avrei dovuto pazientare ancora? o veramente non ho ancora elaborato il tutto in maniera corretta? non so...
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 46.9k visite dal 20/12/2015.
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