Paura di far soffrire gli altri
Mi rendo conto di aver paura di fare stare male gli altri. Racconto in breve quello che mi è successo. Ho lasciato definitivamente il mio ormai ex ragazzo di lunghissima data da quasi un anno. Prima di questa rottura ho provato a lasciarlo ma non riuscivo. Ero disposta a sacrificare la mia felicità per lui, per non farlo stare male. Bevevo quasi ogni sera perché volevo autopunirmi, punirmi perché non lo amavo. Volevo cadere, cadere così fortemente perché non mi stimavo, non riuscivo a capire cosa c'era che in me non andasse. Appena ho capito di essere al capolinea, di non sapere più chi ero e cosa volevo, di aver dimenticato me stessa e di essere in balia della paura di farlo soffrire e di rompere ogni abitudine, ho detto basta. Non riuscivo più a pensare a me, con lui non condividevo molto, avevo anche paura di mostrare la mia intelligenza perché sembrava che a lui fosse di peso, non riuscivo ad esprimermi e ad essere me stessa. Ancora oggi voglio bene a quella persona, siamo cresciuti assieme... Ancora oggi mi faccio una colpa. Lui è stato male e sta male, prova ancora sentimenti per me e saperlo mi distrugge il cuore. Dopo ho avuto altre relazioni, una appena nata e in corso. Adesso ho paura di fare stare male questo ragazzo, di non riuscire a ricambiare quello che lui potrebbe provare per me. Lui mi piace, tanto. A differenza del 1 rapporto, con lui parlo tanto, mi sento me stessa e sono felice. Ma c'è questo pensiero che mi attanaglia... Ho paura di ferirlo, se non oggi, un domani e di non essere in grado di amare veramente qualcuno. E poi penso: è lui che mi piace, o l'idea di avere qualcuno accanto, qualcuno con cui riesco ad essere me stessa? Non voglio che lui faccia affidamento su di me, io non sono in grado di garantirgli nulla. Dalla mia precedente relazione ho anche imparato a mettere me stessa al primo posto. Sono molto ambiziosa, non voglio che le mie decisioni siano più influenzate dalla presenza di qualcuno, non voglio inoltre prendere delle decisioni che possano fare del male a qualcuno. Cosa dovrei fare? Chiudermi verso tutti per realizzare prima me stessa ed evitare di fare soffrire qualcuno? Forse i miei pensieri possono sembrare stupidi ma ho bisogno di parlare con qualcuno. I miei amici sembrano non Capire. Io non voglio ritrovarmi nella situazione che ho sopra descritto...
[#1]
Cara Signorina,
Sembra esserci un forte senso di colpa in Lei, a leggere le sue continue paure di "fare soffrire gli altri".
Secondo il modello psicodinamico determinate emozioni che si attualizzano sono generate altrove.
Ci sarebbe da analizzare la sua vita, la Sua famiglia, la Sua infanzia. Capire se Lei e' stata desiderata nella Sua nascita ad esempio.
Come vede c'e bisogno di una analisi piu' accurata di quella che puo' fare fra amici, se vuole comprendersi meglio.
Valuti questa possibilita'.
I migliori saluti.
Sembra esserci un forte senso di colpa in Lei, a leggere le sue continue paure di "fare soffrire gli altri".
Secondo il modello psicodinamico determinate emozioni che si attualizzano sono generate altrove.
Ci sarebbe da analizzare la sua vita, la Sua famiglia, la Sua infanzia. Capire se Lei e' stata desiderata nella Sua nascita ad esempio.
Come vede c'e bisogno di una analisi piu' accurata di quella che puo' fare fra amici, se vuole comprendersi meglio.
Valuti questa possibilita'.
I migliori saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
(...) E poi penso: è lui che mi piace, o l'idea di avere qualcuno accanto, qualcuno con cui riesco ad essere me stessa?(...)
gentile ragazza sarebbe opportuno che si soffermasse a pensare sul fatto che il problema nasce soprattutto nel tentativo di risolverlo proprio attraverso questi suoi "arabeschi" mentali. Si concentra su quest'ultimi perdendosi il bella della sua nuova relazione. E' un circolo vizioso abbastanza classico.
legga questo che è scritto per le ossessioni ma vale anche per il circolo vizioso nel quale lei si mette
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti
gentile ragazza sarebbe opportuno che si soffermasse a pensare sul fatto che il problema nasce soprattutto nel tentativo di risolverlo proprio attraverso questi suoi "arabeschi" mentali. Si concentra su quest'ultimi perdendosi il bella della sua nuova relazione. E' un circolo vizioso abbastanza classico.
legga questo che è scritto per le ossessioni ma vale anche per il circolo vizioso nel quale lei si mette
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Ex utente
Ringrazio entrambi per le vostre risposte. Dottore de vincentiis, come posso fare a non pormi domande? Mi spiego meglio. Qualche giorno fa pensavo che è inutile porsi questi tipi di problemi, la vita ci propone sempre delle situazioni inaspettate, e prepararsi mentalmente ad affrontare quella più temuta, quella di far soffrire gli altri in questo caso, è inutile. Semplicemente perché è una delle possibili situazioni che Potrebbe presentarsi, ma non l'unica. Il problema è che poi ritorno nuovamente a pormi la domanda, soprattutto quando noto quelle attenzioni nei miei confronti che mi fanno percepire un attaccamento nei miei confronti. E poi anche quando io spontaneamente do certe attenzioni percepisco che il rapporto può diventare davvero qualcosa di importante. È questo che temo, perché non so se sono in grado di prendere delle possibili decisioni che si potrebbero rivelare sofferenti per lui e per me. Ho paura di ritrovarmi in quella situazione che mi ha fatta stare troppo male e che ha fatto stare male qualcun altro. Comunque ho recepito quello che lei vuole dirmi. Ma ci ricado sempre...
[#5]
"Semplicemente perché è una delle possibili situazioni che Potrebbe presentarsi, ma non l'unica. Il problema è che poi ritorno nuovamente a pormi la domanda, soprattutto quando noto quelle attenzioni nei miei confronti che mi fanno percepire un attaccamento nei miei confronti"
Gentile Utente,
Ci ricade oerche non sta bene, perché ha bisogno di comprendere cosa c'è dietro la sua domanda, quale significato, quale paura, quale trappola....
Si faccia aiutare, sooltando elaborando e superando davvero queste trappole mentali, potrà recuperare la qualità di vita smarrita...e vivere bene le relazioni
Gentile Utente,
Ci ricade oerche non sta bene, perché ha bisogno di comprendere cosa c'è dietro la sua domanda, quale significato, quale paura, quale trappola....
Si faccia aiutare, sooltando elaborando e superando davvero queste trappole mentali, potrà recuperare la qualità di vita smarrita...e vivere bene le relazioni
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Concordo coi Colleghi, Lei ha molto bisogno di aiuto per non oscillare e non rimuginare, soffrire, domandarsi e perdere tempo ed energie.. la vita può essere più semplice e migliore, è nel suo passato, nella sua storia che bisogna guardare.. Coraggio..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#8]
Gli psicologi, anche psicoanalisti, può trovarli in convenzione.
Non trattasi di clinici che dispensano consigli, ma di professionisti che diagnosticano e curano il suo disagio.
Online, oltre che ascoltarla, decodificare la sua domanda, non è possibile fare altro, se non indirizzarla con le idee più chiare sul possibile percorso da intraprendere.
Non trattasi di clinici che dispensano consigli, ma di professionisti che diagnosticano e curano il suo disagio.
Online, oltre che ascoltarla, decodificare la sua domanda, non è possibile fare altro, se non indirizzarla con le idee più chiare sul possibile percorso da intraprendere.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 23.2k visite dal 18/12/2015.
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