Ossessioni debilitanti

Gentili Dottori, vi scrivo in quanto da qualche giorno ho nuovamente iniziato a soffrire di ossessioni: da circa un anno e mezzo sono in cura farmacologica e psicoterapeutica combinata per ansia generalizzata, attacchi di panico e ossessioni, dopo qualche mese ero guarito ma qualche giorno fa con l'avvicinarsi della fine del rapporto con la psicoterapeuta l'ansia è ricomparsa dapprima attraverso un attacco di panico, seguito da somatizzazioni e infine col ritorno delle ossessioni. Il problema è che come dicevo in questi mesi avevo imparato a gestire tutti questi eventi e li avevo superati ma ora è come se non avessi mai fatto nulla e fossi tornato punto a capo. La mia ossessione riguarda la morte ma non mia bensi di terzi, mi sembra sia sempre dietro l'angolo e pronta a colpire quindi mi sembra inutile vivere perché dico "che senso ha studiare tanto magari domani è tutto finito" "cosa serve uscire che tanto magari domani succede quello ed è finita"...la verità è che queste ossessioni così come l'ansia compaiono quando mi sento solo, ed in effetti la psicoterapeuta era diventata per me una figura di riferimento molto importante, ho molti amici ma nessuno abbastanza stretto da uscirci tutti i giorni, conosco molte ragazze ma nessuna interessata ad una relazione con me, la famiglia c'è ma ognuno ha le sue cose da fare...in poche parole mi sento completamente solo, con dei compiti da svolgere ma non ne vedo il motivo, sono a un passo dalla laurea ma non trovo la motivazione per finire gli studi perché una volta laureato sarei nuovamente solo a casa e senza relazioni, ero stato salvato oltre che dalla psicoterapeuta da una ragazza con la quale però la relazione si è interrotta qualche mese fa. Credo che le mie ossessioni siano solo una maschera delle mie reali paure, non ne sono certo, ma credo sia così. Potrei gentilmente avere un vostro parere o dei consigli? Quando chiedo ad amici o parenti tutti mi dicono "basta non pensarci" ma non è così facile, posso anche provare a distrarmi ma appena parte la scintilla si scatena l'incendio dei pensieri dentro di me
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Lasci perdere amici e parenti. Non sono dei clinici e le dicono solo quello che possono dirle...

Ci ha scritto recentemente, ha parlato poi con il suo terapeuta?

Ne avete discusso?

Forse è prematuro concludere se sta ancora male.

La reale chiusura di una terapi va ben oltre la scomparsa della sintomatologia, ma obbliga ad una guarigione profonda... lei ha ancora i sintomi...

Ne discuta con chi ha il piacere di occuparsi di lei.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(...)Credo che le mie ossessioni siano solo una maschera delle mie reali paure (..)
non voi è dubbio che paure e ansie di fondo possano fare da terreno fertile a dinamiche ossessive, tuttavia una volta che le ossessioni si impiantano il più delle volte assumono vita autonoma, almeno fin quando non si interrompe il circolo vizioso cognitivo che le alimenta.
legga questi
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5270-sogni-e-ossessioni-spazzatura-della-mente.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentile Dottoressa Randone, ho parlato con la mia terapeuta che ha provato a consolarmi dicendomi che avevamo ancora qualche seduta (2-3), tuttavia ho esplicitamente richiesto di continuare il rapporto poiché non solo non mi sentivo pronto a chiudere la terapia ma inoltre stavo avendo una ricaduta, mi è stato risposto che purtroppo essendo un servizio pubblico le opzioni sono due a quanto ho capito: avere delle sedute di controllo ma distanziate nel tempo oppure cambiare psicoterapeuta, ma ne avremmo riparlato alla prossima seduta che sarà martedì...quest'attesa mi sta in un certo senso logorando perché vorrei continuare la terapia con la stessa terapeuta in quanto mi sono trovato molto bene con lei ed era riuscita a guarirmi già una volta, anche se le premesse sembrano negare questa possibilità ed infatti penso che buona parte della mia ansia sia dovuta a questa paura di rimanere "scoperto". L'idea di cambiare terapeuta da una parte mi consola perché so che sarei "coperto" da un altro specialista per almeno un anno e quindi un tempo sufficiente per rialzarmi e riprendermi come si deve, ma allo stesso tempo ho paura che non possa essere all'altezza della terapeuta precedente oppure possa essere non all'altezza dei miei bisogni, ma questo è un discorso creato dall'ansia credo, in quanto se assunto da un'azienda pubblica si spera abbia realmente delle competenze.
Gentile Dottor De Vincentiis, ho letto i suoi articoli con molto interesse, effettivamente mi sono ritrovato molto in quello che ha scritto: ho già sofferto in passato di ossessioni e ogni volta sono riuscito a superarle, inizialmente da solo, poi grazie alla terapeuta le avevo completamente cancellate dalla mia testa. Il problema è che quando si è dentro e senza un supporto sembrano problemi gravissimi e senza fine e di conseguenza è facile farsi prendere dal panico o dalla depressione perché si pensa non ci sia una soluzione, poi quando vengono interrotti questi pensieri ci si rende conto che erano stupidaggini. In questo momento essendoci già passato tante volte in mezzo, una parte di me è consapevole siano pensieri inutili ma una parte di me è talmente impanicata che si sente come se non ci fosse una soluzione e quindi che la mia intera esistenza sia inutile in quanto impossibilitato a vivere tranquillamente, anche per questo motivo spero di poter continuare ad avere un rapporto con una terapeuta perché so che riuscirebbe a guarirmi mentre questa situazione di stallo mi sembra maggiormente impanicante
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Se ha necessità di cure ulteriori le richieda, anche se è un servizio pubblico.

Le spetta di diritto.
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