Doc: migliotamenti e dubbi

Salve,
Inanzitutto ringrazio coloro che hanno risposto alla mia precedente domanda sulla solitudine: grazie per la gentilezza e l'interessamento.
Come avrete capito il nucleo centrale del discorso é il Disturbo Ossessivo Compulsivo. Non ho mai fatto visite e non ho mai iniziato terapie, solo da circa un anno e mezzo ho cercato di comprendere certi atteggiamenti ricorrenti e mentali e li ho identificati in qualcosa di simile al DOC. Non sono una persona competente, ma da quando ho iniziato a mettere in pratica certi atteggiamenti consigliati da persone che hanno vinto il DOC sono stata meglio, finalmente in grado di gestire i miei pensieri e anche il loro contenuto. Tuttavia, a volte subisco delle ricadute (ed è quello che mi sta succedendo da 3 giorni a questa parte). Le mie sono SOLO ossessioni e compulsioni mentali (e questo lo posso affermare con certezza), le quali mi portano ad incapponirmi su ragionamenti come "e se non si capisse quello che dico? E se io fraintendessi quello che dicono gli altri e viceversa? E se io non sapessi effettivamente stabilire una situazione con certezza ( es. Il valore di un oggetto, di un evento, lo stato socio-economico di una famiglia oppure il mio) ecc... in particolar modo vorrei approfondire quest'ultimo punto. Infatti è uno dei dubbi che mi tormenta più spesso. Il punto é:"se io mi considerassi una persona che sta bene economicamente e un altro mi dicesse che non è vero chi avrebbe ragione?" So che sono pensieri irragionevoli perché esasperati e come ho detto, grazie a diverse tecniche (es. distacco dai pensieri, accettazione del pensiero e focalizzazione sul momento presente, accettazione del contenuto) sono riuscita a controllare l'ansia e la persistenza di tali pensieri. Ma durante queste ricadute mi chiedo: è normale che una persona debba sempre vedere i pensieri ossessivi con distacco? Cioè, come ho detto, sono consapevole del fatto che siano tecniche utilissime (ho raggiunto risultati che nemmeno immaginavo), ma io vorrei anche poter focalizzare volontariamente la mia attenzione su di essi. Non per "compulsarli", ma semplicemente per trattarli come pensieri normali. Mi rendo conto che ogni giorno abbiamo un sacco di pensieri intrusivi automatici che però non sono ossessivi (per noi). Esempio: se io parcheggio la macchina poi posso decidere di pensare "oddio l'avrò chiusa?" e di ragionarci sopra, smontare e rimontare il problema, magari anche credere davvero di non averla chiusa, ma tale pensiero non diventa inrusivo. Lo posso gestire COME VOGLI, nonostante mi renda conto che esso per alcuni è una vera e propria ossessione.
In sintesi mi chiedo: è possibile arrivare a trattare COME MI PARE i pensieri ossessivi, oppure ci si deve sempre approcciare ad essi con distacco, non rimuginarci sopra e lasciarli scorrere?
Grazie in anticipo, qualunque commento pertinente è ben accetto.
Anna
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, dalla sua richiesta non comprendo bene chi le abbia consigliato queste tecniche e come le abbia apprese e messe in pratica.

Il mio "sospetto" è che ci sia molto "fai da te", che può anche andar bene, ma in genere presenta molti limiti.

Se ho ben compreso, mi sembra che lei ci stia chiedendo se un giorno potrà trattare i pensieri intrusivi ed ossessivi come tutti gli altri pensieri e ragionarci su.

Vorrei rispondere alla sua domanda con un'altra domanda.

Cosa accade in genere quando comincia a "smontare e rimontare" una intrusione o un pensiero ossessivo? Quali sono in genere le conseguenze?

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Le "tecniche" per gestire i pensieri intrusivi non hanno a mio parere potere.
Possono averne per brevissimo tempo e se si continua a metterle in pratica. Poi non piu'.
Secondo l'approccio psicodinamico a cui faccio riferimento conta invece capire cosa rappresentino per la Sua psiche i contenuti di tali pensieri intrusivi /ossessivi. E perche' Lei abbia bisogno di continuare a farli "girare" nella Sua mente.
Sono paure? Sono desideri? Sono desideri censurati che arrivano alla coscienza in modo non esplicito?
Nel modello psicodinamico esiste e regna sovrano sul nostro funzionamento psichico l'inconscio, una struttura che per trasmettere messaggi alla coscienza utilizza dei codici. Tali codici vanno svelati per giungere al nocciolo del messaggio e al suo significato e poterlo elaborare.
Un mezzo per svelare tali codici e' l'analisi dei sogni e delle associazioni.
Dopo tale fase analitica si potra' iniziare una elaborazione che portera' al superamento del sintomo.
Che, nel Suo caso , e' costituito dal pensiero ossessivo.
Come vede si tratta di un percorso serio che ha bisogno di spazio e tempo per avere successo.
I miei saluti e auguri.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(...) "e se non si capisse quello che dico? E se io fraintendessi quello che dicono gli altri e viceversa? (..)
gentile utente tecniche e strategie se non effettuate all'interno di un contesto specialistico rischiano di essere fatte in modo tale da peggiorare addirittura il problema. Così come è impensabile risolvere autonomamente una malattia organica lo stesso dicasi per quelle psicologiche,
la lascio, intanto, con questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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