Ho bisogno di aiuto
Buonasera,
vi scrivo perchè ho bisogno di aiuto per capire cosa mi stia succedendo.
Sono fidanzata da quasi 3 anni, e qualche mese fa è iniziato un periodo di crisi in cui mi sentivo molto confusa e non riuscivo a capire se fossi ancora innamorata del mio fidanzato oppure no.
La nostra è una storia piuttosto complicata per via della distanza,per il fatto che lui ha un matrimonio fallito alle spalle e due bimbi piccoli, e anche perchè essendo infertile, se decidessimo di avere un figlio (io ho circa 30 anni e un grande desiderio di diventare mamma) dovremmo ricorrere alla procreazione assistita, senza la certezza che questa funzioni.
Siamo comunque riusciti a trovare il nostro modo di stare bene insieme, fino appunto a qualche mese.
Durante questi mesi di caos totale nella mia testa, in cui mi dicevo "Puoi avere di meglio, puoi avere accanto una persona senza tutti questi problemi, che non ti chiederà di trasferirti nella sua città e con cui potrei avere un figlio quando vorrai",mi sono rivista con due persone che avevo frequentato in passato. Con entrambi sono finita ad appartarmi in macchina, e gli ho praticato sesso orale. A distanza di qualche settimana dai due incontri, così dal nulla, sono entrata nel panico totale. Un bel giorno mi sono svegliata pensando "E se avessi preso l'hiv?" Da quel giorno non penso ad altro. Sono ossessionata da questo pensiero, che è arrivato ad interferire con il lavoro e con la mia vita sociale. Passo le giornate a leggere su internet le percentuali di contagio, i sintomi da sieroconversione ecc. Ad ogni piccolo malessere mio e del mio partner penso "ecco, questo deve essere un sintomo dell'hiv". Non riesco ad uscire da questo loop e sono divorata dal senso di colpa. Allo stesso tempo questi avvenimenti mi hanno fatto capire che io davvero sono innamorata, che lui è la persona che vorrei accanto più tempo possibile.
La situazione attuale è quindi questa: sensi di colpa e terrore di aver contratto l'hiv e di averla trasmessa al mio fidanzato. NON PENSO AD ALTRO. Qualsiasi cosa io faccia, penso "Vabbè ma che la faccio a fare, potrei avere l'hiv...che senso ha fare le cose?" Vi chiedo con il cuore di aiutarmi a capire cosa nasconde questo pensiero ossessivo che mi sta togliendo il sonno e la voglia di vivere.
Vi ringrazio anticipatamente.
vi scrivo perchè ho bisogno di aiuto per capire cosa mi stia succedendo.
Sono fidanzata da quasi 3 anni, e qualche mese fa è iniziato un periodo di crisi in cui mi sentivo molto confusa e non riuscivo a capire se fossi ancora innamorata del mio fidanzato oppure no.
La nostra è una storia piuttosto complicata per via della distanza,per il fatto che lui ha un matrimonio fallito alle spalle e due bimbi piccoli, e anche perchè essendo infertile, se decidessimo di avere un figlio (io ho circa 30 anni e un grande desiderio di diventare mamma) dovremmo ricorrere alla procreazione assistita, senza la certezza che questa funzioni.
Siamo comunque riusciti a trovare il nostro modo di stare bene insieme, fino appunto a qualche mese.
Durante questi mesi di caos totale nella mia testa, in cui mi dicevo "Puoi avere di meglio, puoi avere accanto una persona senza tutti questi problemi, che non ti chiederà di trasferirti nella sua città e con cui potrei avere un figlio quando vorrai",mi sono rivista con due persone che avevo frequentato in passato. Con entrambi sono finita ad appartarmi in macchina, e gli ho praticato sesso orale. A distanza di qualche settimana dai due incontri, così dal nulla, sono entrata nel panico totale. Un bel giorno mi sono svegliata pensando "E se avessi preso l'hiv?" Da quel giorno non penso ad altro. Sono ossessionata da questo pensiero, che è arrivato ad interferire con il lavoro e con la mia vita sociale. Passo le giornate a leggere su internet le percentuali di contagio, i sintomi da sieroconversione ecc. Ad ogni piccolo malessere mio e del mio partner penso "ecco, questo deve essere un sintomo dell'hiv". Non riesco ad uscire da questo loop e sono divorata dal senso di colpa. Allo stesso tempo questi avvenimenti mi hanno fatto capire che io davvero sono innamorata, che lui è la persona che vorrei accanto più tempo possibile.
La situazione attuale è quindi questa: sensi di colpa e terrore di aver contratto l'hiv e di averla trasmessa al mio fidanzato. NON PENSO AD ALTRO. Qualsiasi cosa io faccia, penso "Vabbè ma che la faccio a fare, potrei avere l'hiv...che senso ha fare le cose?" Vi chiedo con il cuore di aiutarmi a capire cosa nasconde questo pensiero ossessivo che mi sta togliendo il sonno e la voglia di vivere.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile utente,
Il suo consulto presenta parecchie problematiche assieme.
!. Il rapporto di coppia.
2. i rapporti orali con altre persone.
Qui sembra appuntarsi la Sua paura, che sta diventando molto ingombrante.
Distinguiamo due piani:
- quello di realtà, per cui Le consiglio la lettura di
https://www.medicitalia.it/blog/dermatologia-e-venereologia/1330-decalogo-di-prevenzione-sul-rapporto-sessuale-orale-non-protetto-il-terrore-dell-hiv-co.html
- quello di ansia, che La spinge a girare sempre attorno allo stesso chiodo. Fare il test potrà servirLe per tornare su un piano di realtà, e forse no.
Il rapporto di coppia: Lei ne è insoddisfatta, pensa "di poter avere di meglio".
Ma questo grave dubbio attualmente è coperto dall'ansia dell'HIV. E' un caso?
Il suo consulto presenta parecchie problematiche assieme.
!. Il rapporto di coppia.
2. i rapporti orali con altre persone.
Qui sembra appuntarsi la Sua paura, che sta diventando molto ingombrante.
Distinguiamo due piani:
- quello di realtà, per cui Le consiglio la lettura di
https://www.medicitalia.it/blog/dermatologia-e-venereologia/1330-decalogo-di-prevenzione-sul-rapporto-sessuale-orale-non-protetto-il-terrore-dell-hiv-co.html
- quello di ansia, che La spinge a girare sempre attorno allo stesso chiodo. Fare il test potrà servirLe per tornare su un piano di realtà, e forse no.
Il rapporto di coppia: Lei ne è insoddisfatta, pensa "di poter avere di meglio".
Ma questo grave dubbio attualmente è coperto dall'ansia dell'HIV. E' un caso?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa, la ringrazio della risposta.
Avevo già intenzione di effettuare il test a 30 giorni dall'ultimo rapporti a rischio, come mi é stato consigliato, anche se ho tantissima paura.
Una domanda: cosa intende quando afferma che secondo lei non é un caso il fatto che la mia problematica di coppia sia coperta dall'ansia dell'hiv?
Avevo già intenzione di effettuare il test a 30 giorni dall'ultimo rapporti a rischio, come mi é stato consigliato, anche se ho tantissima paura.
Una domanda: cosa intende quando afferma che secondo lei non é un caso il fatto che la mia problematica di coppia sia coperta dall'ansia dell'hiv?
[#5]
- Fare al più presto il test e fino a quel momento far usare il profilattico.
- Astenersi dai rapporti a rischio senza protezione (le rammento che sono in aumento tutte le malattie sessualmente trasmesse, non esiste solo l'HIV).
- Ripensare la Sua coppia, nei suoi significati attuakli e nella progettualità che (se) contiene.
- Astenersi dai rapporti a rischio senza protezione (le rammento che sono in aumento tutte le malattie sessualmente trasmesse, non esiste solo l'HIV).
- Ripensare la Sua coppia, nei suoi significati attuakli e nella progettualità che (se) contiene.
[#6]
Utente
Purtroppo ho già avuto 3 rapporti con il mio ragazzo dopo quelli a rischio, é per questo che non dormo più all'idea di averglielo passato. Non trovo pace.
La ringrazio comunque dei preziosi consigli. Posso affermare con certezza che gli unici due motivi per cui ho dei dubbi su questa relazione sono: la necessità ad un certo punto di trasferirmi in un'altra città (visto che i suoi figli sono lí) e l'idea di poter essere costretta a rinunciare al sogno di diventare mamma.
Allora mi chiedo: se una persona é davvero innamorata, farebbe una stupidaggine immensa a lasciare il partner perché ha paura di cambiare città? E non é detto che se io lo lasciassi troverei un'altra persona con cui poi non avrei problemi a concepire un figlio. Sono molto confusa.
La ringrazio comunque dei preziosi consigli. Posso affermare con certezza che gli unici due motivi per cui ho dei dubbi su questa relazione sono: la necessità ad un certo punto di trasferirmi in un'altra città (visto che i suoi figli sono lí) e l'idea di poter essere costretta a rinunciare al sogno di diventare mamma.
Allora mi chiedo: se una persona é davvero innamorata, farebbe una stupidaggine immensa a lasciare il partner perché ha paura di cambiare città? E non é detto che se io lo lasciassi troverei un'altra persona con cui poi non avrei problemi a concepire un figlio. Sono molto confusa.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.3k visite dal 15/12/2015.
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