Magari se diventassi prete non mi sentirei più in colpa

Ho sempre visto il fatto di non provare alcun istinto sessuale come un merito che mi rendeva superiore agli altri, salvo poi all'età di 16 anni iniziare ad avere istinti sessuali verso ragazzi, che mi hanno portato sfortunatamente nella strada della chat e del sesso occasionale con uomini più grandi, rivelatisi tutti degli sfruttatori.
Quello che mi spinge a chiedere un consulto è la profonda insoddisfazione verso la mia sessualità che non mi ha permesso mai nemmeno un attimo di essere felice e di ricevere l'affetto che speravo di ottenere ; mi sono sentito terribilmente escluso; ho visto come la logica eterosessuale domini anche nel mondo gay ; ho visto quante persone mi hanno chiesto prestazioni sessuali e intanto andavano con donne oppure addirittura erano sposate; io mi chiedo se questa è la giusta strada per me, mi sento estremamente in colpo per essere venuto meno ai miei principi morali, sono stato una persona sporca, vorrei dedicarmi all'ascesi e alla castità ma gli impulsi sono più forti di me, mi spingono a masturbarmi e io vorrei semplicemente non provare più niente, ma non ce la faccio.
Mi sento depresso perché è come se la natura mi avesse reso inadeguato per vivere in questo mondo ; nonostante non consideri i miei impulsi una malattia da curare, devo prendere in considerazione il fatto che saranno sempre una tendenza minoritaria, mi porteranno alla solitudine, che l' uomo trarrà godimento solamento da una sessualità eterosessuale infatti finora tutte le persone con cui sono andato dichiaravano di sapersi innamroare solo di donne ed erano tante. ho visto una scena di sesso eterosessuale e mi rendo conto che quel tipo di rapporto è completo mentre quello che agisco io non lo è quindi è chiaro che sono stigmatizzato.
Se io sapessi elevarmi rispetto ai miei istinti sarei orgoglioso di me stesso, ma non ce la faccio. Questo è l'anno della maturità... I miei non mi capiscono. Io voglio annullarmi. Disprezzo moralmente gli uomini, vorrei non averci a che fare, ma mi sento spinto sessualmente verso di loro ; le donne non mi interessano ma so che mi dovrebbero interessare , eppure non riesco a provare niente.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

ci ha già scritto in passato per altre problematiche che, spero, siano state affrontate e risolte.
Quanto al tema di cui ci parla oggi, è impossibile non sentire più nulla per stare bene. Chiaramente anche Lei ha desideri, paure, istinti, delusioni, ecc... come ogni persona, ma la soluzione non può essere qualcosa di drastico che potrebbe anche peggiorare la situazione, creando altri problemi.

La soluzione è cercare di capire che cosa sta succedendo, come mai Lei ha accettato queste situazioni (forse perché troppo giovane ed inesperto e poi è stato deluso?) e capire come cambiare per poter essere sereno e felice.

Lei parla di contatti sessuali con queste persone, ma non di sentimenti. Non c'è nessuno attualmente che Le piaccia?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazzo,
ho letto come provocatoria e mirata ad attirare l'attenzione la scelta del titolo dato alla richiesta di consulto, dal momento che saprai bene che non può essere quella la soluzione, anzi creerebbe ulteriori problemi.

A me pare che, nonostante quanto espressamente dichiarato, stereotipi e pregiudizi influenzino non poco il tuo sentire e credo che sarebbe opportuno ti confrontassi di persona con un nostro collega per approfondire come merita il discorso.
Potresti iniziare dallo sportello di ascolto del tuo Istituto o rivolgerti allo Spazio Giovani del Consultorio della tua Asl.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

ci dice:
<<... profonda insoddisfazione verso la mia sessualità che non mi ha permesso mai nemmeno un attimo di essere felice e di ricevere l'affetto che speravo di ottenere..<<
Non sempre e non automaticamente l'affetto è legato alla sessualità, nè nelle coppie etero, nè in quelle omo.

Lei "disprezza gli uomini", disprezza se stesso perchè si sente "una persona sporca", si sente fuori posto perchè "le donne non mi interessano, ma so che mi dovrebbero interessare", "magari se diventassi prete non mi sentirei più in colpa" (come se anche i preti non avessero i loro problemi con le proprie pulsioni e attrazioni e bisogni affettivi...!),
detto tutto ciò, parlarne a voce con uno Psicologo sarebbe la cosa migliore.
O allo sportello di Istituto, o presso uno dei Consultori del Suo capoluogo, dove esistono appositi "spazio giovani", come opportunamente suggerito dalla Collega,

Troverà anche modo di parlare dei Suoi impulsi verso gli uomini:
"Ogni persona, compresa la persona omosessuale in difficoltà di qualsiasi tipo, trova presso gran parte degli psicologi o psicoterapeuti (a seconda della situazione) un ascolto attento ed empatico; una considerazione puntuale verso la sua sofferenza, i suoi bisogni profondi, le sue difficoltà dell’oggi. Trova la possibilità di un’alleanza terapeutica che l’aiuti a esplorare - senza stereotipi né pregiudizi e senza manipolazione - il disagio che prova e che porta, al fine di individuare modalità di migliore equilibrio e ben-essere personale e relazionale."
( da https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3480-gay-e-lesbiche-curarli-per-normalizzarli.html )

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Da quando ci ha scritto qualche mese addietro, cosa è cambiato?

Ha seguito le nostre indicazioni?

Ricordo di averle risposto a lungo sull'argomento.

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/490071-ossessivita-e-aggressivita-masochistica.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Quando ci scrisse un anno e mezzo fa, stava andando da una Psicologa.

E poi?

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Utente
Utente
Continuo a seguire il mio psichiatra una volta ogni 15-20 giorni. Mi offre sostegno psicologico.
Francamente ritengo inutile rivolgermi ad una psicologa visto che il mio psichiatra mi conosce da un anno e mezzo.
in poche parole ho smesso di fare incontri, ho bloccato la maggior parte di persone che erano interessate a me solo per il sesso, ma mi è rimasto un senso di vuoto immane. Esco raramente e solo con la famiglia. Mi sento vuoto e depresso, come se la mia vita non avesse senso, ma non è una sensazione così grave da impedirmi di continuare a gestire la mia routine quotidiana. La gestisco, anche se passivamente, non vedendo l'ora di coricarmi sotto le coperte e dormire.
Almeno una volta alla settimana mi capita di avere pesanti crisi, mi sento in colpa per ciò che ho fatto in passato e vorrei estirpare le mie pulsioni anche se non ci riesco, allora mi dico che devo diventare prete che questo è l'unico modo; io ho voglia di essere punito e di punirmi, ho voglia che gli altri mi vedano e dicono ''Guarda questo ragazzo come è forte che ha saputo allontanarsi dall'immoralità della propria condizione '' . Ho voglia che le persone mi guardino con pietà e al tempo stesso con ammirazione; c'è una parte di me che dice che non merito la felicità, che devo essere punito e ciò si può realizzare solo se rinuncio alla sessualità. Io mi sento una persona superiore, quasi perfetta se non agisco le mie pulsioni il fatto è che non ce la faccio, torno sempre a masturbarmi. In realtà non voglio punire solamente me stesso voglio punire anche gli altri, i maschi, voglio dimostrare loro che a me non me ne frega niente, che io sono imperturbabile, che sono come un pezzo di ghiaccio, che nessuno mi può toccare;
io non voglio vivere l'omosessualità non perché la ritengo una malattia ma perché ritengo che la sessualità sia un errore , così come l'eterosessualità, io ritengo che gli affetti siano stupidi ed inutili, che facciano solo soffrire, che l' unico ideale realizzabile è quello ascetico. I maschi sono stupidi pensano solo al sesso non hanno il senso del dovere che ho IO. Io sono disposto a sacrificarmi a rinunciare a tutto e ad elevarmi rispetto agli altri. Però questa mia tendenza mi provoca sofferenza, perché c'è una parte di me sensibile che vuole provare emozioni e ne è assetata. voglio che i miei genitori e la mia famiglia mi vedano e dicano ''guarda che bravo ragazzo che a differenza degli altri sa essere imperturbabile e non si lascia trascinare dalle pulsioni''. io voglio essere così, la mia vita è stata tutto un errore , io non dovevo perdere la verginità, se io fossi rimasto ''puro'' mi sarei potuto vantare di ciò, avrei potuto dimostrare agli altri che ero più forte di loro, che loro hanno ceduto e si sono masturbati e hanno fatto tutto ciò che gli altri fanno, deboli come sono. Voglio che gli altri, vedendomi, si pentano. Attraverso la mia punizione voglio punire gli altri per ciò che mi hanno fatto. Voglio punire tutte le persone che si sono approfittate di me.
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Che il suo psichiatra la conosca va benissimo, ma non è detto che con lei stia facendo una psicoterapia.

Cambia parecchio il risultato.
[#8]
Utente
Utente
Dr.Randone, mi rendo conto che non è una psicoterapia ma un semplice sostegno psicologico, ma non ho le possibilità economiche per fare una psicoterapia, tra l'altro gli psicologi della asl (gratuiti) non possono dare un servizio continuativo, so che al massimo possono fare dieci sedute ;
la mia famiglia mi guarda un po' male per il fatto che sto succhiando loro soldi andando da questo psichiatra che nemmeno mi fa psicoterapia ma perlomeno mi segue.
siamo in una situazione di grave difficoltà ;
e poi detto sinceramente, dopo essere stato ''usato'' per il sesso da un tipo di 38 anni, che mi ha pure offerto dei soldi, dopo essere diventato la preda sessuale di gente etero insoddisfatta alla ricerca di qualche sfogo, dopo essere stato vittima di bullismo, chiuso in un armadio, dopo aver visto il mio corpo coperto di bruciature di sigarette, dopo essere stato chiamato ''puttana'' come se non valessi niente, stento a credere che la colpa di tutto ciò sia mia, che ci sia un disturbo psicologico che mi impedisce di relazionarmi bene con il mondo, è il mondo che è CORROTTO. la soluzione non sono né le psicologe né gli psichiatri ma l'ascesi, io voglio fare un viaggio lontano da qui, abbondare tutto famiglia casa, tutti i beni, non far sapere più niente di me, l'unica cosa che mi dà sollievo è sparire agli occhi della mia famiglia, farli soffrire e far soffrire tutte le persone punendomi.
L'anno prossimo farò l'università e ancora una volta mi torna in mente quest'idea ossessiva di non farla perché non merito di inserirmi nell'ambito lavorativo, non merito di stare con altri ragazzi , di frequentare, di avere amicizie, l' unica cosa che merito è l'isolamento, ed è anche l'unica cosa che mi può dare felicità.