Problemi gestione emozioni e gestione pensieri
Salve, innanzitutto auguro buone vacanze a tutti! Adesso però, vorrei passare al problema:
È da quasi quattro anni che conosco una ragazza, mia coetanea, con cui ho stretto un grande rapporto di amicizia, come ho già detto a diversi miei amici "è uno dei migliori imprevisti che mi sia capitato" e molto probabilmente è una di quelle due persone massimo che incontri nella vita. Abbiamo insieme condiviso molte cose tra cui nostri personali segreti, paure, problemi aiutandoci l'un l'altro. Fino a qui va tutto molto bene, tuttavia sorge un problema: ogni volta che esco con lei mi sale un'ansia che ho personalmente identificato come un'ansia da "non vedo l'ora di vederla" che però mi provoca nausea e purtroppo il dover rimettere quello che ho mangiato, tuttavia quando la incontro a scuola ciò non accade; questo spiacevole evento mi è capitato anche con una ragazza di cui ero innamorato profondamente, riuscendo (non con poche difficoltà) a tenere a bada solo parzialmente l'impulso fisiologico di dover rimettere.
È intuibile quanto tale fatto mi destabilizzi molto e personalmente ho cercato la soluzione usando la meditazione e la valeriana, quest'ultima solo in pochi casi (ambedue con mediocri risultati purtroppo).
Vorrei aggiungere inoltre un altro paio di cose: come già accennato, io e la mia amica abbiamo parlato dei nostri problemi e delle nostre difficoltà, una di queste è stata l'autolesionismo, nel mio caso molto più leggera e applicata solo per "scaricare" la tensione e lo stress; venendo a conoscenza dei suoi problemi ne ho sofferto, poiché ha iniziato un tunnel molto brutto della droga da cui cerco di aiutarla ad uscire, ma lei dice che non devo preoccuparmi poiché fa uso di droghe poco spesso e che è tutto sotto controllo. Ho difficoltà a concentrarmi e la mia mente è piena di pensieri che come palline "rimbalzano" nelle pareti del cranio, come se avessi 3000 tv accese su 3000 canali diversi; tendo ad irritarmi facilmente e (causa lo stress alle medie) anche lo stato di ansia cresce improvvisamente o per cose minime o senza motivo apparente; ho parlato di queste mie difficoltà del pensiero e della concentrazione con il mio medico pensando fosse il deficit della concentrazione, ma mi ha assicurato che non era questo. Quando arrivano questi attacchi di ansia improvvisi ho un tumulto di emozioni negative in corpo che rimangono per un tempo molto variabile.
Personalmente ed umilmente sono propenso a credere che il problema sia una difficoltà a canalizzare l'ansia ed ad esprimere certi tipi di emozioni, ma ovviamente voi siete notevolmente più qualificati di me.
Grazie per la risposta e buone vacanze a tutti!
È da quasi quattro anni che conosco una ragazza, mia coetanea, con cui ho stretto un grande rapporto di amicizia, come ho già detto a diversi miei amici "è uno dei migliori imprevisti che mi sia capitato" e molto probabilmente è una di quelle due persone massimo che incontri nella vita. Abbiamo insieme condiviso molte cose tra cui nostri personali segreti, paure, problemi aiutandoci l'un l'altro. Fino a qui va tutto molto bene, tuttavia sorge un problema: ogni volta che esco con lei mi sale un'ansia che ho personalmente identificato come un'ansia da "non vedo l'ora di vederla" che però mi provoca nausea e purtroppo il dover rimettere quello che ho mangiato, tuttavia quando la incontro a scuola ciò non accade; questo spiacevole evento mi è capitato anche con una ragazza di cui ero innamorato profondamente, riuscendo (non con poche difficoltà) a tenere a bada solo parzialmente l'impulso fisiologico di dover rimettere.
È intuibile quanto tale fatto mi destabilizzi molto e personalmente ho cercato la soluzione usando la meditazione e la valeriana, quest'ultima solo in pochi casi (ambedue con mediocri risultati purtroppo).
Vorrei aggiungere inoltre un altro paio di cose: come già accennato, io e la mia amica abbiamo parlato dei nostri problemi e delle nostre difficoltà, una di queste è stata l'autolesionismo, nel mio caso molto più leggera e applicata solo per "scaricare" la tensione e lo stress; venendo a conoscenza dei suoi problemi ne ho sofferto, poiché ha iniziato un tunnel molto brutto della droga da cui cerco di aiutarla ad uscire, ma lei dice che non devo preoccuparmi poiché fa uso di droghe poco spesso e che è tutto sotto controllo. Ho difficoltà a concentrarmi e la mia mente è piena di pensieri che come palline "rimbalzano" nelle pareti del cranio, come se avessi 3000 tv accese su 3000 canali diversi; tendo ad irritarmi facilmente e (causa lo stress alle medie) anche lo stato di ansia cresce improvvisamente o per cose minime o senza motivo apparente; ho parlato di queste mie difficoltà del pensiero e della concentrazione con il mio medico pensando fosse il deficit della concentrazione, ma mi ha assicurato che non era questo. Quando arrivano questi attacchi di ansia improvvisi ho un tumulto di emozioni negative in corpo che rimangono per un tempo molto variabile.
Personalmente ed umilmente sono propenso a credere che il problema sia una difficoltà a canalizzare l'ansia ed ad esprimere certi tipi di emozioni, ma ovviamente voi siete notevolmente più qualificati di me.
Grazie per la risposta e buone vacanze a tutti!
[#1]
Condotte autolesive e incapacità di gestire emozioni meritano senz'altro attenzione da parte di uno psicologo psicoterapeuta o psichiatra.
Capita anche con altre persone o in altre circostanze?
Ha provato a rivolgersi al medico di base in prima battuta?
Capita anche con altre persone o in altre circostanze?
Ha provato a rivolgersi al medico di base in prima battuta?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
La ringrazio per la repentina risposta; riguardo le sue domande:
-Le uniche persone e circostanze con cui capita di dover rimettere per questo tumulto di emozioni sono appunto la mia amica e le eventuali ragazze di cui mi innamoro;
-Per quanto riguarda il medico, non ho parlato di questo problema.
Mi perdoni, ho dimenticato di dirle che le condotte autolesioniste le ho superate da un anno e poco più, la mia amica da più tempo di me.
-Le uniche persone e circostanze con cui capita di dover rimettere per questo tumulto di emozioni sono appunto la mia amica e le eventuali ragazze di cui mi innamoro;
-Per quanto riguarda il medico, non ho parlato di questo problema.
Mi perdoni, ho dimenticato di dirle che le condotte autolesioniste le ho superate da un anno e poco più, la mia amica da più tempo di me.
[#4]
Utente
Giusto un altro paio di domande:
1) Ci sono delle tecniche per, in qualche modo, controllare le emozioni e far svanire questa spiacevole conseguenza di vomitare in queste situazioni?
2) Cosa posso fare per aiutare la mia amica a farle smettere di usare droghe pesanti? So che è difficile farne uscire qualcuno che non vuole, se non impossibile, ma allora che dovrei fare? Non ce la faccio a starmene con le mani in mano senza poter fare niente.
La ringrazio per tutto.
1) Ci sono delle tecniche per, in qualche modo, controllare le emozioni e far svanire questa spiacevole conseguenza di vomitare in queste situazioni?
2) Cosa posso fare per aiutare la mia amica a farle smettere di usare droghe pesanti? So che è difficile farne uscire qualcuno che non vuole, se non impossibile, ma allora che dovrei fare? Non ce la faccio a starmene con le mani in mano senza poter fare niente.
La ringrazio per tutto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 10/12/2015.
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